A Las Vegas le riprese erano sulla spianata di luci della sterminata distesa della città sul deserto e sugli spettacolari hotel e casino. Con il trasferimento a Miami e poi New York la verticalità…
Regia: varie
Cast: Gary Sinise, Melina Kanakaredes, Carmine Giovinazzo
Distribuzione: Dall’Angelo Pictures
Lingue: italiano, inglese
Sottotitoli: assenti
Schermo: 1.78:1
Audio: DD 5.1
Dischi: 3
Extra: making of di “Notte silenziosa”; decifrando il codice del killer; Suicide Girls
A Las Vegas le riprese erano sulla spianata di luci della sterminata distesa della città sul deserto e sugli spettacolari hotel e casino. Con il trasferimento a Miami e poi New York la verticalità delle due città è diventata invece quasi un elemento narrativo, assurgendo ad un ruolo da protagonista. Curiosamente le tre serie sono state invece girate per la maggior parte in California, alternando esterni ricostruiti in studio con splendide riprese d’archivio sulle città, con panoramiche dall’elicottero davvero memorabili, ottimo veicolo pubblicitario. Anche CSI New York ha i suoi estimatori, pur essendo la serie nella quale i protagonisti hanno forse meno appeal, rispetto agli storici protagonisti di CSI Las Vegas o al melodrammatico Horatio, giustiziere più che poliziotto della Scientifica di Miami, con suo team anch’esso meno incisivo. Ma il buon successo che ha arriso anche a questa serie dimostra che nel il grande pubblico ciascuno ha le sue simpatie personali. In questa terza stagione i detective sono come sempre alle prese col difficile compito di conciliare vita privata e professione.
Se il rapporto di Mac con la sua Peyton, medico legale, prosegue fra mille difficoltà e incomprensioni, dato il carattere dell’investigatore oltre che per gli ovvi ostacoli creati dall’essere Tenente della squadra, la detective Stella Bonasera sta ancora scontando le conseguenze del suo incauto “fidanzamento” con un soggetto sbagliato. Per Mac arriveranno anche problemi da una direzione inaspettata, un’indiretta conseguenza della morte della amatissima moglie nella tragedia dell’11 settembre. Si delinea maggiormente il personaggio del Dottor Sheldon Hawkes, ex medico legale divenuto investigatore. Come filo conduttore di questa stagione, un efferatissimo serial killer si diverte ad ammazzare la gente seminando enigmi, ma a tenere il campo e a sgomentare di più sono sempre i delitti “normali”, che mostrano tutta l’indifferente crudeltà di cui è capace il genere umano, mentre la città procede la sua corsa, con tutte le follie esistenziali e modaiole che una megalopoli come New York può contenere, eccentrica e spietata, una vera “Giungla d’asfalto”: belli e brutti, ricchi e poveri, umili e potenti, tutti si possono tramutare in cadaveri, quando meno se lo aspettano.
Comprendono il making of dell’episodio 12, centrato sulla figura di una pattinatrice, che vede la partecipazione di Marlee Matlin, la famosa attrice sordomuta; “Decifrando il codice del killer” è centrato sul personaggio interpretato da Edward Furlong (Terminator 2, American History X, Animal Factory), con un episodio particolarmente sanguinolento, con parecchi ben riusciti effetti speciali, molto macabri; “Suicide girls” è dedicato alle ragazze borderline che compaiono nell’episodio Il tatuaggio. Come sempre per i cofanetti della serie CSI, audio e video sono da film di altra produzione. L’immagine è perfetta per nitidezza e definizione, nella resa della fotografia originale, sempre poco satura come è caratteristica del segmento New York. L’audio è potente e perfettamente distribuito, con una costante resa di ambiente, musiche ed effetti speciali, con i dialoghi sempre bene in evidenza.
Film: | 80 |
Audio/Video: | 90 |
Extra: | 90 |