C’è voluto tutto l’eroismo di GamesVillage.it per completare la recensione di Heroes of Ruin, un action per 3DS sulle orme di Diablo.
Heroes of Ruin mi ha messo a dura prova. E non è stato per via del livello di sfida, purtroppo. Il gioco di n-Space, infatti, è molto, molto facile. Così facile che la sfilza di abilità e poteri a disposizione possono anche starsene seduti in panchina per tre quarti del gioco, ignorati bellamente, in barba a qualunque sforzo di caratterizzare le quattro classi disponibili. L’Alchitect è una specie di maga che dovrebbe controllare il campo di battaglia grazie a buchi gravitazionali e barriere arcane; invece, anche solo con l’uso indiscriminato della sua alabarda, si possono mietere vittime all’infinito, senza star lì a scomodarsi premendo un altro pulsante. Il Pistolero dovrebbe essere un eroe tattico, spinto a mantenere le distanze dal nemico e farlo fuori con la sua coppia di pistole, usando trappole e bolas per rallentare i mostri più rapidi; invece, lo spazio di manovra è spesso così risicato che gli avversari finiscono per circondare il pistolero in un baleno. Ma niente paura: il nostro potrà far spezzatini di avversari con le lame montate(!) sulle canne delle due sputafuoco. Perché rallentare il nemico e tenerlo a distanza, quando il personaggio è efficace in mischia?
Poi c’è il Vendicatore, un umanoide dai tratti leonini, capace di usare magie curative in abbondanza e armato con uno spadone a due mani. Avete indovinato: lo spadone è il miglior amico del Vendicatore e le sue abilità resteranno a guardare, anche perché per guarire l’eroe non è necessario chiamare in causa un’abilità. Bastano le venti (ripeto: venti!) pozioni che si trovano disseminate ovunque per gli scenari. “Ovunque” rende proprio l’idea: le pozioni stanno persino nelle piante, sugli alberi, sotto i sassi. Venti pozioni che da rimpiazzare è questione di un attimo, bastano per affrontare qualsiasi mostro, persino i boss. Infine, c’è il personaggio meno ipocrita del gruppo, il Selvaggio. Costui vive per prendere a ceffoni il nemico e spaccarlo con delle mani gigantesche che sembrano vanghe. Più picchia e più diventa forte, più viene ferito e più diventa forte, più… insomma, avete intuito che è un personaggio bello diretto, votato al massacro. Come gli altri, del resto, nonostante i nomi altisonanti e le pretese tattiche.
Del resto, con venti pozioni curative che problemi volete avere? Il gioco ti avvisa anche quando le energie sono agli sgoccioli, lampeggiando di rosso. Si può morire all’improvviso, sopraffatti dai nemici, per aver sbagliato tasto o perché distratti dal cellulare che suona, ma resta un fatto: Heroes of Ruin è sprovvisto di mordente e gli stili dei quattro eroi sono diversi solo in apparenza. In tutta l’avventura sarò morto due o tre volte, sempre per disattenzione. È che dopo un po’ che premo il solo pulsante “B” a nastro, tendo a deconcentrarmi un attimo…
Sono quattro amici dalla guerra uniti, una sola legge sempre li protegge…
Il gioco sviluppato da n-Space è un hack’n slash stile Diablo, e, nonostante le premesse, non è proprio tutto da buttare. Di base non pretende di conquistare con la difficoltà o con un buon ritmo, ma solo instillando nel giocatore la voglia di potenziare l’eroe a dismisura, puntando a scovare i tesori e gli equipaggiamenti più fighi (meccanismo che chi gioca a Diablo conosce benissimo). E di oggetti ce ne sono migliaia e migliaia, tra comuni, non comuni, rari, epici e persino leggendari. Si picchiano mostri, si esplora un pezzo di mappa, si picchia ancora e si raccolgono armi e armature in quantità industriale. Ad aver fatto bene solo questo, Heroes of Ruin avrebbe centrato il bersaglio grosso. Per un po’ funziona anche, e chi cercasse solo un po’ di svago mazzulatorio senza impegno, ne trarrebbe un certo divertimento, meglio ancora se in compagnia.
Purtroppo, l’eroe miete livelli troppo in fretta e a due terzi della trama è così potente che i tesori scovati sono via via sempre più inutili, paccottiglia senza valore che si finisce per lasciare sul terreno. Persino i negozianti deludono, e parlarci diventa una pratica superflua. In teoria dovrebbe venire in auto la funzione SteetPass che permette di cedere ai 3DS di passaggio gli oggetti inutili e ricevere quelli più interessanti; inoltre, risolvendo le missioni giornaliere che si possono scaricare gratis, si possono ottenere oggetti speciali da un particolare venditore. Detto questo, a che serve avere l’equipaggiamento perfetto se il mostro più forte non impensierisce mai?