Saints Row – Gat out of Hell – Recensione

Indovinate un po’ cos’è successo questa volta? Non fosse bastata l’invasione aliena degli Zin e la successiva distruzione della Terra, ci si è messo Satana in persona a complicare nuovamente la vita ai 3rd Street Saints. Durante la festa di compleanno di Kinzie, qualcuno ha avuto la bella idea di tirare fuori una tavoletta Ouija, così, giusto per farsi due risate. Peccato che l’artefatto in questione appartenesse nientemeno che ad Aleister Crowley, ben noto occultista citato persino da Ozzy Osbourne nelle celebre Mr. Crowley. Il risultato di tutto ciò è l’apertura di un varco sull’Inferno, nel quale il Presidente dei Saints viene prontamente risucchiato. Toccherà al mitico Johnny Gat e alla signorina Kensington lanciarsi all’inseguimento per recuperare il boss e rimettere le cose al loro posto (da qui il titolo Gat Out of Hell, chiaramente). Un compito non facile, poiché il Diavolo ha deciso che la propria figlioletta, Jezebel, andrà in sposa al protagonista di Saints Row IV. Un matrimonio infernale che dovrà essere scongiurato in tutti i modi e con ogni arma disponibile.
[player 01yznaiex2qq69]

LASCIATE OGNI SPERANZA, VOI CH’ENTRATE

Come da copione ci sarà da prendere a calci un mucchio di demoni e pertanto toccherà trovare qualche alleato in loco, in modo da riuscire a cavarsela egregiamente anche in questa difficile situazione. Per fortuna a Nuovo Inferno abitano una serie di personaggi che hanno qualche conticino in sospeso con l’Oscuro Signore. In particolare incontreremo immediatamente l’antagonista di Saints Row 2, ovvero Dane Vogel, questa volta stranamente collaborativo, tanto da consegnarci immediatamente l’aureola infranta di Lucifero: questo arcano ci conferirà i poteri del supersprint (in pratica la facoltà di correre a velocità smodata) e del volo, quest’ultimo davvero utilissimo, ben più del balzo di Saints Row IV. Un bel paio di ali angeliche che permetteranno ai protagonisti di librarsi nell’aria per diversi secondi, che diventeranno minuti nel momento in cui si potenzierà adeguatamente questa facoltà (e vi conviene proprio farlo, date retta).

[quotedx]Un bel paio di ali angeliche permetteranno ai protagonisti di librarsi nell’aria[/quotedx]
Questo però è solo l’inizio, dato che ci attendono altre quattro figure chiave, alcune delle quali decisamente ben note. Troveremo infatti il leggendario pirata Barbanera, il celebre drammaturgo inglese William Shakespeare e il sanguinario Vlad Tepes (per gli amici, l’Impalatore). Invece, direttamente da Saints Row: The Third, faremo la conoscenza delle gemelle Viola e Kiki DeWynter. A ognuno di questi tizi saranno legate non solo una marea di missioni primarie e secondarie, ma soprattutto dei Poteri Arcani in grado di rendere Gat e Kinzie ancora più pericolosi del solito. Avremo così a disposizione quattro tipi di attacco alquanto efficaci, compresa la possibilità di evocare dei demonietti e tramutare in pietra o ghiaccio i nemici, se non addirittura di spazzarli via con una poderosa pedata. A onor del vero quest’ultima facoltà, che di fatto è un vero e proprio danno ad area, ci è sembrata troppo più potente ed efficace rispetto agli altri poteri, tanto che conviene fin da subito concentrare su di essa la gran parte degli upgrade possibili. Da notare che sparsi per la mappa si trovano dei particolari portali che possono sbloccare della varianti dette Elementi, in grado di modificare l’effetto del relativo potere arcano. Possiamo quindi puntare su evocazioni assai più potenti e terrificanti, in grado di ridurre al silenzio anche il più spavaldo dei generali infernali.
gat out of hell rece 03

BURN BABY BURN, DISCO INFERNO

Rimane il fatto che buona parte di queste facoltà risultano un po’ fini a se stesse. Dovete considerare che per arrivare allo scontro con Satana occorre far salire l’apposita barra dell’ira, cosa fattibile semplicemente portando a termine i vari incarichi disponibili nell’apposito menu. Per lo più si tratta di missioni di vario genere, dal classico massacro insensato a percorsi a tempo da compiere svolazzando attraverso dei checkpoint. Non mancano persino attività ricreative, che consistono nel colpire con una mazza chiodata alcuni demoni, in modo da spararli dentro dei portali. Bisogna ammettere che la varietà proprio non manca e del resto non si fa certo in tempo ad annoiarsi, anche perché dopo poco più di quattro ore ci verrà concesso di accedere al matrimonio e quindi alla conclusione. Notare che sono presenti cinque finali, selezionabili dopo aver sconfitto il Diavolo e pertanto non legati ad azioni avvenute nel gioco.

[quotesx]L’engine, come sottolineato nella recensione di Saints Row IV: Re-Elected, mostra il fianco a numerose critiche[/quotesx]
Chiaramente nessuno ci vieterà, una volta terminata la trama principale, di completare le missioni lasciate in sospeso e/o portare a termine i numerosissimi obiettivi disponibili. Si tratta di un’esperienza spassosa, con momenti davvero ilari, come la scena d’intermezzo stile musical, che davvero non ci saremo proprio aspettati di sentire. Gat out of Hell di certo non fa nulla per ingraziarsi quelli che speravano in un ritorno alle atmosfere di Saints Row: The Third, ma anzi, procede impunemente verso la nuova identità della serie, ormai improntata sul genere fantascienza/fantastico, sbattendosene allegramente dei confronti con GTA. In fondo, come dar torto agli sviluppatori? La monumentale opera di Rockstar è praticamente inattaccabile, quindi tanto vale “svaccare” completamente e proporre qualcosa di diverso dal solito. A noi questa strada intrapresa da Volition (anche se questo DLC è stato sviluppato prevalentemente da High Voltage Software) piace, e speriamo di vedere qualcosa di ancor più folle in futuro, magari accompagnata da un motore grafico al passo coi tempi. L’engine, come sottolineato nella recensione di Saints Row IV: Re-Elected, mostra il fianco a numerose critiche e non staremo qua a riproporvele.
gat out of hell rece 04

Sappiate che i problemi di framerate riscontrati nel suddetto titolo in versione PS4/Xbox One, sono presenti in egual misura anche nel DLC oggetto di questa recensione. Ci si può convivere senza problemi, ma è bene non aspettarsi i 60 fps fissi, perché proprio non ci sono. Per il resto, Nuovo Inferno ci è sembrato un po’ più spoglio e meno ispirato della Steelport in salsa Matrix vista nel capitolo principale; inoltre non ci è piaciuta un granché la scelta di eliminare ogni forma di personalizzazione dei protagonisti (niente vestiti alternativi, insomma). Assolutamente spettacolari invece alcune armi (specialmente quelle legate ai 7 peccati capitali), come l’Esodo 10, che spara un nugolo di voracissimi insetti o il Teschio del Giullare, capace di generare un fascio di fiamme altamente devastante. Il top però è rappresentato da alcune follie come l’Apoltronalisse, una vera e proprio poltrona ribaltabile con gatling gun e lanciamissili incorporato, cui fa il pari l’Arca dell’Alleanza, che risucchia le anime per poi sputarle fuori con effetti altamente distruttivi. L’Inferno è proprio un posto divertente…