Nvidia GTX 960 – Recensione

La nuova scheda video di Nvidia è l’ultima, in ordine di tempo, ad ampliare la già nutrita famiglia di schede basate su architettura Maxwell, che ha debuttato un annetto fa con le GTX 750 e si è fatta conoscere e apprezzare solo qualche mese più tardi, con l’arrivo delle GeForce GTX 970/980. Nei giorni scorsi è arrivato in redazione il primo modello di GeForce GTX 960 di ASUS (serie Stryx), e da quel momento non abbiamo fatto altro che provare a metterla alla frusta in tutti i modi possibili.

SPECIFICHE TECNICHE

Cominciamo con l’immancabile sequela di numeri e cifre, così come riportati direttamente da Nvidia:

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La GeForce GTX 960 segna il debutto di un nuovo processore da 1024 CUDA core, il GM206, e monta 2 GB di memoria su canale da 128 bit nella sua configurazione base. La frequenza operativa standard è di 1126 MHz, con picchi di 1178 MHz, ma Nvidia ha garantito ampie possibilità di overclock, che dovrebbero – senza troppi sbattimenti – consentire ai più smanettoni di avvicinarsi a 1,5 GHz. La GPU gestisce risoluzioni fino a 5K, e quattro display contemporaneamente. In termini di decodifica video, il nuovo processore supporta il recente standard H.265. Tornando in ambito più prettamente videoludico, come le altre schede della serie 900 anche la nuova arrivata supporta le ultime tecnologie di Nvidia, tra cui la Voxel Global Illumination, l’anti-aliasing Multi-Frame (MFAA) e la Dynamic Super Resolution (DSR, che permette di generare immagini a risoluzioni superiori rispetto a quella del monitor, e poi di ridurle per adattarle allo schermo), ed è già pronta per l’ormai imminente debutto delle DirectX 12. Per quel che riguarda le uscite, la scheda in nostro possesso dispone di tre Display Port, una HDMI e una DVI. Da segnalare, come nota negativa, l’assenza nella confezione di qualsivoglia extra (non c’è neppure il connettore SLI da cinquanta centesimi).

WELCOME TO THE 1080P

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La nuova GeForce GTX 960 rappresenta quello che Nvidia definisce, con una bellissima locuzione tutta americana, the “sweet spot” per il gaming: il “punto giusto“, l’approdo ideale per entrare nel videoludo a 1080p, una scheda video perfetta per chi vuole una macchina da gioco decente che non costi uno sproposito, e al tempo stesso in grado di regalare prestazioni più che adeguate anche su PC meno recenti, migliorando sensibilmente le prestazioni di un hardware ormai zoppicante senza doversi imbarcare in upgrade troppo onerosi. Detta in altri termini: se avete un PC con qualche anno sulle spalle, difficilmente comprerete una GTX 980 da (quasi) 500 euro, perché non ne vale la pena. A nostro modo di vedere, la GTX 960 trova dunque la sua collocazione ideale nei case di coloro che ancora montano una scheda video vecchiotta (la GTX 660 rimane la GPU di Nvidia più diffusa, stando alle ultime rilevazioni di Steam), spinta da un prezzo di lancio decisamente aggressivo: la ASUS Stryx da noi provata rimane sotto la soglia psicologica dei 200 euro (199 € IVA inclusa, per essere precisi).

MANO AL MOUSE E ALLA TASTIERA!

Ma cosa vi portate a casa, per questa cifra? Vista la particolare natura “entry level” della nuova scheda Nvidia, abbiamo volutamente deciso di metterla alla prova sul PC meno performante della redazione, un Intel i5 con 4 GB di RAM e Windows 7 a 64 bit, proprio per toccare con mano i miglioramenti in grado di apportare su un computer che videoludicamente ha sempre arrancato. Lasciando da parte test “sintetici” come 3DMark e quel delirio che è Catzilla (che abbiamo comunque fatto girare, più per curiosità che altro, con risultati non propriamente memorabili), abbiamo concentrato le nostre attenzioni su alcuni dei titoli usciti di recente, per vedere come si sarebbero comportati in Full HD con tutti i dettagli possibili e immaginabili sparati al massimo consentito. Prima di ogni cosa, però, abbiamo aggiornato i driver della scheda video, disponibili per tutti a partire da oggi.

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Il primo gioco che abbiamo lanciato è stato Elite: Dangerous, la nuova space sim di David Braben che tanto ci è piaciuta (qui la nostra recensione), uscita lo scorso dicembre. Non il titolo più esigente, in termini di pura performance, ma con la GeForce GTX 960 non è mai sceso sotto i 60 frame secchi al secondo, sia durante le fasi di esplorazione – facile, scontato – che in quelle più concitate dei combattimenti – meno facile, meno scontato.
Siamo quindi passati a Far Cry 4 (recensione), l’ultimo episodio della saga open world di Ubisoft, che invece è riuscito a mettere più in difficoltà la nuova scheda video, pur regalando non poche soddisfazioni. Impostando “Ultra” come livello grafico, il peso dell’engine si è fatto sentire, con un framerate che oscilla tra i 25 e i 35 frame al secondo. La situazione è andata migliorando nettamente limitando il dettaglio ad “Alto”, comunque sempre notevole da vedere, dove il contatore dei fotogrammi – disponibile anche nativamente in Steam, dopo l’ultimo aggiornamento del client di Valve – varia tra i 45 (nei momenti più concitati e nei caricamenti delle nuove porzioni della mappa) e i 60 fps. Sempre rimanendo in casa Ubisoft, The Crew (recensione) è un altro titolo piuttosto oneroso, dal punto di vista tecnico, e abbiamo già avuto modo di ribadire quanto la fluidità sia essenziale per garantire un controllo ottimale della propria vettura. In questo caso, abbiamo raggiunto agilmente i 60 frame secchi al secondo accontentandoci di un livello di dettaglio una tacca sotto il più alto, che è un passo avanti davvero importante rispetto al livello medio cui eravamo costretti prima dell’upgrade. E già che eravamo nel mondo delle quattro ruote, abbiamo rispolverato anche il buon GRID Autosport (recensione) di Codemasters, che invece ha beneficiato in maniera importante dell’upgrade grafico: con tutti i dettagli impostati su Ultra e le texture in 4K, le gare scorrono via ben oltre gli 80 frame al secondo, un risultato davvero impeccabile.

IL MONITOR GIUSTO

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Il problema più evidente che abbiamo riscontrato, specialmente nel caso di Far Cry 4 – il titolo più oneroso tra quelli provati – è il tearing dell’immagine, ossia i fotogrammi che si “spezzano”. In questo caso potrebbe giovare la presenza di un monitor con supporto alla tecnologia G-SYNC (di cui ci siamo occupati in dettaglio nella recensione dell’ultimo monitor Philips, a cui vi rimandiamo volentieri). I suoi costi, tuttavia, ci portano a sconsigliarne l’adozione, dal momento che andrebbero a beneficio di una scheda comunque entry level. Paradossalmente, il denaro risparmiato nell’acquisto di una GTX 960 andrebbe poi investito nel maggior prezzo richiesto da un monitor G-SYNC rispetto a uno schermo tradizionale – a meno non stiate considerandone l’acquisto come investimento per il futuro, si capisce. E già che parliamo di schermi, nelle prossime settimane Acer farà uscire un pannello IPS con tecnologia G-SYNC, risoluzione 1440p e 144Hz di frequenza, cui seguirà poco tempo dopo anche ASUS, con un pannello IPS, G-SYNC e 4K all’interno della linea gaming ROG.

Silenzio, si gioca

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Dal punto di vista energetico la GTX 960 è una scheda decisamente interessante, forse una delle più riuscite di quest’ultimo periodo: i quattro enormi heatpipe montati sull’esemplare di ASUS che abbiamo provato in questi giorni garantiscono una temperatura di funzionamento (e quindi consumi, e quindi rumore) decisamente bassa, al punto che in condizioni di operatività normali – e con i titoli meno esosi dal punto di vista computazionale, in particolare i MOBA – le ventole manco si prendono la briga di accendersi. Questo significa che la scheda funziona in modalità passiva, senza generare rumore alcuno, con un consumo medio di circa 30W. Magari a voi la cosa lascia indifferente, e siete ormai abituati al rumore dell’aspirapolvere fatto dalle ventole che partono quando lanciate un gioco, ma per noi che prestiamo particolare attenzione al silenzio, la cosa non può che farci piacere, e farci segnare una ulteriore tacca nella colonna dei “più”.
Anche spinta a “cannone” (per dirla con un tecnicismo, ce ne scusiamo con i lettori meno esperti), comunque, la GTX 960 non supera mai i 120W, un valore sensibilmente inferiore a tutti i precedenti modelli di Nvidia, e non solo quelli di fascia alta. Per finire, inoltre, val la pena sottolineare un altro aspetto: il collegamento all’alimentatore richiede un solo connettore da 6 pin, contro i due cui siamo ormai avvezzi. Niente di trascendentale, ma utile da sapere se non avete un alimentatore troppo recente, o se vi dovesse pungere vaghezza di mettere due 960 in SLI (che francamente fatichiamo a consigliarvi, visto che per quella cifra vi potreste portare a casa una GeForce GTX 980, o quasi).

SBOCCHI PER IL FUTURO

La prima cosa che possiamo attenderci nelle settimane a venire sono versioni nuove dei driver, che permetteranno di spremere ancor di più la scheda video, ottimizzandone le performance sui titoli di maggior successo; abbiamo chiesto a Nvidia di dirci qualcosa circa la resa della nuova GTX 960 con i due titoli più attesi dei prossimi mesi (e “pesanti”, dal punto di vista grafico), ossia Grand Theft Auto V e The Witcher 3: Wild Hunt. La risposta che abbiamo avuto è stata di assoluta circostanza, ossia che la casa americana sta lavorando gomito a gomito con gli sviluppatori di Rockstar e CD Projekt RED per garantire la massima resa possibile anche su questa scheda. Toccherà aspettare che i giochi escano, insomma, e verificare personalmente come si comportano. Sul fronte hardware, invece, più avanti arriverà la variante “ti” della GTX 960, di cui però non possiamo ancora anticiparvi le specifiche esatte; oltre al modello “base”, inoltre, quello che abbiamo provato in questi giorni, debutteranno diverse versioni più o meno overcloccate, e/o con quantitativi superiori di memoria video.

TL; DR

La nuova GeForce GTX 960 si presenta con un prezzo di lancio davvero aggressivo, consuma pochissimo e lavora in totale silenzio per la maggior parte del tempo, limitando ad accendere le sue due grosse ventole solo quando strettamente necessario. Fa molto di più di quanto ci si potrebbe aspettare da un prodotto entry level in questa fascia di prezzo, garantendo buoni incrementi (in alcuni casi davvero notevoli) nelle prestazioni dei titoli più recenti. Se avete un PC non proprio all’ultimo grido, che fatica a star dietro alle ultime produzioni ludiche, e non avete voglia di imbarcarvi in complicate e costose operazioni di upgrade, la GeForce GTX 960 capita proprio a fagiolo: difficile trovare un motivo per non consigliarvela senza riserve.