Se la prima impressione avesse un peso determinante, sarei ancora paralizzato dopo lāintro dei due Inazuma Eleven GO Chrono Stones. Va bene, sono tristemente abituato allāitalianizzazione dei motivetti iniziali della serie sin dal primo Inazuma Eleven, uno shock considerevole dopo aver ascoltato infinite volte la scoppiettante Riiyo! Seishun no Inazuma Eleven!! nella versione giapponese, ma non ero psicologicamente pronto a metriche improponibili che non sfigurerebbero nelle parodie di Simone āSioā Albrigi, quelle con i testi tradotti da Google. Dopo aver scavato un paio di metri per recuperare la compostezza, sepolta da un imbarazzo soverchiante, ho cominciato a giocareā¦
DUE SPORTIVI, DUE RAGAZZIā¦
Non cāĆØ nulla in grado di impensierire un gigante come Level-5 in Giappone: dallāinarrestabile fenomeno Yokai Watch al qui presente Inazuma Eleven, la compagnia ha saputo leggere i gusti del suo pubblico, massimizzando i guadagni e offrendo ai fan nuovi capitoli dei loro giochi preferiti, annaffiati da abbondanti dosi di merchandising e animazione, cinematografica o televisiva che sia. Non a caso il primo Inazuma tardò a arrivare dalle nostre parti: i volponi giapponesi aspettarono pazientemente lāarrivo dellāanime sui nostri palinsesti prima di piazzare a tradimento un gioco vecchio di tre anni rispetto allāuscita nipponica. Chrono Stones ĆØ il secondo capitolo della serie (parallela?) GO, ambientata una decina di anni dopo gli eventi di Mark Evans e soci, con una combriccola di personaggi nuovi di zecca, tra cui il protagonista Arion Sherwind. Stavolta il tempo ĆØ però un fattore relativo, come magari avrete intuito dal titolo. Si da il caso che dal futuro qualcuno stia cercando di sradicare lāesistenza stessa del calcio dalla storia, per un motivo non meglio precisato. Ciò che resta della nuova Raimon Junior High dovrĆ darsi da fare āquadrimensionalmenteā per rimettere le cose a posto, viaggiando tra le ere grazie a alcuni nuovi comprimari.
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Retrotrivia #1
Titoli di calcio bizzarri? Che ve ne pare di Rockman Soccer, uscito su Super Famicom nel 1994? Giocare partite tra la creatura di Tokuro Fujiwara e squadre di robot assemblate da quel megalomane del Dr. Wily era una cosa di per sĆ© bislacca, specie considerando quanto povera fosse lāazione, tra vistosi rallentamenti e controlli poco reattivi. I tiri speciali rubavano la scena, ma esaurita la novitĆ rimaneva ben poco, nonostante la longevitĆ fosse garantita da campionati e tornei da disputare, oltre a una modalitĆ storia in cui arruolare i robot sconfitti, guadagnando lāaccesso alle loro tecniche segrete.[/box_articoli]La solita miscela tra gioco di ruolo e calcio ĆØ sempre qui, con tutte le modifiche introdotte nel precedente episodio, oltre a un buon numero di aggiunte in grado di bilanciare quanto giĆ visto e alzare ulteriormente il livello di follia, per quanto possibile. Gli spiriti guerrieri da evocare durante una partita di pallone sembravano unāesagerazione? Quisquilie, considerando che ora potrete viaggiare nel tempo su uno scuolabus, guidato da un orso robot che si crede un famoso allenatore. Ancora troppo serio? Beccatevi le armature, ovvero la versione Level-5 di Saint Seiya, con gli spiriti di cui sopra che si materializzano sul loro prescelto sotto forma di stilosissima corazza! Per colpire dritto con la citazione, a scanso di equivoci, quella di Arion cita varie versioni del cloth di Pegasus in una miriade di particolari. Ci sarebbero tra le novitĆ anche i mix max, upgrade temporanei con cui un giocatore può potenziarsi unendosi allāaura di un altro essere, ma credo di aver giĆ reso lāidea dellāaria che tira sui campi di calcio firmati Level-5. Basta dire che allāinizio del gioco, con questa tecnica, un ragazzino proveniente dal futuro si unisce con un tirannosauro, evocato dalla preistoria per lāoccasione. Robetta, insomma.
SHINGO TAMAI NON SEI NESSUNO
Se il primo Inazuma faceva sembrare il vecchio Captain Tsubasa una simulazione sportiva accurata, questo episodio perde completamente il controllo. Ć come se Kurumada e Araki si fossero incontrati in un campetto dalle parti di Tokyo, scambiandosi idee per un manga sportivo, rilassandosi nel frattempo con qualche tiro in porta. Ć il Ring ni Kakeru del calcio, solo più estremizzato. Il che non ĆØ un male, specie considerando la fascia demografica a cui Level-5 punta. SƬ, compresi i fanciulli interiori apparentemente troppo cresciuti. PerchĆ© come gioco di ruolo la serie non ha mai voluto fare eccessivamente sul serio, ammettiamolo, tanto con Chrono Stones quanto con i precedenti episodi. Lāobiettivo di ogni capitolo ĆØ ben marcato sulla mappa da una vistosa freccia, non ci sono bivi nella narrazione e tutto ĆØ sottolineato da unāestetica di primāordine. La coloratissima e adorabile grafica dona carattere, accompagnata da bellissimi filmati in stile anime e da un doppiaggio che enfatizza i momenti più importanti; allo stesso tempo ogni novitĆ ĆØ introdotta da chiari tutorial che sfondano momentaneamente la quarta parete, chiari nella descrizione e nelle immagini a corredo, un marchio di fabbrica di Level-5 che non smetterò mai di amare. E anche stavolta la trama si basa sui soliti, immutabili canovacci da shonen manga, con giovani ardimentosi che combattono in nome dellāamicizia e di una passione comune.
Ecco, prima ancora di prendere in mano la confezione di Chrono Stones fatevi un esame di coscienza: se ne avete abbastanza di situazioni simili, se cambiate canale dāistinto a ogni replica dei Cavalieri dello Zodiaco (tanto per rimanere in tema) e se cercate un J-RPG complesso e profondo allora prego, Suikoden II ĆØ stato ripubblicato il mese scorso su quellāaltra console portatile. Altrimenti fate un giro di riscaldamento e scendete in campo, senza dimenticare lo stilo negli spogliatoi.
GEMELLI DERRICK CHI?
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Retrotrivia #2
Se i robot di Capcom non bastano, perchĆ© allora non puntare più in alto con Battle Soccer: Field no Hasha di Banpresto su Super Famicom? Gundam F91, Kamen Rider, Ultraman e Godzilla si sfidano in questo spin off della serie Compati Hero, storico minestrone che univa robot giganti a eroi tokusatsu nella gloria del super deformed, dal lontano 1990. Si gioca in squadre da otto e si può scegliere la formazione, ma lāazione ĆØ stroncata sul nascere dalla fisica assurda della palla che non rotola nemmeno se la preghi, oltre a una colonna sonora dai ritmi carioca, probabilmente usata come strumento di tortura a Guantamanoā¦[/box_articoli]
Ludicamente parlando, come anticipato, lāarmatura ĆØ la novitĆ principale: potenzia i giocatori e li rende quasi inarrestabili, permettendo anche di effettuare potentissimi tiri esclusivi per un breve periodo di tempo, prima di lasciarli spossati per il resto della partita. Unita a guardiani spirituali da evocare e tiri spettacolari di ogni tipo, aumenta notevolmente le possibilitĆ di fare rete, ma non ĆØ un male. Delizie coreografiche a parte, un simile armamentario offre il meglio nelle partite più lunghe, quando gli avversari rispondono per le rime trasformando il campo in una zona di guerra tra super tiri e evocazioni degne di Final Fantasy.
Tutto bello, anche grazie al rinnovato ruolo dei portieri, non più figure colabrodo vulnerabili a ogni pallonetto, ma guardiani più capaci, con un personale indicatore di stordimento. Questo si riempie a seconda della forza del tiro parato o respinto, rendendo il portiere incapace di contrastare la prossima bordata. Praticamente il guard break dei picchiaduro applicato a Inazuma Eleven, che funziona peraltro bene. Per il resto tutte le modifiche apportate nel precedente GO sono ancora qui, comprese le squadre da cinque giocatori sparse per la mappa, ora ben visibili come puntini rossi e non sotto forma di incontri random. Utili come sempre per fare esperienza, specie quando la storia ci mette di fronte squadre parecchio più forti che costringeranno Arion e soci a belle sessioni di grind. Ben più utile in queste circostanze la possibilitĆ , sbloccabile a un terzo dell’avventura, di disputare amichevoli contro team assortiti in cambio di parecchia esperienza per ogni giocatore, guadagnando nel frattempo oggetti rari.
NON NE BASTA UNO?
Nel caso vogliate rimpolpare la squadra con carne fresca, ĆØ presente la solita rosa infinita o quasi di giocatori reclutabili, non senza faticare un poā. I talent scout con cui spendere i soliti punti carisma vi aspettano ovunque, ma per mettere le mani sul centrocampista che tanto desiderate dovrete prima scovarlo e batterlo, per poi soddisfare determinate condizioni. La proprietĆ di un oggetto magari, o la presenza in squadra di un suo amico. Oppure possedere un argomento di discussione o la foto di un determinato item, richieste che vi manderanno a caccia di interlocutori da interrogare o scatti da immortalare con la vostra macchina fotografica.
Seguendo il mantra gotta catch ‘em all, anche stavolta avrete due edizioni tra cui scegliere. La storia narrata ĆØ la stessa, quello che cambia ĆØ la presenza di tecniche, avversari, spiriti guardiani e giocatori esclusivi, tra cui Yamato Ban e Oozora Hiro da Danball Senki, ennesimo marchio di Level-5 col tocco di re Mida. Non dovrete necessariamente comprare le due versioni (Fiamma e Tuono) per godere di una squadra da sogno, visto che anche stavolta la connettivitĆ del 3DS garantisce un po’ di sano calciomercato, permettendo lo scambio di giocatori assieme a partite tra amici.