GTA V – Recensione PC

Grand Theft Auto V GTAV

Stavo quasi per partire con elogi fuori scala per la prestazione eccezionale di Grand Theft Auto V sulla mia macchina e su quelle redazionali, quando la solita eterogeneità del PC (insieme a qualche ingenua svista dello sviluppatore; trovate tutti dettagli in questa news) mi ha un poco bloccato. Ciò non toglie che sia rimasto molto ben impressionato da questa versione: Rockstar doveva presentarsi all’esame ben preparata, dopo tutti i proclami e le caratteristiche annunciate nei giorni scorsi, ed è riuscita in gran parte a onorare le aspettative, specie sul fondamentale versante della fluidità. A nulla sarebbero serviti il programma di editing video e le tante raffinatezze grafiche aggiuntive, se la prestazione fosse stata quella del predecessore. GTA IV si era rivelato un gran gioco anche su PC ma, com’è noto, presentava problemi tecnici più che rilevanti, assolutamente incomprensibili sul piano della nuda potenza. Qualche anno dopo, la casa americana ha fatto molto di meglio con Max Payne 3, e tuttavia i risultati commerciali su PC (che hanno influenzato quelli di PS3 e Xbox 360, vista la contemporaneità, almeno in quel caso, delle varie edizioni) hanno persino rischiato di spezzare il rapporto fra Rockstar e la “madre di tutte le piattaforme”.

Oggi, al contrario, tutti i pezzi si sono incastrati nel modo migliore: ben cosciente del ritorno in auge del PC, e di come servizi come Steam e GoG abbiano cambiato faccia al mercato dei videogiochi per computer, Rockstar ha partorito un porting opportunamente ammiccante con i patiti dell’hardware e – cosa ancora più cruciale – relativamente leggero per chi ha un sistema di media (o anche scarsa, almeno per i parametri attuali) potenza. Ed è forse riduttivo parlare di un “porting”, nel caso di GTA V, dal momento che l’edizione PC risulta, considerata la qualità del gioco, la sublimazione finale di un vero fuoriclasse.

DI NUOVO A LOS SANTOS

Non mi addentrerò, credo giustamente, in dettagli sul gameplay o sulla trama: per questo ci sono le recensioni alle edizioni PS3 e PS4 che trovate qui e qui. Mi permetto solo di dirvi che, se mai avete amato il genere a cui la stessa serie ha dato i natali, Grand Theft Auto V costituisce – e probabilmente sarà così per un sacco di tempo – il top del top dei free-roaming urbani, e che la versione PC, a questo punto, diventa il top del top del top (perdonate il gioco di parole, i miei criteri di “scrittura gggiovane” risalgono agli anni ’90). Così, sul momento, mi viene da citare l’ottimo lavoro svolto sui personaggi, che in qualche modo fonde lo stile dei vecchi GTA – con il gangster da ghetto à la San Andreas (Franklin) , oppure con una sorta di versione cinica e invecchiata del Tommy Vercetti di GTA Vice City (Michael) – a criminali psicopatici che sembrano uscire da Kane & Lynch (Trevor, innanzitutto) e che – guarda un po’! – possono conciarsi come i più carismatici antieroi degli action-shooter indipendenti, da Payday a Hotline Miami. Maschere da rapina, dunque, ma anche una strepitosa colonna sonora, quintalate dii avventure “pulp”, un’eccezionale qualità di scrittura e tutti gli altri elementi che hanno fatto la fortuna della saga, qui davvero ai massimi livelli.

gta v pcOvviamente, ogni cosa viene declinata nell’ottica di una città viva e pulsante, ancora una volta punto cardine dell’evoluzione del genere, ampliandosi ulteriormente nella componente multiplayer: i ridotti tempi di caricamento e di download, assieme a una rocciosa fluidità, rendono ancora più piacevole l’immersione nel quarto personaggio di GTA V, creato dal giocatore e comunque immerso nella stessa Los Santos, nella compravendita di case, nelle opportunità di crescita del PG, nelle missioni speciali e in parecchie modalità competitive, da quelle classiche alle più aderenti al contesto criminal-metropolitano (le rapine dei “Colpi”, già implementate nelle altre versioni e subito disponibili su PC, ma anche corse in auto, caccia ai giocatori e chi più ne ha ne metta). C’è chi ritiene GTA V il miglior action ad ambientazione aperta della storia, e certo non si allontana troppo dalla verità.

LEGGERO COME DEV’ESSERE

A meno di non imbattersi in qualche isolato problema (diverso da quelli segnalati, come la magagna sui caratteri dell’username di Windows, che nulla c’entrano con le prestazioni), le opzioni grafiche di GTA V fanno esattamente ciò che promettono: su un PC di media potenza come quello della prova – i5 4670, Nvidia GTX 780, 8 GB di memoria di sistema – sono riuscito a riempire l’indicatore della VRAM utilizzata, 3 e passa GB nel mio caso, con quasi tutte le opzioni grafiche al massimo, fatta eccezione per le ombre “ultra” e il filtro antialising (personalmente ho usato il leggerissimo FX, ma ci sono anche MSAA e, per le schede Nvidia, il TXAA). Ciò, nello specifico, significa che il gioco è rimasto fluidissimo, dai 50 frame al secondo in su, fino a superare i 100, con livelli di texture, ambient occlusion, informazioni di shading e quant’altro comunque superiori alle controparti console, anche nel caso delle edizioni PS4 e Xbox One. Chiaramente, i PC meno pompati dovranno tenere fede ad alcuni parametri consigliati nell’autoconfigurazione, come quelli del Distance Scaling e della Distanza Ombre, ma saranno comunque ripagati da livelli di tessellation visivamente rilevanti ma leggeri, oltre che da una scalabilità che non taglia fuori quasi nessuno, grazie a requisiti minimi “reali” e davvero abbordabili.

[quotedx]GTA V su PC rappresenta la sublimazione tecnica di un grandioso free-roaming urbano[/quotedx]Le GPU di Nvidia sono quelle che hanno ricevuto maggiori attenzioni, specie dopo l’ultimo aggiornamento delle GeForce, il 350.12, che contiene ottimizzazioni per GTA V e, quindi, per le tecnologie che possono spingere al massimo le prestazioni in termini di fluidità, dai sistemi SLI fino al Dynamic Super Resolution (calcolo di rapporti pixel in Ultra HD, poi adattati alla risoluzione del nostro schermo). In generale c’è davvero poco da lamentarsi: l’invito alle risoluzioni 4K vale per tutti, sposandosi splendidamente alla leggerezza dell’engine (ancora una volta arricchito dalle animazioni del NaturalMotion di Euphoria, per i credibili movimenti dei personaggi), ed è disponibile un’opzione speciale per la raffinatezza delle ombre sfumate sia per Nvidia che per AMD, insieme alla vastissima gamma di opzioni che vi abbiamo esposto qui. Aggiungo volentieri che accanto alle soluzioni multischermo surround è pure disponibile un’opzione in stereoscopia, per i pochi che non hanno mai abbandonato il 3D gaming e, anzi, si preparano all’invasione della realtà virtuale: persino con 3D Vision attivato (la resa è magnifica, se a qualcuno interessa) il frame rate è rimasto sufficientemente fluido, dalle 30 alle 60 immagini al secondo, e non oso immaginare quanto potrebbe essere impressionante, in un futuro ipotetico ma non troppo lontano, una versione VR di GTA V. Roba da entrare a Los Santos e non uscirne più.

gta v pc

TI FACCIO UN VIDEO GROSSO COSÌ

Tralasciando la questione dei controlli, che risolvo con una parentesi (il supporto a mouse e tastiera è ottimo e articolato, ma giocando con il gamepad non infrangete nessuna regola divina), è doveroso spendere in chiusura un paio di parole sul nuovo editor video. Innanzitutto, è bene lasciar perdere gli esempi già disponibili, come le semplici opzioni di registrazione/editing su console, perché il paragone è fuorviante: in questo caso, dopo averle registrate con l’apposito comando, abbiamo la possibilità di affiancare tracce video multiple, tagliarle o accorciarle, farle accompagnare da qualsiasi pezzo della sconfinata colonna sonora e, soprattutto, di modificarle con speciali effetti di rendering, velocizzarle o rallentarle in qualsiasi segmento, definirne i livelli audio e altro ancora. Naturalmente non siamo di fronte a qualcosa di troppo complesso, e mancano alcune opzioni nemmeno così rare (come le dissolvenze audio o video, che non possono essere impostate con gli slider), ma lo strumento permette altresì di confezionare filmati fantasiosi e di ottima qualità in pochissimi minuti, a maggior ragione se ci serviamo di un’altra gradita introduzione, la modalità “director”. Questa consente di utilizzare tutti i personaggi del gioco, con diverse e strampalate aggiunte, e di catapultarli a qualsiasi ora e in qualsiasi luogo di Los Santos, con l’ulteriore possibilità di stravolgere la fisica di gioco per risultati ancora più bizzarri. Manco a dirlo, i video possono poi essere condivisi sul Social Club di Rockstar per bullarsi con gli amici o – perché no – per mostrare qualcosa di artisticamente valido. Scommetto che avete già cominciato.