Bandai Namco è ormai a buon ragione considerata la più grande software house all’opera nell’intricato ambito dei tie-in videoludici tratti da serie animate giapponesi. Anche in occasione di questo Sword Art Online RE: Hollow Fragment siamo infatti di fronte all’ennesimo prodotto nato sui palinsesti televisivi nipponici e successivamente trasposto, più o meno fedelmente, in poligoni e battaglie mosse dal pad direzionale dell’ormai antica PSP e, solamente un anno fa, di PS Vita.
Il “RE” aggiuntivo del titolo non vuole fare altro che distanziare questa nuova versione PlayStation 4 dell’action RPG tutto belle ragazze e combattimenti dalla controparte portatile, apportando alla formula di gioco qualche gradita limatura. Si tratta, dopotutto, della terza riedizione di un videogioco ormai divenuto imprescindibile per gli appassionati della serie anime da cui è tratto, poiché ambientato in una linea narrativa parallela a quella canonica. Una continuazione della serie anime che non tiene conto di Alfheim Online? Per molti un vero e proprio sogno fatto realtà, questo è certo, ma si tratta soprattutto di un’occasione per conoscere tanti retroscena inediti legati alle storie di tutti quegli eroi, ma soprattutto quelle eroine che sono state in grado di far battere il cuore di milioni di appassionati della serie animata in tutto il mondo.
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I giocatori di Sword Art Online, un MMORPG sviluppato per la realtà virtuale, sono tenuti prigionieri ormai da tempo all’interno del fittizio mondo fantasy una volta amato. La morte nel mondo di gioco corrisponde a quella cerebrale nella realtà e l’unico modo per evadere da questo scenario inquietante è quello di raggiungere il 100° piano della struttura in cui sono tenuti prigionieri, facendosi strada a colpi di spada e mettendo la propria vita in pericolo. Prendendo spunto dagli eventi del 14° episodio della serie anime, Sword Art Online RE: Hollow Fragment trasporta i giocatori in un universo a metà fra il sci-fi e il cospirazionismo digitale come solo la serie action-RPG .Hack di Cyberconnect2 aveva fatto in precedenza, non ponendosi alcun problema a usare terminologie e concetti tratti direttamente dall’universo di riferimento. Effettivamente, è innegabile che per quanto coerente e curato, il comparto narrativo di questo titolo sia stato appositamente realizzato solamente per coloro che arrivano dalla visione della serie animata.
[quotedx]Siamo di fronte a un titolo pensato appositamente per i fan della serie animata[/quotedx]Gran parte dei dialoghi – ritradotti per l’occasione dal giapponese per offrire agli appassionati una sceneggiatura in lingua inglese più curata – fanno riferimento a eventi del tutto alieni a chi non conoscesse già le prodezze di Kirito e compagnia cantante e, com’è ormai standard per il genere J-RPG, numerose di ore di gioco sono impegnate ad approfondire la conoscenza del cast di compagni (per lo più donzelle discinte e ben disposte nei confronti del protagonista, a ben vedere) in un’infinita successione di box testuali dal sapore visual novel. Avvicinarsi al titolo Bandai Namco senza aver fatto, in precedenza, una maratona intensiva di puntate di Sword Art Online assicura senza alcun un dubbio un forte mal di testa e un mare di interrogativi: non solo si corre il rischio di trovarsi spaesati e letteralmente intontiti dalla grande quantità di informazioni sollevate dai NPC senza alcuna introduzione formale, ma è praticamente impossibile apprezzare il discreto lavoro di scrittura riservato alla caratterizzazione delle coloratissime eroine senza avere un’infarinatura basilare di chi è chi e come funzionano le regole del MMORPG in cui i protagonisti vivono ormai da qualche tempo.
Anche gli elementi dating sim e le quest relative alle storie personali dei protagonisti sono per lo più connesse a quanto raccontato nell’opera originale; mi sento quindi di raccomandare assolutamente la visione della serie anime – edita in italia da Dynit – per poter apprezzare al meglio la preponderante componente narrativa che investe l’interezza dell’esperienza di gioco.
AINCRAD COME IL BRONX
Fortunatamente il gameplay, benché anch’esso influenzato dal lore dell’anime, riesce a essere ben più fruibile e vicino ai canoni delle esperienze action RPG single player. Oltre alle infinite schermate di dialogo, alle illustrazioni in alta risoluzione e alle cut-scene animate in cel shading, si cela un complesso e intricato sistema di personalizzazione del personaggio, che permette di lanciarsi in battaglie in tempo reale senza esclusione di colpi. Varie tipologie di armi, classi personaggio e abilità costellano un sistema di battaglia apparentemente immediato e semplice, ma dall’impianto strategico stratificato che si svela solamente con il passare delle ore di gioco.
[quotesx]Il titolo di Bandai Namco è fortemente influenzato dalla sua origine portatile[/quotesx]Essendo ambientato in un MMORPG fittizio, in Sword Art Online RE: Hollow Fragment non si fa altro che seguire i suggerimenti di una marea di NPC che dalla città propongono missioni da compiere nell’enorme dungeon. A onore del vero, la storia facilita il duro compito del protagonista, facendolo partire direttamente dal 76esimo livello, ma la scalata verso la vetta è ovviamente tutt’altro che semplice. Per superare ogni piano è necessario completare una serie di missioni secondarie (legate alla raccolta di oggetti o l’uccisione di nemici particolari) e, ovviamente, scontrarsi con temibili boss aiutati da un gran numero di NPC, esattamente come nelle battaglie con i nemici più coriacei dei MMORPG. I più temerari possono poi lanciarsi nell’esplorazione delle aree Hollow, delle zone opzionali in cui le regole del gioco vengono sovvertite e la sfida si fa decisamente più ardua. Ovviamente, questi livelli propongono anche una serie di ricompense direttamente proporzionali alla difficoltà maggiorata, ed è proprio in questo frangente che si dischiude la vera novità di questa versione PlayStation 4: la possibilità di giocare realmente in rete come in un vero MMORPG, forse la mancanza fondamentale delle precedenti iterazioni su PSP e PS Vita. In un modo non molto dissimile dal caro vecchio Phantasy Star Online o del più recente Monster Hunter, ci si sposta da una lobby online in cui scegliere le missioni da compiere a oscuri scenari digitali laddove collaborare con altri giocatori, ognuno dei quali può contare su un proprio avatar personalizzabile in tutto e per tutto. Questa edizione per PS4 aggiunge, inoltre, la possibilità di creare avatar femminili, ma anche nuovi equipaggiamenti, missioni secondarie e tanto altro materiale prima incluso nei DLC per la versione portatile.
“ASUNA È LOW POLY NEI PUNTI GIUSTI”
Tutto questo arabesco di belle notizie non toglie che, seppur giunto alla sua terza edizione, Sword Art Online RE: Hollow Fragment rimanga fortemente influenzato dai limiti dell’origine su PSP, in un modo non molto dissimile dal recente Final Fantasy Type-0 HD. A differenza del porting Square Enix, Bandai Namco ha preferito lasciare il comparto poligonale praticamente immutato, dedicandosi soprattutto a potenziare la qualità delle texture dei personaggi. La cosmesi delle ambientazioni poligonali soffre maggiormente del passaggio all’alta risoluzione: una fatica evidente soprattutto in virtù del fatto che il gioco non può nemmeno contare su un level design particolarmente ispirato. È giusto, in ogni caso, mettere in chiaro che seppur evidentemente “vecchio”, il comparto estetico di Sword Art Online RE: Hollow Fragment rimane un lavoro sufficientemente caratterizzato e coerente con quanto visto nella serie animata, dalla quale è stato tratto anche il mediocre design dei nemici, fondamentalmente un potpourri generico di influenze videoludiche. L’opera di remastering HD è propone comunque una risoluzione di 1080p, ma permangono le incertezze di un counter FPS che oscilla dalla sacrosanta cifra di 60 (stiamo comunque parlando di un videogioco nato su PSP!) a inspiegabili e imprevedibili rallentamenti nelle fasi più concitate, sia sul campo di battaglia che nelle città, quando i NPC scorrazzano numerosi per le vie cittadine e il titolo si sforza di rendere credibile l’ambientazione online.