Nonostante io abbia una memoria, a breve e lungo termine, praticamente inesistente (tranquillamente paragonabile a quella di un pesce rosso sovrappeso), il primo incontro con l’idraulico baffuto più famoso del mondo è ancora vivo nella mia mente. Avevo qualcosa come 6 anni e dinnanzi ai miei occhi, in uno squallido baretto di campagna, si stagliava uno strano cabinato che, in cambio di 200 lire, offriva dieci minuti di puro godimento. Il gioco, sia chiaro, lo sceglievi tu fra un centinaio di titoli, ma per qualche (a quel tempo ancora oscuro) motivo, un certo Super Mario Bros. era sempre il più gettonato. Giunto il mio turno, e dopo aver bruciato la paghetta di un intera settimana nel giro di qualche ora, ho compreso perfettamente il motivo di quel predominio. Quell’ammasso di pixel saltellanti possedeva – e tutt’ora possiede – una bellezza, un’immediatezza e, soprattutto, un magnetismo assoluto. Al tempo termini come “level design”, “sprite” o “animazioni”, non appartenevano in alcun modo al mio bagaglio di conoscenze, e tuttavia in quei giorni estivi qualcosa in me cambiò per sempre. Di anni, da quel magico pomeriggio, ne sono passati una mezza infinità, il mio amore per l’idraulico in salopette e per i videogiochi in generale non è diminuito affatto e oggi ho addirittura la possibilità di creare (per poi giocarlo e condividerlo col mondo intero) il livello di Super Mario dei miei sogni, grazie al qui presente Super Mario Maker… festa grande!
DATEMI UN PENNINO… VI COSTRUIRÒ IL MONDO
Se avete seguito le notizie relative al mondo Nintendo in questi mesi infuocati saprete di certo che Super Mario Maker altro non è che un potentissimo editor, pensato con grande cura e, soprattutto, in maniera assai intelligente. Sono sufficienti di fatto pochi minuti per comprendere le basi, e dopo aver posizionato qualche blocco, un paio di tubi verdi e una manciata di Goomba, si è pronti per saltellare di nuovo fra le lande del Regno dei Funghi. È possibile dunque cimentarsi sin da subito con la creazione, sforzando in ogni modo possibile la propria ispirazione, ma se si vuole solo giocare alla “vecchia maniera” basta optare per la “Sfida dei Dieci Mario”. Si parte così con delle rivisitazioni un po’ pazzerelle di molti mondi storici, passando per qualche mini stage tanto folle quanto sorprendente e finendo per stamparsi un gigantesco sorriso compiaciuto in volto.
Giusto per non rovinarvi il gusto della sorpresa, sappiate che Super Mario Maker non solo gioca con i ricordi del giocatore, spiazzandolo e sorprendendolo, ma scardina anche certi vecchi vincoli, giocherella con le dimensioni e modifica fondamenta ormai consolidate. Quel blocco giallo con tanto di punto di domanda contiene un utilissimo fungo. Lo sapete. È sempre stato così. Per anni. Vi avvicinate, tramite un salto dotato di millimetrica precisione lo colpite e… andate incontro ad una sorprendente morte. Un enorme Bowser “pixelloso” vi ha infatti sbarrato la strada, costringendovi a perdere una delle vostre dieci vite.
Da sola tale modalità, che vanta oltre 60 micro livelli partoriti dalle sapienti menti dei designer di Nintendo, vale quasi il prezzo del biglietto ma è la possibilità di provare una tonnellata di stage realizzati dai costruttori amatoriali di tutto il globo a rendere Super Mario Maker un gioco pressoché infinito. Se non avete voglia di spulciare le immancabili liste (o di cercare l’operato di qualche amico tramite i vetusti e odiosissimi codici alfanumerici), sarà la “Sfida dei Cento Mario” a tenervi compagnia per i mesi a venire. In pratica, una volta scelto il livello di difficoltà, si hanno cento vite per affrontare con successo tutta una serie di stage, costruiti da altri giocatori e pescati casualmente da mare della grande rete.
EDITAMI TUTTO!
La paura più grande quando si deve fare i conti con opere create da “dilettanti del level design” è quella di incappare in stage tutt’altro che divertenti o, nel peggiore dei casi, semplicemente “rotti”. Nintendo, però, ha pensato proprio a tutto. Una volta completato il proprio livello, ad esempio, è necessario provarlo e giungere sino all’asta finale, per poi acciuffare con successo la storica bandierina. È solo in questo specifico caso che si ottiene infatti il permesso di caricarlo sui server del gioco. Anche il rischio di trovarsi di fronte ad un quintale di livelli banali e anonimi è stato grossomodo scongiurato: se si vuole aumentare il numero massimo di opere pubblicabili si deve ottenere il favore del pubblico, che può omaggiarci a sua discrezione con qualche scintillante stella come premio per il lavoro svolto.
In una settimana di gioco serrato, ad onor del vero, sono incappato spesso in vere e proprie opere d’arte, mi sono cimentato con livelli contraddistinti da una cattiveria inaudita e ho affrontato stage complicati ma altrettanto divertenti. Mi sono addirittura imbattuto in esperimenti dove al giocatore non viene chiesto di muovere neppure un dito: tutta una serie di Pallottolo Bill sapientemente posizionati, pedane semoventi, colpi di cannone e nastri trasportatori hanno portato il mio Mario sul pennone di fine livello in un tripudio di salti involontari, esplosioni e fuochi d’artificio.
[quotedx]in Super Mario Maker l’attenzione per il dettaglio, anche per il più piccolo, non manca di certo[/quotedx]Tutto questo, meglio ribadirlo, è possibile proprio grazie all’editor pensato da Nintendo: un tool semplicemente da applausi a scena aperta. Ogni elemento è facilmente raggiungibile, il giocatore viene guidato passo dopo passo, mentre le opzioni disponibili aumentano con il passare delle ore e dei livelli assemblati. Tutto per evitare che il piccolo costruttore che risiede in noi si spaventi, magari intimorito da una mole di contenuti e opzioni tanto esagerate quanto inizialmente ingestibili. Una comoda griglia, similare ai quadretti di un foglio di carta, funge da schema costruttivo, mentre tantissimi elementi e diversi stili (si va dal classico Super Mario per NES al ben più moderno New Super Mario Bros. U, passando per il terzo capitolo e per quello destinato al Super Nintendo) si traducono in un numero davvero infinito di possibilità.
Si può creare un livello acquatico e infilarci dentro un centinaio di Martelkoopa, utilizzare la casa infestata dei Boo per poi riempirla di Calamako e pesci Smack o, ancora, modificare le dimensioni dei Torcibruco e donargli delle splendide ali. Tutto per complicare la vita ai videogiocatori che avranno l’ardire di mettersi alla prova coi livelli da noi prodotti. A ogni accesso, poi, Super Mario Maker ci mostra le notifiche relative alle nostre opere, ci informa del numero di morti e di giocatori che hanno superato con successo il livello, se ci sono commenti sul miiverse o se, magari, qualcuno si è spinto a elargirci qualche preziosa stella.
CHIARO, SEMPLICE E SPETTACOLARE: IL DOGMA DEL BUON COSTRUTTORE
Anche i menu, che rivestono un ruolo davvero cruciale in un prodotto come questo, non mostrano il fianco ad alcuna lamentela, risultando sempre leggibili e ben strutturati, mentre tutta una serie di trovate “sceme” riescono nel difficile intento di renderli addirittura divertenti. Ogni colpetto di pennino sullo schermo touch si tramuta, ad esempio, in un effetto audio strampalato e anche operazioni tediose come lo spostamento delle varie icone, al fine di personalizzare la propria barra di selezione, strappano sempre un sorriso. Prima di cambiare la loro posizione, le piastrelle si animano magicamente, si muovono, rivelano i loro buffi piedini e iniziano a spostarsi accompagnati da una fanfara tutta traballante. L’intero comparto audio risulta eccelso, dalle storiche melodie ai nuovi re-mix, senza dimenticare gli sgangherati effetti e la capacità di sfruttare perfino le mini casse incastonate nel GamePad, che offrono di fatto una sorta di audio stereofonico davvero convincente.
Se siete arrivati sin qui con la lettura, avrete dei certo compreso che in questo Super Mario Maker l’attenzione per il dettaglio, anche per il più piccolo, non manca di certo. Per rendersene conto basta pensare agli Amiibo, utili per mutare l’aspetto del nostro Mario, o dare un’occhiata ad un elemento accessorio oramai superfluo e spesso bistrattato come il libretto di gioco. Presente in forma digitale, il manuale contiene messaggi degli sviluppatori davvero interessanti; spesso e volentieri è perfino animato e mantiene sempre uno stile e una bellezza visiva come raramente accade quando si parla di elementi che esulano il gioco vero e proprio. Volendo è possibile anche inserire delle password in appositi spazi (da recuperare fra le pagine del bellissimo artbook presente all’interno della confezione speciale di Super Mario Maker) e accedere così a tutta una serie di contenuti video che risultano davvero indispensabili se si vuole provare a creare il “miglior” livello di Super Mario Bros. mai concepito.