Super Mario Bros 3 – Retro Recensione

PREMESSA: questa settimana, più precisamente il 13 settembre, il platform più famoso della storia compirà la bellezza di trent’anni. Un traguardo importante nella vita di chiunque, da celebrare con tutti i crismi del caso. Noi di GamesVillage abbiamo voluto farlo ripercorrendo la storia di Super Mario attraverso i titoli più rappresentativi, recensendoli proprio come se ci trovassimo nel periodo della loro uscita. Non perdetevi quindi questo meraviglioso viaggio nel passato, insieme alla serie che ha segnato radicalmente la storia dei videogiochi.


Questa recensione potrebbe farvi male. Non tanto per la sua dubbia qualità, quanto perché tratta la versione Americana, giocata amorevolmente sul mio NES a stelle e strisce. Sono riuscito a fare qualche domanda a un rappresentante Mattel durante il SIM di Milano, sperando che almeno il distributore della console sapesse qualcosa, e a quanto pare la nuova avventura di Mario arriverà in Europa durante il prossimo anno, un ritardo francamente inspiegabile per un gioco di così alto profilo, specie considerando che in Giappone il gioco è uscito addirittura nel 1988! Ha richiesto ben due anni di sviluppo e la cartuccia contiene l’MMC3, un chip speciale che permette di spingere l’anziano hardware (ricordiamo che il Famicom è uscito nel 1983 in Giappone) oltre i suoi limiti, e si vede! Personaggi più grandi, scorrimento multidirezionale fluidissimo e un mondo di gioco enorme sono il biglietto da visita del miglior Super Mario di tutti i tempi, probabilmente il primo, vero seguito spirituale del capolavoro del 1985, se vogliamo ignorare i frustranti livelli scartati del Super Mario Bros 2 giapponese o il lifting a Doki Doki Panic che ci hanno propinato in occidente.
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Ben otto mondi distinti l’uno dall’altro per aspetto e tematiche di fondo, dal campestre al deserto, arrivando a scomodare la potenza del MMC3 per dar vita al Giant Land, ovvero un mondo popolato da blocchi e nemici extra large al cui confronto Mario è una formica! Ognuno è composto da più livelli organizzati in una mappa su cui Mario può spostarsi, pianificando il percorso che porta al boss di turno: in questo modo il giocatore può decidere se puntare direttamente al completamento del mondo o attardarsi, scegliendo un’altra strada alla caccia di segreti. La libertà conferita dalla mappa è enorme, eclissata solo dalla quantità di stage e dalla varietà di situazioni e nuovi nemici. Bowser è anche stavolta il cattivo di turno, ma ha relegato il ruolo di nemico di fine livello ai koopaling, i suoi figli (!) in possesso delle bacchette magiche rubate ai legittimi monarchi del mondo dei funghi. I discoli attendono Mario alla fine di ogni mondo, ben nascosti all’interno di una fortezza volante armata fino ai denti, sostanzialmente un livello a scorrimento multidirezionale forzato, mentre tutto attorno cannoni di ogni taglia sputano piombo alla volta di coraggiosi idraulici.
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Una professione più che mai determinata, dato che l’armamentario a disposizione di Mario e Luigi (è possibile giocare in due, ma non contemporaneamente) è aumentato drasticamente rispetto all’ultima volta. Sì, funghi e fiori sono al loro posto e permettono ancora di trasformare il protagonista in un gigante e fargli lanciare palle di fuoco, ma sono accompagnati da nuovi strumenti, tra cui spicca in particolar modo la foglia. Questa dona a Mario una coda con cui planare e, dopo un’opportuna rincorsa, addirittura volare liberamente, rivelando una verticalità finora inconcepibile nei singoli livelli. Oppure con un costume da rana può nuotare alla grande sott’acqua, mentre quello da procione gli dona gli stessi poteri della foglia, con in più la possibilità di trasformarsi in statua e schiacciare i nemici a terra: bizzarrie nipponiche incomprensibili quanto spiritose, e la lista non è finita. È anche possibile raccogliere e portarsi dietro le corazze dei Koopa da usare come proiettile al momento opportuno, così come scovare le case di Toad nella mappa, per ottenere oggetti misteriosi di cui, al momento, non voglio parlare. Diavolo, vi rovinerei la sorpresa, considerando che potrete giocarci tra un anno se tutto va bene!
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Scherzi a parte, sappiate che, appena messe le mani sul gioco, avrete davanti uno di quei capolavori che passano una volta nella vita: Super Mario Bros 3 è il miglior gioco attualmente disponibile per Famicom, e probabilmente per qualsiasi altro sistema. È un titolo quasi irreale, è tutto davvero troppo perfetto, in ogni sfaccettatura: anche il sonoro a cura del veterano Koji Kondo, senza bisogno di dirlo, si attesta su alti livelli qualitativi e quantitativi, con una serie di brani fantastici. Il nuovo tema principale rivaleggia già da adesso con quello, ormai iconico, del primo Super Mario, mentre sono presenti addirittura motivetti da ascoltare durante la navigazione delle mappe, distinti e perfettamente caratterizzati per ogni mondo! ll canto del cigno ideale per una piattaforma che è stata in grado di far rientrare le console nelle case degli appassionati dopo il tracollo del 1983, e che speriamo venga addirittura superato dal nuovo Super Mario per Super Famicom, disponibile in Giappone tra un paio di mesi. Mi auguro solamente di non dover attendere così tanto anche stavolta con la distribuzione ufficiale…