A distanza di un mese dal rilascio per Xbox One, a causa di esclusive temporali sulla pubblicazione dei contenuti, New York Underground approda finalmente anche sull’ammiraglia Sony. Ad eccezione di un maggior dettaglio grafico su PS4, il DLC risulta essere lo stesso da noi recensito in quel di luglio. Ambientato nei sotterranei di New York, in un sofisticato e convincente complesso di gallerie sotterranee, il DLC si mette in evidenza per una bontà generata sia dalle missioni che dalle aggiunte apportate al main game. Forte di una struttura basata sulla generazione procedurale delle missioni, il titolo amplia sensibilmente il concept di base di The Division, pur non stravolgendolo.
Nonostante la generazione casuale dei livelli e del collocamento di nemici (per posizione e per tipologia), fattore che implicherà una buona rigiocabilità di medesime missioni, New York Underground mantiene le sue promesse dando un più ampio respiro al titolo made in Ubisoft. L’accesso ai sotterranei della città sarà gestito da un nuovo Social Hub collocato alle spalle della propria base operativa. In prossimità dell’hub, insieme all’accesso ai sotterrane newyorkesi, troviamo nuovi NPG per l’assegnazione delle varie missioni e due nuovi rivenditori per armi ed equipaggiamento acquistabile con i soliti crediti Phoenix. L’intuitiva gestione dell’hub, ivi compresa la creazione delle missioni, rappresenta una valida implementazione al sistema di gestione missioni del gioco base. Ai quattro livelli di difficoltà si aggiungono le famigerate “Direttive”, varianti da impostare a discrezione del giocatore (fino a un massimo di cinque) che gestiranno alcuni fattori di handicap, come la perdita delle munizioni rimaste nel caricatore se decideremo di ricaricare l’arma senza aver dato fondo al caricatore innestato (fattore che aggiunge un tocco di realismo), in favore di un più alto numero di XP ottenibili con la consequenziale possibilità di velocizzare l’aumento di livello e, pertanto, un più repentino accesso all’utilizzo di armi ed equipaggiamento di livello superiore. L’utilizzo di queste direttive sarà subordinato all’aumento di livello nella graduatoria (per un level cap fissato a 40) dei sotterranei e al reperimento di una valuta propria di questa zona che ci servirà per acquistare, appunto, questi handicap.
La possibilità di poter concatenare fino a tre missioni tra loro, allungando così ogni partita, è un’ulteriore elemento innovativo rispetto al gioco di base che ci permetterà, in virtù una maggiore permanenza dei sotterranei, di acquisire senza interruzioni di sorta, e senza dover tornare in superficie, un maggior numero di punti esperienza. Il tutto, combinato con la già citata generazione randomica dei livelli di gioco, dona una rinnovata profondità al gioco grazie ad una struttura capace di sostenere egregiamente il concept di base. L’introduzione del nuovo livello di difficoltà denominato “Eroico” è tale da accontentare anche le bocche più fameliche ed esigenti in termini difficoltà di sfida ma va sottolineato come questa espansione alzi l’asticella della difficoltà anche al livello più base. Appare chiaro che New York Underground sia stato sviluppato per scoraggiare le sortite in solitaria e, pad alla mano, non possiamo che confermare la necessità di fare squadra per portare a termine le missioni, cosa davvero improba scegliendo la via della solitudine. Tra l’altro, spoilerare alcunché, il poter portare a compimento la missione finale dell’espansione richiederà reale comunicazione verbale tra i giocatori che dovranno compiere alcune azioni letteralmente all’unisono, coordinandosi al millesimo di secondo, elemento impossibile senza un vero e proprio dialogo con i membri del nostro team. L’affiatamento intrinseco necessario per affrontare New York Underground favorirà di certo quei team rodati che da tempo si muovono per la grande mela virtuale concepita da Ubisoft ed incoraggerà la formazione di nuove squadre, aggiungendo un tocco certamente più social a tutta la produzione.
New York Underground apporta anche delle modifiche al gioco di base come l’aggiunta di nuove fasce nella zona nera, aumentando ulteriormente il livello di sfida. Insomma, questo primo DLC a pagamento vale certamente l’investimento del denaro richiesto e, come anche già commentato in sede di recensione Xbox One, se foriero della qualità dei futuri DLC, giustificherebbe ampiamente l’acquisto del Season Pass. Per quanto rispetto ad un mese fa i Server ci siano sembrati certamente più stabili, il problema risulta al momento non ancora del tutto risolto e più che occasionalmente avrete problemi di connessione che potrebbero frustrare il vostro incedere nei sotterranei cittadini. In definitiva, comunque, New York Underground è un espansione non solo consigliata ma obbligatoria per quanto hanno fatto di The Division uno dei propri MMO di riferimento. Praticamente imperdibile.