Assassin’s Creed – The Ezio Collection – Recensione

Giocare ad Assassin’s Creed – The Ezio Collection senza aver vissuto al tempo i titoli originali è un vero e proprio salto della fede, di quelli che ci vennero mostrati dal maestro assassino Altair prima ancora che il nostro caro dongiovanni fiorentino scoprisse il suo destino nel secondo episodio di una serie che, indipendentemente dai gusti, ha segnato in maniera decisa il passaggio generazionale in quella che era la concezione dei titoli “Open World”. Ritrovarsi dunque tra le mani questo pacchetto completo nel primo anno di maggese per il franchise (era ora) ci consente di rispolverare titoli del valore indiscusso che però, essendo tra i primi esponenti della saga, iniziano a mostrare i segni del tempo in maniera anche abbastanza evidente.

Assassin's Creed The Ezio Collection

INSIEME PER LA VITTORIA

Sorvoliamo sulle chiacchiere da social, sulle comparazioni trite e ritrite così come su eventuali sconvolgenti fattezze di un qualsivoglia sgherro della famiglia dei Pazzi che pare aver subito un restauro pari a quello del celebre Ecce Homo – roba meritevole di occupare le prime pagine di molti siti a quanto pare – e veniamo al sodo di questa produzione Ubisoft che si presenta come remaster nel senso più basilare del termine. Non ci si deve aspettare dunque grandi stravolgimenti grafici, bensì un onesto lavoro di adattamento della cosmesi ai nuovi hardware in grado di processare grafiche in Full HD, con un visibile aumento del pixel count a cui si accoda il necessario upgrade delle texture, ora in alta risoluzione e in buona parte realizzate da zero per sposare il nuovo rendering. Nel complesso risulta dunque difficile decretare se quanto fatto offra effettivamente al giocatore una versione “definitiva” delle opere originali, anche e sopratutto in virtù del fatto che lo stupore vissuto alla release di Assassin’s Creed II non può in alcun modo ripresentarsi.

[quotedx]lo stupore vissuto alla release di Assassin’s Creed II non può in alcun modo ripresentarsi[/quotedx]

Nel 2009 ci trovammo di fronte ad un titolo che seguiva la scia del primo episodio (sconvolgente) e riproponeva quanto visto in un contesto ancora più ricco di vita e di dettagli, sfruttando le città fiorentine e veneziane con saggezza – quale gioco poteva vantare meraviglie architettoniche quali la cupola di Brunelleschi, esplorabile sia dall’esterno che all’interno? Un’esperienza clamorosa e irripetibile, se non con la Roma Capitale vista in Brotherhood. Oggi invece ci si concentra su come questa rinnovata pulizia video ci permetta di vedere dettagli che prima non coglievamo, vero, senza però aggiungerne a sufficienza per compensare in maniera proporzionale i progressi grafici. Si giocava con la profondità di campo, con tinte più tenui, mentre ora il nuovo dettaglio spinge a giocare sui contrasti e a delineare elementi degli edifici che sono stati in parte rinnovati (come si può notare nelle balconate di Monteriggioni). Lo spettatore esigente noterà il numero di “triangoli” rimasto praticamente immutato, i modelli poligonali dei personaggi identici agli originali e il minore impatto scenico risultante da questa rinfrescata generale, mentre gli altri scopriranno presto l’importanza di poter rivivere titoli cruciali per la storia di questo franchise sulle console di questa generazione sfruttando al meglio i propri pannelli, anche nel caso si possieda una fiammante PlayStation 4 Pro, che vanta un output 4K (non nativo) e supporto HDR.

Assassin's Creed The Ezio Collection

Da amante delle opere originali è un po’ una sofferenza ammettere che il tempo pare essere passato in maniera inesorabile, sottolineando in maniera piuttosto evidente – pad alla mano – come i progressi fatti nel corso degli anni tra motori AnvilNext e nuove routine di animazione siano da dimenticare: passare dagli ultimi capitoli a questa (gradita, sia inteso) riedizione prevede un parziale riadattamento per metabolizzare le meccaniche di traversal e combattimento a cui mancano le più recenti aggiunte, senza contare come quella che ai tempi veniva considerata fluidità nei movimenti durante le arrampicate, oggi risulti come un incedere legnoso e meno semplice da gestire da parte del giocatore. Che sia chiaro dunque a cosa ci si trova di fronte al momento dell’acquisto, ovvero un pezzo di storia che ci viene riproposto e attualizzato senza troppi fronzoli. Il pacchetto a conti fatti è davvero molto completo, in quanto ognuno dei titoli presenti è accompagnato da tutti i DLC disponibili al tempo (quindi anche i famigerati capitoli 12 e 13 di Assassin’s Creed II per intenderci) sebbene manchino delle rispettive modalità online, ivi fossero presenti. Carenza giustificabile in quanto avrebbe richiesto un impegno superfluo da parte del publisher per gestire un contesto multiplayer di cui era difficile prevedere vitalità e longevità.

[quotesx]un pezzo di storia che ci viene riproposto e attualizzato senza troppi fronzoli[/quotesx]

L’esperienza nel suo complesso va quindi vista come un viaggio alla scoperta della storia di Ezio senza necessariamente doversi ritrovare a consumare banda su Youtube o dover recuperare console e titoli originali. Chi li possiede, tra l’altro, dovrebbe comunque provare a dare una chance a queste nuove versioni in quanto – soprattutto nel caso di chi li ha vissuti su PS3 – i miglioramenti sono davvero consistenti quanto a pulizia video e stabilità del framerate. Manca lo stupore, manca l’effetto “wow”, ma la maturazione che si compie attraverso questi tre titoli coinvolge personaggi e meccaniche di gioco, creando un percorso che segue con gradualità il giocatore: le opzioni di restauro delle opere d’arte e potenziamento delle attività commerciali in Assassin’s Creed II vengono affiancate dalla gestione degli assassini in Brotherhood, per poi vedere l’introduzione del crafting degli esplosivi e piccole sezioni di Tower Defence in Revelations: ogni titolo di Assassin’s Creed – The Ezio Collection è contraddistinto da elementi peculiari e le innovazioni che si susseguono sono sufficienti ad alleggerire il peso di una sessione di gioco che preveda di affrontarli in sequenza.

Assassin's Creed The Ezio Collection

Ogni titolo di Assassin’s Creed The Ezio Collection è contraddistinto da elementi peculiari

Stiamo comunque parlando di prodotti che alternano elementi narrativi eccellenti e gameplay coinvolgenti, alternando alti e bassi (NdR – il titolo perfetto per il sottoscritto si otterrebbe con la trama del secondo episodio e il gameplay di Brotherhood) senza però mai scendere da un livello qualitativo estremamente elevato. Lo stesso Revelations, al tempo meno apprezzato, potrebbe ritrovare in questa riedizione una nuova occasione per mostrare tutte le sue qualità, nascoste tra le numerose attività opzionali che vanno a ricostruire i tasselli della trama con grande efficacia, anche grazie ad un comparto tecnico più ricercato tra i tre e quindi più adatto a questo genere di trasposizione.