Hatsune Miku, la idol virtuale la cui voce è affidata a un software vocaloid, è certamente un’icona della modernità. Il suo personaggio è stato introdotto nel mondo dei videogiochi con una filosofia open source, che ha portato la fanbase ad essere, in maniera abbastanza inedita, non solo fruitrice ma anche creatrice di contenuti (diventati canonici) per l’intero progetto.
Chiaramente, questi titoli musicali targati Project DIVA, con una fortissima componente j-pop, hanno avuto un grande impatto sul mercato giapponese, bacino d’utenza ideale soprattutto per via dei retaggi culturali locali che inglobano perfettamente queste forme espressive, rimanendo meno conosciuti nel resto del mondo; il loro grande successo ha però in tempi recenti spinto Sega, sviluppatore e editore del brand, verso il proporre i rhythm-game di Hatsune Miku anche al pubblico occidentale.
Project DIVA Future Tone, l’episodio per PlayStation 4 appena pubblicato, si presenta come un’esperienza arcade al 100%, ed in effetti attinge struttura e buona parte dei contenuti dalla versione cabinato per sala giochi del 2013; non ci sono quindi elementi concreti di storytelling, nè una vera e propria progressione, in quanto avremo a disposizione sin da subito tutto il materiale musicale con cui confrontarci. Ciò che ci aspetta sono “solo” ore di gameplay (virtualmente infinite), in una formula “tutta sostanza” che si rivela assolutamente vincente.
Avviata la partita, mentre sullo sfondo prendono vita delle coreografie scoppiettanti e piene di nippo-follie, dovremo premere i tasti del Dualshock 4, rispettando le indicazioni a video, in sync con le battute, un po’ come accadeva con i vecchi Parappa the rapper o Space Channel 5. Sembra facile, vero? Bene, sappiate che questo gioco potrebbe farvi guadagnare l’inferno. Dopo un paio di brani introduttivi, che fungono per lo più da tutorial, la difficoltà inizia a salire fino a toccare vette estreme.[quotedx]Sappiate che questo gioco potrebbe farvi guadagnare l’inferno[/quotedx]
La playlist complessiva comprende la cifra sbalorditiva di oltre 220 tracce, che potrebbero essere affiancate da ulteriori dlc. L’offerta musicale è suddivisa in due macro-blocchi di contenuti, che possono essere acquistati simultaneamente (ad un prezzo ridotto) o separatamente: Future Sound e Colorful Tone. Oltre alle canzoni, i pacchetti comprendono al loro interno una serie di skin e accessori per i personaggi di eguale abbondanza; questi elementi saranno sbloccabili in-game mediante punti abilità, che possono essere guadagnati con il completamento dei brani, e in particolar modo potrebbero essere appetibili per i fan di Sega visti i tanti costumi che si ispirano ai loro personaggi più famosi come Sonic, Ulala o il cast di Virtua Fighter.
L’impatto scenico dei video musicali, visionabili anche in una modalità priva di gameplay per gli appassionati, è ottimo: i modelli stile anime dei personaggi e tutto ciò che li circonda vivono tra colori brillanti e una assoluta pulizia visiva, certamente favorita dallo stile semplicistico di riferimento ma non per questo meno lodevole. La vera protagonista del titolo è però la monumentale playlist, che abbina quantità e qualità: le melodie del mondo di Hatsune Miku sono capaci di rimanere in testa e non volerne sapere di uscire. L’elemento discriminante nella scelta se avvicinarsi o meno a questo titolo risiede nella sua settorialità senza compromessi, che paradossalmente è anche il suo miglior pregio.
Project DIVA Future Tone sa bene cosa vuole essere e fa bene quello che vuole fare. Se amate i toni scanzonati degli anime più kawaii e del mondo idol, e se siete pronti a imbarcarvi in un viaggio fatto di centinaia di canzoni che potrebbero fungere da sigle per centinaia di serie simil-majokko, allora Hatsune Miku è pane per i vostri denti (che stringerete dalla rabbia durante i beat più aggressivi, garantito!); in caso contrario, ovviamente non fa per voi.