Agli occhi di un appassionato, Uncharted: L’Eredità Perduta simboleggia un numero indecifrato di fattori che, nel corso degli anni, hanno accompagnato una serie fondamentalmente essenziale per le due console di PlayStation. Dal debutto del nostro Nathan Drake, che 10 anni or sono riuscì ad ereditare le gesta di Lara Croft per trasmetterle ad una nuova generazione, abbiamo infatti assistito ad una maturazione sempre più consistente di Naughty Dog, che è infine riuscita a concretizzare uno degli universi narrativi à la Indiana Jones più affascinanti del medium videoludico. L’Eredità Perduta porta quindi avanti questa saga, mutando protagonisti ed eventi coinvolti, ma restando alla base un more-of-the-same del buon Uncharted 4: Fine di un Ladro. Sarà però riuscita la casa di sviluppo statunitense a mettere in risalto l’opera e a darle un senso tra tesori nascosti e conflitti civili? Per scoprirlo, non abbiamo dovuto far altro che guidare la scaltra Chloe Frazer e l’impulsiva Nadine Ross tra le affascinanti rovine dell’Impero Hoysala.
https://www.youtube.com/watch?v=DZaxBHmXpIo
Collezionista d’antiquariato
Uncharted: L’Eredità Perduta è un seguito diretto del quarto capitolo, in quanto richiama costantemente ogni personaggio coinvolto per approfondire quelli che sono i suoi sentimenti e legami, esplorando perfino le motivazioni dietro al bizzarro viaggio verso la Repubblica dell’India. L’intreccio narrativo partirà fin da subito con una vecchia conoscenza; quella di Chloe Frazer, che tornerà finalmente nel suo paese natale. Il suo rimpatrio, però, non significherà alcunché a livello affettivo, scoprendo presto che il ritorno in India sarà dovuto alla ricerca di un antico manufatto: la leggendaria Zanna di Ganesh. La narrazione scorrerà in maniera piuttosto fluida nelle prime ore di gioco, dandoci il tempo di esplorare le zone cittadine dell’India e di ascoltare, osservare; comprendendo pian piano il casus belli di una guerra civile tra due fazioni contrapposte. D’altro canto, noi rappresenteremo semplicemente uno dei tanti spettatori del conflitto, andando presto ad immergerci tra le sopraccitate rovine dell’Impero Hoysala.
Nonostante L’Eredità Perduta funga come capitolo a sé stante, i riferimenti alle scorse disavventure con Nathan Drake (e soci) torneranno a bocconi tra un passaggio e l’altro della modalità storia, dando finalmente una risoluzione narrativa ad alcuni personaggi della saga. Chloe Frazer e Nadine Ross finiranno difatti a collaborare per cercare l’agognato tesoro, e le conversazioni che usciranno fuori da certi incontri chiuderà la maggior parte dei buchi di trama presenti nei capitoli precedenti, approfondendo relazioni, legami ed inimicizie. L’intreccio narrativo contornerà poi le varie interazioni con le classiche battute della saga e con un ritmo guidato alla perfezione tra le molteplici sezioni di gioco. Insomma, L’Eredità Perduta riesce a riprendere le velleità narrative del quarto capitolo e a sfruttarle al meglio, sorprendendo spesso il giocatore con nuovi scorci ed obiettivi da dover perseguire.
Teatro delle ombre
Parlando dell’impatto grafico, Naughty Dog ha deciso di riprendere a piene mani il motore grafico dello scorso capitolo per implementarlo ne L’Eredità Perduta. Alcuni elementi, come la foresta che ci troveremo ad esplorare, rievocheranno quindi le stesse ambientazioni di qualche anno fa, consolidando quella sensazione che vede il titolo come un riempitivo delle avventure vissute insieme a Nathan Drake. Detto ciò, la casa di sviluppo statunitense non si è però limitata a copiare ed incollare i vecchi asset di gioco, anzi. Le zone che ci troveremo ad osservare ne L’Eredità Perduta riusciranno sempre a mozzare il fiato in qualche modo; così tanto che faremo fatica ad evitare la modalità foto nel corso delle nostre partite, catturando decine di fotografie già nelle prime ore di gioco. Alcuni paesaggi lasceranno letteralmente a bocca aperta, aiutandoci a fantasticare su quali tesori o strane meraviglie potrebbero celarsi tra le rovine dell’Impero Hoysala.
Considerando la libertà espressa dal gioco stesso, potremmo quasi legare L’Eredità Perduta ad un open-world, almeno nelle fasi iniziali della trama. Dopo aver lasciato il gremito campo di battaglia della città indiana, infatti, avremo modo di esplorare liberamente una foresta ricca di obiettivi e combattimenti opzionali. Una zona del genere, fatta di vie interminabili e strade frastagliate, non avrebbe però funzionato se le nostre protagoniste si fossero ritrovate a piedi e, fortunatamente, una jeep ci aiuterà a velocizzare qualsivoglia viaggio nella selva. La guida del veicolo rimarrà pressoché identica rispetto al passato, evitando d’incappare in sistemi eccessivamente macchinosi o realistici, ed il fatto di poter sempre contare su Nadine Ross per gli spostamenti della macchina ci consentirà di scendere dalla jeep per esplorare le zone più circoscritte della foresta, dove potremo attivare gli obiettivi secondari, cercare tesori e, in generale, affrontare le sfide poste dalle missioni principali. Tra una passeggiata e l’altra, la direzione artistica di Naughty Dog è riuscita anche a caratterizzare ogni visuale con dei chiari riferimenti alla religione induista, valorizzando dei panorami che andrebbero osservati e catturati per interi minuti nella loro straordinaria bellezza.
Spara e prega
Ci siamo soffermati sulle vicende, ma come si sarà comportata l’ultima avventura della serie dal punto di vista ludico? Come abbiamo potuto capire, il titolo di Naughty Dog non ha mai voluto fungere da seguito diretto di Uncharted 4, con il quale condivide difatti la veste grafica, le animazioni e molto altro; compreso il sistema di gioco. L’Eredità Perduta riesce tuttavia ad uscire da alcune prassi della serie e a rinnovarsi in maniera sagace con alcune trovate geniali dal punto di vista del gameplay. I fan di vecchia data riusciranno sicuramente a cogliere ogni riferimento ai cliché più abusati della serie, facendosi strappare qualche risata quando verranno coinvolti nelle battute dei personaggi. Detto ciò, la parte che ci ha colpiti di più del gioco non è stata l’effettiva maturazione di Naughty Dog dai tempi de La fortuna di Drake, primo capitolo della saga, ma la gestione delle scalate e degli enigmi ambientali, che in questa epopea hanno raggiunto delle qualità realmente invidiabili.
Le rovine dell’Impero Hoysala ospiteranno infatti i grattacapi più ingegnosi di tutta la saga, risultando intuitivi nella loro esecuzione e, al contempo, difficili da comprendere. Analizzare le strutture di questi enigmi sarà quindi un passo essenziale per comprendere come agire, con i suggerimenti di Nadine che faranno da guida per coloro che non riusciranno a risolvere velocemente i vari misteri. Nonostante ci sia un grande numero di enigmi eccezionali da dover risolvere, L’Eredità Perduta non funzionerebbe senza delle fasi classiche di azione, e nel titolo avremo fortunatamente la possibilità di scontrarci con una fazione nemica alla ricerca del nostro stesso tesoro, la quale riserverà anche delle sorprese nel gameplay di alcune sezioni. Lo stealth avrà infatti un ruolo considerevole in ogni battaglia che ci troveremo ad affrontare, e potremo sfruttarlo a nostro vantaggio in tantissimi modi, passando anche per la vegetazione fitta del bosco e per alcune bocche da fuoco silenziate. La scelta spetterà a noi nella maggior parte delle situazioni proposte, e la fluidità permessa dal sistema di gioco ci permetterà di passare agilmente da un ingresso esplosivo ad un proseguimento silenzioso dello scontro.
L’eredità ritrovata
Uncharted: L’Eredità Perduta non rappresenta la conclusione definitiva del franchise, ma un possibile rilancio della saga. Chloe e Nadine hanno infatti ereditato al meglio le caratteristiche che rendevano unico Nathan Drake, aprendo la via a due nuove eroine. Considerando che il titolo offre al suo interno anche la classica modalità Sopravvivenza ed il Multigiocatore di Uncharted 4: Fine di un Ladro, non possiamo che consigliare innanzitutto il titolo agli appassionati, per poi raccomandarlo anche ai neofiti della saga. Se il prezzo budget non vi ha convinti, pensate a tutte le ore che potrete passare sulle modalità secondarie de L’Eredità Perduta, oltre ad un intreccio narrativo che poco ha da invidiare a quelle dei capitoli principali della saga. Se queste saranno le fondamenta per costruire il futuro della saga, allora non possiamo che guardare con rinnovato ottimismo il franchise ed i personaggi che, prima o poi, ne faranno parte.