Porno for gamers: quando è il videogame a essere… hardcore

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Il sesso è uno dei motori della vita, senza di esso saremmo solo degli automi che portano a termine dei compiti. Noiosamente. La sessualità è una delle attività più importanti per la vita stessa, in fondo il fine primario dell’essere umano è la riproduzione. Si dice che l’uomo pensi al sesso ogni dieci secondi, del resto. E i videogiochi? Esiste una produzione sterminata di opere videoludiche a tema pornografico, come nei media attinenti, del resto. Letteratura, cinema, fumetti e altre forme d’arte sono pieni di riferimenti ovunque, con opere fondamentali per ogni settore. Ripercorriamo oggi la storia dei videogiochi a tema pornografico attraverso alcune opere che rappresentano punti salienti del passato!


SoftPorn Adventure (Sierra 1979) Apple II

Negli anni ’80 il mito del sesso era veicolato da stropicciati giornalini. Internet era ancora un sogno nella mente di qualche utente visionario delle vecchie BBS, arcaici metodi di comunicazione digitale. I videogiochi muovevano i primi passi in questo mondo scabroso, affascinante ma proibito. Dobbiamo tornare indietro al 1981 per trovare una prima opera dedicata al sesso, SoftPorn Adventure su formato Apple II. L’eroico sviluppatore del titolo è una ancora acerba Sierra, casa che diventerà, negli anni successivi, un punto di riferimento assoluto per gli amanti delle Avventure Grafiche. Ma questo primo gioco appartiene al genere ormai perduto delle Avventure Testuali, quelle in grado di rapire in modo sinuoso il giocatore con la sola forza delle parole e portarlo verso lidi inesplorati.

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Nella copertina di SoftPorn Adventure Roberta Williams, sull’estrema destra, ci metteva la faccia!

E se pensate che a volte i giocatori si innamoravano, letteralmente, dei personaggi presenti in queste fiction interattive, potrete capire la forza dirompente di una narrazione di qualità tale da sopperire alla mancanza di grafica. Del resto il genere stesso nasce dalle limitazioni tecniche dei primi Personal Computer come Commodore PET e CBM, che si basavano su linee di caratteri solo testuali. Poca sostanza dirà magari qualcuno, ma in realtà non si può non restare coinvolti dalla magia delle parole.

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Tutti il patrimonio tecnico-concettuale di Softporn Adventure riassunto in uno brillante opuscolo promozionale!

Quando, finalmente, si riuscirà a violare la verginità di una donzella, scopo finale del gioco, non si potrà che provare una soddisfazione difficilmente paragonabile ad altri titoli. Una piccola curiosità, nella cover dell’opera appare una giovanissima Roberta Williams, fondatrice della casa, completamente nuda ed immersa in una vasca idromassaggio che, come si suol dire, ci mette letteralmente la faccia. E non solo. Softporn Adventure è una killer application quando ancora il concetto stesso di killer app non era ancora stato nemmeno inventato. Il gioco è presente su un Apple II ogni quattro macchine installate, con risultati di vendita, per l’epoca, eccezionali, di oltre venticinquemila copie.


Night Life (Koei 1982) NEC PC-88

Se i giocatori statunitensi si devono “accontentare” delle sole parole, i loro colleghi giapponesi vanno ben oltre. Nel 1982 ecco arrivare una avventura senza veli sviluppata da Koei per l’home computer nipponico NEC PC-88, il pruriginoso Night Life, primo titolo a tema mai commercializzato in Giappone, e primo di un grande filone di titoli a tema pornografico detto Eroge, contrazione di Erotic Game. Nulla è lasciato all’immaginazione, e si vedono scene ad alto tasso erotico con accoppiamenti in ogni posizione! Scopo del gioco è proprio imparare le corrette posizioni sessuali con immagini parecchio esplicite. Una vera scuola di vita per giovani coppie che, storicamente, ha contribuito ad un aumento esponenziale degli home computer in Giappone. Quale migliore motivo per comprare un computer se non i giochi a tema erotico o pornografico?

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Night Life propone su NEC PC-88 un vero e proprio kamasutra virtuale

Ecco che all’inizio dello scintillante decennio degli anni 80 calcolatori come Fujitsu FM 7 ed FM Towns e i più diffusi sistemi MSX vengono letteralmente invasi da giochi erotici! I temi trattati vanno dal conteggio dalle semplici posizioni consigliate per una miglior performance fino a illustrazioni ricche di particolari che insegnano come praticare al meglio le tecniche più bizzarre ed inusitate. Grazie al filone degli Eroge, le vendite di home computer si impennano in tutto il Giappone e, tuttora, il genere è florido e commercialmente molto prolifico con Visual Novel pornografiche o giochi basati sui celebri manga Hentai. Nel 1992, il filone trova un riscatto col sottogenere dei cosiddetti Love Simulator, lanciati dal celebre Dōkyūsei, in cui prima del coito si deve conquistare il cuore di una ragazza. Per una volta vince l’amore. Del resto i videogiochi sono il porno dell’informatica, si è sempre detto, e la stessa evoluzione ha seguito il mercato home video, che ha visto un aumento esponenziale della vendita di Videoregistratori e lettori VHS grazie alle videocassette porno. E se pensate che i primi titoli in DVD-ROM arrivati nelle case giapponesi erano a carattere pornografico, tutto torna.


Custer’s Revenge (Mystique 1982) Atari VCS

Mentre il Giappone diventa presto la patria dei titoli pornografici,  negli Stati Uniti il vero scandalo doveva ancora arrivare. Ecco che, sempre nell’emblematico anno 1982, in cui sono già nell’aria i presagi della grande crisi dei videogiochi, debutta su piattaforma Atari VCS un titolo incredibilmente controverso, che unisce il sesso a temi forti come quelli dello stupro e della discriminazione razziale! Insomma, se pensate che sia stato GTA il primo franchise a battere la strada del “male puro” ricredetevi pure, già negli anni ’80 non si facevano mancare nulla!

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Custer’s Revenge genera uno scandalo senza precedenti negli Stati Uniti!

Stiamo parlando di Custer’s Revenge un titolo ormai entrato nella leggenda, capace non solo di scatenare infinite campagne stampa da parte dei benpensanti, ma persino di attirarsi le ire delle associazioni di Nativi Indiani D’America, chiamati in causa direttamente. Nel titolo, il generale Custer deve accoppiarsi con una squaw che, ben lungi dall’essere consenziente, è legata impotente ad un palo. Un tema forte, dunque, che inaugura il filone “Rape Game” con fin troppa nonchalance. La casa responsabile del titolo è la Mystique, softco specializzata in titoli pornografici, che nel 1982 invade il mercato con produzioni a luci rosse.


X-Man (Universal Gamex 1983) Atari VCS

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L’ammiccante cover di X-Man, con le inquietanti forbici pronte a evirare il protagonista!

Scoppiata la crisi del settore anche Universal Gamex si butta a capofitto nel fiorente genere con l’assurdo X-Man un maze game, quasi un clone di Pac-Man, che tira in ballo temi edipici come la paura della castrazione! Il gioco vede girare un uomo nudo per un labirinto alla ricerca dell’uscita, evitando dentiere giganti, forbici ed agguerriti granchi che cercano di evirarlo! Se si riesce a sopravvivere si potrà godere di un appagante amplesso virtuale. Quello dei “Porno-Clones” è un filone follemente prolifico, che invade letteralmente il mercato senza fermarsi fino ai tempi moderni.

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Quando X-Man non scimmiottava Pac-Man, le cose si facevano molto più estreme.

Swedish Erotica Series (Mystique 1982-1983) Atari VCS

Con la grande espansione del mercato nei primi anni 80 una software house decide di percorrere la via dei giochi pornografici, inaugurando la serie Swedish Erotica, oggi di culto tra i collezionisti, che propone titoli dall’impostazione sfacciatamente porno con sprite inequivocabili e gameplay dal gusto pecoreccio e senza veli. Opere controverse ma squisitamente trash come il già citato Custer’s Revenge o Bachelor Party, un clone porno di Breakout in cui un uomo nudo deve accoppiarsi con ogni singola donna nuda presente sullo schermo, in una vera e propria orgia che sostituisce gli inoffensivi mattoncini colpiti dalla classica pallina. Del gioco esiste anche una versione al femminile, Bachelorette Party, in cui si comanda una donna con lo stesso compito.

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Beat ‘em & Eat All, uno dei titoli della serie Swedish Erotica di Mystique: il gioco poteva essere giocato anche in Multiplayer… In questo caso, le donne avrebbero dovuto contendersi a colpi di riflessi il … premio finale.

Questa è vera parità dei diritti, esercitata paradossalmente dal più scorretto dei titoli sul mercato. Sulla via della clonazione scabrosa esce pure Beat Em & Eat All, una versione porno del classico Kaboom, nel quale il giocatore interpreta una donna nuda dedita ad “intercettare” il frutto dei lombi di un uomo intento a praticare dell’autoerotismo sulla cima di un palazzo.  Tra gli altri “capolavori” della Mystique, segnaliamo anche Burning Design, in cui un uomo si cala da un elicottero, ovviamente nudo, per salvare tramite accoppiamento, una donna rapita dai nativi indiani, o Gigolò, in cui si deve collezionare denaro grazie all’attività di prostituzione di un avvenente uomo baffuto.


Sex And Violence Vol.1 (Free Spirit Software 1988) Commodore 64

Nel 1988 il genere delle avventure testuali accoglie una nuova perla a tema pornografico grazie all’impegno della poco nota Free Spirit Software che, su Commodore 64 rilascia il controverso titolo Sex And Violence Vol.1

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Sex And Violence Vol. 1 propone storie porno interattive su Commodore 64

(Fortunatamente) priva di immagini, l’opera consisteva raccolta di tre fiction interattive porno a base fanta-horror, con tanto di lesbo-vampire, escort spaziali e misteriose gravidanze indesiderate a condire l’offerta. Opera cult per molti versi… Roba da veri maniaci per altri. Quanto alla mancata distribuzione ufficiale del Volume 2, beh, quasi inutile spiegarne i motivi.


Emmanuelle: A Game of Eroticism (Cocktel Vision 1989) Atari ST

L’arrivo degli home computer a 16 bit con capacità avanzate come Amiga ed Atari ST, giunti sul mercato nella seconda metà degli anni ottanta, aveva visto pochi titoli che facevano leva sul sesso, come il leggendario Emmanuelle di Cocktel Vision, tratto dal celebre film.

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Panorami decisamente ammiccanti su Atari ST

L’arrivo degli home computer a 16 bit con capacità avanzate come Amiga ed Atari ST, giunti sul mercato nella seconda metà degli anni ottanta, aveva visto pochi titoli che facevano leva sul sesso, come il leggendario Emmanuelle di Cocktel Vision, tratto dal celebre film. Con l’evolversi delle piattaforme verso la multimedialità permessa dai formati CD-ROM e dalle schede grafiche sempre più avanzate, però, il mercato si aspettava veri e propri film porno interattivi che avrebbero permesso di ascoltare gemiti in Dolby Surround e vere attrici del settore pronte a concederci, perlomeno virtualmente, le loro inarrivabili grazie.


Voyeur (Philips Interactive Media 1993) Philips CD-i

Con l’arrivo degli anni novanta restano rarissimi gli esperimenti in questo campo, tra i quali ricordiamo Voyeur per Philips CD-i, interactive movie con abbondanti coiti digitali, incontri clandestini, baci roventi e coccole lesbo… Il titolo ha anche un seguito nel 1996, soltanto però su piattaforme PC e MAC, visto l’effimero successo del Compact Disc Interattivo della casa olandese.

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Una delle tante scene lesbo bollenti dei due film interattivi per CD-i

Con l’arrivo degli anni novanta restano rarissimi gli esperimenti in questo campo, tra i quali ricordiamo Voyeur per Philips CD-i, interactive movie con abbondanti coiti digitali, incontri clandestini, baci roventi e coccole lesbo… Il titolo ha anche un seguito nel 1996, soltanto però su piattaforme PC e MAC, visto l’effimero successo del Compact Disc Interattivo della casa olandese. Solo in Giappone, con l’evoluzione in DVD dei vecchi Eroge, questo scenario diventa in parte realtà, con la diffusione di catene specializzate diffuse in tutto Akihabara, il quartiere dell’elettronica più famoso al mondo. E in occidente? Il sesso è ancora tabù a quanto pare. Lontani i tempi della spudorata Mystique, raramente amplessi indimenticabili si consumano sotto gli occhi avidamente vogliosi di fotogrammi sempre troppo veloci e dannatamente poco incisivi.


Selen Sex Files (GMM Game Over Italia 1999) PC Windows

Le opere moderne mettono scene di sesso sempre più spesso, segno che il medium sta diventando, finalmente, adulto. Pochissime, però, le produzioni multimediali pubblicate dai professionisti del porno.

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Tra queste ricordiamo, non senza un pizzico di sano orgoglio patriottico, l’indimenticabile Selen Sex Files, avventura (porno)grafica tutta italiana rilasciata nel 1999 avente come protagonista nientemeno che la mistica Selen quivi impegnata a dare il meglio (corpo) e il peggio (recitazione) di sè. Il film interattivo venne distribuito oltre che nei negozi, anche nel canale tradizionale delle edicole.


RapeLay (Illusion 2006) PC Windows

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RapeLay tratta temi scabrosi come lo stupro e lo stalking

A metà del nuovo millennio Giappone esce, grazie a Illusion, uno sviluppatore indipendente, RapeLay, un “simulatore di molestatore seriale” che può arrivare a stuprare le ragazzine in divisa scolastica, con tanto di caccia strategica nella metropolitana, appostamenti, tecniche multiple di stalking e camera orientabile a mano per spiare sotto la gonna. Il gioco da la possibilità di importunare diversi personaggi, dalla timida Manaka a ragazze più spregiudicate, la cui fisica di animazione realistica del seno, pur più approssimativo, si avvicina a quella degli esperti del settore Team Ninja, autori della mai troppo lodata serie Dead Or Alive. Un titolo dal gameplay ripetitivo, certo, specie dopo parecchie partite, ma del resto alcuni teorici della Gamification non hanno paragonato il sesso ad un picchiaduro a incontri? Infrangere i tabù, in fondo, non è altro che uno dei compiti dei media, e per contro si può anche dire che l’effetto catartico possa impedire veri stupri nella realtà, fungendo quasi da sfogo per impulsi contrari a leggi morali e di comportamento sociale, specie in un paese represso come quello del Sol Levante, unico al mondo dove i film pornografici, pur destinati agli adulti, censurano le parti intime.


Custom Maid 3D (2011) PC Windows

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Periferiche estreme: il leggendario Custom Maid 3D Controller!

Nel mai troppo saturo filone degli Hentai Games il leggendario Custom Maid 3D arriva a proporre nel 200 un controller con sensori di movimento a forma di organo sessuale femminile dove il giocatore deve infilare il proprio attributo. Immaginate il Nintendo Wii, e immaginatelo nel modo più strano che potete, ebbene questa è realtà! ma non solo, l’ultima frontiera del sesso videoludico, come è facile immaginare, risiede oggi nella realtà virtuale, dove periferiche come Oculus Rift stanno vedendo oggi sorgere i primi titoli a tema, quali Wicked Paradise, in cui, indossando un casco, potremo vivere avventure erotiche e toccare con… mano tutto in prima persona…

Super Fabio Bros, al secolo Fabio D'Anna (ma non diteglielo: ancora soffre perché Facebook lo ha costretto a usare il suo vero nome), è un collezionista leggendario di videogiochi nonché super esperto di retrogaming. Ha organizzato due edizioni della mostra ARCHEOLUDICA ed è Responsabile della Collezione al museo VIGAMUS, ha collaborato con i portali specializzati Games Collection e Retrogaming History. Adora Super Mario, Pac-Man e le sue adorabili cagnoline. L'obiettivo finale della sua vita è possedere tutti e 2047 i modelli di PONG esistenti. Attualmente è a quota 69.... quindi augurategli lunga vita e prosperità.