La storia perduta, il caso del codice di Icewind Dale II

Icewind Dale II è un titolo oggi di culto realizzato dalla software house statunitense Black Isle Studios e pubblicato da Interplay Entertainment nell’ormai lontano 2002 per i sistemi PC Windows. Seguito del primo titolo risalente al a due anni prima, il titolo è stato realizzato col medesimo motore grafico reso noto da Baldur’s Gate, gioco del 1998 realizzato da Bioware, il noto Infinity Engine su cui si basano entrambe le serie, oltre che il noto Planescape Torment del 1999.

Icewind Dale II avrebbe dovuto essere il prossimo titolo oggetto di una rimasterizzazione dal parte di Beamdog, lo sviluppatore che ha da poco rilasciato le versioni rinnovate delle due serie, con primo e secondo Baldur’s Gate e primo Icewind Dale. Al momento di recuperare il Master Disk contenente il codice sorgente, però, si è scoperto che questo è letteralmente andato perduto! Non si trova in nessuno degli studi che hanno lavorato alla serie. Interplay ormai ha chiuso gli uffici da anni, e nel trasloco il gioco pare sia sparito…

La bellezza e precisione di particolari permessa dal motore grafico Infinity Engine regala ad Icewind Dale II scenari mozzafiato indimenticabili

 

Beamdog è arrivata al punto di pubblicare un post di ricerca per il codice perduto sul suo blog ufficiale, che trovate a questo LINK.

“Abbiamo provato a cercare in tutti gli archivi a cui possiamo accedere, inclusi i vari passaggi di mano tra Atari, Wizards of the Coasts, Interplay e Bioware, ma è impossibile! Non c’è alcuna traccia del codice sorgente di Icewind Dale II.”

“Abbiamo anche contattato gli amici di Obsidian, visto che molti di loro facevano parte dello staff originale del gioco (ai tempi di Black Isle Studios), ma nessuno possiede più codice sorgente. Siamo fermi nel lavoro, che senza questo codice sorgente è impossibile da proseguire finchè non lo troveremo. Ovviamente ci muoveremo su altri progetti finché la situazione non cambierà”

(Trent Oster, CEO di Beamdog)

Questa triste storia per Beamdog ha rappresentato un grosso problema, in vista della realizzazione del remake, ma anche dal punto di vista storico si tratta di una perdita irreparabile. Purtroppo nel settore videoludico, come del resto in quello dell’arte, cinematografico e in quello letterario casi simili si verificano spesso, con decine di opere perdute.

 

 

Super Fabio Bros, al secolo Fabio D'Anna (ma non diteglielo: ancora soffre perché Facebook lo ha costretto a usare il suo vero nome), è un collezionista leggendario di videogiochi nonché super esperto di retrogaming. Ha organizzato due edizioni della mostra ARCHEOLUDICA ed è Responsabile della Collezione al museo VIGAMUS, ha collaborato con i portali specializzati Games Collection e Retrogaming History. Adora Super Mario, Pac-Man e le sue adorabili cagnoline. L'obiettivo finale della sua vita è possedere tutti e 2047 i modelli di PONG esistenti. Attualmente è a quota 69.... quindi augurategli lunga vita e prosperità.