Game Night – Indovina chi muore stasera? – Recensione

Game Night – Indovina chi muore stasera? non è una bidimensionale commedia americana come mille altre. O forse lo è, ma è difficile rimanere completamente imparziale davanti ad un film che ci ha fatto ridere come pochi altri negli ultimi anni.

La commedia si basa su un’idea che ricorda molto un film intitolato L’uomo che sapeva troppo poco con Bill Murray. Il classico raccontava di questo fastidioso ed ingenuo impiegato ad un videonoleggio di nome Ritchie che, in visita a Londra per il suo compleanno, veniva incastrato da suo fratello in uno spettacolo chiamato “Il teatro della vita”. Proprio prima di entrare in scena però, a causa di un malinteso, il povero Ritchie si sarebbe ritrovato invischiato in un complotto governativo di scala nazionale. Convinto di star recitando, si sarebbe fatto strada tra gangster, escort ed inseguimenti in macchina fino ad arrivare a salvare la nazione da un attentato che avrebbe portato alla terza guerra mondiale. A differenza del classico con Bill Murray, però, questo nuovo Game Night riesce a mettere in scena una situazione simile nel contesto di un film assolutamente corale.

Una coppia unita dal destino

La pellicola ruota attorno alle vicende di Max ed Annie: una coppia incredibilmente competitiva ed appassionata a giochi di ogni tipo. Conosciutisi in un bar durante una serata a quiz, i due si innamorano a prima vista, interrogandosi a vicenda con domande in stile Trivial Pursuit. Il loro rapporto è talmente solido che non faticano, nel corso degli anni, a sposarsi e a comprare una casa nella quale, ogni sabato, organizzano una serata a giochi insieme a coppie di loro amici. A spezzare la routine di tutti i giorni interviene Brooks, il fratello maggiore di Max, verso cui quest’ultimo nutre un forte complesso di inferiorità. La tensione di Max nei confronti del fratello è talmente intesa che la sua dottoressa si convince che in essa risieda la causa delle difficoltà incontrate dalla coppia a concepire un figlio. Per rinvigorire la fiducia del marito, Annie si mette in testa che la cosa migliore da fare sia sconfiggere Brooks nella successiva serata di giochi, organizzata a casa del cognato. È proprio qui, però, che le cose inizieranno a farsi più complicate del previsto. Brooks inscenerà difatti una serata con delitto, durante la quale uno dei partecipanti verrà rapito. Chiunque dovesse riuscire a risolvere gli indizi per primo troverà la vittima e vincerà la meravigliosa Corvette Stingray di Brooks. Ma se il rapimento… non facesse parte del gioco?

La miscela di due generi

I registi Jonathan Goldstein e John Francis Daley, già noti per aver scritto insieme la sceneggiatura di Come Ammazzare il capo e vivere felici, riescono in un’impresa non da poco: unire due generi apparentemente molto distanti tra loro in un risultato piacevole ed esilarante. Game Night infatti è una commedia travestita da thriller, con piccoli jumpscare indirizzati più ai personaggi che al pubblico. Sebbene l’atmosfera rimanga sempre comica, si percepisce per tutta la durata del film un senso di forte suspense, capace di lasciare lo spettatore nel dubbio fino all’ultimissimo momento. Più volte vi troverete a chiedervi se il rapimento è o non è una messa in scena e più volte vi convincerete dell’una o dell’altra cosa. Ciò che impressiona di più è che le sfumature da thriller non si estenderanno solo allo svolgimento della trama, ma sconfineranno nel gioco di inquadratura che, complice l’oculato utilizzo dei suoni, saprà rievocare delle scene inevitabilmente riconducibili al cinema di genere. Che sia il primo piano inaspettato su un coltello da cucina o l’assalto di una banda di rapitori, il film riuscirà sempre a mescolare, nella sua amalgama comica, quel tanto di ibridazione necessaria a rendere il tutto un po’ più piccante.

Un eccezionale gruppo di personaggi

Osservando Game Night nella sua interezza, va detto che le vere potenzialità del film vengono sempre espresse attraverso i personaggi. Le tre coppie di giocatori sono davvero ben caratterizzate; a partire da Max ed Annie, interpretati da Jason Bateman (Come ammazzare il capo e vivere felici) e Rachel McAdams (Doctor Strange, Il caso Spotlight) in una forma smagliante, che riescono a restituire perfettamente l’idea di una coppia solida ed affiatata, costruita attraverso delle dinamiche realistiche e ben contestualizzate, che sembrano giustificare il ritrovarsi a parlare di un figlio. Non sono da meno le altre due coppie partecipanti al gioco, una interpretata da Billy Magnussen (La grande scommessa), Sharon Horgan nei panni di Ryan e SarahLamorne Morris nella serie televisiva di New Girl e Kylie Bunbury (Law & Order) nei panni di Kevin e Michelle. Ognuna di queste coppie ha la sua particolarità: Ryan e Sarah si sono appena conosciuti, e lei è la sua prima accompagnatrice intelligente dopo una sfilza di biondine sui vent’anni futili alla competizione. All’estremo opposto, invece, Michelle e Kevin stanno insieme fin dai tempi delle medie e sono cresciuti uno affianco all’altra. Tutti i personaggi vivranno una crescita durante il film (alcuni più di altri, com’è normale che sia), ma la messa in scena di così tante personalità, tutte ben costruite, è un risultato estremamente degno di nota.

Un vicino invadente ed un fratello carismatico

A completare un quadretto composto da strambe coppie, abbiamo Kyle Chandler (Brooks), il fratello ricco e carismatico di Max, e Jesse Plemonsen (Gary), l’inquietante vicino di casa bandito dalle serate di giochi. Forse meno approfonditi delle tre coppie protagoniste, questi ultimi sono tuttavia fondamentali allo svolgimento della trama, portando anche delle interpretazioni assolutamente inattaccabili, capaci alle volte di rubare la scena ai personaggi principali. In particolare Gary, che riesce ad essere il perno attorno al quale si osserva la duplice natura del film. I suoi modi inquietanti e la sua presenza invadente saranno origine di tensione e dialoghi esilaranti. L’alchimia che maturerà tra i vari personaggi è un altro punto a favore di questo film; le dinamiche sociali del film sono estremamente realistiche, e non è improbabile che vi ritroverete ad empatizzare con Gary che, per quanto strano sia, è stato abbandonato dalla moglie e da allora non è più stato invitato alle serate di gioco da quelli che lui considerava i suoi migliori amici.

In definitiva, potremmo dire che Game Night – Indovina chi muore stasera? è una combinazione esplosiva di commedia e suspense che riesce a distinguersi dalle altre grazie ad una comicità semplice ed immediata, senza però scadere nel banale. La gestione di suoni ed inquadrature riesce ad essere creativa e ad adattarsi alla duplice natura del film, fungendo da soddisfacente contorno ad un gruppo di personaggi ben caratterizzati. Il ritmo del film è impeccabile, tant’è che non appena vi troverete a chiedervi cosa stiano facendo le altre coppie, la scena cambierà e soddisferà le vostre richieste. L’alternarsi dei diversi livelli di intensità lascerà allo spettatore il tempo di rilassarsi tra un momento concitato e l’altro, mantenendo alto il livello di coinvolgimento. Insomma, se siete in cerca di una serata rilassata e divertente, non potete perdervi questa piccola perla, che sarà nei cinema a partire dal primo maggio 2018.