Assassins’s Creed Odyssey, il nuovo capitolo del franchise di Ubisoft, è ambientato centinaia di anni prima rispetto agli eventi narrati in Assassin’s Creed Origins, che a sua volta è il prequel di tutti gli Assassin’s Creed pubblicati fino a questo momento. La storia di Odyssey però non sarà collegata in alcun modo con il precedente capitolo della serie, come specificato da Scott Philips nel corso di un’intervista rilasciata qualche settimana fa in occasione dell’E3 2018.
Il game director ha affermato che la confraternita degli assassini non può esistere in alcun modo nel gioco, dato che questa è stata istituita durante gli eventi di Origins, mentre Odyssey è ambientato quattrocento anni prima. Dunque, non esiste alcun collegamento diretto tra le due trame.
Le scelte dei giocatori dunque avranno un grosso impatto sulla storia del nuovo Assassin’s Creed, perché i protagonisti non saranno guidati da un credo, ma dalle loro idee e dal loro spirito morale. La parte più interessante dell’intervista è però legata al “presente”:
“Avremo i giorni presenti? Sì, ci saranno, e stiamo continuando quella sorta di struttura filosofica “ordine contro caos”, che ha sempre contraddistinto Assassin’s Creed. E ci sono molte altre cose per i fan. Penso che le persone che esplorano il gioco e amano Assassin’s Creed ameranno anche Odyssey.”
Assassin’s Creed Odyssey è atteso su PlayStation 4, Xbox One e PC a partire dal 5 ottobre 2018. Quasi certamente il titolo non verrà reso disponibile su Nintendo Switch.