Più peli, soprattutto più peli. Dopo aver analizzato le peculiarità e le magagne tecniche della conversione per Nintendo Switch di Crash Bandicoot N. Sane Trilogy, nel passaggio su Xbox One ci si ritrova, letteralmente, ad ammirare la pelliccia del peramele, evidentemente più folta e, diciamolo, evidentemente più bella. Questo per dire che, nella disamina tecnica di un gioco sostanzialmente e strutturalmente identico su tutte le piattaforme, quello che emerge, spaparanzati davanti a un 65 pollici in 4K collegato a Xbox One X, è un comparto tecnico decisamente più curato.
“Woah!”
Del passato della serie ne abbiamo già parlato nell’articolo dedicato alla conversione su Nintendo Switch. Dalle fortune di Naughty Dog su Playstation fino alla scomparsa del marchio, poi passato tra le mani di Activision e, con questa remastered, dei talentuosi Vicarious Visions. Giusto, però, far notare anche qui come la presunta esclusività del marchio Crash sia, appunto, una leggenda da sfatare. Il peramele, infatti, vanta apparizioni persino sull’Xbox originale. Vero, invece, che la trilogia firmata Naughty Dog, su questi lidi, non si era ovviamente mai vista. Insomma, una premiere atipica per una conversione che, pur non sfruttando tutta la potenza messa a disposizione da “Scorpio”, ben figura sulle diagonali più ampie grazie a una risoluzione nettamente superiore a quanto visto sull’ibrida Nintendo. L’aumento di pixel, particolarmente evidente su X e, appunto, su un monitor capace di sfruttare la combo 4K/HDR, si traduce con un’immagine meno sporco e sicuramente più dettagliata. L’aumento di fogliame e di particolari, specie quelli a bordo schermo, contribuisce a tinteggiare un quadro più colorato e piacevole alla vista. Sulla versione “liscia” della console Microsoft, per altro, pur dovendosi accontentare del full HD, la rese resta ottimale. Insomma, missione compiuta? Beh, non proprio. A fronte della potenza aggiuntiva in dote a One X, è un peccato rilevare l’assenza di qualsivoglia opzione inerente alla fluidità e all’aggiornamento dell’immagine. I fotogrammi, insomma, restano “lockati” a 30 FPS. Pochi dubbi sul fatto che un eventuale raddoppio, per altro presente nella versione PC, avrebbe giovato alla qualità complessiva dell’esperienza.
Bellezza anni ‘90
Alla fine dei conti, Crash Bandicoot N. Sane Trilogy è, anche su Xbox One, lo stesso identico gioco che è possibile ammirare su Nintendo Switch. Le maggiori capacità tecniche della console Microsoft non hanno influenzato il gameplay e neppure i contenuti, pure qui rimpolpati dai due livelli extra presenti su Nintendo, PC e, via aggiornamento, Playstation 4. Quel che cambia, se mai, è la qualità dell’immagine, ripulita da qualche sporcizia, e la preferenza di un controller piuttosto che di un altro. E allora, se il frame rate resta bloccato a 30 FPS, le qualità di questa conversione sono tutte, appunto, nel supporto al 4K e, soprattutto, all’HDR che restituisce colori più sgargianti e un’effettistica migliore. Poi, appunto, resta la bellezza di quella pelliccia arancione, mai così folta e “morbida”. Per gli intenditori, la cosa più “anni ‘90” di questo atteso e ben fatto porting.