Croce e delizia di giocatori e critici, i DLC sono uno degli argomenti piรน scottanti nel mondo del videogioco da qualche anno a questa parte. Da un lato abbiamo i detrattori assoluti che, a suon di meme, li vedono come lโennesimo escamotage per sottrarre denaro ai giocatori e dall’altro abbiamo chi invece, come la sottoscritta, ne valuta il valore, un singolo caso alla volta. Come si fa a dire, ad esempio, che Blood and Wine, bellissimo contenuto aggiuntivo di The Witcher III: Wild Hunt sia stato creato per spillare soldi? Impossibile. Un recensore non puรฒ e non deve mai giudicare sommariamente un prodotto a partire dalla categoria di appartenenza. Fatta questa doverosa premessa, From the Ashes รจ un DLC imbarazzante. Qui non parliamo di un prodotto di scarso valore tecnico o di un contenuto aggiuntivo che non โaggiungeโ (permettetemi la ripetizione) niente all’opera originale, bensรฌ parliamo di un DLC la cui esistenza rimane a oggi per me un mistero. Ma partiamo con ordine e andiamo ad analizzare passo per passo di cosa stiamo parlando.
Lโidea alla base di From the Ashes ha fascino, almeno sulla carta. Kingdom Come: Deliverance รจ un titolo che ha avuto il merito di riportare il gioco di ruolo su binari antichi, in tempi in cui questo ha preso sempre piรน una deriva popolare, sacrificando complessitร e studio sull’altare dellโimmediatezza. Kindom Come propone un gioco solido, potenzialmente molto lungo, con un sistema di gestione del personaggio e del sistema di combattimento di un profonditร impressionante, come non se ne vedeva da tempo. Da un DLC di unโopera di questo calibro il meno che si poteva aspettare era un atteggiamento produttivo dello stesso tipo. Niente di piรน lontano dal vero. Agganciandosi a una linea narrativa giร presente in Kingdom Come, From the Ashes propone al giocatore di costruire un villaggio medievale a partire dalle sue rovine. Pribyslavitz, ex cittadina della contea di Talmberg, ex accampamento di banditi e sede dei rivoltosi al seguito di Sigismondo diviene la nostra casa dolce casa. Sir Divish ci chiede di partecipare attivamente alla ricostruzione di questa perla dei boschi chiedendo a noi di finanziare di persona i lavori e monitore lโoperato del suo mastro locatore acquisendo la nomina di balivo. Premessa entusiasmante.
Gli strumenti a nostra disposizione sono prevalentemente due: Marius, locatore e sovrintendente ai lavori e il libro mastro, dentro cui รจ riportato il piano di costruzione costi, materiali ed eventuali introiti quando previsti. Lโeuforia iniziale viene subito smontata. Non ci troviamo davanti una versione medievale di The Sims, come ogni giocatore che ha speso decide di ore giocando a KC si aspetterebbe, bensรฌ a una versione storicamente rivisitata della ricostruzione di Monteriggioni, missione simpatica ma piuttosto banale vista in Assassinโs Creed II. Le decisioni che il giocatore puรฒ prendere non sono limitate, sono assenti: decidere lโordine in cui costruire gli edifici e provvedere a pianificarne i miglioramenti sono le uniche due attivitร soggette al nostro libero arbitrio. Il numero di strutture edificabili รจ ridotto a un pugno di scelte, e alcune inspiegabilmente ne escludono altre. Una volta scelto cosa costruire, bisogna lasciare il denaro del forziere apposito, fare un sopralluogo con Marius e confermare la nostra scelta. Dopo un brevissimo filmato che mostra il nuovo edificio il piรน รจ fatto. A quel punto serve arruolare un mestierante e nel caso sia possibile migliorare lโedificio e di conseguenza la sua produttivitร . Non รจ possibile deciderne lโaspetto estetico, la dimensione, la posizione nel villaggio e non sono previste nemmeno varianti prestabilite. Le cose vanno fatte cosรฌ come sono state previste. Per essere precisi nemmeno lโordine รจ totalmente libero perchรฉ, ovviamente, non รจ realistico avviare un commercio senza aver costruito la strada, cosรฌ come รจ impossibile dedicarsi a una qualsiasi attivitร complessa senza aver preso accordi con i fornitori delle materie prime (legna e pietre in primis) che a loro volta hanno bisogno di un mercante per essere trasportate. Insomma, avete capito il punto. In qualsiasi modo la si metta, la ristrutturazione di Pribyslavitz non รจ altro che una sequenza di azioni predeterminate che, nel piรน entusiasmante dei casi, ci porteranno a fare avanti e dietro dai villaggi vicini.
Bisogna tenere in considerazione infine che il DLC รจ uscito ben 5 mesi dopo Kingdom Come e il bacino utenza che lo ha acquistato ha, nella maggior parte dei casi giร terminato lโavventura principale. Ora, senza voler esagerare, al termine del gioco chiunque avrร raccolto un discreto gruzzoletto di groshen, nell’ordine delle decine di migliaia e, calcolando che ne servono meno di 100 mila per completare al meglio Pribyslavitz (e dico al meglio) questo significa che il tutto puรฒ essere concluso in una manciata di ore, sicuramente meno di 5. Situazione decisamente peggiore per i giocatori che hanno un livello altissimo di completamento, con la maggior parte delle missioni secondarie completate e un piccola fortuna in cassaforte, From di Ashes puรฒ essere completato in un paio di ore.ย Se giร il sistema economico era uno dei punti deboli di Kingdom Come sulla lunga distanza, in questo caso possiamo parlare di irreversibile criticitร . Pur non avendo da parte quasi niente, foraggiando adeguatamente i mugnai e dedicandosi per qualche ora al bracconaggio, chiunque, anche il piรน modesto degli avventori, puรฒ completare il tutto in pochissime ore.
Altra cosa che mi ha fatto storcere il naso รจ il fatto che le scelte effettuate durante lโavventura hanno inciso fortemente sul completamento di questo contenuto aggiuntivo. Queste infatti hanno dirette conseguenze sul supporto che il giocatore riceverร da parte di mastri e mestieranti che, a seconda del nostro comportamento pregresso decideranno se trasferirsi o meno a Pribyslavitz; perfettamente sensato in un gioco in cui il comportamento incide sulle relazioni con i PNG. Tuttavia, non รจ ammissibile che unโazione a cui non รจ stato dato peso al momento opportuno diventi invece di una rilevanza esclusiva in seconda battuta. Sarebbe come giocare una partita a scacchi contro un avversario che conosce le tue mosse. Se io ho scelto di parteggiare per un fabbro onesto ma povero non รจ detto che questo mi impedisca di avere nel mio villaggio quello ricco ma antipatico.
Infine, ci tengo a parlare del ridicolo sistema di gestione dei conflitti tra gli abitanti del borgo da noi governato. Anche qui,ย la libertร di movimento รจ minima. Qualsiasi sia il provvedimento da noi scelto (di solito tra tre opzioni che rispecchiano un diverso livello di severitร ) i concittadini lo accetteranno di buon grado, senza fare troppe storie e, a meno che voi non scegliate arbitrariamente di sabotare voi stessi e la vostra opera con imposizioni insensate, i risultati saranno uguali per tutti.
Ben diversa sarebbe stata la mia opinione su From the Ashes se i giocatori avessero potuto affrontare questa missione durante lโesperienza di gioco, magari subito dopo la sconfitta dei banditi che avevano occupato lโarea di Pribyslavitz. In quel caso, la costruzione sarebbe andata di pari passo con il prosieguo dellโavventura e molti dei problemi da me riscontrati non sarebbero stati cosรฌ determinanti. A quel punto perรฒ la ristrutturazione di Pribyslavitz sarebbe stata solo lโennesima missione secondaria e non ci saremmo proprio posti il problema di valutarne la qualitร . Del resto, parliamo di un contenuto venduto alla โmodicaโ cifra di 10 euro, il triplo del prezzo di Hearthfire (Skyrim), per intenderci. Dove, รจ vero, dovevi solo costruire mattone dopo mattone la tua dimora, incluse decorazioni e postazioni di lavoro, ma almeno al termine dell’opera avevi una casa tua. Al completamento di From The Ashes mi ritrovo solo lโennesimo letto dentro una stanza vuota, sebbene sia il letto del balivo.