Ogni volta che decido a malincuore di riporre il Nintendo 3DS tra le console del passato, spostandolo simbolicamente dal mio comodino allo scaffale, una vocina mi chiama. Questi giorni più che una vocina è stato un autentico ruggito: l’originale ringhio di Re Bowser, che ci teneva a farmi sapere di essere nuovamente approdato (con uno schianto) sulla portatilina Nintendo. Effettivamente l’occasione di giocare ancora nei suoi panni mi sembrava ghiotta, perciò ho deciso di tuffarmi nel remake di Mario & Luigi: Viaggio al centro di Bowser, spinta dal piccolo, insignificante dettaglio che sia uno dei titoli migliori di sempre. La mia passione per la saga di Mario & Luigi non è certamente un segreto: la ritengo un piccolo capolavoro, l’apoteosi delle avventure del Regno dei Funghi. L’interessante caratteristica delle storie dell’idraulico è in effetti di essere narrata nelle saghe secondarie (i Super Mario RPG, dunque questa e Paper Mario), mentre i giochi platform principali mostrano molto poco riguardo alle caratteristiche dei protagonisti, fornendo puro gameplay. In pratica questi titoli consentono di intrufolarsi dietro le quinte e osservare da vicino i personaggi, permettendo di conoscerli più a fondo. Una sorta di soap opera del mondo dei funghi. Per di più, ovviamente, si basano su un solido gameplay che mixa sapientemente componenti RPG e strategiche con azione in tempo reale e tempismo. E dulcis in fundo, sono estremamente longevi, assestandosi su avventure dalle 20 ore in su.
Viaggio al centro di Bowser è il 3° capitolo della serie, e celebra quest’anno il suo decimo anniversario. Per l’occasione del suo arrivo su Nintendo 3DS, il gioco è stato senz’altro tirato a lucido: la grafica è stata rivista totalmente, con grande gioia di alcuni fan e disperazione di altri. Esattamente come nel remake di Fratelli nel tempo, l’aspetto “pixeloso” è stato abbandonato, in favore di un design più realistico, con numerose ombreggiature ed alcune scene in 3D. Il risultato è senza dubbio gradevole, ma riesce in qualche modo a cambiare totalmente il mood: alcune ambientazioni, in primis l’interno del corpo di Bowser, sembrano meno inquietanti nella nuova versione. Manca quell’aspetto giocattoloso del precedente, che sembrava fin troppo colorato e carino, e faceva così presagire costantemente il pericolo dietro l’angolo. La mancanza del 3D e un frame rate a 30 FPS fa un po’ storcere il naso, specialmente considerando che i remake precedenti raggiungevano i 60, ma è forse il prezzo da pagare per il miglioramento della grafica. È un peccato che non sia stato possibile portare il titolo direttamente su Nintendo Switch, dove sarebbe stato semplicemente maestoso, ma è probabilmente stato impensabile a causa dell’uso imponente del touch screen e del doppio schermo nel gameplay.
Scelte di design a parte, Viaggio al centro di Bowser non ha modificato pressoché nulla nel gameplay, a parte piccole aggiunte come la possibilità di velocizzare il testo e le cut-scene. E di ciò sono davvero grata: tentare di migliorare un ottimo titolo è rischioso e spesso porta a poco di buono. Il gioco ci trasporta in un Regno dei Funghi afflitto da una bizzarra epidemia e da una (ben più comune per i loro standard) invasione di un cattivo con le rotelle fuori posto, e ci consente di giocare sia nei panni dei due fratelli salterini che del grande, immenso Re Koopa. Buona parte del gioco è ambientata all’interno del corpo del suddetto tartarugone, in una sorta di Esplorando il Corpo Umano, che all’epoca trovavo fortemente inquietante. Avere a che fare con il colesterolo e gli anticorpi di Bowser suona decisamente sbagliato e creepy, ma si dimostra estremamente soddisfacente: siamo come dei piccoli burattinai che controllano da dentro il potente rettile. Le sezioni di gioco con Bowser sono ancora più goduriose, poiché attaccare i nemici con tutta la forza a nostra disposizione o incenerirli è veramente fantastico. La potenza di fuoco extra va ad aggiungersi al classico arsenale di attacchi più o meno variegati a disposizione dei nostri eroi (e anti-eroe), che richiedono un buon tempismo e spesso tanta pazienza. In più, il titolo è pieno zeppo di mini-giochi ritmici, di puzzle e di sezioni platform che riescono ad accendere l’interesse anche dei più esigenti: è davvero un’esperienza mille-gusti. Ciò in cui Viaggio al centro di Bowser pecca è il basso livello di sfida: rispetto ai due titoli che lo precedono è senza dubbio più facile. Ho inoltre l’impressione che il remake abbia semplificato ancora il gameplay, poiché il tempismo richiesto sembra minore e i boss sembrano essere leggermente più lenti nei movimenti e dunque più prevedibili. Non è un titolo che mette particolarmente alla prova il giocatore, anche se il divertimento non ne risente minimamente.
Tutto ciò basterebbe e avanzerebbe per consigliare l’acquisto del titolo: è un ottimo remake, gradevole visivamente e piacevole come il giorno dell’uscita sul mercato. In regalo col gioco c’è però anche un’altra piccola perla che è bene non trascurare, ovvero Le avventure di Bowser Jr, un viaggio con l’erede al trono alla scoperta dei retroscena della trama. A dieci anni dalla creazione di Viaggio al centro di Bowser si è perciò deciso di aggiungere pepe all’esperienza, inserendo un secondo gioco che consente di rivivere la stessa storia da un altro punto di vista: trovo straordinaria questa idea, un vero e proprio esempio su come gestire un remake. Il titolo peraltro è anche divertente, basato su combattimenti in tempo reale in cui il nostro esercito si scontra contro i nemici. Possiamo schierare le truppe che preferiamo, inserendo nelle nostre fila anche Morton, Roy e compagnia bella, che svolgono il ruolo di tenenti e conferiscono diversi boost. La tattica è tutto, ma al contempo l’esperienza rimane leggera e godibile e rischia di dare seriamente dipendenza, persino più del titolo principale. Ci sono molti più contenuti di quanto mi aspettassi, nonché una longevità di tutto rispetto di circa 10 ore, ed i dialoghi sono semplicemente spassosi, complice la presenza dei magnifici Bowserotti. Il consiglio è di giocare le due avventure in contemporanea, non lasciando nessuna delle due troppo indietro: ciò consente di godersi al massimo la storia, ed anche di alterare due differenti gameplay, azzerando il rischio di ripetitività.
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Mario & Luigi: Viaggio al centro di Bowser + Le avventure di Bowser Junior unisce due meravigliose avventure del Regno dei Funghi. Vuoi interpretare Bowser? Qui puoi. Preferisci Mario o Luigi? Sono nelle tue mani. Adori Bowser Jr.? C’è anche lui. Un mix di personaggi, gameplay e dialoghi esilaranti che non può che sciogliere il cuore di ogni appassionato della saga. Consigliato a chiunque abbia un Nintendo 3DS, e non vi azzardate a darlo via: è vivo e vegeto.