Ve li ricordate gli Edeniti, Joseph Seed e il Montana degli Stati Uniti d’America magistralmente ricreato dal team di Ubisoft? Se la risposta è “sì” allora ci sono pochi dubbi: avete giocato a Far Cry 5. Magari non avete mai portato a termine la sua narrazione discretamente lunga (ma ci auguriamo che anche in questo caso la risposta sia sì), tuttavia qualcosa deve esservi rimasto in mente di quello che la scorsa primavera si è mostrato come uno degli action RPG open world più ambizioso di sempre, almeno dal punto di vista dell’estensione, della cura e della varietà del mondo di gioco. Come probabilmente saprete, Far Cry sta tornando. Anzi, tornerà proprio questa settimana con Far Cry New Dawn, disponibile a partire da questo venerdì 15 febbraio 2019. Su GamesVillage ci siamo portati avanti, e in questo articolo vi proponiamo cinque cose che dovete assolutamente sapere prima di cominciare a giocare: state tranquilli, non ci sono spoiler!
Un vero e proprio sequel
Far Cry New Dawn non è un sequel di nome, ma è un sequel di fatto. D’accordo, non si chiama Far Cry 6, ma questo non vuol dire che non rappresenti esattamente il seguito dell’avventura narrata in Far Cry 5; anzi, all’interno del franchise ogni nuovo numero ha solitamente rappresentato un’esperienza completamente nuova, distante dalle precedenti sia per luogo/ambientazione sia per i protagonisti. Non così per Far Cry New Dawn, le cui vicende cominciano esattamente a diciassette anni di distanza dalla conclusione del capitolo precedente, rivelandosi così estremamente appagante per tutti i giocatori che solo recentemente hanno concluso la propria avventura con i DLC postumi di Far Cry 5. Sì, sì, sappiamo cosa state pensando: “ma se non ho giocato a Far Cry 5, come faccio a giocare con Far Cry New Dawn?”. Il dubbio è lecito, ma potete stare tranquilli: Ubisoft ha pensato ad un gioco che si riveli accessibile per qualsiasi tipo di utente. Avete già giocato a Far Cry 5? Benissimo, riuscirete ad apprezzare ancora di più la presenza di determinati personaggi, e godrete ancora di più nel paragonare i nuovi luoghi del Montana post-atomico con quelli precedenti. Non avete mai giocato Far Cry 5? Pazienza, state comunque per imbarcarvi in un’avventura godibile e comprensibile per tutti i nuovi arrivati.
Ehi, c’è Joseph Seed!
Ebbene sì cari lettori, Ubisoft ha confermato che in Far Cry New Dawn ci sarà posto anche per Joseph Seed, un caro vecchio volto per i giocatori di Far Cry 5. Si tratta del pazzo, visionario, irresistibile boss di Far Cry 5 che vedeva la fine del mondo imminente, predicando così un ritorno ai “vecchi valori”, chiaramente reinterpretati secondo la sua deviatissima visione del mondo e delle cose. Chi non ha mai avuto il piacere di combattere contro Seed potrà scoprire un personaggio incredibilmente carismatico e narrativamente valido; tutti gli altri torneranno invece a fronteggiarsi con il caro e vecchio nemico, scoprendo quanto è cambiato negli ultimi diciassette anni. Chissà se le sue convinzioni religiose sono riuscite a sopravvivere al disastro atomico.
Anno che vai, Montana che trovi
L’ambientazione principale di Far Cry 5 era la più vasta, curata e variegata dell’intero franchise Ubisoft: il Montana, dominato dalla regione di Hope Country. A quanto pare il nuovo luogo prescelto per le avventure raccontate in Far Cry New Dawn sarà invece… no, niente, sarà di nuovo il Montana. E sì, si tornerà nella regione di Hope Country. A questa dichiarazione da parte di Ubisoft sono stati in molto ad aver storto il naso: comprensibilmente, aggiungiamo noi, perché la paura era di ritrovarsi di nuovo all’interno dello stesso open world di sempre, così da risparmiare anche sui costi di produzione. Però no, le cose non stanno così: tra Far Cry 5 e Far Cry New Dawn sono passati diciassette anni e (soprattutto) un bombardamento nucleare. Il Montana degli Stati Uniti non è mai stato così diverso, credeteci. E a suo modo sembra anche piuttosto fiabesco, ma non dubitiamo che i pericoli siano in agguato in ogni dove.
RPG più che mai
Far Cry 5 l’anno scorso ha dimostrato come Ubisoft abbia portato la libertà concessa dal franchise ai suoi massimi livelli. Il giocatore poteva esplorare i territori che voleva in assoluta libertà, dall’inizio alla conclusione della narrazione; poteva anche scegliere il proprio stile di gioco preferito (stealth o fuoco sui nemici senza un domani), la presenza o meno di compagni di supporto, l’utilizzo di veicoli da terra o volanti, quale boss affrontare per primo, e molto altro. Si tratta di componenti fondamentali in uno degli open world più vasti di sempre creati da Ubisoft: la critica videoludica e i giocatori hanno apprezzato con convinzione quasi tutte le decisioni. Ciò ha portato Ubisoft a puntare ancora più in alto, verso un RPG ancora più corposo e ben definito. La società ha promesso più personalizzazione, una componente di crafting, elementi che rendano davvero unica e più profonda la propria avventura nel Montana post-atomico: le cose andranno ancora così? Aspettate la nostra recensione e lo saprete.
La modalità cooperativa
Ubisoft ha confermato che Far Cry: New Dawn presenterà una modalità cooperativa online gestita esattamente come visto a suo tempo in Far Cry 5: significa che (salvo sorprese) un secondo giocatore potrà unirsi in qualsiasi momento e in qualsiasi missione di gioco per dare una mano all’utente principale; basterà invitare questo specifico utente su PlayStation 4 utilizzando la propria lista amici. Non sono molti i giochi first party in grado di offrire un’intera modalità single player liberamente fruibile in compagnia dei propri amici: è sicuramente un punto a favore che Ubisoft ha fatto bene a riconfermare, anche a costo di eliminare dalla produzione una componente online first person shooter. Del resto, possiamo anche parlarne in modo sufficientemente schietto: chi è che davvero ha apprezzato la modalità multiplayer online di Far Cry 5 a base di mini-missioni sparatutto contro altri giocatori nella rete o in modalità cooperativa contro l’intelligenza artificiale? Ci sembra una scelta sensata sacrificare questi minimi aspetti per curare ancora di più tutti gli altri punti validi di quello che si prospetta come l’ennesimo vasto ed appagante open world della serie.
La nostra recensione sarà online questa settimana: non dimenticate di fare un salto sulle nostre pagine per leggerla, così da essere pronti per tornare nel Montana!