Nacon Revolution Unlimited Pro Controller Recensione

Nacon Revolution Unlimited

Nacon Revolution Unlimited Pro Controller | Complici anche le sempre maggiori diversificazioni e personalizzazioni che i diversi produttori operano all’interno dei loro ecosistemi, le aziende che oggi producono accessori su licenza legati alle console e in generale all’hardware affine ai videogiochi si contano ormai sulla punta delle dita. Una fra queste ĆØ Nacon, che negli ultimi anni ha avviato un importante progetto legato a PlayStation, parallelo alla produzione di accessori ufficiali come ad esempioĀ il DualShock: da qui sono nati prodotti come il Pro Controller, apprezzato in maniera pressochĆ© unanime e specie da tutti coloro che hanno sempre criticato Ā i difetti intrinseci nel pad di Sony, che invece, nel caso di prodotti simili – anche, come in questo caso, appartenenti a una fascia superiore – possono essere in gran parte risolti. L’entrata di Nacon nel mondo degli accessori su licenza non ĆØ stata casuale: l’azienda ha infatti avviato un processo di miglioramento costante dei suoi pad, che hanno anche iniziato a suddividersi per fasce di prezzo e caratteristiche, come nel caso del controller asimmetrico che abbiamo avuto modo di provare la settimana scorsa. Nella fascia top, invece, il pad con cui Nacon si ĆØ affacciata al 2019 ĆØ lo Unlimited Pro Controller, ben più carrozzato del suo pur valido compagno.

Nacon Revolution Unlimited Pro Controller RecensioneLe possibilitĆ  di personalizzazione del pad sono notevoli

Nacon Unlimited Pro Controller: Packaging e prime impressioni

Il feeling assolutamente “premium” del pad si avverte fin dalla confezione nella quale viene offerto: una livrea che, giĆ  nelle sue linee esterne e nei colori scuri, mette bene in chiaro il target al quale ĆØ indirizzato, ossia tutte quelle persone che non si accontentano di un DualShock 4 per giocare, al contempo però ben consapevoli di avere fra le mani un controller nato con esigenze più specifiche. Il Nacon Revolution Unlimited Pro Controller (cui d’ora in poi, per brevitĆ , ci riferiremo solamente come Pro Controller) viene venduto all’interno di una pratica custodia in materiale sintetico, un po’ come avviene giĆ  per il Controller Elite di Xbox One, scoperchiata la quale si apre un vero e proprio vaso di Pandora. Basta un’occhiata per capire che l’offerta non ĆØ la stessa del controller asimmetrico: al di lĆ  degli ormai canonici adesivi e panni per la pulizia, il pad ĆØ accompagnato da una quantitĆ  di accessori notevole anche per la fascia di riferimento, che permette di personalizzarlo fino all’inverosimile. Mutuata dai predecessori, ad esempio, ĆØ la possibilitĆ  di inserire dei piccoli pesetti all’interno dei due “corni”, in modo da “sentire” maggiormente il pad nel momento in cui lo si impugna: se per molti può sembrare assurdo, in effetti, la necessitĆ  di appesantirlo per avere un maggior comfort e controllo su pulsanti e levette ĆØ abbastanza comune fra i giocatori competitivi. Presente anche un lungo e robusto cavo USB in microfibra, lungo ben tre metri e con connettore Type-C, che permette (a scelta, con un selettore posto direttamente sul retro) di utilizzare il Pro Controller in modalitĆ  wireless fino a sette metri di portata (in quel caso c’ĆØ bisogno di un ricevitore USB da collegare alla console) o cablata. La lunga lista di accessori si esaurisce con le levette analogiche di ricambio, novitĆ  di questa terza revisione del pad di Nacon: ĆØ possibile, a propria discrezione, utilizzarne di concave o convesse, e persino (reggetevi forte) modificare la larghezza del cilindro della levetta, in modo da diminuire “lato hardware” la zona morta della stessa: un qualcosa di assolutamente maniacale.

La qualitĆ  costruttiva non lascia certo a desiderare

Nacon Unlimited Pro Controller: il pad

Una volta impugnato il pad in sĆ©, qualsiasi siano le personalizzazioni che si ĆØ deciso di adottare, ci si rende immediatamente conto di trovarsi fra le mani un prodotto di elevatissima qualitĆ . Ogni elemento costruttivo del Pro Controller ĆØ realizzato con una cura impressionante: dal materiale di rivestimento (che, pur trattenendo parecchio le ditate o lo sporco, restituisce un’ottima sensazione di soliditĆ ) alla qualitĆ  di pulsanti e leve, mai soggetti a scricchiolii o cedimenti. Bisogna fare un minimo l’abitudine alle leve analogiche, che restituiscono un feedback un po’ “plasticoso” e differente dai pad ufficiali, ma sono in compenso molto precise e gestibili. Anche la croce direzionale, pur avendo una forma un po’ infelice, ci ĆØ piaciuta: ĆØ molto morbida (ben più di quelle del pad Xbox o del DualShock di Sony) e in grado di rispondere ad ogni comando in maniera puntuale. Senza infamia nĆ© lode, invece, i pulsanti options e share e il touchpad, piuttosto simili alle controparti “ufficiali”. Simpatica, poi, la chicca della luce di contorno all’analogico sinistro, in mancanza della barra luminosa posta in alto. Dove le cose si fanno però molto interessanti ĆØ sul retro: il Pro Controller, infatti, ĆØ dotato di una quantitĆ  di tasti e selettori impressionante. Si va dai tasti fisici per alzare o abbassare il volume o silenziare il microfono, utili nel caso in cui le proprie cuffie ne siano sprovviste, ai selettori profilo (mappabile via software, a quello per scegliere la modalitĆ  di utilizzo (cablata o wireless), e cosƬ via. ƈ del tutto assente lo speaker audio, mentre il jack da 3,5 mm per le cuffie rimane al suo solito posto. La vera chicca, però, sono i quattro tasti funzione vicino alle impugnature gommate, a livello funzionale in tutto e per tutto simili alle “palette” del pad Elite di Xbox o degli Scuf e anche questi completamente mappabili, oltre che posti in una posizione molto comoda da raggiungere per le mani (se venite da un pad con palette e non con pulsanti posteriori potreste però dover passare per un periodo di adattamento). Di grande qualitĆ , infine, anche i grilletti: L1 ed R1, anche grazie allo switch OMRON, simile a quelli inseriti nelle tastiere da gaming high-end, offrono un feedback secco e preciso, mentre L2 ed R2 sono piuttosto duri e con poca corsa: ĆØ proprio per via di questi ultimi se il Pro Controller ĆØ sempre stato un pad fortemente “specializzato”, adatto più ai videogiochi d’azione e agli sparatutto che, ad esempio, ai racing game. La sua più grande – e sostanzialmente unica – debolezza sta dunque nel suo non essere un joypad a tutto tondo e in grado di coprire quante più tipologie di videogiochi possibile; piuttosto, riesce ad adattarsi – facendolo meglio di tanti altri – a pochi generi, seppur molto giocati ed apprezzati dalla massa.

Una dotazione di tutto rispetto!

Nacon Unlimited Pro Controller: software, autonomia, prezzo

Ciliegina sulla torta, il segreto del successo del Pro Controller sta nel software di accompagnamento, disponibile sia per Windows (7, 8, 8.1 e 10) che per Mac (OS X 10.11 e successive versioni). Quest’ultimo consente di personalizzare ogni singolo aspetto del controller, in maniera maniacale: si va dalla possibilitĆ  di tarare al millimetro la zona morta delle levette e la corsa dei grilletti, alla completa mappatura dei pulsanti, al cambio dei profili immagazzinati in memoria, al comportamento del touchpad, passando per vezzi estetici come il colore del cerchio luminoso attorno all’analogico destro. I tasti funzione possono essere mappati seguendo tre profili: di default seguono il comportamento dei dorsali X, cerchio, quadrato e triangolo, ma all’occorrenza possono diventare qualsiasi cosa si desideri. Nacon, inoltre, offre diversi profili personalizzati e la possibilitĆ  di scaricare e installare sul proprio pad quelli più apprezzati dalla community: una chicca, questa, quasi unica fra i controller su licenza. Sfortunatamente, il software non può risolvere uno dei più annosi (e storici) problemi dei pad di Nacon, ossia l’impossibilitĆ  di risvegliare la console premendo il tasto PlayStation sul controller. L’autonomia del controller, poi, ci ĆØ sembrata più o meno in linea a quella dichiarata sulla carta (7 ore, per una batteria di 1.300 MaH), ed anche la velocitĆ  di ricarica ĆØ buona: in un paio d’ore ĆØ possibile avere il pad di nuovo carico e pronto all’azione. Dobbiamo spendere due parole, infine, sul prezzo di 169.99 euro, una cifra che potrebbe scoraggiare in molti dal procedere all’acquisto: bisogna dire, però, che siamo di fronte ad un prodotto di nicchia, adatto solamente a chi non si accontenta di un pad “normale” e punta ad una fascia premium, senza alcun compromesso.

Il NaconĀ Revolution Unlimited Pro Controller rappresenta la perfetta sintesi di un percorso di maturazione durato anni, ed anche qualcosa di più, grazie all’introduzione di elementi caratterizzanti di altri pad “premium”, come la possibilitĆ  di cambiare le levette analogiche, giĆ  presente nell’Elite Controller di Microsoft e nei controller artigianali come gli Scuf. Nel caso del Pro Controller abbiamo a che fare con un prodotto sostanzialmente privo di difetti, ergonomico (anche nella posizione asimmetrica degli analogici, non comune per un pad PlayStation) e caratterizzato da una qualitĆ  negli assemblaggi elevatissima. La poca adattabilitĆ  a diversi generi videoludici ben specifici non ĆØ di per sĆ© un problema, a patto che lo si acquisti avendo ben chiaro in mente a cosa giocare; al contrario, i (tanti) pregi, in primis l’ottimo feeling generale e le totali possibilitĆ  di personalizzazione, ve ne faranno innamorare perdutamente, a patto che per voi il prezzo non sia un problema.

Nato nello scorso millennio con una console fra le mani e rimasto per molti anni confinato nel mondo distopico della Los Angeles del 2019, ha infine deciso di uscirne per divulgare al mondo intero le sue più grandi passioni: il videogioco in tutte le sue forme, il cinema (quello vero) e Dylan Dog.