Resident Evil 0 e 1ย Recensione| Dopo il roboante fallimento di Wii U, in pochi credevano realmente possibile che la casa di Kyoto potesse rialzarsi velocemente: l’insuccesso fu dilagante, il pubblico rimase totalmente indifferente alle potenzialitร del successore del Wii e le stesse software house, vista la tiepida accoglienza dei fruitori e le capacitร piuttosto limitate dell’hardware, decisero di abbandonare lo sviluppo di prodotti per la sfortunata piattaforma dell’azienda nipponica. A causa di ciรฒ, furono molte le produzioni che non approdarono sui lidi targati grande N, lasciando a bocca asciutta milioni di player rimasti fedeli alla Nintendo Difference. Nessuno, perรฒ, poteva prevedere lo straordinario successo conquistato in questi due anni da Nintendo Switch, una console insolita e proprio per questo unica, quasi magica, capace di rilanciare definitivamente la societร Giapponese nell’olimpo del settore. Per le motivazioni appena descritte, non sorprende che un numero sconvolgente di videogame stia finalmente tornando negli ammalianti e intriganti territori Nintendo, in quanto la piattaforma ibrida, pur essendo oggettivamente inferiore alle controparti, riesce sempre a garantire un’esperienza unica e peculiare, costantemente avvolta dall’inebriante e affascinante sensazione di immergesi nei propri titoli preferiti in qualsiasi location, anche le piรน insolite e improbabili. Ecco spiegato, pertanto, l’arrivo simultaneo di ben tre capitoli della saga di Resident Evil: il prequel 0, lo storico primo episodio e l’iconico ed immortale quarto capitolo; noi di GamesVillage abbiamo deciso di accorpare le recensioni di 0 e 1ย lasciando solitario Resident Evil 4, in quanto crediamo fortemente che il titolo avente come protagonista Leon Scott Kennedy – anche per via della sua natura piรน action e completamente distaccata dagli episodi precedenti – meriti un’analisi a sรฉ stante, la quale valuti attentamente le unicitร di un titolo in terza persona con telecamera libera. Quanto invece ai primi capitoli della saga, essendo piรน volte stati rilasciati in collection dedicate, pensiamo possano essere tranquillamente trattati contemporaneamente, anche per ovvie ragioni di gameplay. Dopo questo preambolo necessario, partiamo subito con l’analisi dei titoli.
Resident Evil 0 e 1: Tecnicamente sorprendenti
Lo storico treno di Resident Evil 0.
Data la riproposizione in tutte le salse di Resident Evil 0 e 1, usciti anche recentemente su PlayStation 4, Xbox One e PC (Qui e Qui le review), ci appare piuttosto superfluo introdurvi nuovamente nella narrativa dei due titoli appena citati; per questo motivo la nostra analisi sarร esclusivamente di natura tecnica, con l’intento di spiegarvi nel dettaglio le potenzialitร del porting firmato Capcom. Le due produzioni sono esattamente le stesse identiche versioni delle remaster giร rilasciate sulle piattaforme prima citate, e malgrado il loro arrivo sulla console dell’azienda nipponica – la quale ha abituato a garantire alla propria utenza gustosi extra legati proprio al mondo grande N – i titoli non presenteranno nessun tipo di novitร particolare. Non era ovviamente necessario che Capcom impreziosisse il porting con succulenti optional, come magari dei costumi aggiuntivi, ma ciรฒ avrebbe senza ombra di dubbio adornato l’operazione e – perchรฉ no – ingolosito anche tutta l’utenza che possiede le riedizioni su altre console.
Il celeberrimo atrio principale di Resident Evil.
Tralasciando questo aspetto del tutto collaterale, occorre specificare che le due versioni per Nintendo Switch gireranno a 1080p e 30 frame per secondo in modalitร dock, mentre la risoluzione scenderร , come di consuetudine, a 720p giocando in portatile. Malgrado il calo di qualitร dell’immagine, รจ proprio nella loro versione “ibrida” che Resident Evil 0 e 1 troveranno massima compiutezza, in quanto la qualitร tecnica delle due versioni risulterร semplicemente eccezionale: i modelli dei personaggi appariranno dettagliati e visivamente soddisfacenti, gli ambienti di gioco estremamente caratterizzati e nitidi e le stesse cutscene perfettamente riprodotte. Le uniche piccole pecche che abbiamo riscontrato durante la nostra prova riguardano i tempi di caricamento in specifiche zone, leggermente piรน lunghi del normale, e qualche, infimo, calo di frame rate, il quale comunque – nella maggior parte dei casi – rimarrร saldamente ancorato ai 30 fps.
Un porting con i fiocchi, ma il prezzo รจ troppo elevato
Siamo rimasti genuinamente colpiti dalla traboccante qualitร del porting in ogni sua sfaccettatura, il quale piรน volte ci ha spinti a pensare che non si trattasse di una “semplice” riproposizione di un titolo giร rilasciato su altre piattaforme, quanto piuttosto di una versione esplicitamente pensata per l’ibrida di Nintendo. Sicuramente se giocato in versione dock, cosรฌ come sulle altre console, saranno piuttosto evidenti alcune magagne tecniche, come la scarsa prestanza di sporadiche texture e una minor qualitร generale dell’immagine stessa, ma questo, a nostro modo di vedere, fornisce ancora piรน valore all’edizione per Switch: grazie, infatti, alle dimensioni dello schermo contenute, numerosi dei problemi appena citati risulteranno impercettibili, consentendo all’utente, in questo modo, di vivere un’esperienza non soltanto tecnicamente valida ma anche libera da vincoli spaziali di una console fissa. I comandi, poi, ci sono sembrati perfettamente responsivi e ottimamente contestualizzati alla console utilizzata, apparendo – in modalitร portatile – comodi, immediati e gratificanti. L’unico, vero, enorme, punto di domanda sulle due produzioni, cosรฌ come per il quarto capitolo, rimane ancorato al prezzo: i tre porting, infatti, sono venduti ad un costo di 29.99 euro cadauno, ben 10โฌ in piรน delle remaster per PS4, Xbox One e PC. Le motivazioni di una somma cosรฌ maggiorata sembrano derivare dalle tariffe nettamente superiori delle cartucce, le quali risultano decisamente piรน esose da realizzare rispetto ai classici Blu-ray. Non sembrano, tra l’altro, esser in programma delle collection particolari per il territorio europeo, non consentendo cosรฌ di risparmiare qualche prezioso euro in piรน. Non riusciamo a trovare, anche sforzandoci, una singola giustificazione ad un costo cosรฌ esagerato dei porting, anche perchรฉ stiamo parlando di prodotti ultra datati che la concorrenza colloca a prezzi drasticamente inferiori: una scelta alquanto discutibile.
Resident Evil 0 e 1, insomma, seppur privi di qualsivoglia aggiunta che impreziosiscano i porting, simboleggiano due riproposizioni davvero eccezionali di due grandi capolavori del passato: l’incredibile qualitร tecnica e l’ottima fluiditร dei comandi in modalitร portatile garantiscono un’esperienza di gioco dal sapore nuovo, del tutto inedita e tremendamente affascinante. Le due versioni saranno sicuramente caratterizzate da qualche piccolo calo di frame rate e da sporadici caricamenti leggermente longevi, ma davvero nulla che possa rappresentare anche un minimo fastidio. Purtroppo la spada di Damocle del prezzo ci inibisce dal consigliarvi senza riserve queste due trasposizioni, e ci spinge, piuttosto, a raccomandarvi di valutare attentamente le qualitร dei porting prima di effettuare l’acquisto. Ma una cosa รจ certa: non ve ne pentirete.