Persona Q2 New Cinema Labyrinth Recensione

Persona Q2 New Cinema Labyrinth Recensione | E mentre si attende in maniera trepidante e non troppo velata l’arrivo di Persona 5: The Royal, previsto qui da noi nel 2020, nel momento in cui state leggendo questo articolo è disponibile il seguito di un più che valido spin-off della serie. Sequel di Persona Q: Shadow of the Labyrinth (qui la nostra recensione), ecco le nostre impressioni su Persona Q2 New Cinema Labyrinth in esclusiva per Nintendo 3DS, sviluppato da P-Studio ed edito (come sempre) da Atlus e SEGA, uscito in Giappone già dallo scorso novembre. Similmente a Etrian Odyssey, Persona Q2 New Cinema Labyrinth è un misto tra dungeon crawler (un genere che andava forte negli anni ’90) e classico J-RPG a turni. A differenza del suo predecessore che vedeva protagonisti i cast del terzo e quarto capitolo della serie principale (che ricordiamo è a sua volta nata come spin-off di Shin Megami Tensei), considerando il successo della quinta trasposizione del brand, ritroveremo l’amata compagnia di Persona 5 (compresa Morgana che però stressa un po’ meno rispetto al passato).

Persona Q2 New Cinema Labyrinth

Lo facciamo presente sin da subito: purtroppo, anche questa volta, Atlus ha deciso di non tradurre il suo titolo in più lingue oltre l’inglese; per cui, prima di ponderare l’acquisto, è bene valutare che Persona Q2 New Cinema Labyrinth fa ampio utilizzo di filmati anime (bellissimi, considerando soprattutto la natura della console portatile di Nintendo), cutscene e di tanti dialoghi. Il giocatore avrà modo di leggere una forte quantità di testo tutto in inglese e il ritmo non è di certo dei più frenetici; però le tematiche affrontate, il solido rapporto tra i personaggi e i momenti divertenti o di grande impatto in cui saranno coinvolti, renderanno l’avventura molto piacevole. A differenza dei temi più seriosi del primo episodio, in questo sequel ritroviamo dialoghi più alleggeriti e spesso ironici e un racconto dai toni più esasperanti. Se avete giocato Persona 5, noterete senz’altro vari rimandi e citazioni, sebbene la trama di Persona Q2 si distacchi totalmente dagli eventi del titolo principale. Impersoneremo il buon Joker che però a differenza dei suoi compagni non ha un nome predefinito e dovremo deciderlo prima di avviare una nuova partita. Simpatica caratteristica è la possibilità di generare una serie di nomi e cognomi tipicamente giapponesi con una voce apposita nel rispettivo menu. Deciso il tutto, è tempo di alzare il sipario.

Persona Q2: New Cinema Labyrinth All Out Attack

I protagonisti della produzione in uno scatto.

Persona Q2 New Cinema Labyrinth: Una realtà fittizia

Come suggerisce il titolo, le avventure di Persona Q2 si sviluppano in una sorta di realtà parallele. I membri della Phantom Thieves, dopo una serie di eventi, si ritroveranno in un teatro e avranno la possibilità di attraversare (letteralmente) lo schermo al suo interno (sì, ne rimangono increduli anche loro all’inizio) e ritrovarsi nell’ambientazione e nell’immaginario dei nemici di turno. Un’idea senza alcun dubbio molto peculiare e gestita con classe nel corso della storia. La progressione è quella di un classico J-RPG con però una quantità di dialoghi e risposte multiple (che non andranno ad influire troppo sugli eventi) quasi tipiche da visual novel. Ci ritroveremo spesso a chiacchierare con i personaggi di turno, a settare gli equipaggiamenti e le strategie migliori e a gustarci i meravigliosi filmati anime, oltre che esplorare e combattere nelle sezioni dungeon crawler. Suddiviso come se fosse in capitoli, raggiungibili tutti dall’hub che è il teatro, le parti giocanti sono in prima persona, come da genere di appartenenza. Esploreremo dei veri e propri labirinti; mondi differenti in base alla persona che genera il contesto che dovremo poi affrontare. Potremo muoverci in queste ambientazioni, di volta in volta diverse e ben variegate, e tener nota di tutto grazie alla mappa riposta sul touch screen del Nintendo 3DS che noi stessi andremo a disegnare. Persona Q2 New Cinema Labyrinth sfrutta a dovere il secondo schermo della console portatile della grande N, come non succedeva da molto tempo, sebbene rinunci all’effetto 3D (quindi l’esperienza rimane totalmente invariata, che si giochi su 3DS o 2DS).

Persona Q2: New Cinema Labyrinth Battle screenshot

Nemici alquanto strani popoleranno la produzione.

Persona Q2 New Cinema Labyrinth : Esplorazione e battle system

Durante l’esplorazione possiamo colorare le caselle che indicano i luoghi in cui siamo passati, potendo persino decidere la tonalità e delineare i bordi. Come se non bastasse, ci è consentito aggiungere delle icone qualora volessimo ricordarci la posizione di un tesoro, delle scorciatoie scovate o di qualcos’altro in particolare. Insomma, Persona Q2 ci permette tante semplici operazioni che messe insieme riescono a regalare una piacevole esperienza durante le fasi esplorative. Sebbene la natura tipica da dungeon crawler possa alla lunga risultare leggermente ripetitiva, vista anche la notevole durata dell’avventura, saranno proprio il racconto, i personaggi e il battle system a dare il guizzo in più all’opera. Le battaglie saranno in linea con quelle dei classici J-RPG e di conseguenza con la serie principale stessa. I Phantom Thieves, capitanati da Joker, possono contare sui propri Persona che gli consentono di avere le abilità in combattimento. All’inizio il tutto risulterà piuttosto semplice, ma col progredire dell’avventura gli elementi e le nuove abilità andranno ad arricchire totalmente il battle system nel suo complesso, come ad esempio la gestione dei sub-persona (ovvero dei persona secondari da far livellare, utili per avere abilità e parametri aggiuntivi durante gli scontri).

Altra caratteristica da tenere d’occhio riguarda il sistema di scansione e debolezza (weak): ogni nemico è debole a qualche attacco o elemento specifico di uno o più membri del party. Poiché tutti gli attacchi speciali e le magie consumano energia vitale o punti magia, sfruttare il sistema debolezza diventa di vitale importanza. Supponiamo che un nemico sia debole all’elemento fuoco, colpendolo con una magia tale lo indebolisce e dona un boost al personaggio che ha eseguito l’attacco. Coloro che hanno ottenuto il boost non consumeranno energia vitale o punti magia per eseguire gli attacchi speciali di quel rispettivo turno. Fate però attenzione: qualora i mostri vi colpissero, il boost viene perduto. Infine, un ulteriore elemento utile durante le battaglie è l’azione di gruppo All Out Attack, indotta in genere da qualunque membro del party che ha stordito i nemici in gioco. Di conseguenza è più facile che questo attacco speciale venga eseguito quando ne resta solamente uno. Come in ogni J-RPG che si rispetti, avremo la possibilità di comprare svariati oggetti, accessori, armature ed equipaggiamenti. Gli acquisti possono essere effettuati solo all’interno del teatro e fungendo da vero e proprio hub possiamo organizzare tutte le nostre strategie, selezionare i membri del party da mandare in missione e quant’altro da qui. L’unica nota dolente della produzione targata Atlus potrebbe essere la presenza degli scontri casuali che oggi, nel 2019, potrebbero non essere digeriti da tutti. D’altronde va anche evidenziato quanto i Persona siano indirizzati ad una nicchia ben precisa di videogiocatori e che quindi siano tutto fuorché giochi per le masse.

Il protagonista.

Comparto tecnico

Persona Q2 New Cinema Labyrinth è decisamente delizioso dal punto di vista tecnico e artistico. Non spingerà certamente all’ennesima potenza l’hardware del piccolo portatile Nintendo, ma gli sviluppatori sono riusciti a ricreare nel miglior modo possibile il feeling da anime che caratterizza il fratello maggiore uscito su PlayStation 3 e 4. La differenza sostanziale sta nella realizzazione stilistica, più vicina ad una rappresentazione che si colloca in una via di mezzo tra la tecnica chibi e lo stile standard da anime e il risultato finale è un piccolo gioiellino. Non da meno la colonna sonora composta da Atsushi Kitajoh, il quale è riuscito a trasmettere l’essenza tipica della serie Persona con le sue melodie molto vicine allo stile musicale adottato dal guru, Shoji Meguro. Le tracce di Persona Q2 sono tutte di gran spessore, nonché di svariati generi, ma ad emergere sono senza dubbio i brani cantati che enfatizzano al massimo l’avventura, donandogli quell’atmosfera da anime, soprattutto nei filmati animati che, ribadiamo, sono veramente ben realizzati, nonché curati da una solida regia. Vanno a sottolineare decisamente il fascino e la bellezza del tratto nipponico. Il titolo Atlus vanta buone animazioni, ma ovviamente si intravede la tendenza al limitare il tutto nel migliore dei modi. Parliamo pur sempre di un’avventura corposa e dalla durata di 35-40 ore, per cui ritroviamo spesso dialoghi con cutscene statiche in cui vediamo i personaggi interpellati apparire su schermo con alle spalle lo sfondo del rispettivo luogo e molti dialoghi non sono stati doppiati (ovviamente nei momenti di minor importanza non nei filmati e nelle cutscene di maggior interesse). Insomma, il tutto è stato dissipato per sfruttare le non di certo infinite risorse dell’hardware Nintendo.

Persona Q2 New Cinema Labyrinth è un validissimo ibrido tra J-RPG e dungeon crawler, caratterizzato da un solido comparto tecnico ed artistico, un ottimo accompagnamento musicale e un galvanizzante battle system. La struttura ludica può alla lunga tendere a risultare un pochino ripetitiva, ma la varietà delle battaglie, il cast spassosissimo di personaggi e il feeling tipico da anime giapponese doneranno all’opera quel guizzo in più che farà la felicità degli appassionati. Dopotutto, il brand di Persona in particolare è rivolto proprio a loro. Nonostante si intravedano caratteristiche volutamente limitate (per ovvi motivi), il gioco non lo fa mai pesare per davvero. Forse solo le cutscene statiche alla lunga cozzano un po’ con il contesto, ma considerando la mole di filmati animati di graziosissima qualità, un occhio possiamo pure chiuderlo. Per rendere l’esperienza più adatta a tutti e meno frustrante rispetto al prequel, Atlus ha pensato bene di inserire vari livelli di difficoltà, selezionabili in qualsiasi momento dell’avventura. Per tutti i fan di Persona 5 è sicuramente uno spin-off da tenere in considerazione che vi renderà felici di ritrovare il cast dell’amato fratello maggiore. Per tutti gli altri, vista la sua semplicità generale, seppur con una quantità di testo e dialoghi in inglese corposissima, potrebbe essere una buona occasione per approcciarsi a questo fantastico brand.

Appassionato di videogiochi sin dalla tenera età di 3 anni, Ismaele scrive per il settore dal 2010 e da allora non si è più fermato. Nutre amore profondo per Nintendo ed i suoi brand, in particolare per quello di The Legend of Zelda. Col tempo, però, ha conosciuto e scoperto tante nuove produzioni, sia odierne che del passato, affinando i suoi gusti e la sua cultura videoludica. Nel tempo perso, ambisce a diventare un game designer ed un compositore-musicista, ma restano sogni chiusi nel cassetto... almeno per ora!