Leisure Suit Larry Wet Dreams Don’t Dry riporta sotto le luci della ribalta un personaggio storico dei videogiochi indimenticabile, l’eroico playboy mezzo calvo e sovrappeso Larry Laffer, sempre vestito col suo classico completo stropicciato in seta bianca e pronto a conquistare le ventenni maggiorate a suon di battute dai doppi sensi marcati ed improbabili tecniche da pappagallo della domenica. Ma i tempi ormai sono cambiati, caro Larry, dal lento e rumoroso PC DOS degli anni ottanta si è passati alla fiammante PlayStation 4 e le fascinose femmine cotonate di un tempo, tutte gonne corte, labbroni rossi e mega tette siliconate, sono ora state sostituite da ragazze di stampo millennial forse più toste da conquistare. Riuscirà il nostro eroe del rimorchio a portarsele tutte a letto?
Leisure Suit Larry: Wet Dreams Don’t Dry, la saga storica
Leisure Suit Larry Wet Dreams Don’t Dry è solo l’ultimo capitolo in ordine temporale di una serie letteralmente di culto che, ad oggi, ha una onorata carriera ultra trentennale. Nata infatti nel lontano 1987 grazie alla geniale mente di Al Lowe, storico dipendente di Sierra Entertainment, la serie abbraccia il genere, allora decisamente in voga, delle Avventure Grafiche, e si propone di essere un vero e proprio erede spirituale per l’iconico titolo SoftPorn Adventure, una Avventura Testuale di culto sulla cui copertina compare la fondatrice Roberta Williams, completamente nuda! La game designer cofondatrice di Sierra assieme al compiacente marito, aveva deciso di metterci letteralmente la faccia, e non solo… In Giappone, come è lecito aspettarsi, non ci si accontenta delle parole e si vogliono le forme senza veli, grazie a Las Vegas, versione grafico-testuale del titolo, vero e proprio capitolo zero della serie di Larry. Da allora la saga storica ci ha regalato sette indimenticabili capitoli a cavallo tra gli anni ottanta e novanta che, diciamolo senza remore, hanno letteralmente scritto la storia dei videogiochi. Per molti la serie è stata uno dei primi approcci col sesso, al pari delle riviste pornografiche che ogni ragazzino degli anni ottanta che si rispetti ha nascosto gelosamente sotto al letto in tempi in cui Internet era ancora un sogno e i rotocalchi cartacei riempivano di sogni bagnati le notti infuocate. Si, proprio quei Wet Dreams che compaiono nel titolo dell’ultimo titolo della serie. Dopo l’enorme successo di Leisure Suit Larry 7 Love For Sail del 1996 si chiude letteralmente un’epoca, ormai tutti vogliono giochi in 3D, poligoni ed alta velocità, le Avventure Grafiche cominciano il loro lento declino. Eppure la serie sopravvive, tra alti e bassi, con episodi minori quali Leisure Suit Larry Magna Cum Laude, ottavo episodio del 2004 o l’acclamato Leisure Suit Larry Reloaded che ha ridato splendore alla serie nel 2013.
L’inserimento nella grafica in Full HD di immagini spixellate, stile grafica VGA, è un vero tocco di classe citazionistico!
Leisure Suit Larry: Wet Dreams Don’t Dry, ritorno al Lefty’s Bar
L’apparizione del leggendario locale Lefty’s Bar, visto agli esordi della serie, ci riporta di colpo alle origini. Larry, stanco cinquantenne, ricomincia la sua caccia alla pollastra di turno proprio dal locale da cui tutto è iniziato, tanti anni fa, grazie alla tagliente penna elettronica del geniale Al Lowe, autore originale di cui, ammettiamolo, si sente la mancanza. Alcune trovate narrative e gag divertenti per trascinare Larry Laffer alle porte degli anni venti del ventunesimo secolo sono decisamente azzeccate, come la parodia del Social Network Instagram, con cui Larry non pare del tutto a suo agio, oppure Timber, ambigua applicazione per gli incontri sessuali, a cui Larry non poteva non iscriversi, ed Unter che serve per far venire un taxi ma che, nella trama, avrà un risvolto particolarmente interessante, legato ad una delle Larry Girls più provocanti, ovvero la procace segretaria di Bill Jobs alias BJ, il cui acronimo è la citazione di una delle più note chiavi di ricerca del mondo pornografico. E che dire di Prune, che è la presa in giro della stessa Apple? Solo che al posto della Mela c’è un organo genitale femminile stilizzato! L’intero gioco, come è ovvio immaginare, si basa su becere battutacce a sfondo sessuale, e citazioni falliche in ogni dove, dalla forma dei palazzi agli oggetti più inusitati. La trama scorre molto lineare ed appare quasi scontata per chi è nato e cresciuto a Pane ed Avventure Grafiche. Lo stesso titolo dell’avventura è una parodia, e parte dall’opera D4: Dark Dreams Don’t Die realizzata da Microsoft per Xbox One. La mancanza di Al Lowe, bisogna riconoscerlo, si sente parecchio, eppure gli sviluppatori hanno fatto un ottimo lavoro, con un umorismo certo greve, ma in fin dei conti adatto al tema trattato e felicemente in linea con l’intera saga storica. Il team di sviluppo è, a sorpresa, un gruppo europeo, ovvero il teutonico Crazy Bunch ed è stato pubblicato da Assemble Entertainment.
Conquistare le ragazze millennial, sempre con lo smartphone in mano, appare più difficile del previsto per l’ormai attempato Larry!
Leisure Suit Larry: Wet Dreams Don’t Dry, Punta & Palpa
Dal punto di vista tecnico il gioco presenta davvero un’ottima realizzazione, con ambienti coinvolgenti, personaggi ben disegnati ed un restyle dell’iconografia classica molto rispettoso dell’opera originale ma allo stesso tempo innovativo, divertente ed al passo con i tempi. Lo sviluppatore sceglie, saggiamente, di non allontanarsi troppo dagli stilemi classici del Punta & Clicca, proprio per non snaturare troppo la serie. Del resto ormai le Avventure Grafiche stanno vivendo una seconda giovinezza, e presentare una interfaccia classica non può che essere la scelta migliore. L’implementazione dell’utilizzo del GamePad, pur con le sue limitazioni rispetto ad un più adatto Mouse, o anche un semplice comando di tipo touch, è ottimizzata in maniera pregevole, rendendo il tutto fluido ed immediato. Palpeggiare i rotondi sederi delle scollacciate donzelle sarà quindi semplice e divertente, facendo immedesimare i giocatori più o meno giovani nell’iconico PlayBoy anni ottanta Larry Leffer. Nonostante il gioco sia impostato in Full HD, con un 1080 quasi sempre presente, le scene ricordano paurosamente da vicino quelle disegnate con una grafica in VGA dei bei vecchi tempi andati, e sembra quasi di poterne respirare l’aria. Il gioco non è stato distribuito su Floppy Disc, certo, ma il suo fascino è pari alle opere originali, e solo questo vale l’acquisto del titolo.
Gli ambienti e i personaggi sono veramente simili a quelli delle avventure classiche, con una ottima caratterizzazione
Leisure Suit Larry: Wet Dreams Don’t Dry, un enigma per ogni zitella!
Il titolo procede lineare di enigma in enigma da una conquista all’altra, sempre alla ricerca di nuove aitanti zitelle pettorute da portare a letto. Una goduria per gli amanti dell’umorismo a tema sessuale, del genere avventure grafiche, e i fan storici di Larry in generale. Il problema è però che spesso gli enigmi appaiono completamente senza senso. Ovvero sarà più volte necessario procedere totalmente a caso per andare avanti nell’avventura. Certo, spesso questo succedeva anche nei classici della Sierra, o in quelli della Lucas, per buona pace degli amanti della concorrenza, ed andrebbe considerata quasi una citazione storica, ma oggi questa caratteristica appare fastidioso più che pleonastica. Sarebbe come mettere dei finti caricamenti infiniti dove non necessario. Nonostante questo il gioco merita di essere messo nell’olimpo dei grandi classici del genere, non solo della saga di Larry ma anche di titoli cult come Lula The Sexy Empire o lo scabroso Selen Sex Files. L’avventura grafica a tema erotico conosce una nuova grande rinascita, grazie ad un vecchio volpone del settore!
Larry Leffer, storico ed eroico protagonista del rimorchio da balera degli anni ottanta, si ritrova nei tempi moderni ed è costretto ad adeguarsi alla tecnologia. Guidato da Pi, una versione sexy di Cortana dovrà destreggiarsi tra versioni parodistiche di Instagram e Tinder per rimorchiare le ragazze millennial e rimanere al passo coi tempi. La pancia cresce ed i capelli diminuiscono, eppure le avventure dell’iconico playboy in completo di lino riescono sempre ad essere divertenti.