Stranger Things 3 The Game Recensione | C’è poco da fare, l’estate 2019 verrà ricordata come quella di Stranger Things 3: la terza stagione dell’ormai celebre serie televisiva targata Netflix nel momento in cui scriviamo è disponibile in esclusiva sulla piattaforma di streaming. Ma poteva forse il mondo dei videogame ignorare un tale fenomeno mediatico? No di certo, difatti nell’ultimo anno un team di ignoti ma talentuosi sviluppatori ha curato il gioco a tema dedicato a Stranger Things 3, che senza troppi fronzoli si chiama Stranger Things 3 The Game. Operazione riuscita o mero giochino da vendere cavalcando il successo del telefilm? Tranquilli, vi anticipiamo già che in questa recensione vi parleremo di una produzione molto interessante, e che tuttavia dovreste giocare solo dopo aver guardato la serie TV su Netflix.
Stranger Things 3 The Game: la trama
Stranger Things 3 The Game è il videogioco a tema dedicato a Stranger Things 3, e per ovvi motivi già questo dovrebbe mettervi in allarme. Se non vi mette sufficientemente in allarme allora ci pensiamo noi a rincarare la dose: non azzardatevi nemmeno per sogno a giocare al titolo senza prima aver visto la serie TV targata Netflix. E vi spieghiamo anche il motivo di questa drastica presa di posizione: la trama del gioco non è altro che quella della terza stagione, affrontata episodio per episodio, capitolo per capitolo, con dovizia di particolari ed estrema cura. Ciò è estremamente positivo per chi ha adorato la produzione televisiva, e difatti lo spettatore di Stranger Things 3 resta anche il pubblico ideale per Stranger Things 3 The Game, che vi ritroverà atmosfere, personaggi e narrazione del primo prodotto. Tutti gli altri, però, non devono avvicinarsi al gioco prendendolo come uno spin off estemporaneo, perché non lo è.
Buona notizia invece per chi si aspetta di conoscere retroscena particolari, curiosità aggiuntive e via dicendo sui propri personaggi preferiti: le missioni secondarie di Stranger Things 3 The Game mirano ad approfondire molti aspetti lasciati in sospeso o trascurati dalla serie televisiva di Netflix, chiaramente senza esagerare e senza fornire poi alla fin fine informazioni da strapparsi i capelli. Comunque potreste tranquillamente vedere il videogioco come accompagnamento e completamento dello show televisivo: un prodotto di accompagnamento, tra l’altro, molto curato: non è un aspetto da dare per scontato di questi tempi a riguardo dei videogiochi lanciati in parallelo con film o serie TV omonime. Per ovvi motivi non vi anticiperemo nulla circa la trama di gioco, vi diremo soltanto che per portarla a termine occorreranno circa dodici ore in totale, che possono tranquillamente diventare 10 per i più rapidi o quindici per chi vuole davvero gustarsi ogni pixel. Terminata l’avventura principale è possibile ricominciare il gioco con tutti i personaggi già disponibili dall’inizio, ma con la morte permanente degli stessi: la sfida vi attende.
Il gameplay
Stranger Things 3 The Game è un gioco che potremmo far rientrare genericamente nella tipologia “avventura”, e che si propone come vera e propria citazione all’era dei primi cabinati. Il titolo è realizzato con una grafica in 16 bit e con una colonna sonora altrettanto evocativa: si tratta di una vera e propria direzione artistica che punta a rendere videogioco l’atmosfera di Stranger Things 3, serie TV tutta basata sulla nostalgia per gli anni ’80. Il giocatore esplora il mondo di gioco che ben conosce, controllando un numero impressionante di personaggi giocabili (dodici in totale, alcuni dei quali segreti) in quello che si rivela sin da subito come un curioso picchiaduro a scorrimento in salsa arcade: si percorrono ambienti di gioco sufficientemente contenuti, si picchia tutto ciò che sembra picchiabile a schermo, si raccolgono bonus, oggetti utili e altri strumenti, e poi si prosegue di livello in livello. Le possibilità offerte dal mondo di gioco aumentano proseguendo nella trama principale, ed è qui che Stranger Things 3 The Game mostra il suo cuore moderno: quello di una produzione concettualmente molto più intricata e complessa di quanto non sarebbe mai potuto essere un qualsiasi arcade. Basta navigare tra i menù di gioco per rendersene conto: i personaggi condividono un inventario liberamente consultabile, oggetti collezionabili, strumenti che possono essere potenziati, una finestra per consultare informazioni circa le missioni principali e le secondarie, la mappa dell’area locale e di quella globale e molto altro ancora.
Gli spostamenti tra i livelli, che coincidono con singoli luoghi della cittadina e dei suoi dintorni (gli spettatori del telefilm li conoscono bene) sono collegati da un sistema di viaggio rapido: stupisce però che nello spostamento tra ogni singolo luogo e l’altro, persino tra diversi punti del centro commerciale, siano sempre presenti schermate di caricamento. Non durano moltissimo, sia chiaro, ma in una produzione così minimalista stupisce che vi sia persino qualcosa da caricare. Stranger Things 3 The Game è pensato per sfruttare in ogni momento il multigiocatore locale (l’online è assente), in modo che il primo giocatore prenda il controllo di uno dei protagonisti e il secondo di uno dei suoi compagni. Se preferite giocare da soli o semplicemente non avete amici, un semplice tasto vi permetterà di spostare il controllo dal primo personaggio al secondo, e un altro tasto permetterà di cambiare un membro del party con uno degli altri undici che avrete sbloccato: a schermo ne verranno comunque sempre mostrati solo due per volta, gli stessi che potrete utilizzare. Ma gli scambi sono fortunatamente immediati e indolori, e così deve essere: ogni eroe possiede abilità uniche e differenziate, che spaziano da attacchi a corto raggio ad altri a distanza, oppure ad opzioni di recupero per la salute e altri bonus ambientali. La prospettiva alla Diablo (isometrica) non deve trarvi però in inganno: Stranger Things 3 The Game è un titolo profondo, artisticamente anche molto curato, ma si nota di come sia il lavoro di un piccolo team: non raggiunge mai i livelli di complessità e la varietà del gameplay di titoli anche solo vagamente simili a Diablo.
Stranger Things 3 The Game è il videogioco basato sull’omonima serie televisiva Netflix, e punta proprio agli spettatori dello show: segue passo passo gli eventi della terza stagione, e li arricchisce con interessanti retroscena confinati alle missioni secondarie. Si tratta di un picchiaduro a scorrimento fortemente narrativo, molto divertente e anche discretamente longevo: la direzione artistica è curata e azzeccata, perché Stranger Things 3 The Game si ispira fortemente all’era 16 bit. Ad ogni modo resta pur sempre una produzione contenuta, realizzata da un piccolo team e con risorse visibilmente limitate: non aspettatevi la profondità offerta da altri titoli simili, e neppure un livello di dettaglio impressionante (che altri titoli in pixel art raggiungono invece sempre più spesso).