Attack on Titan 2 Final Battle Recensione

Attack on Titan 2 Final Battle

Attack on Titan 2 Final Battle Recensione | Negli ultimi anni, il titolo di Shingeki no Kyojin è stato associato a tre sfumature diverse. Inizialmente c’è la nostra traduzione, ossia L’attacco dei giganti, che ha spiegato meglio di qualsiasi altro adattamento quanto l’umanità del manga di Hajime Isayama fosse stata inevitabilmente soggiogata dagli Anomali colossali; c’è la versione americana, ovvero Attack on Titan, che nella traduzione diretta andrebbe a significare l’attacco sui giganti. Una connotazione di certo più violenta e reazionaria, ma solo nell’ultima stagione dell’anime si è arrivati ad avere una definizione tecnica del Kyojin. Gli ultimi avvenimenti raccontati nel cartone animato di Wit Studio sono andati difatti a scardinare con forza le fondamenta dei giganti e a raccontare una nuova, inedita storia, forse più intimista rispetto al manga che avevamo imparato a conoscere nel 2009. Più delle altre, insomma, la terza stagione avrebbe avuto il bisogno di un suo adattamento videoludico, ed è stata nientemeno che Koei Tecmo a intervenire per colmare il vuoto. Il 20 marzo ha segnato infatti l’annuncio di Attack on Titan 2 Final Battle, ossia un’espansione ufficiale per il secondo capitolo della saga videoludica. Ora tornato nella sua versione definitiva, abbiamo finalmente avuto modo di vivere l’ultima grande guerra della terza stagione.

Attack on Titan 2 Final Battle

Le vicende della terza stagione vengono raccontate con cura in Episodio personaggio.

Attack on Titan 2 Final Battle: addio, compagno di vita

Molti giocatori di Attack on Titan ricorderanno il compagno di vita, membro del 104esimo corpo dei cadetti e nostro avatar digitale nelle disavventure di Eren, Mikasa e Armin. Ecco, dimenticatevi in toto della sua esistenza. Koei Tecmo ha infatti deciso di staccare forzatamente gli ultimi episodi de L’attacco dei giganti con l’introduzione del cosiddetto Episodio personaggio. Pensandoci bene, la nuova modalità sembra un’aggiunta gradita nei contenuti di Attack on Titan 2, mostrandoci tutte le tragedie della terza stagione attraverso la reale prospettiva dei personaggi principali del manga. Levi, per esempio, sarà il nostro one man army. A livello pratico, tuttavia, Koei Tecmo entra in contraddizione diretta ed elimina il nostro compagno di vita dalle logiche della narrazione. Scelte artistiche, diranno. Ma una cosa è certa: Episodio personaggio è una modalità che arriva a concludersi in una manciata di ore e, tra un livello selezionato e l’altro, risulterà un’avventura ben più dispersiva della modalità Storia. Ma più di ogni altra cosa, Koei Tecmo ha lanciato il sasso e ha poi ritirato la mano in un goffo modo, evidenziando una discrepanza davvero troppo eccessiva tra due modalità che mai si sarebbero dovute separare.

D’altro canto, la storia raccontata in Attack on Titan 2: Final Battle è la perfetta rappresentazione di ciò che un videogioco ispirato da un anime dovrebbe fare, dividendo il racconto delle vicende tra una struttura grafica da visual novel e alcune cutscene nei momenti clou del gioco; e fidatevi, ce ne saranno a bizzeffe. Superando anche il recente caso di Naruto Ultimate Ninja Storm 4 nella ricostruzione della storia, Final Battle riesce a riassumere con vigore tutte le teatrali scene dell’anime, donando agli appassionati un modo del tutto inedito per vivere la storia di Eren Jaeger. Ecco, se solo ci fosse un sistema di gioco dinamico a sostenerlo…

Attack on Titan 2 Final Battle

Gli attacchi combinati con gli altri soldati risultano meravigliosi anche con le nuove bocche da fuoco.

Armi, armi, armi!

Mutando la concezione del Meccanismo di Manovra Tridimensionale, Attack on Titan 2: Final Battle introduce altre tre tipologie di armi all’interno del gioco: abbiamo le nuove Lance di tuono, l’ODM Anti-Uomo e… un gatling. Sì. Non un’arma di artiglieria fissa o dei fucili, che almeno avrebbero un loro motivo d’essere nell’universo de L’attacco dei giganti, no. Nel caso del gatling, i nostri personaggi imbracceranno letteralmente due mitragliatrici giganti tra le mani, delle mostruosità meccaniche da scatenare tutte sui gracili Giganti. È lo spirito ignorante di Koei Tecmo che finalmente si sprigiona in tutta la sua foga, c’è da dirlo, ma va bene così. Dopotutto, ogni arma da fuoco avrà un suo perché.

L’ODM contro gli esseri umani è un esempio lampante, visto che le leggendarie pistole sfruttate da Kenny non si potranno scaricare a piacimento, ma verranno invece condizionate da una marea di elementi, inclusa la distanza dal nostro avversario, Gigante o umano che sia. Il rischio, in questo caso, è quello di avvicinarci eccessivamente all’avversario e di rimanere preda di un suo attacco, ed è anche così che il gameplay di Attack on Titan 2 riesce ad andare oltre il classico Meccanismo di Manovra Tridimensionale. Certo, si va a perdere il fascino delle lame, l’unico metodo reale di difesa contro i Giganti nel manga di Isayama, ma a guadagnarci è essenzialmente il giocatore. Rimane la costante della noia, centro nevralgico delle avventure firmate Koei Tecmo, ma con tutti i nuovi strumenti di morte sarà davvero difficile arrivare al punto di non ritorno se non dopo decine e decine di ore di gioco.

Attack on Titan 2 Final Battle

Racimolare i materiali e vedere la lenta crescita della Base sarà uno dei (tanti) piaceri di Riconquista territorio.

Dedica il tuo cuore

Oltre alla nuova terza stagione e alla rinnovata armeria di Attack on Titan 2, la più grande novità di Final Battle si concentra tutta in una nuova modalità, ora nota come Riconquista territorio, che ci metterà al diretto comando di una Divisione e di un personaggio a nostra scelta, compagno di vita incluso. Il risultato che si ottiene è un gestionale nel quale dovremo risolvere i tragici danni causati dal Gigante colossale. Partendo dal Wall Rose, ormai invaso dagli Anomali, dovremo muoverci tra i vari punti della mappa per liberare le zone dalla nuova minaccia, stando attenti a non affaticarci oltre il nostro limite. Come un classico gestionale, infatti anche in Riconquista territorio dovremo coordinare i nostri movimenti a seconda dei turni che avremo a disposizione, tornando infine alla nostra Base per riconsegnare il Bottino di guerra ottenuto e prepararci alla prossima offensiva.

Ed è al ritorno che, d’altronde, avremo modo di gestire il nostro viaggio come se fosse un vero e proprio roleplay: potremo muoverci nella Sala operativa per migliorare alcune zone della Base, come la Piazza (che aumenta il numero di turni che si hanno a disposizione). Per chi volesse creare un esercito tutto suo, invece, la modalità offre anche un metodo per cambiare non solo l’emblema della Divisione, ma anche la formazione dell’esercito. Potremmo reclutare un docile Levi Ackerman e poi inserirlo come comandante del nostro corpo, facendogli attivare la sua abilità esclusiva e liberando con facilità una determinata zona del Wall Rose, così come avremo modo di gestire quattro soldati unici durante la nostra esplorazione, che ci aiuteranno di tanto in tanto per indebolire un Gigante a nostra scelta.

Tra armi da creare o migliorare, senza contare tutti i personaggi con i quali potremo far avanzare la cosiddetta barra del cameratismo, la nuova modalità è perfetta per vivere un’esperienza totalmente distaccata dalla storia de L’attacco dei giganti, e al contempo espansa rispetto alla modalità alternativa, che invece ci getta direttamente tra una serie di missioni stantie, in solitaria o in compagnia di alcuni amici online. Anche lì c’è una certa attrattiva, vista anche la possibilità di giocare assieme ad altri umani e l’offerta di giocare con altri 5 personaggi nuovi di zecca (che aumentano il numero di soldati disponibili a un totale di 40), ma la modalità Riconquista territorio riesce a offrire un modo sicuramente simpatico per vivere l’universo di Shingeki no Kyojin.

Attack on Titan 2: Final Battle è tutto fuorché il miglior hack ‘n’ slash di Koei Tecmo, ma rimane il miglior videogioco dedicato a L’attacco dei giganti; ora nella sua versione definitiva. Sfruttare il nuovo armamentario offerto dall’espansione migliora considerevolmente il sistema di gioco, che soffriva con il solo Meccanismo di Movimento Tridimensionale, e dedica una serie di modalità uniche a ogni possibile giocatore; una storia inedita per vivere la grande guerra della terza stagione e un gestionale tutto nuovo per chi ha sempre voluto raccontare la sua storia nel mondo di Isayama. Rimangono alcuni difetti storici dei titoli di Koei Tecmo, come la incessante ripetitività del gameplay e una noia che si fa inevitabilmente sentire dopo le prime, avvincenti ore di gioco, ma il più grave insulto di Final Battle rimane il suo prezzo. A un costo totale di 50 euro, l’espansione di Attack on Titan 2 non dovrebbe mai essere considerato un gioco a sé stante, degradando il DLC a un mero contenuto accessorio da scaricare (con molte riserve) solo dal fan nudo e crudo.

Dopo un rito di iniziazione tenuto dalle alte cariche di GamesVillage, Valerio è stato accettato come redattore. È il più giovane del gruppo e, nonostante le apparenze, nasconde un grande talento. Ma lo nasconde molto bene! Non vi consigliamo di partire con lui: leggende narrano che chi l'abbia seguito si sia perso nei meandri della misteriosa Pomezia.