The Witcher 3 Wild Hunt Complete Edition | Qualche estate fa, costretto a passare un lungo weekend sulla costa, mi ritrovai a giocare The Witcher 3 con una PS4 collegata ad un vecchio LCD HD Ready. Non il massimo, certamente. Eppure, quelle sessioni furono ugualmente piacevoli, appagati, meravigliose come il titolo stesso. Ecco perchรฉ, alla fine dei conti, The Witcher 3 su Switch non รจ una conversione tecnicamente castrata di un normale videogioco, ma un piccolo miracolo tecnologico che trasla uno dei titoli piรน iconici di questa generazione su un piano diverso. Non il migliore ma, a seconda delle esigenze, neppure il peggiore. Non per forza.
Il nostro amabile eroe contro una temibile bestia.
The Witcher 3 Wild Hunt Complete Edition: The Switcher
Un miracolo, giร . The Witcher 3 le stimmate se le porta dietro dalla pubblicazione originale. Una pietra miliare, uno di quei videogiochi che, capita una o due volte a generazione, riescono ad influenzare lโintero mercato. The Witcher 3, ancor di piรน col senno di poi, รจ un capolavoro vero, capace di gettare le basi strutturali del moderno Gioco di Ruolo. Lโambientazione medieval fantasy, per chi fosse a digiuno di informazioni, รจ presa, proprio come la gente e le creature che la popolano, dai romanzi dello scrittore polacco Andrzej Sapkowski. Il Witcher, appunto. Geralt รจ uno strigo, ovvero un umano mutato da pozioni e allenamenti estenuanti, chiamato a cacciare i mostri e, pure, nel corso di una carriera letteraria specchiata, in qualche modo, sul prodotto video ludico, a salvare mondi e regni, senza disdegnare, anzi, le belle streghe che lo accompagneranno, spesso e volentieri, nelle sue avventure. Il primo Witcher gettรฒ le basi. The Witcher 2, con una trama forte di intrighi di natura politica, le fortificรฒ. The Witcher 3 cristallizzรฒ tutte quelle qualitร , esportando non solo la saga, ma il concetto stesso di Action RPG su un livello inedito, migliore. Il migliore di sempre. Posizione, in qualche modo, condivisa a posteriori con Breath of The Wild, altro capolavoro che, proprio su Switch, vive la sua migliore versione. Non รจ allora un caso che, dopo oltre 4 anni, quellโicona di meraviglia firmata CD Project Red goda di nuova vita anche su hardware Nintendo, perdendo per strada pixel, texture, effettistica e ombre. Neanche un briciolo, perรฒ, della sua innata bellezza. Questione di genetica, questione di filosofia.
Il porting non รจ stato facile. Nonostante i risultati giร ottenuti da Panic Button, in tema di conversioni, con Doom e Wolfenstein, tanto per dire, la sfida affrontata da Saber Interactive รจ ancora piรน ambiziosa. Questo perchรฉ The Witcher 3 รจ un open world vastissimo, credibile. Persino vivo. Tra le meraviglie architettoniche di Novigrad e le nefandezze del Velen. Tra le lande dello Skellige e i vigneti del Toussaint. Non hanno voluto rinunciare a nulla, in terra polacca, infilando di forza in quei circa 30 GB lโintera esperienza originale e pure le due splendide espansioni. Neppure, manca un dialogo o anche solo una quest. Tutto รจ concettualmente e contenutisticamente uguale ed identico alle versioni giocate e rigiocate su hardware ben piรน performanti. Da PC a PS4 e Xbox One X, fino alle esperienze, via patch, in 4K. Ed ecco, appunto, che spuntano fuori le rinunce. Solo tecniche, sia chiaro. E non รจ detto che non siano pesanti. Perchรฉ quelle risoluzioni, la piccola ibrida di casa Nintendo, puรฒ solo sognarle. In docked, la console fatica a toccare i 900p, evidentemente raggiunti durante i filmati, per ancorarsi sui 720, vetta sfiorata in portatile solo nelle cut scene e alternata, quindi, ad una risoluzione sub hd durante il gioco. Roba da farsi lacrimare gli occhi, in entrambi i casi. E pure un poโ il cuore. Perchรฉ tutto, a schermo, appare evidentemente sgranato, impastato. Lontano dagli standard generazionali e, pure, dai migliori titoli ammirati sul piccolo hardware giapponese. Sotto certi aspetti, questa Complete Edition il meglio lo mette in mostra proprio in portabilitร dove le magagne, per cosรฌ dire, sono meno evidenti. In questo caso, perรฒ, bisogna scendere a compromessi con la leggibilitร dei testi e, soprattutto, della scena. Non sempre un combattimento, tanto per dire, permette di comprendere bene quanto sta accadendo. Colpa delle dimensioni, certo. Colpa, pure, della solita risoluzione. Dโaltro canto, su diagonali piรน ampie, tutto risulta piรน leggibile, ma anche piรน povero in termini di dettaglio ed effettistica. Lโaliasing รจ persistente, proprio come i fenomeni di flickering. Semplificata allโosso รจ lโilluminazione: ancora capace, in determinate situazioni, di regalare momenti piuttosto intensi, ma in linea generale poco raffinata nelle transazione. Dโaltro canto, lโabbassamento della qualitร delle texture รจ chiaramente percettibile, con unโaltalena tra giocato e cut scene impossibile da non notare. Ora, al netto dei tagli, pur pesanti, operati in fase di conversione, a The Witcher 3 su Switch continuiamo a volere bene. Perchรฉ alla fine, nella conta di ciรฒ che cโรจ e quello che non cโรจ piรน, lโago della bilancia pende a favore della produzione. Tutto quello che, per davvero, ha reso grande lโepopea di Geralt su altri lidi, rende gigante anche questa edizione che si riprende con forza quanto lasciato sullโaltare delle prestazioni quando, semplicemente, si gioca in mobilitร . La sola idea di tenere in mano quel mondo cosรฌ vasto e cosรฌ caratterizzato, sin dallโannuncio, ci ha eccitato. E lโeccitazione, anche a fronte di tutte le rinunce in ambito grafico, รจ immutata.
A breve, salterร una testa!
The Witcher 3 Wild Hunt Complete Edition: Polonia mia, Polonia in fiore
Merito, questo, di un amore polacco grande cosรฌ. Saber Interactive, evidentemente ben imbeccata da CD Project, ha ben compreso cosa fosse davvero importante. In primis, lโatmosfera, preservata da un lavoro artistico originale mai intaccato. Animazioni, espressioni facciali, doppiaggio. Nulla, da questo punto di vista, รจ stato toccato. Tanto per dire che The Witcher 3, su Switch, si gioca nello stesso modo. Con gli stessi e opulenti contenuti. La Complete Edition tiene fede al suo nome, proponendo lโavventura principale e, anche, le due espansioni. Heart of Stone, il primo DLC rilasciato, tocca punte di eccellenza sul fronte narrativo, con una trama profonda, spaventosa e divertente, ma anche con protagonisti e antagonisti eccezionali. Blood and Wine, invece, propone una nuova mappa, la regione del Toussaint, e, ancora, altri spunti narrativi. Queste nuove fasi, per altro colorate da alcune nuove meccaniche nel sistema di sviluppo del personaggio via mutazioni, si mescolano in maniera raffinata al gioco principale, per un monte ore decisamente elevato. 100, 200, 300. Per i completisti, e non solo per loro, lโofferta รจ ricca, ricchissima. Sempre, e sottolineiamo sempre di qualitร . La struttura di The Witcher 3, a dispetto della formula open world, prevede una trama principale avvincente, preponderante. A stupire ancora oggi รจ, perรฒ, la varietร e la qualitร delle โsecondarieโ, ad oggi un unicum nellโintero mercato. Ogni linea di dialogo, ogni personaggio, persino quello allโapparenza piรน insignificante, ha una sua dignitร , una sua personalitร .ย Una sua funzione ben specifica allโinterno degli equilibri che governano le avventure dello strigo. Vale la pena, nonostante la natura stessa di una recensione chiamata a valutare lโopera di conversione, spendere due parole sul protagonista. Geralt di Rivia รจ un personaggio sfaccettato che incarna lโeroe imperfetto. Meglio, il perfetto antieroe, talmente carismatico da resistere al suo stesso universo per apparire come guest star in altre produzioni esterne allo studio polacco. The Witcher 3, in questo senso, รจ una sorta di odissea che chiude la carriera di Geralt, in questa avventura alla ricerca della discepola Ciri, ma anche con la minaccia della Caccia Selvaggia. Nel mezzo, le affascinanti streghe, gli odiati portali, i โcontrattiโ, i bordelli. Quella Novigrad un poโ โscattosaโ eppure tanto suggestiva, le paludi del Venel e la stupefacente solitudine del Velen. Ma anche un combat system, basato su parata, attacco e โsegniโ che, pur imperfetto, resta solo un elemento tra mille di una produzione maestosa. Filosoficamente perfetta. Da oggi, persino portatile. Lunga vita a The Witcher 3.
The Witcher 3: La Caccia Selvaggia รจ, in questa Complete Editon per Switch, il solito e meraviglioso capolavoro polacco giร ammirato su altre piattaforme. Pur perdendo qualcosa e anche piรน sul fronte tecnico, le qualitร ludiche del titolo restano intatte guadagnando, anzi, sul fronte della portabilitร . Una trama principale sontuosa, due espansioni qualitativamente notevoli, una struttura stratificata e appagante. Insieme allโultimo Link, Geralt di Rivia รจ il simbolo di una generazione che merita di essere giocato e, perchรฉ no, persino rigiocato. Anche in bassa definizione. Come in quellโestate di qualche anno fa.