Override Mech City Brawl | The Balance Inc. e Modus Games non hanno avuto peli sulla lingua: il loro titolo è inequivocabilmente diretto a coloro che, come noi, sono appassionati di film in cui enormi robot se le danno di santa ragione contro altrettanto grandi mostri. Citiamo Pacific Rim in quanto l’esempio è più calzante, ma potremmo anche ricordare le prime trasposizioni sul piccolo schermo dei Power Rangers. Override Mech City Brawl ci pone all’interno di uno di quei mech per combattere dei veri e propri kaiju. Ora che è stato rilasciato su Nintendo Switch, il titolo resta un mix di pugni e calci, robot di ogni forma contro nemici più o meno grandi. Ma purtroppo, fatichiamo a trovare qualcosa in più che potrebbe essere il gioco, anche a tanti mesi dal rilascio sulle altre piattaforme.
Pronti a darvele di santa ragione?
Inutile nasconderlo: Override Mech City Brawl trasuda una prevedibilità fin troppo costante, e gli elementi in cui davvero si differisce sono i mecha e i kaiju, fortunatamente sempre differenziati. Ne troveremo davvero di tutti i tipi, magari che ricordano draghi, fate, principesse, golem, o anche dei Gundam; i mostri, intanto, sono abominevoli creature di ogni forma e colore, a volte con più arti, enormi fauci o lunghi e pericolosi artigli. Va da sé che anche il modo in cui ci attaccano varia di conseguenza, cosa che li rende più o meno aggressivi, soprattutto in base alle situazioni. Ma come potremo difenderci da tali mostruosità? Semplice, con pugni e calci.
Override Mech City Brawl, tra robot giganti e creature mostruose
Avete capito bene: la vostra arma primaria per difendervi da enormi mostri volenterosi di ridurci in mille pezzi sono le nostre braccia e gambe. Ma attenzione, ricordate che state pilotando un enorme robot futuristico! Per muovere i suoi arti, quindi, dovremo utilizzare i trigger e i bumper dei Joy-Con per controllare rispettivamente le braccia e le gambe. ZL per un sinistro e ZR per un destro, semplicemente e senza troppi giri di parole. Gli attacchi con L ed R rappresentano il calcio basso e quello alto, e possono anche essere combinati ai pugni per colpi ancor più devastanti. Tenendo premuto il pulsante, peraltro, potremo caricare gli attacchi e infliggere più danni, ma ciò va inevitabilmente a gravare su quello che è il primo, grande difetto del sistema di combattimento: i movimenti sono tristemente lenti e statici, ponendoci spesso in situazioni in cui restiamo indifesi per alcuni istanti, in cui i nemici possono far di noi quello che vogliono.
Preparatevi a saltare e schivare gli attacchi dei nemici
I veri problemi sorgono quando giochiamo con i Joy-Con e non con il Pro Controller, dato che i tasti dorsali sui primi sono più piccoli e difficili da raggiungere verso il pad più “professionale”. Va da sé che l’esecuzione di combo più complesse vi costringerà a premere ZL ed L (o ZR ed R) con due dita contemporaneamente, il ché non è poi così comodo. Il gameplay resta pigro e ripetitivo, che si avvantaggia poco delle abilità caratteristiche di ciascun eroe, talvolta neanche troppo differenziate l’una dall’altra. Quando alcuni slot sotto la barra della vita saranno pieni, potremo scagliare sui mostri delle mosse più o meno forti e che hanno effetti diversi, come sparare un raggio di energia o effettuare una combo rapida. Addirittura raccogliere e lanciare gli oggetti equipaggiabili, come scudi o spade, è irrazionalmente lento.
Una produzione fin troppo semplice
A peggiorare la situazione c’è una sorprendente scarsità di modalità di gioco, tra cui il multiplayer in locale in split-screen, online e la campagna, che però è suddivisa per ogni personaggio. Nota dolente va fatta per il gameplay con due Joy-Con in orizzontale, inevitabilmente assente, dato il sistema di combattimento che richiede quattro tasti dorsali. Per quanto riguarda la storia, c’è davvero poco da dire (di positivo, ci teniamo a specificare). Sebbene la trama presenti dei buoni colpi di scena e risvolti narrativi abbastanza interessanti, abbiamo avuto difficoltà a immergerci in quel mondo devastato dall’attacco degli “xenotipi“, come Override Mech City Brawl li chiama. D’altro canto, anche i personaggi sono ben caratterizzati, simpatici al punto giusto ma dalle cui parole capiamo che il comparto narrativo è maggiormente indirizzato a un target più giovane, che non ha bisogno di una storia eccessivamente intricata o complessa, e che con tutta probabilità si avvinghieranno sui pulsanti per saltare inutili dialoghi. Per avanzare nella trama dovremo così completare una serie di missioni, facili e molto brevi, in modo da poter poi sbloccare la lotta contro un boss e il conseguente continuo della narrazione. Come avrete ormai capito, Override Mech City Brawl risulta essere fin troppo semplice anche in questo aspetto.
In modalità portatile, giocare in multiplayer non è affatto scomodo visivamente
Ammettiamo che, provandolo su Nintendo Switch, ci aspettavamo qualche lieve incertezza tecnica e un comparto grafico castrato rispetto quello per PlayStation 4, Xbox One e Steam, eppure non è stato così, anzi! I ragazzi di The Balance Inc. sono stati più che bravi a portare sulla console ibrida di Nintendo un’opera visivamente pulita, con texture chiare e in una risoluzione accettabile sia in TV che in portatile. Ma è proprio su quest’ultima modalità che il titolo dà il meglio di sé perché sul piccolo schermo diventa conseguentemente più difficile notare le imperfezioni. Stesso pregio non vale però per il frame rate, dato che un occhio più attento noterà dei cali di frame in sequenze più affollate. Peccato però per il modo in cui gli edifici crollano su sé stessi, palesemente scriptato e mai davvero realistico come potrebbe invece essere. Ultima citazione d’onore va fatta alla colonna sonora, sicuramente curata e assegnata correttamente in base alle scene o alle mappe, ma fin troppo scontata e che annoia fin troppo facilmente.
https://www.youtube.com/watch?v=LYuGputbDCs
Potremo riassumere Override Mech City Brawl con una parola: semplicità. Il titolo di The Balance Inc. e Modus Games su Nintendo Switch non ha la possibilità di sfoggiare una sua anima come tenta continuamente, ora per una banalità generale, ora per una scarsa cura della quantità e della qualità della produzione. Non è assolutamente un titolo noioso, ci teniamo a specificarlo, ma sarebbe potuto essere qualcosa di più divertente e unico nel suo genere. Le premesse erano davvero molto buone e le nostre speranze erano riposte soprattutto in un combat system originale, ma che è invece fin troppo monotono data la scarsità di combo effettive, che avrebbero reso tutto molto più veloce ed epico. Epicità, ecco ciò che manca davvero a questo gioco.