Se c’è qualcosa per cui i giapponesi diventano pazzi, quello è il collezionismo. Inutile nasconderlo, i giocatori del sol levante sono amanti del completismo più sfrenato e ad esempio di ciò c’è anche il successo del brand dei Pokémon. Ma mentre le creature di Satoshi Tajiri hanno ormai la loro fetta d’utenza, altri preferiscono qualcosa di più grande, più potente, più aggressivo. Ed ecco che entrano in campo enormi robot dagli occhi luminosi, giganteschi fucili e immense spade laser. I Mobile Suit Gundam, probabilmente il mecha più conosciuto al mondo, amatissimo da grandi e piccini, anche oltreoceano sebbene non come in Giappone. Un brand così longevo che probabilmente anche i nostri genitori vedevano gli episodi di Gundam su Italia 1 e ricordano quelle impressionanti trasformazioni che li hanno tenuti incollati sulle TV a tubo catodico. Bandai Namco e Sunrise hanno voluto spingere sul fattore nostalgia per portare sui nostri PC un’opera sicuramente sorprendente, ma che fa sentire fin troppo il peso degli anni.
Epico, ma non troppo
SD Gundam G Generation Cross Rays si presenta immediatamente come la collezione di molteplici serie del Super Deformed in un unico tetto offrendo agli utenti la possibilità di scoprire o rivivere alcune saghe di SD Gundam: tra queste abbiamo Mobile Suit Gundam Wing, SEED, 00, Iron-Blooded Orphans e tutte le relative sotto-serie. Il “Generation” del titolo, infatti, si riferisce proprio all’idea di festeggiare il quarantesimo anniversario del brand unendo le prime divisioni di esso. Il risultato è uno strategico a turni in stile XCOM e Fire Emblem ma soprattutto ispirato al predecessore spirituale Super Robot Wars, fortemente improntato su una componente narrativa da visual novel. Aspettiamoci infatti di vedere numerosissime linee di dialogo testuale, a tratti doppiato in giapponese, tra uno scontro e l’altro. Il gameplay puro ci porta su un campo di battaglia diviso in caselle, su cui potremo muovere le unità alleate durante il nostro turno, compiere determinate azioni e attendere la mossa dell’avversario. Nulla di particolarmente complesso, anzi, l’opzione per muoverci e attaccare sono semplici e immediate, mai scontate come ci si potrebbe aspettare ma essenziali al punto giusto. Rispetto i primi capitoli della serie è stato introdotto un sistema che permette di attaccare in gruppo determinati nemici o anche di muovere più Gundam contemporaneamente, cosa che velocizza di molto il gameplay e lo rende più immediato.
Una generazione di SD Gundam
Se amate i Mobile Suit dovete tenervi stretti da qualche parte, perché in SD Gundam G Generation Cross Rays troverete la bellezza di ben 30 Gundam, altrettanti personaggi e molte altre varianti presi direttamente dalle varie serie. Potremo lottare con ognuno di essi e schierarli a nostro piacimenti sul campo di battaglia, cosa che stuzzicherà non poco il palato degli appassionati. Ciò che non abbiamo amato, però, è lo stile artistico quasi “chibi” utilizzato per rappresentarli, a nostro avviso poco consono al contesto. Sarebbe stato meglio utilizzare le fattezze originali dei Gundam: enormi, potenti ed epici come piacciono a noi. A rendere più emozionante questi “robottini” ci sono le animazioni degli attacchi e della difesa, dato che quando due mecha stanno per scontrarsi potremo decidere di far partire una piccola scena d’intermezzo che varia in base allo scenario, alle armi utilizzate e i piloti che mostrerà lo scontro in modo diretto. Inoltre, anche la meccanica di contrattacco o schivata dei colpi nemici ha ricevuto un suo trattamento, dato che è inclusa magistralmente in queste bellissime animazioni.
La componente narrativa, al contrario di come potrebbe sembrare, risulta essere una vera e propria motrice per tutte le campagne giocabili. Non solo getta le basi su quelli che saranno poi gli scontri e il gameplay vero e proprio, ma consente anche di riscoprire (o anche scoprire, per i neofiti) le storie di Wing, SEED, 00 e Iron-Blooded Orphans. Potremo rendere automatici i dialoghi, più veloci o anche leggere il log con tutti i testi. Insomma, se rimuovessimo il comparto strategico SD Gundam G Generation Cross Rays sarebbe una vera e propria visual novel. La longevità, peraltro, è avvantaggiata dalla presenza di così tante generazioni di SD Gundam, che rende G Generation Cross Rays sorprendentemente lungo. Questo pregio, però, finisce per essere un difetto nel momento in cui ci rendiamo conto che è presente una notevole ripetitività degli eventi, così delle lotte. Nulla di cui preoccuparsi se si è fan del brand, ma se non lo si è si potrebbe finire col portare alla luce non solo questi, ma anche un’altra serie di imperfezioni.
L’elemento che più ci ha fatti storcere il naso, infatti, è proprio il comparto grafico, che non riesce mai ad essere moderno come potrebbe e dovrebbe. Tutto, dalle texture alle animazioni, fino ad arrivare addirittura alle interfacce, risulta essere molto datato e, di conseguenza, vecchio. Dare una rinfrescata all’intero comparto visivo non sarebbe stata affatto una cattiva idea, anzi, sarebbe stato anche un ottimo espediente per convincere più utenti ad avvicinarsi a SD Gundam G Generation Cross Rays. Al contrario, possiamo affermare di essere rimasti decisamente più convinti della colonna sonora, notevolmente varia anche se durante gli scontri più duraturi potrebbe annoiare per ripetitività. Tuttavia, ci ha fatto piacere vedere come la soundtrack sia stata ben gestita e soprattutto scelta tra le tante serie disponibili in G Generation Cross Rays.
Il problema più grande di SD Gundam G Generation Cross Rays è il fatto che il target di riferimento sono principalmente gli amanti di vecchia data del brand. Certo, quelli che vogliono avvicinarsi ai Super Deformed avranno modo di scoprire in modo approfondito gli eventi e i personaggi delle prime serie ma nulla di più, anzi, probabilmente si ritroveranno spaesati dinanzi tanti contenuti. Fortunatamente, l’accessibilità del gameplay rende il processo di conoscimento meno doloroso e più semplice. Gli appassionati, al contrario, troveranno in G Generation Cross Rays una ventata d’aria fresca per lo strategico a turni, nonché un modo perfetto per riscoprire ancora una volta gli albori degli SD Gundam.