Da pochi giorni Kingdom Hearts III si è arricchito con un nuovo contenuto scaricabile intitolato ReMind (QUI per la recensione), a cui è stato affiancato un corposo aggiornamento gratuito ( 1.07 ) il quale introduce due nuovi Keyblade, Portafortuna e Lontano Ricordo, e alcune migliorie del combat system, tra cui alcune abilità da attivare per Sora. L’ultima avventura della saga di Tetsuya Nomura, non ha ricevuto una calorosa accoglienza da parte dei fan più accaniti, né tanto meno il DLC venduto per 29,99€ il quale, svolge l’ingrato compito di chiarire alcuni elementi narrativi trascurati nel gioco base. In un tempo in cui il pubblico non perdona, è inutile menzionare le perplessità e il disappunto dei fan nei confronti di un’opera che ha raggiunto una tappa fondamentale del suo viaggio, ma le lamentele, in buona parte dei casi, son puramente legittime, nonostante nemmeno il sottoscritto si trova d’accordo con alcune critiche mosse verso il titolo o il suo stesso creatore: ricordiamoci che Kingdom Hearts è una proprietà intellettuale di Walt Disney e Square Enix, da cui dipendono maggior parte delle scelte del prodotto finale, scelte a cui difficilmente Tetsuya Nomura può ribellarsi, nonostante sia una sua creatura. Perché dopotutto, le cose vanno ribadite: Kingdom Hearts è Tetsuya Nomura, così come Metal Gear Solid è Hideo Kojima, e abbiamo visto in questo caso cosa è successo alla serie dopo la dipartita del suo creatore.
Ma questo non è il luogo in cui parlare di videogiochi autoriali, e dell’importanza dell’autorialità. Piuttosto, dopo gli sviluppi della saga avvenuti con Kingdom Hearts III, abbiamo provato ad immaginare quale potrebbe essere il futuro della saga, merito anche delle ultime novità avvenute in casa Square Enix: l’apertura di nuovi team di sviluppo, l’annuncio di “Dark Road”, un’esperienza mobile collegata alla lore generale della saga. Non ci resta che entrare nel vivo della discussione!
Kingdom Hearts: Versus XIII e The World Ends With You nel futuro della saga
Dopo gli avvenimenti di Kingdom Hearts III: ReMind e nella fattispecie, l’Episodio Segreto che conclude il contenuto scaricabile, ormai risulta evidente di come Kingdom Hearts esplorerà nuovi mondi, dando più importanza al filone narrativo principale e mettendo un po’ in disparte i mondi della fantasia targati Disney e Pixar. E nel futuro della saga, con ogni probabilità, vedremo una maggiore inclusione di The World Ends With You, ambientazione dei finali segreti del gioco base e del DLC. Lo scontro finale che vede Yozora e Sora affrontarsi ha luogo sul palazzo “104” della Shibuya del gioco dei mietitori del titolo citato poc’anzi, una versione fittizia di quella reale che come da aspettativa è deserta. Ciò che avvalora tale inclusione nel futuro della saga di Tetsuya Nomura è appunto il dialogo che viene nel mondo tra cielo e mare tra i due personaggi. In primis, Sora riconosce Yozora ma quest’ultimo non vede e riconosce immediatamente il portatore del keyblade: questo perché, i due in quel momento vedono l’altro con l’aspetto dato dal gioco dei mietitori. A confermarlo infatti è Yozora il quale menziona che ciò che vede Sora non è il suo aspetto reale, così come Yozora non vede l’aspetto reale di Sora in quel dato momento. Confusi? In realtà è più semplice di quel che sembra, poiché un altro dato importante aggiunto al dialogo è il fatto che l’eroe di Verum Rex dice di aver superato delle prove per arrivare fin lì, e che è stato portato in quel mondo contro la sua volontà. Questo spiegherebbe il perché gli è stato affidato il compito di “Salvare Sora”, un’ultima prova da affrontare per portare a termine il gioco dei mietitori.
Cosa fa pensare che Yozora stesse partecipando al gioco dei mietitori? Semplicemente, il true ending. Una volta sconfitto l’avversario, inizia il true ending, la cui prima scena vede Yozora guardare la propria mano, indicando che il timer è sparito: il ragazzo ha adempiuto al suo compito e finalmente fa ritorno al suo mondo. E qui si passa al fu Versus XIII, con una continuazione del filmato che riprende le scene del primo trailer del progetto cancellato: ormai non si può più parlare di semplice citazione. Da qui, la narrazione di Kingdom Hearts potrà portare i suoi fan ad esplorare mondi sconosciuti, al di fuori della classica linea mondiale della fantasia a cui la saga ci ha sempre abituati. Non è da escludere quest’ipotesi: meno Disney, più Square Enix, o addirittura più Tetsuya Nomura. Questo perché, i connotati della narrazione hanno assunto un tratto più personale, quasi da eclissare per certi versi la collaborazione con Disney, che nell’ultimo capitolo si è rivelata fine a se stessa. In tutto ciò, un progetto defunto come Final Fantasy Versus XIII può ritrovare una sua reincarnazione nella serie di Kingdom Hearts, specialmente in un modo: la realizzazione di una Ip, o spin-off dedicato interamente al personaggio di Yozora, collegando il suo mondo con la lore generale della saga. L’occasione ideale, soprattutto per il team di Osaka, di poter sperimentare una nuova impostazione di gameplay, o addirittura di convertire un progetto cancellato come quello citato poc’anzi e riconvertirlo in un qualcosa di totalmente nuovo e no, non come è stato già fatto con Final Fantasy XV. Anche The World Ends With You, nella fattispecie nella riedizione pubblicata su Nintendo Switch, trova un punto d’incontro con Kingdom Hearts 3: nel finale segreto, i quartieri di Shinjuku e Shibuya appaiono deserti, inghiottiti dall’oscurità, dall’abisso, come nell’esclusiva della console ibrida, senza contare l’Episodio Segreto di ReMind, ambientato appunto nella Shibuya fittizia di TWEWY. Dopotutto tale inclusione nel futuro della saga non è assolutamente da escludere: infondo, in Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance, Neku e compagni hanno già incrociato Sora e Riku, dunque non è da escludere che i personaggi nati dal trio Kando, Hasegawa e Hosokowa, torneranno nella saga di Tetsuya Nomura in un, se così vogliamo definirlo, Dream Drop Distance 2.
Kingdom Hearts: Dark Road e i nuovi team di sviluppo
La saga di Kingdom Hearts finalmente si espande, raggiungendo un’importanza tale da poter essere paragonata tranquillamente a Final Fantasy. In occasione della pubblicazione del DLC ReMind per Kingdom Hearts 3, Tetsuya Nomura ha tenuto un Q&A intitolato “13 Questions of Darkness” dove ha rivelato un annuncio importante per la serie: l’apertura di due nuovi team di sviluppo e l’arrivo – prima del previsto – di un nuovo progetto legato alla saga. Si tratta di Kingdom Hearts: Dark Road, presentato inizialmente come Project Xehanorth, il quale, andrà a far luce su una parte di storia mai trattata che vedrà come protagonista un Xehanorth apprendista. Anch’esso sarà un titolo destinato ai dispositivi Android e IOS e come Union X, e precederà gli eventi principali della Dark Seeker saga. Un primo indizio su quale sarà il plot narrativo arriva direttamente dalle prime battute di Kingdom Hearts 3: ReMind, nel dialogo avvenuto tra Xehanort e il Maestro dei maestri: lo studioso dell’oscurità infatti rivela di aver completato il suo “giro per il mondo” (World Tour), ed ha visto che nei cuori delle persone risiede altra oscurità, nonostante già il mondo stesso sia così pieno di oscurità. La nuova produzione, che approderà sul mercato prima del previsto, svelerà alcuni retroscena sul capo dell’Organizzazione XIII, ricollocandosi alla storia di una città introdotta solo come teatro dello scontro finale dell’ultimo capitolo della saga: Scala ad Caelum.
Scala ad Caelum sorge sulle rovine di Auropoli e rappresenta il centro del potere dei signori del Keyblade. Fondata dai Denti di Leone a seguito degli eventi di Union X, la città potrebbe essere il probabile scenario principale del nuovo titolo mobile della serie, e magari esplorabile – in parte – come hub centrale di tutte le attività. Infondo non è poi così difficile ipotizzare una struttura MMO per Dark Road: non per niente, il mercato mobile propone titoli dalle ottime prestazioni tecniche, senza necessariamente dover investire un capitale per i top di gamma. Un esempio lampante è Call of Duty: Mobile, che attesta come un franchise del calibro di Call of Duty possa approdare e funzionare su uno smartphone. Vi è una sorta di obbligo, soprattutto nei confronti dei fan che non hanno apprezzato il gameplay e comparto artistico di Union X, di proporre questa volta un titolo 3D: dopotutto se giochi come Kingdom Hearts: Birth By Sleep o addirittura Chain of Memories sono riusciti a girare su dei dispositivi portatili come PSP e Game Boy Advance, non vediamo perché il team di sviluppo non debba proporre un titolo maggiormente elaborato. Insomma, grazie anche all’evoluzione degli smartphone nelle prestazioni tecniche, offrire un’esperienza di gioco più gratificante non dovrebbe essere una sfida problematica per il team di sviluppo e i metodi per farlo di certo non mancano: basterebbe, solamente in parte, ispirarsi a Final Fantasy XIV Online, che tuttora, si mostra come uno dei progetti principali di casa Square Enix.
Union X, il pilastro della nuova direzione della saga
Kingdom Hearts: Union X è il seguito dei capitoli Back Over, un lungometraggio, e Unchained X, versione precedente che narrava la storia degli antichi portatori del keyblade sotto una prospettiva diversa. Entrambe le produzioni svolgono il ruolo di prequel alla meglio conosciuta Dark Seeker Saga, e ad oggi, sono l’apripista del nuovo corso narrativo della saga. Union X, nonostante sia un capitolo sviluppato per dispositivi IOS e Android, ha assunto col tempo un’importanza sempre maggiore nella coralità narrativa della saga. Questo è merito dei risvolti interessanti che sta avendo il titolo e che, grazie ai continui aggiornamenti, vengono fuori nuovi dettagli sulla storia e sulla lore generale creata da Tetsuya Nomura. Ovviamente il riassunto di tutta la storia di Union X non è l’obiettivo a cui ambiamo in questa occasione, ma è proprio quest’ultima l’elemento per cui riteniamo questo capitolo come il pilastro del nuovo corso della saga, già avviato con Kingdom Hearts 3. In special modo, il coinvolgimento di alcuni personaggi già noti ha reso le cose più interessanti: l’arrivo di Malefica dopo che il suo cuore venne estratto da Riku nel primo Kingdom Hearts, l’ingresso di Lauriam (aka Marluxia) e Ventus (la cui presenza è ancora da spiegare) nei Denti di Leone, sono dettagli che scuotono in particolar modo la narrazione. Come, quando, perché? Son dubbi che rimangono, come la morte di Strelitzia: era designata come una dei capi dei Denti di Leone, chi l’ha uccisa veramente, e perché il nome di Ventus non era incluso nella lista che Ava ha consegnato a Brain insieme al Libro delle profezie? Ma soprattutto, chi si cela dietro l’identità di Darkness, che apparentemente ritroviamo in ReMind nel cuore di Ventus e soprattutto, come fa a sapere tutto ciò che riguarda i veggenti, il libro e i viaggi nel tempo? Dubbi che però non fanno altro che alimentare la curiosità.
Eppure, in che modo Union X influenzerà il corso della saga, da qui in avanti? Innanzitutto partiamo dall’epilogo di Kingdom Hearts 3, nel momento in cui Luxu inizia a raccontare la sua storia: i giovani Eraqus e Xehanort, terminata la partita a scacchi, iniziano un nuovo gioco, dove vediamo ben sette pedine di oscurità. In sfuggita, riconosciamo sei pedine, ognuna delle quali rappresenta uno degli apprendisti del Maestro dei Maestri, mentre la settima rimane celata, in tutto ciò non vengono identificate le pedine di luce. Questa scena rappresenterebbe in qualche modo la nuova nemesi di Sora e amici, aprendo l’arco narrativo che potremmo definire “la saga dei maestri perduti”. E in egual modo, anche Ventus potrebbe ricevere un ruolo di maggiore rilievo, dato che nel finale dell’ultimo Kingdom Hearts l’eroe del keyblade si ricongiungerà col suo chirity e chissà, se finalmente recupererà i suoi ricordi e in quel caso, cosa accadrà?
Nonostante Kingdom Hearts III non abbia convinto tutti, non c’è da perdersi d’animo: il futuro della serie, già avviato con Union X, presto si arricchirà con Dark Road, gettando le basi del prossimo capitolo principale della saga. In futuro non è da escludere un nuovo coinvolgimento di The World Ends With You, molto probabilmente un mondo gli verrà dedicato, o addirittura, un titolo intero, con Sora ovviamente protagonista. Dall’altra parte però troviamo la reincarnazione del fu Noctis Lucis Caelum di Final Fantasy XIII Versus, Yozora non si limiterà di certo ad essere una banalissima citazione: non è poi così impossibile immaginare in futuro un videogioco a lui dedicato, il quale si legherà in un modo o nell’altro al filone narrativo di Kingdom Hearts. Nonostante la sua natura mobile, Kingdom Hearts: Dark Road esplorerà finalmente il viaggio compiuto dal maestro Xehanorth, il cosiddetto “World Tour” conclusosi agli inizi del DLC ReMind. Da qui possiamo ipotizzare un maggiore approfondimento di tutta quella parte di storia rimasta ancorata a Scala ad Caelum, un mondo che ha tantissimo da raccontare. Infine Union X, i cui aggiornamenti riservano colpi di scena imperdibili: se avete modo, almeno, seguitene la trama, sarà molto utile da qui in avanti. Sembra essere ritornati ai tempi della PlayStation 2, generazione in cui la saga era agli inizi del suo “primo percorso”. Era quasi impossibile immaginare, sin dal primo capitolo quale sarebbe stato il corso della serie e solamente con l’arrivo dei nuovi capitoli, soprattutto sulle console portatili, il quadro generale assumeva una propria identità, nonostante il coinvolgimento delle opere cinematografiche della Disney rappresentasse il primo motivo per cui accaparrarsi una copia del gioco. Kingdom Hearts III prima di rappresentare la fine di un qualcosa, è l’inizio di un nuovo sentiero, seppur codesta partenza, ripetiamo, non abbia convinto tutti. Al momento è impossibile paragonare il nuovo corso alla Dark Seeker Saga, ma ricordate: nonostante le ultime novità narrative abbiano generato un po’ di confusione, sappiate che Tetsuya Nomura non fa le cose puramente a caso, come ampiamente dimostrato dal primo capitolo fino ad oggi.