Dopo il primo, gustoso assaggio di qualche settimana fa, è giunta l’ora di affondare i denti nel pantagruelico microcosmo di The Snack World, la proposta più recente di Level-5 che punta a capitalizzare il successo di Inazuma Eleven e Yo-kai Watch con una ricca offerta multimediale che, purtroppo, in occidente abbiamo visto soltanto in parte: sebbene questa conversione riveduta e corretta per Nintendo Switch sia una fetta abbondante e rappresentativa dell’intero franchise, l’originale per 3DS e il succulento quantitativo di materiale a corredo come fumetti, cortometraggi e gingilli assortiti non hanno mai lasciato i confini giapponesi, eccezion fatta per la serie TV in CG che si è timidamente affacciata sulle coste asiatiche ed australiane lo scorso autunno. Ma, al di là di queste lacune, Esploratori di Dungeon – Gold ricalca le vicende narrate nell’adattamento animato in maniera più o meno pedissequa, intersecando le vicende del nostro personale esploratore con quelle dei vivaci personaggi scaturiti dalla fervida immaginazione di Akihiro Hino, presidente e fondatore della software house di Fukuoka. Spingiamoci dunque oltre le mura della (relativamente) tranquilla città di Tutti Frutti e prepariamoci ad andare a caccia di tesori!
Durante il gioco, è possibile comunicare e complimentarsi con gli altri compagni attraverso una discreta gamma di emote e frasi predefinite.
Come già anticipato, The Snack World ci mette nei panni di un amnesiaco protagonista che viene rinvenuto dalle guardie del re di Tutti Frutti, capitale di un regno incastonato a metà fra l’epoca medievale e l’età moderna nel quale draghi, mostri e cavalieri convivono senza problemi con robot, cellulari e supermarket, e dove ogni creatura vivente viene battezzata con un nome che in qualche modo richiama quello di una pietanza. Il villaggio del nostro eroe è stato impietosamente distrutto dal malvagio sultano Aceto di Mele, così come accaduto al protagonista della serie animata Chup (da ketchup, un avventuriero tanto coraggioso quanto avventato), ed è proprio questo il fil rouge che ci porterà in tante occasioni a collaborare (ma anche a fronteggiarsi) con lui ed i suoi fidati compagni Mayonnè (maionese, naturalmente, una maga tanto potente quanto veniale) e Tabasco (dall’omonima salsa, un guerriero sempre affamato ma di buon cuore, il cui nome in giapponese era Peperon) in una serie infinita di mandati regali per soddisfare i capricci del placido re e della viziatissima principessa Melonia.
The Snack World: qual è il segreto della mia pelle morbidissima?
Tutta l’epopea di The Snack World si incentra sull’esplorazione di mappe più o meno circoscritte e labirintici sotterranei con ambientazioni differenti: le missioni spaziano dal salvataggio personaggi non giocanti dispersi nei punti più disparati del continente vado recupero oggetti necessari ad altri comprimari, fino a incarichi un po’ più bislacchi come l’evacuazione di una certa specie di mostro a colpi di… homerun! I sotterranei vengono generati casualmente e popolati da ogni genere di tesoro, dai consumabili necessari per aumentare statistiche e punti esperienza al canonico equipaggiamento per rafforzare le capacità offensive e difensive, trasportabili mediante pratici portachiavi detti jara che è possibile alternare nel corso dell’esplorazione. Questa funzionalità si rivela ben presto fondamentale grazie alle proprietà specifiche di ciascun oggetto, che possono contrastare gli attributi dei nemici con cui ci scontreremo per aumentare i danni inflitti e mitigare quelli ricevuti. Le fasi action si alternano ai dialoghi con gli abitanti di Tutti Frutti, che non mancano di dispensare battute al limite dell’assurdo e folli conversazioni basate quasi sempre su doppi sensi esilaranti, che l’adattamento italiano si è premurato di riproporre in maniera eccezionale mantenendo le innumerevoli citazioni che gli sceneggiatori hanno inserito un po’ ovunque. Ogni tanto ci viene data anche la facoltà di intervenire con qualche risposta a scelta multipla, ma la storia non presenta veri e propri bivi da imboccare e il tutto avviene per finalità puramente umoristiche.
Fra gli eventi accidentali in cui ci si può imbattere mentre si esplora un dungeon, ci sono anche queste arene piene di mini-boss che fruttano tesori extra!
Come ogni buon gioco di ruolo che si rispetti, il titolo ci permette di forgiare il nostro eroe tramite un editor funzionale ma molto gradevole, provvisto di ogni genere di opzione come forma del viso, colore di occhi e capelli, corporatura e svariati altri connotati più o meno significativi. Inoltre, particolare non da poco è lo stile delle protezioni indossate che, oltre a provvedere i classici bonus alle statistiche di base, può essere abbinato come colori e marchio della casa produttrice per ottenere vantaggi supplementari: oltre a rinvenire l’armamentario nelle casse del tesoro, siamo infatti anche in grado di fabbricarli grazie ai vari ingredienti raccolti fra una battaglia e l’altra, e confezionarli in possenti armature o abiti alla moda di grande impatto, sia pratico che cosmetico. Gli sviluppatori hanno approfittato del salto su Nintendo Switch per apportare alcuni miglioramenti e novità, in primis un comparto audiovisivo perfezionato che si avvale anche di un già citato doppiaggio in italiano esteso ad ogni singola sua parte, incluse le esclamazioni dei nemici e le canzoni. Anche la grafica presenta importanti evoluzioni, con texture e modelli poligonali più dettagliati e animazioni arricchite, cosa che ha avuto anche un conseguente impatto sui combattimenti che risultano molto più accurati e soddisfacenti. Ho già parlato della bellezza delle canzoni riadattate in italiano? Perché vale davvero la pena elogiarle ancora. Con le revisioni apportate al combat system in termini di combinazioni e bilanciamento della difficoltà, gli assalti non si limitano più a schiacciare i pulsanti di attacco e sperare in un critico fortunato ma dipendono molto dalla scelta delle armi e dell’equipaggiamento, che il gioco può anche automatizzare per i neofiti, in modo da prepararci ad affrontare ogni missione con le dotazioni opportune.
Ho visto Angry Birds e quello ci assomiglia un sacco!
L’edizione base di The Snack World, sia fisica che digitale, è l’unica disponibile e, al momento, non sono previsti pacchetti bonus per collezionisti, ma il Gold integrato nel titolo sta ad indicare che il rilascio rappresenta di fatto la versione definitiva del gioco, con l’inclusione di tutti i contenuti scaricabili originariamente dilazionati su 3DS che aggiungono missioni supplementari e oggetti extra alla struttura di base. Inoltre, il multiplayer cooperativo sia online che in WiFi locale (niente couch co-op, purtroppo) consente fino a quattro amici di riunirsi in un gruppo unico ed affrontare i dungeon con la difficoltà aumentata in maniera proporzionale al numero di partecipanti, ma anche la possibilità di recuperare un quantitativo di tesori superiore alla media anche in termini di qualità. Il rovescio della medaglia è rappresentato dalla natura casuale di assegnazione delle ricompense al termine di ogni incarico, che non premia il contributo individuale ma la pura e semplice fortuna, dunque la ricerca di oggetti specifici potrebbe richiedere l’esplorazione ripetuta degli stessi labirinti che alla lunga genera un certo grado di frustrazione. Qualora non siano disponibili alleati in carne ed ossa, potremo comunque contare sul supporto dei cosiddetti snack, ossia mostri fotografati dal nostro smartphone multifunzione che formano il nostro personale gruppo di esplorazione e possono essere anche utilizzati come “evocazioni”, consentendoci di assumere le sembianze delle creature selezionate per sfruttare la rispettiva gamma di poteri speciali.
Occhio a cercare in fretta l’uscita dai labirinti, o verrete perseguitati da un potente mostriciattolo capace di stendervi con un sol colpo!
Un altro punto saliente di The Snack World è il suo particolare stile estetico, che riflette l’aria scanzonata della storia e trasmette sensazioni positive anche quando ci troviamo alle prese con i temibili boss di fine livello, infondendo un grande senso di soddisfazione quando riusciamo a superare i passaggi più complessi senza mortificare inutilmente il giocatore in caso di fallimento. Gli artisti hanno creato un mondo che sembra volontariamente costruito con il pongo e richiama scenografie bambinesche, anche se il particolarissimo umorismo senza peli sulla lingua potrebbe non rendere le varie situazioni adatte ad un pubblico di fanciulli… anzi, oserei dire che in molti casi lo spirito comico è estremamente borderline, soprattutto riguardo alcune specifiche comparse. Tuttavia, per un target un po’ più adulto le battute sono fonte di grande ilarità e lasciano trasparire tanto il brio del canovaccio originale quanto le trovate applicate dagli adattatori italiani, il cui lavoro è, seriamente, un piccolo capolavoro di cura spasmodica per i dettagli. Preparatevi dunque ad un’avventura dinamica e farsesca, piena di macchiette e situazioni che difficilmente potrete dimenticare.
La nuova proposta di Level-5 centra il bersaglio con una spassosa miscela di azione frenetica e brillanti amenità, e farà sicuramente la gioia tanto degli amanti del genere quanto di chi non ha mai masticato un action RPG e vuole utilizzare proprio The Snack World come punto di partenza. L’aspetto semplicistico tradisce un sistema di combattimento complesso e articolato capace di regalare ore e ore di divertimento, unito ad un crafting efficace e accattivante. Qualche incertezza, rappresentata dal sistema di retribuzione fortuita che attinge anche dai famigerati giochi gacha, non gli consente di raggiungere l’eccellenza assoluto, ma non posso che augurarmi che questa proprietà intellettuale venga portata avanti a raffinamenti successivi per raggiungere l’olimpo degli autentici capisaldi della categoria.