Il videogioco dedicato all’universo del manga creato da One è finalmente realtà, e si è concretizzato in un particolare picchiaduro con tratti ruolistici semplici che ci trascinerà in prima persona nel bizzarro mondo degli eroi ideato dal mangaka, con protagonista l’iconico Saitama, che ha saputo conquistare milioni di fan in tutto il mondo grazie alla sua tremenda capacità di terminare gli scontri con un solo pugno. One Punch Man A Hero Nobody Knows si configura come un picchiaduro che pone il giocatore al centro di esso attraverso una vasta personalizzazione dell’esperienza e una singola modalità che fungerà da hub per tutte le attività proposte dal titolo e della quale saremo chiamati a vivere i momenti salienti e non. Sarà riuscito a impressionarci in via definitiva dopo un attento provato?
Una vita da eroe
Appena entrati in gioco, ci verrà chiesto di creare un nostro eroe, da personalizzare a piacimento attraverso un editor abbastanza essenziale, ma che ci garantirà una degna coerenza visiva all’interno del mondo di gioco, caratterizzato da un suo stile. Una volta generato il nostro alter ego, ci ritroveremo ammessi all’associazione eroi con l’obiettivo di scalare ranghi, partendo dal grado di classe C, per arrivare all’ambito grado di classe S, meta di ogni aspirante eroe e marchio che simbolizza i combattenti della giustizia più forti.
Ci troveremo fin da subito ad esplorare la città adibita ad hub di gioco che ci darà i primi compiti da assolvere in quanto novizio. Le missioni assegnateci dal quartier generale dell’associazione o dalle filiali si divideranno in principali, utili per il prosieguo della storia principale, e secondarie, necessarie per sbloccare quelle principali e per l’accumulo di risorse per il nostro eroe. Ogni missione deve essere completata attraverso i combattimenti, vero fulcro del gameplay di One Punch Man A Hero Nobody Knows. Come ogni picchiaduro che si rispetti, avremo a disposizione un vasto set di mosse, tra cui combo, attacchi speciali e tecniche utilizzabili, la maggior parte di esse regolate da un’apposita barra caricabile anche a comando. Non mancherà inoltre anche una seconda barra, adibita a vigore, che si consumerà schivando e correndo. Orchestrare ciò di cui siamo dotati, senza troppo impegno, in uno scenario tutt’altro che complesso e dove il primo colpo inferto può portare ad una serie infinita di attacchi, si rivelerà presto la chiave per diventare l’eroe definitivo. Venendo colpiti infatti, è molto facile trovarsi in balia di combo nemiche senza alcuna possibilità di ripresa, a meno che non si effettui una parata al momento giusto che ci trasporterà alle spalle del nemico; ma nelle combo più veloci, tra un attacco ed un altro, questa azione difensiva diviene praticamente impossibile. Tra attacchi leggeri, pesanti e caricati, parate, scatti e proiezioni, insomma, il picchiaduro sembra non farsi mancare nulla, ma oltre a questi elementi che possiamo definire ormai uno standard per questa titpoligia di giochi, si aggiungono alcune interessanti novità.
Migliorarsi sempre
Al sistema classico delle battaglie si aggiungono alcune features di gameplay ben implementate, come gli eventi casuali che di tanto in tanto occorreranno nei vari scenari, come piogge di meteoriti o tempeste di fulmini, che influiranno considerevolmente negli esiti degli scontri. Di tanto in tanto durante il combattimento arriveranno in nostro soccorso anche altri eroi che potremo utilizzare nella medesima battaglia, premendo un tasto apposito, e che solitamente saranno personaggi di classe elevata ben riconoscibili dagli appassionati, oppure avatar creati da altri utenti, in caso si fosse iniziata una sessione di gioco online. È possibile infatti scegliere, ogni qual volta si entra in gioco, di avviare una sessione online oppure offline. In caso si scelga la prima opzione, avremo accesso al free roaming insieme ad altri giocatori, dei quali possiamo vedere i propri spostamenti, visualizzarne il profilo e relative statistiche, e infine sfidarli in battaglia. L’infrastruttura di rete in tal senso, non ha dato prova di grande stabilità e saltuariamente può succedere di essere disconnessi dalla sessione in corso.
Completare le missioni ci permetterà di ottenere valutazione e contributo (in base al tipo di missione portata a termine), scalando i ranghi e guadagnando dell’esperienza che ci garantirà l’aumento di livello. Con questo incremento, sarà possibile investire punti in caratteristiche ben precise che andranno a rafforzare il nostro eroe in salute massima, attacco, colpo mortale, tecnica e fascino. Avremo a disposizione anche degli stili di combattimento sbloccabili con l’avanzare della storia e impostabili uno alla volta, ognuno con il proprio set di colpi mortali a disposizione. Gli stili possono essere migliorati attraverso l’utilizzo e cambieranno drasticamente il modo di giocare, andando anche a rivelare dei bonus utili al fine di migliorare il corredo a nostra disposizione e definendo ulteriormente il nostro personaggio attraverso lo sblocco delle abilità, chiamate Colpi Mortali. Tuttavia, gli stili sono riconducibili ai set di mosse di altre icone della serie e quindi diviene complesso creare un eroe davvero originale, eccezion fatta per l’aspetto. È consigliabile dunque cimentarsi in molte missioni secondarie e incarichi vari per rafforzare da subito il nostro avatar anche se è bene puntualizzare la presenza di una certa ripetitività di fondo sia dei compiti che degli avversari affrontati, il che può anche far venire noia in fretta, proprio perché le varianti in ballo sono minimali. In fin dei conti, si tratta di competere in scontri in sequenza, dove le condizioni di vittoria possono variare di poco tra loro e non basta l’intervento al nostro fianco di un eroe diverso per scontro per spezzare la routine.
Progredendo nella storia potremo cimentarci anche in battaglie libere e classificate online, utilizzando anche i personaggi iconici della serie una volta sbloccati; e il tutto avviene semplicemente recandoci in una precisa zona della mappa, presso un punto di interazione. Infatti, il sopraccitato free-roam – seppur in una mappa decisamente contenuta per dimensioni – si configura come un raccoglitore di attività alla nostra portata. Sarà infatti possibile spostarsi in completa libertà per le varie zone cittadine, alcune delle quali esplorabili previo completamento di missioni ben precise, e che avranno a disposizione diversi tipi di negozi, dove acquistare consumabili attraverso una valuta ottenibile dal completamento degli incarichi, oggetti estetici con i quali personalizzare il nostro alter ego e accessori indossabili che incrementeranno ulteriormente le nostre statistiche. Potremo anche incontrare personaggi non giocanti con i quali interagire o gli altri eroi del manga e incrementare la socialità con loro, prendendo parte alle loro vicende, oppure ancora recarci nella nostra personale stanza, personalizzabile anch’essa con vari oggetti di arredamento.
Un pugno alla tecnica
Quella di rendere la storia principale del nostro eroe complementare con tutto il resto è senza dubbio una scelta interessante, ma che si incaglia in problemi tecnici non indifferenti. Infatti, la parte più problematica della produzione, al di là di un fanservice estremo che sfocia spesso in sbilanciamento generale, riguarda l’aspetto tecnico del gioco. Se durante gli scontri troviamo un frame rate stabile a 60 fps, lo stesso non si può dire delle fasi di esplorazione in città, dove lo stesso si mostra estremamente altalenante ad ogni minimo movimento di telecamera e personaggio. La situazione peggiora ulteriormente in presenza di altri giocatori connessi o quando si cambia area, ma nulla che una patch correttiva non possa sistemare nell’immediato futuro. La resa grafica invece, seppur essenziale e riconducibile senza troppi indugi alla scorsa generazione, non tradisce lo stile della serie, scadendo però in alcune texture davvero poco dettagliate. Presenti anche le cutscene, che avranno l’esclusivo compito di scandire la narrativa tra una missione e l’altra, mostrando purtroppo estrema sufficienza sul fronte delle animazioni. Un buon comparto audio invece, accompagna la nostra ascesa a eroe di classe S, attraverso una colonna sonora che richiama molto l’opera d’origine. È possibile inoltre selezionare il doppiaggio, tra inglese e giapponese, dove quest’ultimo ci è risultato molto più convincente in più di un’occasione.
One Punch Man: A Hero Nobody Knows è un tie-in riuscito in parte. Da un lato abbiamo un’impostazione estremamente coerente con il manga, vivendo le vicende di un eroe in erba fino ad arrivare a giocarsela con i migliori di classe S, con un sistema di crescita che richiama da vicino il gioco di ruolo più classico. Dall’altra, abbiamo evidenti carenze tecniche e di bilanciamento globale che impediscono al titolo di diventare un picchiaduro facilmente consigliabile agli amanti del genere. D’altro canto, è impossibile non consigliare (seppur con riserva) il prodotto ai veri fan del manga e della serie animata, a secco di un vero e proprio videogioco dedicato a Saitama e compagni, ribadendo le ottime idee ma dall’implementazione superficiale. Per concludere, il titolo sviluppato dai ragazzi di Spike Chunsoft e pubblicato da Bandai Namco arriva zoppicante in un mercato di prodotti del medesimo genere con un valore assai più elevato, ma d’altro canto è l’unico prodotto videoludico che può saziare la fame dei veri fan del manga che attendevano da tempo un gioco della relativa serie. Lo spirito della stessa non viene assolutamente tradito e grazie anche a un ottimo roster di personaggi (che vedrà un ampliamento attraverso dei DLC), possiamo considerare One Punch Man: A Hero Nobody Knows un buon punto di partenza per possibili tie-in futuri dell’opera di One, nella speranza che le buone idee messe in campo dalla produzione possano trovare uno sviluppo più dignitoso e curato.