Control The Foundation Recensione: Jesse in azione nel nuovo DLC

Control

L’estate scorsa Remedy Entertainment è tornata sulla scena videoludica con la sua nuova Ip Control (QUI per la recensione). Più tardi, dopo la sua release, lo sviluppatore finlandese ha ufficializzato l’avvento di un supporto post-lancio capitanato da due espansioni,  le cui pubblicazioni avverranno prima su PlayStation 4. Mentre la seconda espansione strizza l’occhio ad Alan Wake, noi ci siamo rituffati nella Oldest House in occasione di The Foundation, disponibile dal 26 marzo su PlayStation 4, esplorando insieme a Jesse Farden nuovi segreti dell’enigmatico edificio governativo. Riprendere con pad alla mano l’opera di Remedy non è stato sin da subito semplice, merito di un gameplay che unisce movimento – attraverso l’ausilio dei poteri della protagonista – e shooting, ricordandoci quanto fosse divertente affrontare nemici ed esplorare la mappa di gioco in Control.

L’opera di Remedy Entertainment inoltre, ci aveva notevolmente colpito, grazie anche alla sua sbalorditiva direzione artistica che è valsa a premiazione come “Best Art Direction” ai The Game Awards 2019, competendo con avversari del calibro di Sekiro: Shadows Die Twice e Death Stranding. Come dargli torto d’altronde, Control fu un’esperienza affascinante, capace di sorprenderci nonostante i vari problemi tecnici che affliggevano la produzione. Ripresa dunque la piena padronanza del titolo, abbiamo affrontato la nuova avventura della signorina Farden, riprendendo ad investigare sui misteri legati al Federal Bureau of Control. Ve ne parliamo nella recensione di The Foundation, il nuovo DLC di Control.

Contro The Foundation: l’avventura continua!

Dopo gli eventi del gioco principale (necessario averlo portato a termine per accedere al contenuto scaricabile), uno strano fenomeno colpisce la Oldest House. Jesse Farden, ormai divenuta direttrice del Federal Bureau of Control si mette all’opera per scoprire il mistero legato al nuovo avvenimento. Ciò la porterà a inseguire Marshall in un luogo inesplorato, che si trova alla base dell’edificio governativo: le Fondamenta. Da qui in avanti avremo accesso a una nuova parte di storia del tutto inedita, andando ad arricchire la lore generale di Control, coinvolgendo in maniera significativa anche un’entità misteriosa come quella del consiglio. Il taglio cinematografico dell’avventura rimane, narrando i nuovi eventi con la stessa cura con cui è stata narrata la storia principale, avvalorandosi dell’ottima regia di casa Remedy. Senza entrare nei particolari, la storia di The Foundation ci ha intrattenuti per circa quattro ore, in un susseguirsi di missioni principali non troppo diversificate tra loro, seppur gli eventi ci abbiano coinvolti fino a soddisfarci.

La nuova avventura della signorina Farden ci porta in una nuova mappa completamente esplorabile, senza rinunciare alla formula metroidvania a cui Remedy ci ha abituati nella sua nuova Ip, seppur questa sia meno presente in The Foundation. Oltre alla storia, espansa con nuove missioni principali – e secondarie –  che ci intratterranno per una manciata di ore, gli sviluppatori hanno lavorato significativamente per aggiungere carne sul barbecue di questa espansione. Difatti, la protagonista potrà attingere a due nuovi poteri, come Forma, il quale permette di creare punti di appoggio con dei cristalli o utilizzarli contro i nemici; dopodiché troviamo Frattura, una modifica dell’arma di servizio capace di distruggere questi cristalli e aprire nuovi passaggi.

Una nuova minaccia

Sebbene possiamo dire conclusa la storia principale di Control, The Foundation apre una nuova parentesi, gettando lo sguardo verso la prossima espansione. La nuova minaccia infatti tenta di far collidere il Piano Astrale con la Oldest House, con il rischio di generare un disastro dimensionale senza precedenti. Control durante la sua main quest ci ha abituati a percorsi e azioni differenti ad ogni missione principale, un qualcosa che a conti fatti speravamo di vivere anche in The Foundation. Ciò è accaduto ma in maniera piuttosto riduttiva, seppure non mancano quelle sezioni di gioco talmente spettacolari da farci rizzare i capelli. Anche il grado di sfida ne è uscito piuttosto migliorato, imponendo al giocatore di non abbassare la guardia neppure se può far affidamento sulla build definitiva della protagonista. L’introduzione di nuovi nemici, gli Affinati Hiss, sono il motivo per cui una distrazione può esservi fatale: nemmeno ritrovarvi a mezz’aria sarà sicuro, essi si teletrasportano e lanciano dei possenti picconi, si muovono quasi sempre in gruppo e sono letali anche nel corpo a corpo. Per far fronte ai nuovi nemici, anche l’albero delle abilità è stato ampliato, aggiungendo ulteriori potenziamenti e una nuova variante della Raffica da scudo, permettendo di essere utilizzato come un vero e proprio ariete contro i nemici. Alcune sezioni di questo contenuto sono risultate veramente ostiche, l’importanza dei poteri psichici di Jesse ribadisce ancora una volta il perfetto connubio tra movimento e combattimento, sfruttando l’interazione ambientale come arma da scagliare contro gli avversari. Il potere Forma infatti ha una doppia utilità nel gameplay di Control, tanto da essere così fondamentale per il proseguimento della storia di The Foundation.

In cammino verso un luogo mistico

Le Fondamenta sono una nuova area esplorabile della Oldest House, completamente distaccate e inesplorate dall’agenzia, i cui segreti rimangono ad essa ancora inesplorati. Il suo paesaggio completamente roccioso, non nasconde le tipiche architetture realizzate da Remedy, ritrovando quello stile quasi minimalista quanto futuristico degli edifici della Oldest House, che ancora una volta si mostra come un mondo che non conosce limiti. Questo perché, dal tipico paesaggio artificiale realizzato dall’uomo, che non conosceva limiti nella sua metamorfosi, passiamo ad una mappa – completamente nuova – prettamente naturale, in cui il tocco dell’essere umano è pressoché minimo. Il Piano Astrale sconfinando nella Oldest House accentua l’elemento platform del titolo, quasi onnipresente per tutta la durata dell’espansione. Nonostante la componente metroidvania del titolo ne esca piuttosto indebolita in The Foundation, la soddisfazione data dalla ricerca di collezionabili e luoghi segreti rimane intatta, ribadendo ancora una volta come sia affascinante esplorare le meraviglie di un mondo che ha ancora tanto da mostrare. Anche il valore artistico ne risulta piuttosto migliorato, permettendoci di dare sfogo al piacere di ritrarre in uno screenshot la bellezza di Control. Nonostante l’estrema positività espressa attraverso le nostre parole, resta difficile rimanere impassibili di fronte ai difetti tecnici che affliggono il titolo sin dal lancio, di cui ci saremmo aspettati un netto miglioramento delle prestazioni tecniche. Il frame rate ancora problematico, ma ciononostante, tale complicazione si presenta in maniera ridotta rispetto al gioco principale, rendendo l’esperienza di gioco più godibile rispetto al passato.

The Foundation arricchisce l’esperienza onirica di Control, catapultando il giocatore in una nuova area inesplorata della Oldest House. Tale contenuto scaricabile riapre un cerchio narrativo che potevamo definire quasi concluso, capitalizzando l’interesse sul prossimo DLC  nelle battute finali, che non hanno tardato ad arrivare dopo circa quattro ore di gioco. In The Foundation vi sono diverse cose da fare, dal compimento delle missioni secondarie al 100% della mappa e dei relativi collezionabili. Anche il gameplay è stato arricchito con nuove abilità e potenziamenti su cui fare affidamento, per fare fronte ad un livello di sfida leggermente aumentato, un particolare che sicuramente farà contenti i giocatori più hardcore. Chi possiede Control e il suo relativo Season Pass, la cui partenza è decisamente ottima: The Foundation è un motivo più che valido per tornare nei meandri della Oldest House, il quale apre una nuova parentesi narrativa nella produzione di Remedy Entertainment. Le nostre aspettative riguardanti al supporto post-lancio non possono che essere positive, curiosi di vedere fin dove vorrà spingersi il celebre studio di Alan Wake e Quantum Break con Control.

Matteo è un grande appassionato di videogiochi, manga ed anime. Come videogiocatore nasce sul Nintendo 64, Il suo primo videogioco? Super Mario 64. Col passare del tempo si è unito alla famiglia delle console di casa Sony e adora in particolare i videogiochi di produzione giapponese, ma grazie anche al suo spirito di cacciatore di trofei, prova interesse in ogni sfaccettatura del videogioco.