Naruto Ultimate Ninja Storm 4 Road to Boruto Recensione: il fuoco arde anche su Switch

Naruto Ultimate Ninja Storm 4 Road to Boruto Recensione | “Dove balla la foglia, arde il fuoco. La fiamma dell’Hokage illumina il villaggio… e con la sua luce la Foglia rinasce.”. Questa frase, estratta dal manga Naruto e pronunciata dal terzo Hokage in un momento particolarmente drammatico della storia, è una delle più note citazioni all’immortale capolavoro di Masashi Kishimoto. Già di per sé particolarmente significativa, alla luce dell’opera completa il suo valore cresce ancora, consegnando ai lettori un messaggio importantissimo: la volontà può tutto. E di volontà ce ne deve essere voluta abbastanza in quel di Cyberconnect 2. Ma alla fine, il risultato è un porting per Nintendo Switch di Naruto Ultimate Ninja Storm 4 comprensivo di DLC Road to Boruto, che ci fa danzare leggiadri in modalità portatile quanto in docked. E che, ancora una volta, fa ardere il fuoco sopito dentro di noi alla vista del miglior titolo dedicato ai Ninja della Foglia (e non solo); da oggi, anche su Nintendo Switch.

Naruto Ultimate Ninja Storm 4 Road to Boruto:, un porting granitico

Granitico è l’aggettivo che meglio si addice a Naruto Ultimate Ninja Storm 4 Road to Boruto su Nintendo Switch. Granitici sono gli FPS, fatidici indicatori della fluidità indispensabile per qualunque videogioco anche solo vagamente multiplayer. Fissati a 30 in modalità portatile, così come in docked. E a tal proposito: chiamatemi pazzo se volete, ma la combinazione della sapiente levigatura dei dettagli non indispensabili con la suddetta graniticità degli FPS quasi inganna, facendoci credere che siano pure di più. In assenza di dichiarazioni ufficiali, siccome su Switch non si può verificare direttamente il framerate, accontentatevi di queste mie parole. E sappiate che Naruto UNS 4 Road to Boruto su Nintendo Switch è un’esperienza che non ha nulla da invidiare a PlayStation 4 Pro e PC. E anzi, l’alleggerimento pare aver giovato al gioco, che non presenta nemmeno gli sporadici lag tipici di alcuni momenti molto “carichi” della versione PS4 (base).

Naruto Ultimate Ninja Storm 4 Road to Boruto Recensione

Abbassate quei kunai adesso, e lasciatemi finire. Non sto dicendo che su Switch sia tutto perfetto. Chiaramente Cyberconnect 2 è scesa a compromessi per contenere la mastodontica mole di contenuti nel “minuscolo spazio vitale” della Switch. Lo si vede soprattutto in modalità portatile, quando, scattando dei fermo immagine, risalta la mancanza di occhi e bocca disegnati sul volto di alcuni personaggi, in date pose e a date distanze. O dai fondali e dalle texture delle pavimentazioni, la cui risoluzione è stata drasticamente abbassata. Ma, appunto, per accorgermene ho dovuto realizzare diversi screenshot, cercando il famoso pelo nell’uovo. Nell’ottica di non appesantire inutilmente le battaglie, però, eliminare i dettagli non visibili nella concitazione ha permesso di mantenere quel che doveva essere conservato.

Naruto Ultimate Ninja Storm 4 Road to Boruto: “cafonaggine”

Lo stile grafico, il Cell Shading rimaneggiato “alla Cyberconnect”, aveva già raggiunto nel titolo vanilla la sua sublimazione in termini di qualità. Anche su Switch, che siate in portatile o su TV di qualunque dimensione e risoluzione, vi sembrerà di assistere a un filmato tratto dall’anime. Ma con almeno il 90% in più di “cafonaggine”. Quella buona, figlia di esplosioni colorate, coreografie scenografiche, distruzione degli abiti e abiti stessi, disponibili per ogni personaggio in grande varietà grazie ai contenuti dei DLC. Proprio i DLC già rilasciati sono tutti inclusi nel pacchetto Nintendo, con in più uno realizzato apposta in occasione della release su Switch. Quest’ultimo contiene, oltre alle 11 skin alternative già citate, anche due personaggi inediti: Kinshiki e Momoshiki Otsutsuki. Giunti fino a noi dritti dritti dall’anime di Boruto.

Naruto Ultimate Ninja Storm 4 Road to Boruto Recensione

In ultimo, come non parlare dei filmati pre-renderizzati che movimentano l’azione dopo ogni mossa speciale. Quando recapitate un Rasengan o un mille falchi, una palla di fuoco suprema o un Dragone Ligneo (giusto per citare i miei preferiti) dritti dritti sul mento di qualcuno. O quando completate una combo, e a premiarvi c’è una mini clip unica per ogni combinazione di tasti eseguita fino alla fine. Quelli, per forza di cose, non hanno risentito del passaggio su Switch. Riassumendo: come altro descrivereste un Rasenshuriken lanciato mentre siete in modalità cercoterio completa, ammantati d’oro e di fiamme, magari, in combinazione con un Susano’o del buon Sasuke a farvi da armatura, il tutto eseguito magistralmente su una Sakura vestita con solo uno striminzito bikini? Io, lo chiamo cafone. Ma cafone bello, che dico, bellissimo!

Tecnico al punto giusto

C’è davvero bisogno, dopo la prima release del titolo su PS4 e Xbox One nel 2016 e dopo la versione PC con lo sblocco dei 60 FPS su Steam di qualche mese successiva, di ripetere quanto sia completo Naruto UNS 4 Road to Boruto? Sì, c’è bisogno. In quanto portavoce di un genere bistrattato che lui stesso, i suoi predecessori e Cyberconnect 2 a tirare le redini hanno fatto rinascere da un pozzo profondo e oscuro: il pozzo dei giochi su licenza. E su licenza anime, quindi l’abisso più abissale. Il mercato era giunto qualche tempo fa alla saturazione completa di questo genere di giochi, sviluppati alla bell’e meglio per compiacere con puro fan service i lettori di questo o quel manga. Picchiaduro su picchiaduro poco tecnici, non supportati dopo la release e graficamente insoddisfacenti affollavano (e affollano…) gli scaffali, invenduti (e per delle buone ragioni). Cyberconnect 2 con la sua serie Ultimate Ninja Storm fu la miccia che fece esplodere tutto. Ci riuscì grazie allo stile grafico tanto fedele agli anime da diventare quasi indistinguibile, alla fedeltà con la storia originale mantenuta in tutto, ed esplicitata non più solo tramite una infinita serie di combattimenti fotocopia; ma anche e soprattutto con QTE adrenalinici, coreografie originali non presenti nell’anime o nel manga, che però, del manga e dell’anime, avevano mantenuto “l’anima” (passatemi il gioco di parole). 

L’equazione non può risolversi senza considerare il bilanciamento dei personaggi. Un ottimo bilanciamento, in cui solo alcuni restano più forti di altri, (Madara); ma in quale picchiaduro non succede? Chi non tira a indovinare sui tasti da premere e si butta nelle partite online, scoprirà anche l’importanza della rifinitura operata sulle meccaniche più tecniche. Quelle che di Ultimate Ninja Storm in Ultimate Ninja Storm 2, 3 e poi 4, di update in update per ognuno di essi strizzavano l’occhio non solo ai casual player intenti a mashare sui tasti; ma anche ai più competitivi, quelli che i tasti li hanno impressi nella carne dei polpastrelli. Nel cuore, quindi. Su tutte, la meccanica della sostituzione, schivata con counter potremmo chiamarla, è stata più volte rivista nei giochi precedenti. Finché oggi, su Switch come su PlayStation 4, PC e Xbox One, è divenuta perfetta. Che significa, se ne abusi, perdi. Se non la usi, perdi.

No, Naruto UNS 4 Road to Boruto, specialmente su Switch, non diventerà un Esport riconosciuto. Ma nemmeno ne ha bisogno. Tutto sommato, però, è bello sapere che le partite online che affronterò non saranno vessate da spam inarrestabili della mossa X del personaggio Y. E questo, perché Cyberconnect 2 si è impegnata costantemente per fare di Naruto UNS 4 Road to Boruto un videogioco “easy to learn, hard to master”. Perfetto, quindi, sia per le partitelle con gli amici in multi locale, che per le partite grondanti sudore e lacrime online. Nota dolente, dolentissima, il fatto che, per limiti hardware dei Joycon (non ci sono abbastanza dorsali e analogici) non si possa giocare in locale con una sola Switch e un paio di Joycon. Serve un’altra coppia di controller, o un controller Pro. Sigh.

L’eredità del fuoco

“Dove balla la foglia, arde il fuoco”. Una frase che scotta, letteralmente. Ma brucia più intensa nei cuori di chi sa cosa significa per davvero: un’eredità per tutti i fan di Naruto, da tramandare ai posteri. Per questo posso dire che se non avete letto il manga, o visto l’anime, Naruto UNS 4 Road to Boruto non fa per voi: né su Switch, né su PlayStation 4, Xbox One e PC. Vi perdereste tutte le citazioni, i rimandi alle intensissime relazioni che Masashi Kishimoto ha curato come dei figli, dalla fanciullezza a Shippuden, quindi all’età adulta. Frasi struggenti, spezzoni e frame ritagliati ad arte dall’anime originale per coinvolgere ancora di più i fan nel mondo magico di Naruto e company. Dettagli minimi, quasi impercettibili a volte, presenti nei singoli movimenti, salti, corse, persino nelle idle animation (animazioni a riposo) dei personaggi. Che comunque, sono più di 100, eliminando dal conto i semplici costumi alternativi e considerando solo quelli con moveset unici. Proprio la modalità storia, nominata poc’anzi, non basta per chi sia completamente digiuno della trama e dei suoi protagonisti. Il quarto capitolo della saga Ninja Storm, infatti, racconta spezzoni non lineari, flashback utili a fare da promemoria in vista della vera conclusione del Manga. Che il titolo contiene, invece, in forma completa. Il gioco va, grazie al DLC, persino oltre, e sconfina nel campo della storia di Boruto, ambientata anni dopo la conclusione dell’opera principale.

Cyberconnect 2 aveva fatto centro già con la prima release nel 2016 di Naruto Ultimate Ninja Storm 4. La conoscenza del franchise maturata con le precedenti iterazioni aveva portato alla perfetta commistione di momenti presi di peso dall’anime, fusi con coreografie, battaglie, Quick Time Event e momenti narrativi inediti e meravigliosi, inventati dagli sviluppatori appositamente per il gioco. Road to Boruto e i DLC seguenti avevano impreziosito il titolo vanilla, migliorando tramite numerosi bilanciamenti anche la vita di chi si voleva impegnare un po’ di più. Sapete, quei pazzi che chiamiamo giocatori competitivi. Per forza di cose, essendo un porting, si “porta” appresso tutti i difetti del titolo originale: la chiusura ai novizi della serie, la confusione della modalità storia, molto “frammentata” e poco lineare. E per chi non volesse scendere a compromessi, la versione PC, con un nuovo DLC da scaricare a pagamento per avere tutti i contenuti finali, resta la scelta migliore. Ma l’atto finale, questa conversione su Switch, per chi con Naruto è cresciuto e maturato è come un’eredità. Un’eredità del fuoco che brucia in qualunque forma si presenti: fissa, portatile, a 30 o a 60 fps, competitiva o for fun. Costruita con scienza e coscienza, non PER Nintendo Switch, ma SU Nintendo Switch. Che fa tutta la differenza del mondo. Un’eredità che adesso può davvero venire ovunque voi andiate, dentro alla vostra console. Dentro di voi. “…e la Foglia rinasce.”

Vive in simbiosi con la sua Switch, segnato da un'infanzia vissuta solo sulle console Nintendo portatili. Persino la sua prima console Sony è stata la portatile PSP, il che è tutto dire. Monta video da quando erano ancora di moda gli AMV su Dragon Ball, e si usava Movie Maker pensando di essere i nuovi Spielberg. Malato di giochi competitivi ed E-sport, ma anche dal lato opposto dello spettro di GDR e Story Driven, pochi titoli si salvano dalle sue spire, e solo perchè ogni tanto deve anche nutrirsi e dormire. Ha scritto questo testo, ma di solito non parla di sè in terza persona. Così, per dire.