Mafia 2 Definitive Edition Recensione: back in time

Mafia 2 Definitive Edition

Alcune storie sono destinate a vivere per sempre. Rimanendo incise sulla pelle e nell’anima di chi ha avuto l’onore e il piacere di viverle, come un marchio fumante il cui odore di ferro e carne penetra e sfora ogni ostacolo, esse diventano col tempo immortali, indimenticabili.

Molte storie, spesso, assumono una valenza ancor più marcarla e solenne quando fanno parte di una saga, da sempre una delle consuetudini più apprezzate dall’essere umano medio. In ambito videoludico, ad esempio, molte saghe hanno saputo regalare gioie incredibili agli appassionati, superando soglie di apprezzamento e aspettative di partenza non sempre elevatissime. L’amore, insomma, si nasconde dove meno lo si potrebbe aspettare, e basta una frazione di secondo per perdere la testa. Ma, lo sappiamo, l’amore ĆØ bello ma non ĆØ sempre rose e fiori, e questa allegoria calza perfettamente con alcune saghe, capaci di trasmettere tanta passione ma non sempre nel modo migliore.

Mafia 2

In questa lista entra di diritto la saga Mafia, che come dice il nome stesso ĆØ un po’ da considerarsi la ā€œPadrinaā€ del genere in questione in ambito videoludico, ma che col passare del tempo ĆØ lentamente sparita dai radar, lasciando agli appassionati soltanto molti punti di domanda. Per fortuna, però, ĆØ arrivato il momento in cui 2K si ĆØ ricordata di avere ancora molto da dire in merito ed ha annunciato, in maniera abbastanza prevedibile (complici anche i numerosi leak della vigilia) la Mafia Trilogy, una raccolta di tutti e tre i capitoli della saga – chiaramente con modalitĆ  diverse in base anche alla console di provenienza – tirati a lucido sulle console di attuale generazione.

E se il vero fiore all’occhiello di questa iniziativa sarĆ  per forza di cose il primissimo capitolo, di cui 2K ha giĆ  svelato un lavoro di remake totale e di cui giĆ  stiamo pregustando ogni sapore, e troviamo difficile immaginare in che modo gli sviluppatori potranno sistemare il terzo capitolo (se non con un ā€œsempliceā€ aumento della risoluzione), rilasciato giĆ  nel pieno dell’epoca PlayStation 4 e Xbox One, nel mezzo troviamo il secondo capitolo, dalle cui imperfette bellezze la software house ha giĆ  deciso di farci lasciar (ri)trasportare.

In attesa del 28 agosto, giorno in cui debutterĆ  la sopracitata Mafia Trilogy, abbiamo giĆ  avuto la possibilitĆ  di mettere le mani sulla Mafia 2: Definitive Edition, edizione rivisitata del secondo capitolo, comprensiva di tutti i contenuti aggiuntivi rilasciati post lancio.

Tornando a impersonare il buon vecchio Vito ci siamo ricordati perchĆ©, all’epoca, il nostro cuore ha iniziato a battere per la serie targata 2K ma abbiamo anche dovuto appurare come, al giorno d’oggi, un simile amore sarebbe quasi impossibile da vivere.

Mafia 2 Definitive Edition: da zero a cento

Mafia 2 ha il grande merito di raccontare una storia profonda, matura, una storia di violenza, tradimenti e morte che vede come protagonista il giovane Vito Scaletta e la sua scalata verso i piani alti della malavita organizzata americana degli anni 50’. Congedato dall’esercito, Vito fa ritorno nella sua Empire Bay, una cittĆ  fittizia ispirata alle grandi metropoli come Ney York, Los Angeles e Boston e le cui strade, nonostante il meraviglioso e apparentemente immacolato aspetto esteriore, nascondono una quantitĆ  di pericoli smisurata. Vito ritorna dalla sua famiglia, più precisamente dalla madre e della sorella più giovane, e apprende subito le difficoltĆ  delle due donne, caricate di un importante onere economico nei confronti di una ā€œfamigliaā€ locale, a cui il defunto padre aveva maldestramente chiesto un prestito prima di passare a miglior vita, lasciando cosƬ le due donne della famiglia Scaletta in una situazione molto poco invidiabile. Questo espediente ĆØ ciò che serve al protagonista della storia, in realtĆ  giĆ  di per sĆ© fortemente convinto di voler imboccare la via più facile ma anche più pericolosa possibile, ossia quella della criminalitĆ , a gettarsi una volta per tutte nella mischia, aprendo cosƬ le porte ad una narrazione che dal primo minuto non fa nulla per nascondere le fonti di ispirazione da cui attinge.

mafia 2

La scalata verso i piani alti delle famiglie malavitose di Scaletta, in compagnia del collega di scorribande Joe Barbaro, è molto influenzata dalle pellicole hollywoodiane sul tema, ma riesce, pur rimanendo in un contesto tutto sommato familiare, a risultare unica e inesorabile nel complesso, offrendo ai giocatori una delle storie più precise e qualitativamente più importanti del genere, ma non solo.

Pur distanziandosi dal suo predecessore per stile narrativo e soprattutto per un gusto più ā€œcaricaturaleā€ di alcuni passaggi, Mafia 2 rimane, anche nel 2020 con questa Definitive Edition, uno dei prodotti migliori dal punto di vista della narrazione, una narrazione talmente ā€œpesanteā€ da mettere in secondo piano praticamente tutti gli altri aspetti della produzione.

Anno nuovo, vecchi problemi

Quello che all’epoca impedƬ a Mafia 2 di lasciarsi abbracciare da uno status di capolavoro furono le diverse limitazioni di natura ludica con cui il titolo si approcciò ai giocatori. In un periodo in cui i vari capolavori di Rockstar (GTA e Red Dead Redemption) offrivano ai giocatori un open world totale ma mai colpevole di andare ad intaccare le prodezze narrative delle opere, 2K con Mafia 2 preferƬ fare all-in sulla narrazione, sacrificando cosƬ buona parte delle prelibatezze ludiche da cui sarebbe stato possibile attingere. Dal punto di vista della struttura di gioco, oggi come allora, si presenta come sƬ un open world, ma decisamente ā€œfittizioā€, poichĆ© la curva di progressione della storia di Vito Scaletta ĆØ a tutti gli effetti lineare e scandita da un percorso ben preciso e ineluttabile. In Mafia 2 ĆØ possibile girare per la cittĆ , certo, ma ciò ĆØ assolutamente fine a se stesso poichĆ© c’è ben poco da fare quando si decide di non procedere con gli incarichi principali, praticamente le uniche attivitĆ  disponibili all’interno del titolo di 2K Czech.

mafia 2

Non che sia per forza un male o un difetto, certo, ma paragonato al primo capitolo e soprattutto agli altri due esponenti del ā€œgenereā€ di cui vi abbiamo parlato poco sopra ĆØ chiaro quanto questa scelta possa aver fatto storcere il naso a più di una persona. Le problematiche di Mafia 2 erano però legate anche al gameplay in sĆ©, e soprattutto al gunplay, eccessivamente lento e legnoso e legato fortemente ad una gestione dei checkpoint a tratti veramente ferraginosa e soprattutto ā€œingiustaā€. Oggi più di ieri, chiaramente, tutti questi aspetti, rimasti immutati con questa versione rimasterizzata, mostrano pesantemente il fianco e rendono alcuni passaggi veramente frustranti e difficili da digerire.

Ci ĆØ capitato più volte di dover ricominciare capitoli quasi interamente perchĆ© morti sotto i colpi di nemici dotati di un’intelligenza artificiale praticamente quasi nulla ma agevolati da hitbox in alcuni casi ingestibili, seppur bisogna ammettere che queste qualche volta hanno dato un grossa mano anche al sottoscritto.

Queste problematiche non vengono lenite dalla possibilitĆ  di trovare nel pacchetto tutti i vari add-on rilasciati nel tempo per il gioco, poichĆ© questi ultimi, tranne quello dedicato a Joe, non hanno certamente un peso specifico tale da aiutare in qualche modo a risollevare l’offerta del titolo come videogioco in sĆ©.

Sul piano ludico, dunque, Mafia 2, anche e soprattutto in questa versione rimasterizzata, che chiaramente non mette mano al gameplay vero e proprio, appare come un prodotto complesso da gestire e valutare, che oggi come all’epoca non ha saputo rubare la scena per le sue prodezze videoludiche ma difficilmente eguagliabile se ne si fa un discorso tematico e artistico.

Tanta voglia di… pixel!

Vi abbiamo accennato il discorso sul comparto estetico della produzione non caso, poichĆ© proprio da questo punto di vista Mafia 2 ha saputo ricoprire un ruolo fondamentale nell’industria. Dalla sua uscita fino ad oggi, il titolo di 2K Czech, la cui rivisitazione ĆØ stata curata dal team d3t Ltd, ha saputo creare uno degli immaginari più coerenti e curati di quella che era l’America dei gangster di quegli anni.

Pur senza disdegnare una forte influenza ā€œesternaā€ Mafia 2 ĆØ ancora oggi un prodotto, dal punto di vista estetico e tematico, incredibile, per le cui strade ĆØ facile perdersi strizzando gli occhi per tutti quei piccoli ma incredibilmente evocativi dettagli disseminati lungo le strade della bella e dannata Empire Bay. Peccato però che il lavoro compiuto in fase di rimasterizzazione del prodotto sia risultato nel complesso molto pigro e soltanto abbozzato sotto diversi punti di vista. A giovare delle attenzioni maggiori ĆØ stato il sistema di illuminazione, vera e propria ā€œpiagaā€ della generazione di console di origine, che in questa versione appare decisamente più in tiro. Le luci, le ombre e in generale la resa degli ambienti, sia esterni sia interni, sono ora decisamente più a fuoco e aiutano il giocatore a lasciarsi trasportare ancor di più da un immaginario a tratti irresistibile.

Anche, ovviamente, le texture hanno goduto di un lavoro di perfezionamento e di ammodernamento, con risultati complessivamente accettabili soprattutto se si vanno a notare alcuni dettagli, come ad esempio quelli di alcuni volti, decisamente più curati e credibili. A lasciarci di stucco, e non in bene, ĆØ stato invece il frame-rate, un’altra delle gravi problematiche del titolo originale che ĆØ tornata con violenza anche in questa remastered.

Su PlayStation 4 Pro, infatti, in più di un’occasione la frequenza dei fotogrammi per secondo di Mafia 2 ĆØ colata a picco, specialmente nelle cut-scene e nelle fasi al volante (ma anche durante più di una sparatoria), rendendo il tutto più complesso e decisamente meno piacevole del previsto.

Dal punto di vista tecnico, dunque, Mafia 2 Definitive Edition non ci ha fatto gridare al miracolo e, sinceramente, forse non ce lo aspettavamo. A questo punto le nostre speranze sono tutte riposte nel remake del primo, amatissimo, capitolo della saga a cui 2K sembra aver riservato un trattamento decisamente diverso sotto questo punto di vista (e non solo).

Al netto di un lavoro un tantino superficiale dal punto di vista tecnico e dei contenuti, questa versione rimasterizzata di Mafia II ci offre la possibilitĆ  vivere (o rivivere) una delle avventure più belle e qualitativamente più imponenti del genere, che non ha nulla da invidiare alle pellicole hollywoodiane più importanti sul tema, e non soltanto. La storia di Vito Scaletta, seppur eccessivamente lineare e caratterizzata da un gameplay tutt’altro che invidiabile, merita di essere vissuta, anche e soprattutto al giorno d’oggi, a patto però di riuscire a convivere con un prodotto che, a parte qualche piccola spinta in avanti sul piano delle texture e dell’illuminazione, non riesce a scrollarsi di dosso i dieci anni che ha sulle spalle.

VOTO: 7

 

Ho imparato a conoscere l'arte del videogioco quando avevo appena sette anni, grazie all'introduzione nella mia vita di un cimelio mai dimenticato: il SEGA Master System. Venticinque anni dopo, con qualche conoscenza e titoli di studio in più, ma pochi centimetri di differenza, eccomi qui, pronto a padroneggiare nel migliore dei modi l'arte dell'informazione videoludica. Chiaramente, il tutto tra un pizza e l'altra.