Mortal Kombat 11 Aftermath Recensione: la violenza si espande

Mortal Kombat 11

Mortal Kombat 11 Aftermath è l’edizione definitiva dell’undicesimo capitolo della blasonata saga di picchiaduro vero e proprio simbolo storico del genere, non un semplice pacchetto di DLC, ma una vera espansione ricca di contenuti che farà felici i vecchi ed i nuovi fan.

Dalle origini di Mortal Kombat ad oggi

Quella di Mortal Kombat è una delle saghe storiche più importanti per il genere dei picchaduro ad incontri, assieme a mostri sacri del settore quali Street Fighter di Capcom, Tekken di Bandai Namco e The King of Fighters di SNK Playmore. La saga nasce nell’ormai lontano 1992, ed è vicina a compiere il trentennale. L’autore principale è il leggendario Ed Boon, considerato il padre della serie, che è uno dei cavalli di battaglia della Midway Games, casa statunitense purtroppo oggi scomparsa. I primi tre episodi, in rigorosa grafica bidimensionale bitmap, escono nel 1992, 1993 e 1995, per Arcade, SNES, Mega Drive ed altri sistemi, diventando dei veri e propri classici senza tempo, tuttora distribuiti sugli attuali store digitali. La particolarità dei personaggi è quella di essere versioni digitalizzate di veri attori che prestano il loro volto, inseriti su fondali in computer grafica. Il quarto capitolo scopre nel 1997 la tridimensionalità dei poligoni texturati e viene seguito da ulteriori tre episodi in 3D nei primi anni duemila, molto sperimentali, al punto da offrire mini-giochi puzzle e di scacchi. A questi si aggiungono bizzarri esperimenti di genere platform e picchiaduro a scorrimento. La vera svolta avviene però nel 2011, quando, in seguito al fallimento della gloriosa Midway Games, sviluppatore originale del gioco, si cerca in tutti i modi di non far morire il glorioso franchise. Il nuovo Mortal Kombat, il nono della serie principale, è una sorta di reboot della serie stessa, e viene sviluppato da NetherRealm Studios una società creata l’anno precedente dallo stesso Ed Boon, dalle ceneri di WB Games Interactive Entertainment, ex Midway, chiudendo il cerchio. Per il titolo vengono creati nuovi mondi narrativi ed il successo è decisamente alto, al punto da avere due seguiti moderni, Mortal Kombat X e l’attuale Mortal Kombat 11, che decidono di riprendere la numerazione ufficiale. L’estrema violenza scenografica della saga, con sangue che spruzza felice in zampilli da oltre due metri e teste mozzate in fatality ormai entrate nell’immaginario collettivo, storicamente ha spianato la strada per la sempre maggiore importanza di istituti come ESBR (U.S.A.) e PEGI (Europa), che, come sappiamo, cercano di indirizzare i titoli alle fasce d’età consigliate, spinti da associazioni di genitori disperati di teenager felici di mozzare le suddette teste con mosse alla Herbert Von Karajan di fantozziana memoria. Controversa violenza gratuita, divertente ed assolutamente catartica.

Mortal Kombat 11 Aftermath: la trama aggiuntiva

L’originale Mortal Kombat 11 è arrivato sul mercato l’anno scorso, e per conoscere tutte le sue caratteristiche di base vi rimandiamo alla nostra recensione, in questa pagina. La componente narrativa, come sappiamo, si è sempre maggiormente evoluta col passare del tempo, nonostante il genere di appartenenza, che fa dell’immediatezza e degli scontri uno contro uno in arena il suo punto di forza. L’espansione oggetto di questo articolo non è da meno, ed offre una nuova trama aggiuntiva decisamente intrigante. Ai già corposi dodici capitoli della trama originale si vanno ad aggiungere gli ulteriori cinque capitoli aggiuntivi, ognuno legato ad uno specifico personaggio, ovvero Freccia del Tempo, il primo capitolo in cui è presente Nightwolf, Protettrice a Vita, dedicato a Sheeva, Venti del Cambiamento, che vede protagonista Fujin Kabal,  Visione dell’Impero, con Sindel e Shao Kahn, ed il conclusivo Scacco Matto, dedicato a Shang Tsung. La citazione del titolo del capitolo non può che ricordare un minigioco cult del passato, Chess Kombat, visto nel titolo del 2004 Mortal Kombat: Deception per PlayStation 2 ed Xbox. Tra gioco base ed espansione si giunge alla cifra notevole di ben diciassette capitoli per la trama. Per finire la sola nuova campagna aggiuntiva sono necessarie almeno tre ore di gioco. L’ incipit narrativo è appassionante, e vede improvvisi ritorni illustri dal passato, tra cui quelli di Shang Tsung, Nightwolf e Fujin il Dio del Vento, pronti a cambiare la storia per sempre…

Mortal Kombat 11 Aftermath, i contenuti

Il pacchetto di Mortal Kombat 11 Aftermath è decisamente corposo ed offre ben ventidue articoli in un colpo solo, incluso, ovviamente, il gioco base Mortal Kombat 11. Non solo personaggi extra giocabili, ma anche skin esclusive, arene inedite, correzione di piccoli bug, un tema dinamico e tante interessanti novità. Tra i personaggi introdotti dall’espansione spiccano The Joker, il nemico storico di Batman, proveniente dall’universo DC Comics, dal medesimo mondo provengono Cassie Quinn, una speciale versione di Cassie Cage ispirata ad Harley Quinn, per chi la preferisse però in versione liscia, ecco disponibile, sempre nel DLC, Klassic Cassie, ovvero la lottatrice nel costume tradizionale. A questi si aggiungono Time Lord of Apokolips Geras, ispirato dal personaggio Darkseid, sempre della scuderia DC, e Spawn, personaggio cult creato da Todd Dean Mark McFarlane per Image Comics nel 1992, a cui si ispira anche la combattente Hellspawn Jacqui, sempre inclusa nel pacchetto, basata sulla classica Jacqui Briggs ideata da Ed Bonn in persona. E a proposito del papà di Mortal Kombat, farà felici i fan storici della saga il grande ritorno di due suoi personaggi storici, il primo è Grey Cloud, meglio noto come Nightwolf, che ha debuttato nel classico Mortal Kombat III ed è stato dato per morto nel nono capitolo, apparendo infatti solo come zombi (revenart) nel decimo. In realtà la sua forma umana riappare grazie a strani magheggi temporali presenti nella trama, ma è bello rivederlo in carne ed ossa. La seconda è invece l’affascinante Regina Sindel, anch’essa presente in versione umana e non morta. Non poteva quindi mancare il celebre marito di quest’ultima, il leggendario Imperatore Shao Kahn, il cui debutto risale all’ancora più antico Mortal Kombat II. Da tutt’altro ambiente proviene infine l’ultimo combattente, ovvero il Terminator T-800, personaggio cult della fantascienza, indistruttibile organismo cibernetico con forma umana, prodotto da Skynet ed inviato nel passato per eliminare il leader della resistenza contro le macchine. Nel DLC il lottatore appare però con le moderne fattezze di un Arnold Schwarzenegger invecchiato, come visto nel recente film Terminator: Dark Fate. Considerando che nel roaster è presente pure Robocop, peraltro doppiato da Peter Weller, l’attore originale, a differenza di Schwarzie, con voce anonima, prevediamo sfide all’ultimo bullone! Il personaggio risulta meno fluido degli altri, ma fa decisamente la sua figura. Buone notizie per chi “lotta” ogni giorno anche con lo spazio del proprio disco rigido, ogni singolo personaggio pesa solo 1,1 MB.

Mortal Kombat Ed Boon

Le skin pack presenti

Notevole, oltre ai personaggi giocabili, la presenza di numerose skin pack, che permettono ai giocatori di personalizzare al massimo il loro titolo. Oltre alle skin già citate ricordiamo le seguenti: Klassic Arcade Fighter Pack, con i classici vestiti da sala giochi per Jax, Kano e Kung Lao, Double Feature Skin Pack, che include l’affascinante Sonya Cacciatrice di Cyborg, Ghotic Horror Skin Pack, che offre la Dea dei dannati, il mostro di Kronica e l’impalatore, Sonya Exclusive Skin, Shang Tsung – Kombat Pack Version, DC Elseworlds Pack, una tripletta che include tre costumi ispirati ai personaggi DC Comics per i combattenti di MK11, ovvero Noob Saibot Cavaliere Più Oscuro, Bareca Killer Krok, e Kitana Katwoman (del Regno Oscuro), Matinee Skin Pack, con costumi da Vandalo, Marine Spaziale e Moschettiere, Klassic Arcade Ninja Skin Pack , che permette di usare Scorpion, Sub-Zero e Noob Saibot nei loro classici ed iconici costumi da ninja, e la Premium Edition Skin. Ultimo, ma non certo per importanza, il simpatico tema dinamico per la nostra PlayStation 4, chiamato MK11 Aftermath – Forge a New History Dynamic Theme, dal peso di circa 13 MB.  Una espansione notevole e corposa dunque, che ci sentiamo di consigliare senza remore a tutti i vecchi e nuovi fan della saga, anche a fronte di un prezzo finale sul mercato un po’ altino, di circa quaranta euro e di un peso software totale di altrettanti quaranta giga.

Moltissima carne al fuoco per l’espansione ufficiale di Mortal Kombat 11, denominata Aftermath. Una nuova trama inedita che prosegue quella del titolo principale, divisa su cinque intriganti capitoli. Ben nove Skin Pack Aggiuntive, con costumi ispirati ai classici, all’horror ed ai temi più disparati. Una decina di personaggi extra giocabili, cosa che da sola varrebbe già l’acquisto del pacchetto, con ulteriori skin disponibili, e nomi di richiamo come The Joker e Terminator T-800 tra loro. Peraltro gran parte del materiale inedito è stato reso gratuito per i possessori del gioco base dallo sviluppatore. Un patrimonio che, tra gioco base ed espansione, offre qualcosa come duecento ore di gioco per essere completato, ed un divertimento senza fine. Verrebbe proprio da dire, non chiamatelo solo DLC! 

Super Fabio Bros, al secolo Fabio D'Anna (ma non diteglielo: ancora soffre perché Facebook lo ha costretto a usare il suo vero nome), è un collezionista leggendario di videogiochi nonché super esperto di retrogaming. Ha organizzato due edizioni della mostra ARCHEOLUDICA ed è Responsabile della Collezione al museo VIGAMUS, ha collaborato con i portali specializzati Games Collection e Retrogaming History. Adora Super Mario, Pac-Man e le sue adorabili cagnoline. L'obiettivo finale della sua vita è possedere tutti e 2047 i modelli di PONG esistenti. Attualmente è a quota 69.... quindi augurategli lunga vita e prosperità.