Pokémon Spada e Scudo L’isola solitaria dell’Armatura Recensione: cosa bolle in pentola a Galar

Pokemon Spada e Scudo

Pokémon Spada e Scudo si arricchiscono con L’isola solitaria dell’Armatura, il primo DLC dei due previsti per i titoli di ottava generazione. Nonché il primo in assoluto della saga: una vera e propria novità per noi allenatori di Pokémon, forse positiva o forse no. Riprendere in mano il gioco dopo qualche mese mi ha fornito l’occasione di riflettere sulla serie e sulle luci e ombre della regione di Galar, che mi ricordavo molto diversa da come è in realtà: è decisamente meno bella che nei miei ricordi, ma forse più ospitale.

L'isola solitaria dell'Armatura

Pokémon Spada e Scudo L’isola solitaria dell’Armatura: un antipasto

L’isola solitaria dell’Armatura è accessibile in qualsiasi fase del gioco principale e non è necessario aver terminato la storia per recarcisi. Il livello dei Pokémon selvatici e degli avversari viene ricalibrato in base al proprio, probabilmente basandosi sul numero di medaglie vinte, fornendo un grado di sfida abbordabile ma più che dignitoso. Non è mai davvero difficile, ma un paio di combattimenti possono essere più ostici della media, soprattutto per chi ha una squadra ancora alle prime armi.

La storia è breve: in circa tre ore la si può terminare per intero. È un elemento che ritengo importante sottolineare, poiché se state cercando una nuova avventura o un arricchimento importante della trama di Galar, potreste rimanere delusi. Il secondo DLC in arrivo nei prossimi mesi sarà più corposo da questo punto di vista, considerata la presenza di numerosi Pokémon leggendari degni di rilievo. Ciò che offre L’isola solitaria dell’Armatura è una grande nuova Terra Selvaggia da esplorare, piena zeppa di oggetti da raccogliere e di una buona quantità di mostriciattoli reintrodotti dalle vecchie generazioni, alcuni dei quali molto ambiti. Inoltre vengono incluse una serie di meccaniche molto utili per l’allenamento dei Pokémon per il competitivo, che da sole giustificano l’acquisto dell’espansione. La versione che ho giocato è quella di Scudo, ma sono più o meno sovrapponibili.

L'isola solitaria dell'Armatura

Una delle novità è la possibilità di azzerare in un solo colpo tutti gli EV dei Pokémon, senza doverli rimpinzare di bacche come tacchini, offrendo in cambio 10 pezzi di Pietra Armatura. Questo oggetto rappresenta la valuta principale dell’isola e consente anche di insegnare ai nostri Pokémon nuove mosse, di cui un paio sembrano davvero promettenti e da tenere d’occhio. Le Pietre si trovano facilmente durante l’esplorazione, come pure una grande quantità di altri strumenti che possiamo anche combinare tra loro per ottenerne di nuovi. Sull’isola sono disponibili anche le Ghicocche di Johtiana memoria, che mescolate tra loro ci forniscono Ball rare, di cui sentivo la mancanza nel gioco principale. Per creare nuovi item è necessario utilizzare la giusta combinazione di ingredienti e le ricette sono ottenibili spendendo Watt o – tanto vale essere onesti – cercando online.

Con mia grande gioia, sull’Isola solitaria dell’Armatura si ottiene anche la possibilità di rendere Gigamax qualsiasi esemplare Pokémon delle specie in cui tale meccanica è disponibile.È sufficiente nutrirlo con la Zuppamax, gustosa brodaglia sul cui nome potevano impegnarsi un po’di più, che è possibile cucinare raccogliendo ingredienti abbastanza comuni. In pratica da ora ci si può dedicare a creare il Pokémon perfetto come statistiche per poi renderlo Gigamax se vogliamo e non è un cambiamento da poco per la mia salute mentale.

Che questo DLC (ottenibile tramite il Pass di Espansione) sia focalizzato sul competitivo non è una gran sorpresa. Sull’isola troviamo anche una nuova tipologia di lotta definita Prova Limitata, nella quale dobbiamo affrontare più avversari di fila utilizzando un singolo tipo di Pokémon. L’ho trovata sfiziosa e certamente più complessa del resto dell’avventura finora.

L'isola solitaria dell'Armatura

Una trama non proprio memorabile

Nonostante la nuova storia sia breve e piuttosto banalotta, ci sono degli elementi degni di merito. Pokémon Spada e Scudo mi aveva colpito per la caratterizzazione dei vari allenatori e capipalestra, e il DLC non è da meno: i nuovi arrivati sono personaggi interessanti. Avery e Klara (Savory e Sofora in italiano) sono i due rivali, disponibili rispettivamente in Scudo e Spada, che ci danno il benvenuto sull’isola e tentano di metterci i bastoni tra le ruote. Non posso parlare per la giovane donzella non avendola affrontata, ma lui è decisamente insopportabile: talmente antipatico e vanesio che mazzolarlo di botte – si fa per dire- nei combattimenti è piuttosto godurioso. Gli altri NPC sono decisamente più ospitali e Mustard, il padrone del Dojo è un vero spasso. In italiano parla utilizzando un mix tra espressioni dialettali e slang da “giovane”, che troverei fuori luogo se non fosse davvero divertente. La sua personalità vivace abbinata all’aspetto da mite vecchietto sono un mix scoppiettante che ho apprezzato. Utilizzare il Dojo come hub è inoltre gradevole ed è divertente personalizzarlo man mano sbloccando nuove comodità, come la parrucchiera o il distributore di bibite.

Ancora più degli umani ho amato i nuovi Pokémon: Kubfu è entrato direttamente nella mia personale classifica dei preferiti. Piccolino ma tosto,mi è dispiaciuto farlo evolvere e perdere la componente adorabile che lo contraddistingue. Le versioni di Galar di Slowpoke e Slowbro sono ben realizzate e introducono la combinazione Psico/Veleno che mi intriga. Anche le creature reintrodotte hanno incontrato il mio gusto, includendo alcune Pokémon che inserirei volentieri nella mia squadra.

L'isola solitaria dell'Armatura

Il DLC a sorpresa permette di portare a passeggio il primo Pokémon in squadra, come già accaduto in un paio di titoli precedenti, tra cui Let’s Go. Ciò è possibile unicamente sull’isola e oltretutto la meccanica ha portato con sé non pochi problemi. Che alcuni Pokémon siano incredibilmente lenti o goffi nel correre fa parte del gioco, perciò non rappresenta un vero difetto, ma altri particolarmente massicci sono del tutto incapaci di muoversi e rimangono bloccati o spariscono nel nulla. Corviknight ad esempio copre completamente la visuale quando ci segue: come potete vedere dallo screenshot qui di seguito, esplorare diventa del tutto impossibile.

L'isola solitaria dell'Armatura

Questo problema va a unirsi alla generale sciatteria della grafica, che in tutta onestà non ricordavo essere così brutta. I paesaggi peggio realizzati in Pokémon Spada e Scudo sono quelli delle Terre Selvagge, che qui rappresentano il 99% del territorio esplorabile. Sono brutte in maniera ingiustificabile ed è davvero difficile tollerarlo dopo aver giocato per mesi ad Animal Crossing sulla stessa console, che è molto più curato pur offrendo una grafica cartoonesca e colorata come Pokémon. I dettagli sul terreno sono pressoché nulli ed è arduo persino distinguere i Diglett dalle pietre. Trovarli tutti è una delle side-quest del DLC e sarebbe molto più divertente se si vedessero bene, invece di rischiare di confonderli con sassi o ciuffi d’erba. Il pop-up dei Pokémon è indecente e ancora più di prima questi appaiono letteralmente dal nulla a due centimetri da noi. La realizzazione dell’acqua, che sfortunatamente è tutto intorno a noi essendo su un’isola, è davvero orrenda. Dal punto di vista tecnico non si salva quasi nulla e tornano anche i noti cali di frame rate nella modalità online, che non mi mancavano per nulla.

l'isola solitaria dell'armatura

I pregi e i difetti di questo primo DLC di Spada e Scudo sono sovrapponibili a quelli del titolo principale e ciò non mi sorprende troppo. Ci troviamo di fronte a un gioco con trama solo abbozzata e una realizzazione tecnica mediocre, ma con personaggi ben caratterizzati, Pokémon dal design interessante e meccaniche sfiziose e utili per il competitivo. La differenza fondamentale è che L’isola solitaria dell’Armatura è un DLC a pagamento e ciò può non essere facile da digerire, soprattutto considerando quante di queste aggiunte sembrino tagliate via dal gioco base: sembra il post-game che mancava. Ritengo che sia un acquisto valido e consigliabile a chi apprezza Pokémon Spada e Scudo e apprezzo che le creature aggiunte nel DLC siano disponibili anche per chi non lo compra, così come i nuovi raid Dynamax. Al contempo avrei voluto che venissero apportate ulteriori migliorie al titolo, invece di aggiungere altri elementi che seppur gradevoli presentano gli stessi limiti. Per valutare correttamente è comunque necessario giocare l’altra metà del pack di espansione, che sarà disponibile solo successivamente: a causa di ciò, ritengo opportuno non assegnare voto alla recensione in questa fase. Non è possibile acquistare i due DLC separatamente, perciò è corretto aspettare l’arrivo di entrambi per giudicare.

Mangiatrice compulsiva di sushi e cibarie di ogni genere, ama alla follia tutto quello che è Nintendo, non disdegnando neppure il dorato mondo dei Pokémon. Videogioca sin da quando era bambina, ed ora che è grande forse lo fa addirittura più di prima. Anzi, sicuramente.