Un grande lutto nel mondo del cinema, che saluta Sir Ian Holm, deceduto oggi all’età di 88 anni. L’attore era noto soprattutto per il ruolo di Bilbo Baggins nella trilogia de Il Signore degli Anelli e ne Lo Hobbit, ma durante i suoi anni di carriera è stato premiato più volte per il suo lavoro, tra cui il Tony Award come Miglior Attore Protagonista nel 1967 per la sua interpretazione di Lenny in Homecoming e un premio Laurence Olivier come miglior attore nel 1998 per il ruolo di Re Lear. Ha inoltre vinto un BAFTA nel 1981 per il ruolo di allenatore di atletica Sam Mussabini in Chariot’s of Fire, che gli è valso anche una nomination all’Oscar.
Ian Holme, definito affascinante, gentile e ferocemente talentuoso, è morto pacificamente in ospedale, accompagnato dalla sua famiglia e dalla badante che si è presa cura di lui in questi anni, lasciando la moglie artista, Sophie de Stempel. Questa morte non è stata una sorpresa, Ian Holm era infatti malato di tumore alla prostata, diagnosticato nel 2001 quando aveva 70 anni. In precedenza aveva parlato della sua battaglia contro il cancro:
“È tutto strano perché mi sento ancora immortale. Non posso credere di aver avuto qualcosa di gravemente sbagliato in me. Non ho fatto la chemioterapia e i miei capelli non sono caduti, ma in realtà non sapranno se sono guarito per altri due anni. A quel punto sarò morto di vecchiaia”
Il nostro Bilbo Baggins si è dunque imbarcato verso Valinor per un’ultima avventura, che speriamo lo conduca in mondi fantastici ancora inesplorati. La nostra redazione, nel dire addio a questo attore che è entrato nel cuore di tutti, vuole rendergli omaggio con le parole di Gandalf tratte dall’ultimo film della trilogia:
“Qui infine, sulle rive del mare, si scioglie la nostra Compagnia. Non vi dirò non piangete, perché non tutte le lacrime sono un male.”