Captain Tsubasa Rise of New Champions Recensione: fino al fischio finale!

Captain Tsubasa Rise of New Champions

Diciamoci la verità: era da tantissimi tempo che aspettavamo l’arrivo di un gioco basato su Holly e Benji fatto come si deve e finalmente, siamo stati accontentanti da quel santo di Bandai Namco. Ho utilizzato di proposito il nome italiano Holly e Benji, perché da questo momento in avanti non leggerete alcun riferimento ai nomi italiani adoperati per l’opera del maestro Yōichi Takahashi. È giusto infatti iniziare ad usare i nomi originali di personaggi e squadre, dato che l’adattamento occidentale di questi ultimi rappresenta una vera e propria presa in giro verso opera originale. Fatta questa piccola premessa e dopo aver indossato scarpini, divisa e fascia di capitano, noi di GamesVillage siamo stati tra i primi a calciare palloni sui campi di calcio di Captain Tsubasa Rise of New Champions e, in compagnia di Tsubasa Oozora, Kojiro Hyuga, Genzo Wakabayashi e di tutti gli altri personaggi del manga/anime, abbiamo rievocato le leggendarie sfide che hanno fatto crescere intere generazioni.

Captain Tsubasa Rise of New ChampionsCaptain Tsubasa Rise of New Champions: vecchie nuovi eroi

Dopo anni e anni di RPG basati su Captain Tsubasa (molti dei quali mai arrivati presso i nostri lidi) e che con il calcio vero e proprio non c’entravano nulla, Bandai Namco e Tamsoft hanno regalato ai fan il giusto erede di Captain Tsubasa J: Get in The Tomorrow, realizzando un titolo calcistico dalla forte natura arcade e che ovviamente, è lontano da una vera e propria simulazione calcistica. Anche l’anime lo è sempre stato e dunque, è giusto così! Del gameplay e dell’aspetto tecnico del gioco ne parlerò più avanti, dato che adesso voglio subito introdurre il fiore all’occhiello del titolo, ovvero la modalità principale Il Viaggio. Questa è una doppia modalità storia che percorre due binari distinti e separati, permettendoci di vivere due realtà parallele: Episodio Tsubasa ed Episodio New Hero.

Partiamo da Tsubasa: come è facilmente intuibile, questo Episodio (estremamente fedele alla storia principale) ci permette di rivivere parte della vita del nostro Oozora, ovvero l’avvincente torneo delle medie della sua Nakatsu. Dunque, si parte dalla sfida alla Otomo di Nitta, fino ad arrivare alla finale contro l’Accademia Toho di Hyuga, con la possibilità ovviamente di sovvertire quel pareggio e tentare di vincere il torneo. Tra una partita e l’altra, a farci compagnia ci saranno quei lunghi dialoghi (e quasi zero filmati) che caratterizzano ogni tie-in, ma coloro che conoscono a memoria le vicende dell’anime possono benissimo saltare, evitando lunghe attese tra una partita e l’altra… tanto la storia sempre quella è! Purtroppo però l’Episodio Tsubasa risulta essere molto breve proprio perché viene ripreso il solo arco narrativo del torneo delle medie, con questa modalità che andrà dunque a concludersi dopo la finale. No, almeno in questo episodio non vestirete i colori del Giappone, ma vi verrà comunque offerta la possibilità di farlo!

È proprio nell’Episodio New Hero che, in prima persona, potrete scalare la gloria raggiungendo la tanto ambita nazionale Giapponese. Parliamo di una vera e propria storia alternativa dove il campionato mondiale di Francia è stato cancellato e sostituito da un altro torneo internazionale americano. Per selezionare i migliori giocatori che rappresenteranno il Giappone in questa competizione è stata istituita la New Hero League. Ed è qui che inizia la nostra storia! Dopo aver creato il nostro calciatore personale tramite un editor abbastanza corposo, ci viene offerta la possibilità di giocare in tre squadre: la Toho, la Musashi e la Furano. Fatta la nostra scelta, ci ritroviamo davanti ad una modalità che introduce alcune meccaniche RPG molto interessanti. Oltre alla possibilità di interagire con i vari personaggi tramite alcuni dialoghi a scelta multipla, il giocatore può far crescere il proprio personaggio di partita in partita, andando a potenziare le statistiche attraverso le performance singole e di squadra. Già, perché durante le partite non controllerete solo il vostro calciatore, ma anche i vostri compagni di squadra. Inoltre, è presente un sistema di “legami” con gli altri personaggi: una volta stabilito un certo livello di amicizia con i vari calciatori (anche di altre squadre) sbloccherete nuove tecniche di tiro e nuove abilità. Dunque, legando con Tsubasa sarà possibile apprendere il suo Drive Shot, così come Hyuga vi darà accesso al Tiger Shot. In tutto ciò, è presente anche uno shop dove acquistare (tramite punti) accessori, aspetti per la personalizzazione del personaggio e bonus per potenziare le performance nelle singole partite. Ovviamente, la presenza di una trama originale rende il tutto più avvincente e soprattutto, la storia non si limita al solo torneo delle medie, ma condurrà il nostro personaggio fino in America, permettendoci così di indossare la tanto sudata maglia della nazionale, il tutto tramite un episodio secondario.

Già, perché Episodio New Hero è estremamente più longevo di quello di Tsubasa, con il campionato mondiale giovanile che vedrà coinvolte tante nazionali, metterà in scena una nuova storia (sempre alternativa, ma con alcun risvolti molto familiari) e soprattutto, includerà alcune sequenze animate inedite. Calcio, RPG e trama originale sono il mix perfetto per una modalità di gioco che sicuramente farà contenti gli amanti della serie, pronti a tuffarsi negli emozionanti match di calcio offerti da Captain Tsubasa Rise of New Champions.

Super-tiri, interventi killer e portieri (quasi) imbattibili

Se vi aspettate un simulatore calcistico vicino ai FIFA e ai PES, siete completamente fuori strada. Captain Tsubasa Rise of New Champions ha il compito di rievocare lo spirito dell’anime e per riuscirci, deve dimenticare alcune regole del calcio vero e proprio. Certo, nel gameplay è stata inclusa la regola del fuorigioco, ma durante le partite non sarà possibile fare in alcun modo fallo, lasciando ai giocatori libero sfogo soprattutto nella fase difensiva. Tale meccanica, come anticipato nella nostra anteprima, risulta essere un po’ come una sorta di morra cinese: un dribbling messo a segno con R1 (ci basiamo sui tasti della versione PlayStation 4) può essere contrastato premendo lo stesso tasto, così come l’altro dribbling eseguibile con R2, che può essere fermato premendo R2 (o Quadrato). Ovviamente, non parliamo solo di fortuna, perché i più attenti potranno essere in grado di capire la finta che l’avversario ha in mente di mettere in scena, così come chi attacca potrà saltare l’avversario in base al tipo di intervento difensivo messo in atto. L’assenza dei falli darà dunque libero sfogo al vostro istinto killer, permettendo di simulare alla perfezione gli interventi difensivi più duri visti per anni nell’anime.

L’intero sistema su cui si basa Captain Tsubasa Rise of New Champions è rappresentato da una meccanica basata sullo Spirito. Ogni personaggio ha una barra che permette di eseguire determinate azioni: ognuna di queste azioni, che siano scatti, finte o tiri, consuma parte dello Spirito di un calciatore. Dunque, bisognerà gestire le energie nel corso di una partita, ma per nostra fortuna, questa barra ha un potere rigenerativo davvero notevole. Inoltre, i calciatori più forti avranno una forte influenza sulla barra dello Spirito, svuotandola più lentamente e riempiendola più velocemente. Questo sistema permette di limitare le azioni dei personaggi, garantendo un equilibrio tra le forze e impedendo che ogni partita si trasformi nella sagra del super-tiro. Questi tiri speciali possono essere seguiti tenendo premuto semplicemente il tasto di tiro (in questo caso Quadrato). Una volta riempita la barra del tiro sarà possibile eseguire un super-tiro, influenzato ovviamente dalla distanza dalla porta. Alcuni personaggi, tra cui Tsubasa e Hyuga, possono eseguire i loro tiri micidiali anche da centrocampo, mentre altri calciatori hanno bisogno di una distanza minore dalla porta per poter sferrare il proprio super-tiro. Il problema principale però è uno soltanto: bisogna fare i conti con il portiere avversario!

Già, perché in Captain Tsubasa Rise of New Champions i portieri rappresentano la montagna più alta da superare! Dotati anch’essi di una barra Spirito, la meccanica che li gestisce a mio avviso è totalmente sbagliata ed è l’elemento che più mi ha fatto storcere il naso, lasciandomi perplesso fin dai primi tiri in porta. In poche parole, per poter segnare ad un portiere occorre consumare la sua barra e per fare ciò, bisogna tirare in porta un numero considerevole di volte, mettendo a segno super-tiri su super-tiri. Questo trasforma inesorabilmente il gioco in una sorta di tiro al bersaglio cui scopo ultimo è quello di abbattere il portiere. Finché la barra Spirito sarà piena, il 90% dei super-tiri sarà totalmente inefficace ai fini di fare goal e anche tiri leggendari come il Drive Shot di Tsubasa e il Tiger Shot di Hyuga diventano facile preda anche del più anonimo tra i portieri, soprattutto se eseguiti da una certa distanza. La situazione diventa frustrante con i super-tiri normali, incapaci di superare i portieri anche tirandoli all’interno dell’area di rigore. Ovviamente, alcune eccezioni ci sono: un Tiger Shot eseguito al limite dell’area di rigore piegherà le mani a qualsiasi portiere, fatta eccezione per Wakabayashi e simili. In altri casi invece, alcuni campioni hanno la facoltà di sferrare il proprio tiro micidiale, andando a segno indipendentemente dalla quantità di barra Spirito in possesso del portiere. A mio parere, gli sviluppatori avrebbero potuto trovare un compromesso tra le meccaniche dei portieri di J: Get in The Tomorrow e Rise of New Champions, offrendo magari più equilibrio nella gestione dei portieri.

Captain Tsubasa Rise of New Champions: la Zona V e le DAD

La costruzione del gameplay di Captain Tsubasa Rise of New Champions garantisce, come detto prima, una totale rievocazione dell’anime. Qualcosa di estremamente affascinante viene rappresentato dalla Demo Azione Drammatica (DAD), una feature presente nel solo Episodio Tsubasa. Durante le varie partite è possibile far partire delle scene riprese dall’anime vero e proprio, permettendoci di rivivere alcune azioni emozionanti come l’azione combinata dei gemelli Tachibana o il primo Drive Shot di Tsubasa. Per metterle in scena occorre raggiungere alcuni requisiti o eseguire determinate azioni nel corso della partita. Un esempio è presente nel match contro la Otomo: se Nitta non tocca neanche un pallone, la DAD basata sul suo imparabile tiro del Falcone non verrà eseguita dal gioco, impedendoci di incassare un gol sicuro. Molte DAD possono influenzare negativamente l’esito di una partita e dunque, il consiglio che posso darvi per vincere tutti i match è quello di impedire agli avversari di mettere i piedi sul pallone per l’intera durata della partita.

Durante i vari match, compiendo determinate azioni quali tiri, parate, passaggi, dribbling e tackle vincenti, è possibile riempire la speciale barra appartenente alla Zona V. Questa particolare abilità, una volta attivata, garantisce una serie di bonus ai calciatori dell’intera squadra per un determinato lasso di tempo, tra cui una barra dello Spirito più duratura, oltre alla possibilità di sferrare tiri più potenti e con un impatto maggiore sullo Spirito dei portieri. Anche saltare due avversari consecutivi con finte o dribbling garantirà bonus sul singolo calciatore, ma per un lasso di tempo più breve. Eseguendo questa azione, anche il tiro sferrato risulterà di maggiore impatto! Tra le altre feature presenti segnaliamo la possibilità di effettuare tiri combinati o degli scontri terreni e aerei che mediante la pressione ripetuta dei tasti determinerà il vincitore della contesa. Inoltre, da segnalare anche la possibilità per i difensori di fermare fisicamente i super-tiri degli avversari, con il povero Ishizaki che dovrà metterci letteralmente la faccia per fermale i bolidi diretti in porta. Il tutto rende l’esperienza di gioco estremamente fedele con l’anime!

Infine, vorrei mettervi a conoscenza di un fattore che rende più “umani” i calciatori di rilievo presenti nel gioco. Controllare Tsubasa, Hyuga, Misugi e altri top-champion non corrisponde ad essere imbattibili. Questi calciatori hanno sì abilità superiori e uno Spirito maggiore, ma così come il più anonimo dei personaggi possono essere fermati con un semplice intervento, così come i loro tiri possono essere respinti da difensori e portieri senza il minimo affanno. Dunque, in alcuni aspetti la loro “miticità” va un po’ a decadere, rendendoli molto simili a tutti gli altri calciatori presenti. Molto probabilmente tutto questo è necessario per equilibrare le partite ed evitare dei tutte terminino 10 a 0. Ma è giusto rendere più umani i nostri miti dell’infanzia? Per me la risposta è no, perché parliamo di un gioco arcade dove ci viene permesso utilizzare i nostri calciatori preferiti e non di un gioco simulativo basato su calciatori reali.

Si, questo è il Captain Tsubasa che volevamo!

Con una grafica in Cel-shading che rievoca magistralmente l’anime, i personaggi ricreati fedelmente, un gameplay che permette di rivivere le emozionanti battaglie calcistiche viste in TV (e lette nel manga) e con un comparto tecnico molto stabile, soprattutto nel frame rate (che è bloccato a 30 fps e non presenta quasi mai alcun calo su PlayStation 4 Standard), posso affermare che Captain Tsubasa Rise of New Champions ha ripagato la lunga attesa. L’aggiunta di una modalità multiplayer online inoltre garantisce una longevità maggiore al titolo. In questa modalità è possibile sfidare gli altri giocatori con le squadre presenti nel gioco (anche se alcune nazionali vanno sbloccate prima di poter essere utilizzate), ma sicuramente i più tenaci tenteranno la scalata nella Lega: qui occorre creare la propria squadra selezionando i calciatori dei vari team, formando un vero e proprio Dream Team. Ogni squadra deve essere creata basandosi su di un punteggio, che non può essere superato. Questo è determinato dai punteggi assegnati ad ogni calciatori e ovviamente, i più forti ne posseggono uno elevato. La somma di tutti i punteggi non può superare una determinata soglia e quindi, bisognerà ottenere un mix perfetto tra calciatori top e calciatori normali.

Il net-code risponde molto bene e il matchmaking è molto veloce nel trovare avversari, nonostante il gioco non sia stato ancora pubblicato ufficialmente. Inoltre, è presente una modalità multiplayer offline che supporta fino a quattro giocatori. Si, non manca proprio nulla in Captain Tsubasa Rise of New Champions! C’è persino una modalità Allenamento per chi intende imparare ogni singolo segreto del gioco.

Captain Tsubasa Rise of New Champions fu annunciato come un fulmine a ciel sereno e ha riacceso in tutti i fan della serie la speranza di ottenere un gioco capace di soddisfare le richieste fatte da anni. Ora che ci ho giocato, posso affermare che quel desiderio è stato esaudito e che a distanza di molti anni finalmente potrete mettere le mani su un titolo che soddisferà la vostra voglia di Captain Tsubasa e di un titolo soccer-arcade capace di incollarvi alla console (o al PC) per ore e ore. Ci ritroviamo davanti ad uno dei migliori tie-in di sempre? Affermativo! Pronti a sferrare il vostro Drive Shot? Manca poco al fischio d’inizio!

VOTO: 8.3

 

 

Il mio nome è Domenico, ma online in molti mi conoscono come TheRedDevil... sebbene per Facebook il mio soprannome sia "Auditore" e non posso nemmeno cambiarlo. Iniziato ai videogame con il mitico Atari 2600, oggi sono un "sonaro" (quasi) incallito, ma non ditelo in giro eh! Adoro i survival horror con o senza zombie... ma se dentro ci sono gli zombie è assai meglio! Ah, se non vi piace The Last of Us, sappiate che non possiamo essere in alcun modo amici!