L’epopea del famoso idraulico baffuto di Nintendo ha origini molto lontane. Parliamo del 1981, quando l’allora ‘Jumpman’ si prodigava in salti, arrampicate e schivate per arrivare a salvare Pauline, ostaggio dell’iconico Donkey Kong. Nel 1983 Mario otterrà il suo gioco personale, dove insieme al fratello Luigi deve eliminare i nemici che escono dalle tubature in una schermata a 4 piani bidimensionali, servendosi anche dell’iconico blocco ‘Pow’. Nel 1985, Mario diverrà Super, ottenendo la sua prima avventura a scorrimento, rappresentando una vera e propria icona per l’epoca, diventando il simbolo dell’ascesa di Nintendo e il suo NES. Grazie ai capitoli successivi, Super Mario consoliderà il genere platform in due dimensioni, e nel 1996, l’idraulico rosso si prepara a conquistare milioni di giocatori grazie alla nuova tecnologia 3D, dando vita al fenomeno Super Mario 64, divenendo a tutti gli effetti il rappresentante della nuova console a 64 bit dell’azienda di Kyoto.
Quest’oggi partiremo proprio da qui, dall’avvento della mascotte di Nintendo nel mondo delle tre dimensioni, che segnerà inevitabilmente una generazione di videogiochi platform che avranno come punto di riferimento proprio il titolo in questione. Tuttavia, la formula vincente di Mario 64 ha ispirato nuovi giochi di Super Mario nel tempo, che anno dopo anno andavano a marchiare pesantemente le nuove console su cui approdavano. Nel 2002 sarà la volta di Super Mario Sunshine, approdato su GameCube, che andava a levigare la struttura di gameplay, introducendo una nuova meccanica relativa all’uso dell’acqua, mentre nel più recente 2007 sarà la volta di Super Mario Galaxy su Nintendo Wii, che sfrutterà il motion control dei Wii Remote per rendere il viaggio del nostro eroe tra le galassie una delle esperienze più belle di sempre.
L’ultima arrivata tra le fila dell’azienda, Nintendo Switch, ha ottenuto il suo Super Mario Odyssey, che riprende la struttura classica della serie, integrando l’utilizzo del cappello del protagonista, che è possibile lanciare per generare vari effetti. Tuttavia, coloro che si sono avvicinati da poco a Mario e il suo universo potrebbero aver avuto l’esigenza di recuperare i capitoli passati. Complice anche la poca reperibilità dei mezzi nel tempo, necessari per giocare ad alcune vecchie glorie, in occasione dei 35 anni della mascotte più apprezzata del mondo videoludico, sarà possibile rivivere le prime tre glorie in 3D della saga direttamente su Switch in un unico iconico pacchetto: Super Mario 3D All-Stars.
Super Mario 3D All-Stars: a caccia di soli e stelle
La fama dei 3 titoli in questione precede il valore ludico e il significato che gli stessi hanno avuto nel tempo. Chi ha giocato ogni titolo principale di Mario, sa bene quanto esso sia impattante per intere generazioni di giocatori. L’annuncio della presente raccolta non era un mistero, e anche solo qualche rumor, rivelatosi poi concreto, ha scatenato l’entusiasmo dell’intera community. Ma nel concreto quali sono le aggiunte e le migliorie di queste edizioni di capolavori ventennali?
Non appena all’interno della raccolta, siamo messi di fronte a 6 scelte, di cui 3 sono i leggendari titoli di Mario e 3 sono le rispettive colonne sonore che possiamo ascoltare per intero, andando a comporre un totale di più di 170 brani tratti dai relativi videogiochi. Presi da un forte senso di nostalgia, decidiamo di gettarci nel passato in tre dimensioni più remoto della serie, ritornando sull’immortale Mario 64. Tutto è come allora: ci troviamo fuori dal castello della Principessa Peach, invitati dalla stessa per mangiare una torta, ma ci accorgiamo che la residenza è vuota. Di tutto punto il nostro obiettivo, come 24 anni fa, appare piuttosto chiaro. Raccogliere le stelle nei vari mondi, accessibili attraverso dei quadri giganti a parete, per sbloccare le stanze del castello una dopo l’altra e fronteggiare la minaccia di Bowser, rivale storico di Mario, che tiene in ostaggio l’amata principessa.
Il gradevole salto nel passato ci ha ricordato prepotentemente come l’esperienza di Super Mario 64 abbia segnato i titoli a venire per l’impostazione e i controlli, che ancora oggi sono di esempio per ogni aspirante platform, e nulla è cambiato rispetto al passato. Forse vale la pena soffermarsi proprio su questo punto, poiché parliamo di una raccolta storica di titoli iconici made in Nintendo. Mario 64 non conta su migliorie estetiche decisive, ma con il medesimo rapporto d’aspetto dell’originale ci propone una risoluzione aumentata che definisce leggermente meglio ciò che vediamo, senza strafare, facendo risultare i poligoni dell’epoca meno spigolosi, supportati da colori più accesi che enfatizzano l’iconica avventura nel castello. Purtroppo è stata dura constatare l’assenza della lingua italiana, almeno dal primo titolo, denotando una certa superficialità nell’opera di porting, che certamente poteva insistere su una maggior cura nella riproposizione di uno storico videogame.
Decidiamo dunque di spostarci su Mario Sunshine, uno dei giochi più amati della saga che fece la storia del Nintendo GameCube. I poligoni sono aumentati notevolmente grazie all’evoluzione tecnica e finalmente il nostro protagonista ha un’identità tridimensionale riconoscibile e ancora attuale. A seguito degli eventi di Mario 64, il nostro eroe dedice di prendersi una meritata vacanza all’isola di Delfinia, dove però stanno accadendo alcuni strani eventi. I soli custodi che illuminano e proteggono l’isola sono scomparsi e una strana melma affligge il meraviglioso paradiso tropicale. Mario sarà ingiustamente condannato per gli atti dolosi e avrà il compito di recuperare i soli, oltre che ripulire l’isola, grazie allo Splac 3000, un’invenzione che aiuterà l’idraulico baffuto a scacciare le impurità dall’isola grazie a imponenti getti d’acqua. Oltre a tutto ciò, il nostro protagonista si troverà alle prese con il vero colpevole dei crimini, che apparentemente ha le sue stesse sembianze.
Con questo secondo titolo notiamo da subito un lavoro di pulizia e un incremento di risoluzione tangibile, con la possibilità di vivere l’avventura tropicale di Mario in lingua italiana. Tuttavia, non abbiamo riscontrato lo stesso buon lavoro nel frame rate, che è rimasto a 30 come su GameCube, laddove ci saremmo aspettati i 60 al secondo per una maggiore fluidità, riconducibile ai titoli moderni della mascotte baffuta. Il colpo d’occhio tuttavia rimane incantevole e la maggior definizione delle texture contribuisce a dare lustro a uno dei titoli migliori in 3D di Super Mario.
L’ultimo ma non meno importante è Mario Galaxy, direttamente dal 2007 e più vicino alla perfezione di genere secondo Nintendo. Wii ha segnato un’ulteriore evoluzione sul fronte grafico e ludico per la serie, e questa volta l’avventura dell’idraulico più famoso dei videogiochi assume dimensioni intergalattiche a seguito del rinnovato attacco di Bowser al castello di Peach durante il festival delle stelle, organizzato dai Toad a seguito della caduta delle Astroschegge. Mario viene invitato dalla principessa in occasione della pioggia del particolare materiale extraterrestre, quando ad un tratto l’acerrimo nemico di Mario fa la sua comparsa e sequestra il castello, sradicandolo dal Regno dei Funghi. Il nostro protagonista dunque, dovrà intraprendere un viaggio tra le galassie e recuperare le Megastelle, che Bowser sta sfruttando per i propri scopi, e ridare vita a una galassia che sta lentamente decadendo, facendo la conoscenza di Rosalinda, abitante dell’Osservatorio Cometa e madre degli Sfavillotti, i piccoli compagni d’avventura che popolano le galassie che visiteremo. Forte di nuovi poteri e delle informazioni apprese dal nuovo personaggio del brand, Mario deciderà di viaggiare tra coloratissime e particolari galassie al fine di fermare il nuovo piano di Bowser, intento a dominare l’universo.
Questo terzo titolo si è presentato esattamente come lo ricordavamo, ulteriormente pulito, grazie anche alla nuova risoluzione migliorata che fa risaltare ulteriormente il mastodontico lavoro svolto 13 anni fa, mostrandoci un Super Mario Galaxy in gran forma, fruibile anch’esso in lingua italiana e integralmente compatibile con le funzionalità dei Joy-con di Nintendo Switch, rappresentando a tutti gli effetti la punta di diamante di questo Super Mario 3D All-Stars.
Un porting essenziale e proibitivo
Tirando le somme, ogni capitolo ha le sue migliorie e le sue ombre, tranne Galaxy che tra tutti è quello invecchiato meglio e che forse meno necessitava di accorgimenti grafici ma solo di adattamenti tecnici, che ci sono stati. Lo stesso, è stato il primo ad introdurre il Wii Remote come controllo aggiuntivo in gioco, che ora viene simulato dall’utilizzo dei Joy-con, perfettamente compatibili per l’utilizzo del peculiare cursore in game e la piroetta caratteristica della serie Galaxy. Per i possessori di Switch Lite che non potranno usufruire dei controlli di movimento dei Joy-con, niente paura. La mossa speciale di Mario potrà essere eseguita anche grazie ad un apposito tasto, che risulta comodo anche a fronte del motion-control, e il puntatore potrà essere gestito con l’ausilio del touchscreen della console.
Tutti i titoli della collezione inclusi in Super Mario 3D All-Stars hanno ottenuto un aumento della risoluzione complessiva, mentre Sunshine ha ottenuto anche il rapporto d’aspetto a 16:9 e Galaxy il supporto completo alle funzionalità motion dei Joy-con con l’integrazione Rumble, presente anche negli altri capitoli. Gli stessi hanno subito un adattamento per risultare fruibili al meglio nelle modalità disponibili per Nintendo Switch, con conseguente cambio di risoluzioni. Super Mario 64 sarà giocabile in 720p in 4:3 sia in modalità portatile che docked, mentre Super Mario Sunshine e Super Mario Galaxy vanteranno i 1080p in modalità TV e 720p in portatile. Il comparto sonoro infine non ha subito cambiamenti, mantenendo le iconiche musiche che hanno accompagnato le gesta di Mario nelle sue prime 3 avventure tridimensionali.
Super Mario 3D All-Stars è una raccolta essenziale che racchiude 3 giochi storici, che finalmente trovano una nuova vita sulla proposta ibrida di Nintendo. Tuttavia, è evidente che i tre titoli platform, per quanto simbolici e perfetti nel loro tempo, avrebbero necessitato di qualche cura in più, a fronte di un prezzo di lancio non proprio basso e una scelta di esclusività temporale alquanto limitativa. Il pacchetto infatti, sarà disponibile all’acquisto fino ad esaurimento scorte (in edizione fisica) e fino al 31 marzo 2021, data dopo la quale non sarà più possibile acquistare il pacchetto su Nintendo Switch in formato digitale dall’eShop Nintendo. Capiamo la volontà di circoscrivere il leggendario trio al periodo festivo dei 35 anni dedicati alla mascotte della casa di Kyoto, ma anche a fronte di un’opera di porting abbastanza essenziale ci sentiamo di promuovere la manovra con qualche riserva. L’alta definizione dei tre giochi tuttavia, ci ha portato in un passato glorioso, tra stelle e soli da raccogliere e tante meccaniche ancora oggi valide per il genere di appartenenza, e che grazie a questa raccolta, chi non ha potuto vivere i giorni di gloria di Mario in tre dimensioni, ora può farlo se in possesso della nuova macchina di Nintendo.
Manca però un grande assente, Super Mario Galaxy 2, che avrebbe impreziosito e non di poco l’offerta ludica della compilation, che ad ogni modo, grazie anche a tutti i brani inclusi riproducibili, saprà rievocare il passato dei giocatori più accaniti dell’idraulico più famoso del mondo videoludico. Siamo di fronte quindi, a un tributo di valore a metà, ottimo per chi non ha i mezzi necessari per recuperare le vecchie glorie su console native e per chi è disposto a spendere un prezzo considerevole per avere un pezzo limitato nella propria collezione, dal sapore squisitamente retro, ludicamente sempreverde, ma con poche, essenziali migliorie.