L’era dell’antico Impero Romano è stato un periodo storico molto importante per il nostro Paese. Ovviamente, i successi non arrivano senza grandi comandanti. Tra questi, ricordiamo il celebre Giulio Cesare. Il governante è diventato un simbolo per la Città Eterna e cosa ha rappresentato nella storia, tanto da venire riportato in diversi film, libri e videogiochi. Preatorians HD Remaster rientra nell’ultima categoria.
Inizialmente rilasciato nel 2003, il titolo è un gestionale in tempo reale ambientato precisamente nel periodo espansionistico del consolato di Giulio Cesare. La prima versione è stata pubblicata da Eidos Interactive. Circa 17 anni dopo, la casa editrice Kalypso Media ha deciso di riportare in auge l’opera interattiva con l’aiuto di Torus Games e Pyro Studios. Entrambe le software house erano già presenti nell’originale, uscito solo per PC. La remaster, tuttavia, sarà disponibile anche per Xbox One e PS4 a partire dal 18 settembre nel double pack che comprende anche Commandos 2 HD Remaster.
Praetorians HD Remaster sarà riuscito ad entusiasmarci e farci sentire parte delle Legioni romane oppure è tutto fumo e niente arrosto? Noi di GamesVillage.it ve lo faremo sapere nel corso di questa recensione.
Praetorians HD Remaster e gli eserciti a disposizione
Al momento del download, credevamo fosse strano il fatto che Praetorians HD Remaster pesasse soltanto 1.4 GB. Magari era legato al fatto che era, in fin dei conti, un upgrade grafico. Sfortunatamente così non è stato: apparentemente è possibile terminare la modalità storia in un pomeriggio. Le missioni presenti sono poche e le prime cinque sono dei tutorial che ci suggeriscono, implicitamente, di chiudere l’applicazione il prima possibile.
Nonostante l’idea di base fosse buona, potendo confrontarsi con altre civiltà, la pratica ci ha rivelato che l’intero progetto andava rivisto. È vero, oltre ai romani potete sfidarvi con i Barbari e gli Egizi che hanno tutti determinati pro e contro, ma fanno una vera e propria differenza? In pratica, sì, ogni classe di guerriero ha skill che gli permettono di essere più convenienti di altri in certi frangenti. Peccato che diventa tutto inutile quando a conti fatti ogni popolo ha né più e né meno gli stessi tipi di soldati ma con nomi diversi.
Certamente, nella modalità multigiocatore le carte in tavola cambiano. Dover avviare un match contro un avversario umano è, indubbiamente, un livello di sfida diverso che ci spinge a sfruttare al massimo le nostre competenze. Probabilmente l’unico pro della pubblicazione di Kalypso è proprio l’implementazione del multiplayer, che aggiunge un po’ più di sale in una rivisitazione insipida.
Il sistema di com-che?
Solitamente molte recensioni non menzionano il sistema di comandi di un titolo o, nel caso in cui dovesse accadere, verrebbe solo scritto un piccolo paragrafo per denotare qualche difetto. I controlli di Praetorians HD Remaster, d’altro canto, meritano una sezione apposita. Tutti gli amanti del genere degli RTS sanno che è molto complesso riportare la fluidità di azione su console, così come accade anche per i giochi di ruolo. Ma le complicanze, in questo caso, non nascono soltanto dalla transizione da computer a PS4 o Xbox One. Questo perché oltre ad essere confusionari e pieni di “shortcut” che hanno l’unico scopo di confonderci, gli input non sono nemmeno responsivi.
Il più delle volte dovremo ripetere la stessa sequenza di tasti a causa dell’inabilità dei nostri sottoposti di eseguire dei semplici ordini. Spostamenti che non avvengono, formazioni, abilità e interazioni vengono totalmente ignorati sono solo alcuni degli esempi che potremmo farvi. Un errore imperdonabile in un videogioco che si basa sull’impartizione di ordini, che causano una reazione a cui dovremo rispondere fino alla nostra vittoria o sconfitta.
Ci sembra surreale dover specificare ulteriormente come le truppe non solo non seguono gli ordini, ma anche le strade da percorrere. Ad esempio, decidete di spostare un gruppo di arcieri e di lancieri nello stesso identico punto. Succederà che uno di essi seguirà una strada diversa dall’altro allungando senza alcun senso il percorso. I più affini con gli strategici avranno capito dove vogliamo arrivare, ma lo diremo lo stesso. Sì, molto spesso ci saranno orde nemiche in quelle zone. Soprattutto a difficoltà maggiori, questo aspetto diventa ingiustamente punitivo. Spinge anche l’utente a dover muovere tutti in blocco, minimizzando complicanze di programmazione e, al contempo, le tattiche a disposizione.
State certi che poco più della metà delle morti delle vostre truppe non sono causate da una decisione errata. Bensì, sono gli stessi legionari ad avere uno spirito fin troppo intraprendente e buttarsi in mezzo alla mischia ogni volta che ne hanno l’opportunità. Il keybinding pessimo non aiuta ulteriormente, anzi, castra ancor di più il gameplay, rendendolo più scomodo e lento. Aggiungeteci anche la mancanza di ricezione da parte dei guerrieri e otterrete un’esperienza (in)dimenticabile.
C’é un gioco nel mio bug
Un’altra “feature” di Praetorians HD Remaster è l’improvvisa scomparsa dei nostri commilitoni. Già, non stiamo scherzando. Molte volte indicare una strada da seguire diversa dalla visuale inquadrata nel nostro schermo causerà la sparizione della truppa in questione. Arrivati a questo punto vi starete sicuramente domandando che non sia possibile raggiungere un punto più ancora più basso. Ecco che lo strategico in tempo reale viene in vostro soccorso, finendo però lui stesso nel burrone.
Dopo aver superato i cinque tutorial, perché farne uno era troppo mainstream, iniziamo finalmente la campagna principale. Nella prima missione abbiamo diversi obiettivi, chiari e precisi, che avranno bisogno di una specifica tipologia di soldato per la costruzione di due ponti. Cosa succederebbe se tutti i nostri costruttori dovessero perire in battaglia? In una situazione normale vi risponderemo che, ovviamente, apparirà davanti ai nostri occhi una schermata di game over. Ma qui no. Dovrete essere voi a realizzare che non potrete più proseguire e, di conseguenza, ricaricare l’ultimo salvataggio. E se ve ne doveste accorgere troppo tardi? Beh, tenetevi pronti a rifare quei trenta minuti di gioco.
Ma com’é l’elemento Remaster?
Fortunatamente, uno dei pochi aspetti che si salva è proprio l’elemento legato alla rivisitazione, ossia la grafica. Seppure non siamo davanti ad un gioiello, visivamente parlando, è innegabile come sia stato fatto un enorme upgrade rispetto all’originale. Le musiche di gioco sono avvincenti e riescono ad incarnare il periodo storico in cui è ambientato Praetorians HD Remaster.
Davvero un peccato il fatto che i suoni delle battaglie sono assolutamente fuori luogo. È difficile spiegare i nostri sentimenti a riguardo, ma ci sembra che siano stati presi degli effetti che non rappresentano l’azione che sta avvenendo sul nostro schermo. Oltre ad essere ovattati, coprono la colonna sonora che invece è davvero molto bella.
Insomma, un vero e proprio pugno nello stomaco per tutti gli appassionati che si aspettavano la risoluzione dei vari bug e presenti nella prima versione e che invece si ritroveranno un’opera interattiva ancora più scadente. Non riusciamo a capire come sia possibile introdurre ancora più problemi rispetto alla fruizione del 2003, soprattutto quando le software house che hanno partecipato allo sviluppo erano le stesse del passato.
Noi di GamesVillage.it non abbiamo assolutamente apprezzato Praetorians HD Remaster. Sebbene la modalità m1ultigiocatore e la colonna sonora riescano, in parte, a sorreggere lo strategico in tempo reale, gli elementi negativi sono fin troppi. Un sistema di comandi confusionario e che molto spesso non attiva gli input da noi azionati, sparizione randomica delle truppe ed un funzionamento delle suddette totalmente da rivedere ci portano a non consigliarvi questo titolo, nemmeno se siete degli appassionati del genere.