Il tennis. Chi almeno una volta nella vita non ha provato a fare una partita con un amico? Non per forza su un campo di terra rossa per essere dei veri e propri professionisti, ma anche semplicemente in spiaggia. Per chi non lo avesse mai provato, vi siete persi qualcosa di davvero eccezionale. Guardare una partita di tennis e viverla è qualcosa di completamente diverso. È noioso stare lì per ore a guardare due o quattro atleti che si scambiano battute a suon di grugniti. Ma, c’è anche chi magari non è portato nonostante apprezzi veramente questo sport. E, per quelli più pigri o che hanno deciso di portare a casa anche questa passione, c’è un modo per divertirsi, da soli o in compagnia, per passare un pomeriggio diversamente. Il tennis, anche se non può sembrare, è stato il primo sport ad essere trasposto nel mondo videoludico. Ebbene sì, Pong ne è la prova. Un gioco semplice, con nessuna forma di IA come avversario se non un muro o un compagno con cui scontrarsi. E, dopo parecchi anni, ben 52 anni dalla grande rivoluzione portata da Pong e da Allan Alcorn, noi siamo ancora qui, appassionati di tennis che non vedono l’ora di provare un nuovo titolo su questo fantastico sport. Ebbene amici, l’attesa è finita e, dopo un predecessore che ha fatto parecchio parlare di sé, Breakpoint ci riprova con Tennis World Tour 2! Noi di Gamesvillage lo abbiamo potuto provare in versione PlayStation 4, ma c’è anche per Nintendo Switch, Xbox One e Microsoft Windows. Quindi, prendete la vostra racchetta preferita e scendete in campo. Solo un consiglio, per favore: se perdete, non spezzate la povera racchetta a terra.
Tennis World Tour 2 e la difficoltà
Partiamo subito col dire che tra Tennis World Tour 2 e il suo precessore non ci sono molte differenze di interfaccia o di meccaniche di gioco. C’è sempre un menù principale con cui dover cominciare prima di decidere su quale delle tante modalità buttarsi per prima. Il problema di base è che, nonostante si possa cambiare la difficoltà dell’IA contro cui ci batteremo, non possiamo decidere in che modo approcciarci al titolo. I giochi di sport, di solito, hanno una prima finestra che ci chiede quante conoscenze abbiamo sulla materia, per capire a quale livello doverci posizionare prima di iniziare. Qui non accade. Non c’è nemmeno una partita di prova a mo’ di tutorial per farci scaldare e per imparare i primi comandi. Noi, dopo esserci creati il personaggio, abbiamo fatto una partita in Carriera, dove appunto non c’erano le regole iniziali per non farci sbagliare, abbiamo perso e poi ci siamo diretti verso la Modalità Allenamento. Piccola nota per questa sezione, una volta arrivati al servizio, se si preme X è molto probabile che poi non appaiano gli indicatori adatti per agevolarci il primo lancio. Una cosa del genere non l’abbiamo riscontrata invece con quadrato o cerchio. Nonostante l’HUD tenti di venirci incontro per aiutarci a capire il tipo di potenza di tiro, la precisione e il tempismo, il problema resta nelle scritte presenti in ogni nostra azione. Aggiungendo poi che il personaggio è più lento rispetto ai nostri movimenti ed alcuni non li recepisce nemmeno, il gameplay si tramuta in un’esperienza stressante e frustrante per gran parte del tempo.
Tennis World Tour 2: i problemi tecnici
Il problema con i tasti e su come utilizzare al meglio le varie azioni per raggrupparle in pattern sempre vincenti, si rivela una delle maggiori problematiche presenti in Tennis World Tour 2. Partiamo dal principio. Quando ci muoviamo per andare a prendere palla, la si può raggiungere due modi: camminando o correndo. Ma il tasto per scattare funziona davvero poco e lo troverete spesso inutile. Quindi, il nostro consiglio è: dimenticatevi di usare R2. Altra piccola nota a sfavore, che poi si tramuta in un vero e proprio handicap nei nostri confronti, è la mira. Una volta arrivati per colpire la palla, ci è concesso di poter decidere dove mandarla per creare delle azioni pulite e scomode nei confronti del nostro avversario. Un pallonetto, un tiro corto, uno più lungo all’angolino, sono tutte chicche del mestiere che vanno padroneggiate ma che non sempre funzionano. Questo perché la mira e il movimento hanno lo stesso tasto. Spesso ci è capitato di dover raggiungere una palla troppo distante, arrivare quasi a colpirla, fermarci per decidere la direzione ma, proprio in quel momento, si blocca anche il personaggio, perdendo il tempismo per rispondere all’attacco. Se si fosse optato per due levette diverse per decidere la direzione del tiro, forse non avremmo avuto questo svantaggio. Se poi, a tutto questo, aggiungete anche qualche piccolo blocco che si tramuta nel dover riavviare la console o spegnerla definitamente, diciamo che l’atmosfera si perde parecchio.
Il ritorno delle carte
A differenza di altri giochi dove il roster del nostro dream team ce lo creiamo noi scartando pacchetti digitali di carte con le facce dei giocatori, in Tennis World Tour 2 i mazzi si utilizzano diversamente. Riprendendo le stesse meccaniche anticipate dal primo gioco, anche qui tornano le carte delle abilità che serviranno durante le partite per avere un vantaggio contro l’avversario. Dirigendovi verso il negozio e acquistando i pacchetti tramite i punti ricevuti per tornei e partite, potrete poi ricevere come ricompensa alcuni vantaggi da mettere negli slot in basso a sinistra. Sfruttandoli nei match, possono davvero ribaltare l’esito di un set o di un game stesso. L’unico problema è che, se non siete molto pratici, ve ne dimenticherete subito senza nemmeno provare ad usarle e, possiamo garantirvi, non c’è molta differenza se si utilizzano o meno. Proprio come in altri titoli, ad esempio GDR, c’è chi preferisce studiarsi tutti i perk per avere dei veri e propri vantaggi contro gli avversari prediligendo magari una classe più Caster che Warrior. Per chi si sente Guerriero o Cavaliere potreste non apprezzare le carte. E tranquilli, Tennis World Tour 2 non penalizza neanche troppo questa vostra decisione. Inoltre, non ci sono microtransazioni di alcun tipo.
Tennis World Tour 2 e il suo comparto artistico
Il comparto artistico di Tennis World Tour 2 contiene, a nostro parere, degli aspetti che potevano essere migliorati. In primis, a livello di modelli 3D ci aspettavamo qualcosa in più rispetto al suo predecessore. Ma, sfortunatamente, ci ritroviamo a dire che ci troviamo davanti ad un prodotto finale poco curato. Proprio come accade per i personaggi principali, ovvero quelli del roster autentico, anche il nostro alter ego avrebbe potuto essere più smussato in alcuni lati, per sembrare meno finto o gommoso. Per non parlare poi di alcune compenetrazioni nelle animazioni delle vittorie. A livello sonoro inoltre, a meno che non utilizziate delle cuffie, l’esperienza perde parecchio, soprattutto se si pensa che, per tutta la durata del match, si sentiranno davvero pochi suoni se non i gemiti degli atleti e le urla degli arbitri. Nel menù invece, di tracce musicali adrenaliniche ce ne sono ma, come sempre, non possono essere riportate poi durante una partita. È anche vero che in sport del genere si predilige il silenzio, ma forse si poteva inventare un modo per rendere un po’ più movimentato e divertente il gameplay che, come detto prima, già arranca parecchio a livello tecnico.
In conclusione, non abbiamo particolarmente apprezzato Tennis World Tour 2, nonostante grandi fan dello sport in questione. Ricordiamo però che, per il lato tecnico e per la vittoria delle partite, è possibile che l’esperienza del redattore stesso, con giochi di questo tipo, non sia stata all’altezza. D’altra parte c’è anche da dire che persino a difficoltà più basse, l’IA nemica è davvero spinosa in quanto a move set ben coordinati che influenzano l’esito della partita, a differenza dei nostri molto meno precisi. Possiamo, invece. aggiungere di essere rimasti particolarmente colpiti dalla differenziazione del materiale del campo che determina l’accumulo di fatica maggiore o minore che si ripercuote poi sul giocatore stesso. A differenza di altri titoli di sport, come calcio, rugby o anche di corse, il tennis resta uno di quelli difficili da gestire per renderli divertenti e entusiasmanti. Detto questo, aspettiamo una patch che non tarderà ad arrivare al lancio ufficiale, per migliorare alcune meccaniche e per tentare di vincere le prossime partite.