Kirby Fighters 2 Recensione: uno Smash entry-level

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Grazie a Nintendo siamo abituati a non farci trarre in inganno dal colore rosa e dalla tenerezza dei personaggi. Anche una palla all’apparenza innocua come Kirby può nascondere un’anima da lottatore, uno spirito battagliero che si sfoga da oggi in Kirby Fighters 2, titolo in esclusiva per Nintendo Switch che è stato annunciato e pubblicato lo stesso giorno in maniera rocambolesca il 24 settembre 2020, dopo che un leak ne aveva rivelato la presenza il giorno prima.

Ancora una volta a modellare questo gioco della palla rosa aspiratutto c’è il team di Hal Laboratory, Inc. in collaborazione con Vanpool, altro studio che già ha lavorato su un altro titolo dedicato a questo personaggio (Super Kirby Clash) e con caratteristiche simili. Questo picchiaduro tutto colori pastello e abilità da risucchiare ha una serie nutrita di assonanze con un altro titolo di cui Kirby è ospite, ma anche alcune differenze che lo rendono intrigante per un certo tipo di pubblico.

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L’avventura di un lottatore rosa

Mettiamo subito in chiaro, che nonostante le notevoli differenze, Kirby Fighters 2 ha una chiara radice associabile alla serie di fighter game Super Smash Bros., che di recente con il capitolo Ultimate ha raggiunto un’ampiezza di roster e un perfezionamento del gameplay che ha spazzato via le critiche dei capitoli precedenti. Questo per dire che avere una serie di punti in comune esporte a pesanti paragoni. Tuttavia è giusto chiarire che questo Fighters 2 è molto diverso da Smash non solo per dimensioni, ma anche come stile di combattimento e approccio che si deve avere per poterlo apprezzare, a partire dalla modalità storia.

Già dai primi minuti il gioco offre la possibilità di giocare la modalità avventura in due giocatori dando ampio spazio quindi alla condivisione dell’esperienza di gioco. Si può giocare anche da soli, lasciando che sia un aiutante gestito dalla CPU a supportarci nella nostra avventura, ma si perderà il senso ultimo delle missioni: la lotta in doppio. La scalata alla torre, prima modalità disponibile, ha una discreta curva di difficoltà crescente che nelle fasi avanzate diventa abbastanza ostica tanto da mettere alla prova le doti dei giocatori. Esiste anche una modalità in singolo, che si blocca dopo l’inizio dell’avventura, che tuttavia è molto più sottotono e quasi trascurabile.

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Kirby Fighters 2: uno Smash piccolo piccolo!

Tutte le azioni e le battaglie fanno ottenere dei punti necessari per avanzare nel livello lottatore e sbloccare via via tutto il roster e tutti gli altri extra. Uno schema questo che si avvicina molto a titoli pensati per il multiplayer e che spinge verso la rigiocabilità per accumulare nuovi sbloccabili. Ovviamente fin dall’inizio è chiaro che non c’è nulla che un giocatore esperto non possa affrontare in scioltezza. Questa esperienza ha tutte le caratteristiche per essere un punto di partenza per giovanissimi giocatori per evitare di catapultarsi subito nell’alto tasso tecnico di Smash o di altri giochi similari.

La facilità di accesso la si percepisce anche nei controlli. Gli attacchi sono concentrati in un unico tasto e nella sua combinazione con l’inclinazione dello stick analogico. Gli altri input sono le parate e i salti che non possono mancare, così come non può mancare la mossa simbolo di Kirby che ingurgita i personaggi per poi sputarli via. Questa semplificazione dei comandi, e la conseguente riduzione del numero di mosse, rende purtroppo il gameplay molto ripetitivo per chiunque abbia un minimo di dimestichezza con i piacchiaduro. La ripetitività viene attenuata dalle leggere differenze tra un’abilità di Kirby e l’altra. Si tratta di differenze minime che in alcuni casi sembrano quasi sparire e lasciare spazio moveset fin troppo simili tra di loro.

Per fortuna Kirby questa volta non è da solo, ma il roster dei personaggi giocabili si riempie, oltre che di nuove abilità del tondeggiante personaggio rosa, anche con alcuni volti noti della serie come Metaknight e King Dedede, tutti lottatori che chi gioca a Smash è abituato a vedere. E familiari sono anche gli oggetti da poter usare in gioco che diventeranno parte integrante delle lotte proprio in virtù della ridotta quantità di mosse a disposizione. Ci si troverà spesso ad attendere giusto oggetto (spesso devastante) piuttosto che sofisticarsi in combo non sempre facilmente inanellabili. Le dinamiche di gameplay di Kirby Fighters 2 danno la percezione di avere tra le mani un party game piuttosto che un titolo dedicato alla lotta.

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Le debolezze della palla rosa

Nelle intenzioni di Kirby Fighters 2 non c’è la competizione, ma il divertimento prima di tutto. Il senso di fratellanza e di “morbidezza” del gameplay lo si percepisce anche quando ci si accorge che con un bacio tra due compagni di squadra, dopo aver mangiato del cibo che fa recuperare la salute, si può condividere un po’ dell’energia ottenuta e ricaricare la barra della vita del proprio partner. E se questo non dovesse bastare c’è anche la possibilità una volta esaurita la propria salute, di tramutarsi in fantasma e tentare di colpire gli avversari. Facendo questo si tornerà in vita avendo l’ennesima chance di continuare la lotta. Insomma Kirby Fighters 2 vuole essere un padre protettivo che protegge e aiuta le giovani leve di giocatori inesperti. Essere punitivo non fa parte della sua essenza.

Ennesima prova di questa anima da gioco entry level, molto più votato alla partecipazione che alla competizione è il multiplayer, che può essere sia locale che online e offre pochissime possibilità di variare le modalità di gioco preferendo puntare su scontri a squadre due contro due. Poco, troppo poco per un gioco di lotta che sul lungo periodo rischia di diventare ripetitivo anche per un giovane giocatore, sempre alla ricerca di novità. Il vantaggio di Kirby Fighters 2 è il prezzo molto basso rispetto al mastodonte Smash che lo rende ancora più accessibile anche come regalo di Natale o di compleanno dell’ultimo minuto. Con una ricarica modesta all’eShop si può a offrire uno spaccato sufficientemente ampio, colorato dei piacchiaduro, pronto per tutti senza troppi patemi.

Quando sei da così tanti anni nel roster di Smash Bros. come Kirby, ti viene un po’ il desiderio di prendere la tua esperienza e creare un torneo di lottatori tutto tuo. In questa nuova incarnazione della sua personale rumble, Kirby fa le cose più in grande offrendo una modalità in singolo apprezzabile nella sua semplicità, un buon livello di sfida scalabile, e un battle system più semplificato e accessibile rispetto al titolo da cui prende ispirazione. Il multiplayer che prende una parte troppo piccola del buono che conosciamo da Smash. Questo comporta che le modalità di gioco siano molto più risicate e i comandi abbiano molte meno combinazioni da sfruttare. La formula che viene fuori è comunque accattivante per un giocatore alle prime armi, molto meno se si è esperti del genere. Kirby Fighters 2 è un prodotto piccolo, di discreta fattura, pensato espressamente per un pubblico giovanissimo. Si può considerare come un’esperienza entry level in vista di un approccio con il fratello maggiore Super Smash Bros.

Dalla sua Mansion nel Sannio ha attraversato l'universo senza Tuta Phazon, visitando regni brulicanti di Koopa con l'aiuto di Pietre Sheikah. Ma il suo desiderio è una casetta sulla colonia 9 di Bionis e un mech parcheggiato in giardino. Cinema, borad game e birra artigianale le altre sue passioni. Ogni volta che esce un nuovo Zelda esclama: "Avverto un tremito nella forza."