Genshin Impact è uno dei titoli più chiacchierati dell’ultima ora, seppur in passato sia stato sotto ai riflettori per motivi più disparati: il titolo di miHoYo, sembrerebbe strizzare l’occhio a The Legend of Zelda: Breath of the Wild (QUI per la recensione), per via dello stile grafico cel shaded e diverse meccaniche che si ispirano al kolossal di Nintendo. Eppure, il gacha-game open world sembra proporre un’esperienza che soddisfi i canoni del trend, con un progetto ambizioso pronto ad espandersi ulteriormente con futuri update, i quali, muteranno in corso d’opera un open world che paragonarlo ad altri risulterebbe quasi un’offesa. Curiosi? Ebbene, queste parole potrebbero sembrare quasi una blasfemia bella e buona, ma il sottoscritto non contempla affermazioni casualmente.
Questo perché, in primo luogo, parliamo di un titolo già di per sé promettente e il fatto che sia un free-to-play, lo rende una potenziale killer app per PC, PlayStation 4 e dispositivi mobile. Dopo aver consumato un decente quantitativo di ore il quale, ci ha permesso di esplorare anche il multigiocatore cooperativo sbloccabile al rango avventuriero 16 e visitare tutta la mappa di gioco sinora disponibile, finalmente possiamo parlarvi dell’attuale forma in cui si presenta Genshin Impact, con uno sguardo rivolto al futuro con i contenuti in arrivo per il gacha-game di miHoYo. Per scoprire il significato delle mie parole, non ci resta che avventurarci in questa nuova recensione.
Genshin Impact recensione: l’epica avventura di miHoYo ha finalmente inizio!
Attraversando i mondi, fratello e sorella si scontrano con una misteriosa entità, la cui forza sopraffa i due protagonisti mettendo la parola fine al loro viaggio. In uno scontro molto acceso che decreterà la loro sconfitta, uno dei due (a seconda di chi sceglieremo per intraprendere la nostra avventura) rimarrà bloccato nel vasto mondo di Teyvat, privato del suo potere che gli permetteva di viaggiare tra i mondi. Nei panni – in questo caso – di Aether, inizierà il nostro viaggio alla ricerca della sorella Lumine, il cui destino rimarrà per il momento incerto. Che fine abbia fatto, se sia ancora viva e se si trovi ancora in quel mondo, sono domande che tormenteranno il nostro protagonista nei primi istanti passati dal suo risveglio. Al suo fianco c’è la piccola Paimon, una mascotte se vogliamo, che ci guiderà nel viaggio appena intrapreso, con tutti i dubbi, le incertezze e la paura che albergano all’interno del nostro io virtuale. Con questo incipit si apre la storia di Genshin Impact, la quale ci accoglierà a Mondstadt come prima tappa del percorso appena avviato, fondamentale per l’indagine perseguita da Aether (a cui potremo dare un nome, ovviamente). Sarà qui che faremo la conoscenza dei primi comprimari e saranno proprio loro ad unirsi inizialmente nel nostro forbito party, il quale si arricchirà man mano continuando la storia oppure attingendo alla componente gacha del titolo, effettuando varie evocazioni con le apposite gemme. Il titolo dunque prevede l’inclusione di una grande quantità di personaggi, ognuno dei quali verrà caratterizzato seguendo specifici dettami, modellandoli a seconda delle loro origini e stili di vita. Non a caso, i loro design si rifaranno alla loro nazione di provenienza, rafforzando tale aspetto con vestiari ben precisi.
In Teyvat troviamo ben sette nazioni, le cui prime con cui avremo a che fare saranno Mondstad e Leiyu, quest’ultima fortemente ispirata alla cultura cinese, replicandone stili di vita, costumi ed architetture. In questo vasto mondo (che avremo modo di approfondire tra poco) vige una situazione di tensione politica, con regni in procinto di combattersi per il dominio assoluto. Questo perché, in Teyvat, vi sono persone capaci di manipolare gli elementi ed ogni nazione ha una sua divinità elementale. Ogni regno dunque viene caratterizzato da un elemento: Mondstad possiede il vento e Leiyu il Geo. Questo elemento narrativo si rifletterà sulla progressione del nostro protagonista, il quale potrà apprendere tutti gli elementi, con la condizione di utilizzarne solo uno alla volta, un limite – ludico – piuttosto giusto, se consideriamo il bilanciamento della difficoltà. Nelle sue prime battute, la storia imbastita da miHoYo non ci ha entusiasmati, passando addirittura in secondo piano. Eppure, nel frattempo, veniva maturata la caratterizzazione dei comprimari tramite dialoghi e missioni secondarie, al contrario di una trama che solo dopo almeno trenta ore di gioco ha iniziato ad ingranare, avvalorando finalmente un prodotto che veste single-player ma che in realtà è un titolo online only a tutti gli effetti. A tutto ciò, dobbiamo aggiungere l’introduzione – in futuro – di nuovi personaggi, nuovi scenari e soprattutto, nuovi episodi di una trama che col passare dei mesi si espanderà e prenderà sempre più forma, trasformando Genshin Impact in un prodotto dal potenziale narrativo enorme, se includiamo anche tutti gli approfondimenti disponibili all’interno del titolo.
Genshin Impact ha un’identità propria
Nonostante Breath of the Wild sia per pura ammissione una fonte d’ispirazione per lo sviluppo di Genshin Impact, il prodotto di miHoYo verte su tutt’altra direzione. A partire dalle meccaniche di gameplay, le quali formano una base puramente semplice per il sistema di combattimento action, al cui si mescola una sana caratterizzazione ruolistica. Infatti, ogni personaggio utilizzabile padroneggerà un elemento che andrà a completare le abilità uniche da esso possedute, con la possibilità di combinare uno o più elementi per realizzare attacchi devastanti. Fuoco e vento per un tornado incendiato, acqua e fulmine per scariche elettriche più potenti e così via, il tutto unito nei combattimenti la cui libertà di azione ci ha veramente stupiti. Inoltre, il sistema di combattimento appare semplice e pulito, con una lettura della battaglia pressoché ottima grazie a dei pattern d’attacco semplificati, senza contare la possibilità di poter cambiare personaggio in utilizzo in battaglia – e non la composizione del party – in qualsiasi momento ed anzi, con la possibilità di eseguire addirittura delle combo sui nemici storditi. Sebbene ci sia ancora qualcosa da limare, come bilanciamenti ed alcune animazioni, il sistema di combattimento di Genshin Impact ci ha dato molte soddisfazioni, soprattutto in modalità cooperativa la quale sarà disponibile soltanto dal grado avventuriero sedici in avanti.
Infatti i contenuti di Genshin Impact verranno somministrati man mano che avanzerete di Grado Avventuriero, che vi darà accesso a nuove meccaniche di gioco, contenuti e molto altro ancora. Dalle semplici missioni principali che caratterizzano il filone narrativo, alle più disparate secondarie piuttosto variegate tra loro, alle quali si aggiungono altre attività come le commissioni giornaliere (nonostante si possa giocare anche e soprattutto in giocatore singolo, sarà necessario essere collegati ai server del titolo), e vari dungeon e boss vi attenderanno in quel di Teyvat. Se tale grado vi permetterà di accedere ai più disparati contenuti del gacha game di miHoYo, ciascun personaggio in vostro possesso potrà essere livellato mediante il consumo di materiali e monete d’oro, con level cap fissato proprio dal Grado Avventuriero imposto. Infatti, sarà necessario anche qui completare qualsiasi attività, sfida e compiti disponibili per poter racimolare quanta più esperienza possibile, senza contare dell’incredibile quantità di interazioni che potremo avere con il mondo di gioco. Sebbene possa richiamare in qualche modo il Kolossal di Nintendo, Genshin Impact si distingue da esso grazie alla sua componente ludica, ben costruita nel combat system capace di sfruttare l’intero party e tutti i personaggi sinora disponibili, con possibilità di fare gioco di squadra anche in modalità cooperativa. Ciò che forse potrebbe far storcere il naso è la progressione, eppure, durante le nostre ore di gioco, la sinergia con cui si evolve tale sistema ci ha permesso di godere maggiormente dei contenuti secondari alla trama, che unita all’esplorazione (la quale vedremo tra poco), risulta essere un’attività piuttosto redditizia.
Mai visto un mondo così!
Quello realizzato da miHoYo è un open world incredibile, capace di ammaliare per la sua bellezza estetica ed impressionare per la sua profondità. Nella sua forma attuale, con le nazioni di Mondstadt e Leiyu al momento disponibili, la grandezza di Teyvat è a dir poco abissale, superando di gran lunga gli ordinari mondi che siamo abituati ad esplorare in prodotti sicuramente più blasonati. Allo stato attuale è impossibile stabilire quanto sarà grande il mondo di gioco, poiché sono previste nuove aree in arrivo nei prossimi mesi, come la nazione di Inazuma che ispirata alla cultura giapponese, sarà la prima ad approdare con i futuri update. Eppure, possiamo già dare uno sguardo nella mappa, con tantissime aree ancora oscurate ed inaccessibili: possiamo contare fino a sette nazioni, di cui alcune già note grazie alle diverse informazioni che potremo apprendere nel corso della storia. Dunque, nonostante le generose dimensioni, il mondo di Genshin Impact si espanderà fino ad includere tutte le nazioni, divenendo con ogni probabilità uno degli open world più vasti dell’industria videoludica, se non il più grande. Ma torniamo al presente. Attualmente, il mondo di Teyvat si presenta complesso, affascinante e ricco di attività che arrivano con l’eventuale progressione del rank avventuriero, con la possibilità di raggiungere ogni luogo possibile anche con un pizzico di ingegno. Infatti non vi sono limiti nell’esplorazione, né tanto meno muri invisibili ad ostacolarvi: se vedete una montagna incredibilmente alta, sappiate che potete raggiungerla scalandola, se notate un’isola a largo, potrete arrivarci, e così via. Ciò che più ci ha stupiti di questo mastodontico open world è proprio questo: poterlo esplorare in tutto e per tutto, raggiungendo qualsiasi punto sfruttando le meccaniche di gioco riservate all’esplorazione. Ed è proprio questo il cavallo di battaglia del titolo di miHoYo, il quale, sotto questo punto di vista, propone una delle migliori esplorazioni che potrete trovare in questa generazione di console, una caratteristica che ha il sapore della next-gen. Per poter assaporare dell’intera mappa di gioco, sarà necessario procedere anche con la storia, dalla quale, potremo sbloccare diverse aree inizialmente inaccessibili come la “Stormterror’s Lair“, stupendoci ancora una volta della complessità che questo open world riserva nelle sue terre esplorabili.
Il team di sviluppo però non ha realizzato solo un mastodontico open world per lasciarlo spoglio di contenuti: sebbene all’inizio saranno poche le attività a cui potremo prendere parte, i contenuti arriveranno con la progressione già vista poc’anzi, e nel momento in cui saranno disponibili, ci si accorge dell’incredibile lavoro svolto da questi talentuosi ragazzi. Difatti, non saranno soltanto le missioni ad intrattenerci nelle vaste terre di Teyvat, poiché al loro interno si nascondono una miriade non quantificabile di segreti, luoghi nascosti, interazioni, ma anche di città e villaggi la cui vita quotidiana è palpabile. Ciò che ancora più funziona nell’esplorazione è la progressione derivata dallo sblocco di punti di viaggio rapido e statue delle divinità, che a loro volta svelano diverse porzioni di mappa. Le “Statue of The Seven”, ossia dei monumenti eretti nelle nazioni ognuna delle quali venera una divinità, hanno anche altre funzioni oltre il viaggio rapido: la prima è la risonanza, una meccanica che permetterà al nostro personaggio di utilizzare l’elemento di quella divinità interagendo con la statua, la seconda invece è la benedizione, che sfrutterà una funzione di auto-guarigione ogni volta che interagiremo con la statua. Queste inoltre, vantano di un piccolo sistema di progressione che le permetterà di aumentare di livello, premiando il giocatore con diverse ricompense, tra cui l’aumento della stamina. Questo aspetto ha un ruolo estremamente importante per l’esplorazione, ed è grazie ad essa se potremo scalare montagne, attraversare le acque a nuoto o addirittura volare tra una vetta all’altra. Con la possibilità di arrampicarsi sulle pareti, che siano naturali o artificiali, ogni luogo risulta essere raggiungibile, diverse quest secondarie inoltre richiederanno di raggiungere obiettivi posti su punti piuttosto elevati ed arrampicarsi necessiterà anche un certo ingegno da parte del giocatore, che dovrà sempre tener d’occhio la barra gialla. Infatti, il suo consumo ci farà cadere o annegare, e in quest’ultimo caso verremo riportati sulla terra ferma, rendendo meno frustrante l’esplorazione.
Come se non bastasse, inoltre, le ali aprono la strada a nuove possibilità esplorative, permettendoci di raggiungere diversi luoghi altrimenti inaccessibili con la semplice scalata. Planando, il giocatore ha l’opportunità di ammirare le bellezze di un mondo di gioco che mai ci stancheremo di sottolinearne la sua incredibilità, fino a quando non poseremo i piedi sulla terra ferma pronti a passeggiare nelle ampie praterie verdi che si muovono in sinergia col vento. Sempre mediante l’utilizzo delle ali, il giocatore può sfruttare le correnti d’aria per acquisire temporaneamente maggiore velocità o salire d’altezza, vi saranno dei percorsi studiati appositamente per sfruttare la forza del vento e risparmiare così anche un po’ di energia per raggiungere distanze considerevoli. Come se non bastasse, anche gli elementi entrano in sinergia con l’esplorazione, tant’è che troviamo abilità realizzate ad hoc per rendere quest’ultima più semplice e godibile. Due esempi lampanti sono il potere Geo, con il quale possiamo creare delle piattaforme temporanee in qualsiasi punto ed approfittarne per recuperare un po’ di stamina, e quello Criogenico, con cui potremo congelare l’acqua e creare un passaggio fino a raggiungere luoghi che normalmente a nuoto sarebbero impossibili visitare. Proprio quest’ultimo, rappresenta un’aspetto fondamentale del contesto ludico nato dalle fucine di miHoYo, il cui tutto converge negli elementi come tutte le strade d’Italia che conducono a Roma. E se ciò non dovesse bastare a convincervi della bontà esplorativa di Genshin Impact, sappiate che il mondo di gioco è pregno di segreti e ricompense, il cui tutto verte sulla progressione del rango avventuriero. Puzzle ambientali, punti panoramici, tesori da sgraffignare, boss ostici da combattere, sono tutti elementi che avvalorano una componente esplorativa gratificante, capace di svilupparsi in una verticalità sconfinata.
Un’avventura da vivere anche in compagnia!
Genshin Impact come abbiamo già anticipato è un prodotto “Online only”. Nonostante si possa giocare l’intera avventura anche in giocatore singolo, con la possibilità di gestire tutti i personaggi facenti parte del party, per godere dell’avventura di miHoYo sarà necessario essere collegati ai server del gioco. In qualità di gacha-game, sfrutta diverse meccaniche online tipiche del genere (un esempio più comune può essere Dragon Ball Legends), come l’aggiornamento dei contenuti tra cui eventi disponibili, missioni giornaliere e via dicendo, introducendo qualche novità ad ogni accesso effettuato nel titolo. Infatti, a fornire un maggiore apporto al comparto online troviamo la modalità cooperativa, disponibile una volta raggiunto il rango avventuriero sedici. Un paletto piuttosto alto, dato che prima di accedervi dovrete consumare diverse ore di gioco nelle terre di Mondstadt. Dopo averla provata per diverse ore, possiamo definire che al momento, in Genshin Impact, vige un comparto online ancora prematuro, con una cooperativa che in un primo momento potrebbe sembrare molto fine a sé stessa, ma che in realtà verte – a quanto pare – su tutt’altra direzione. Nelle sessioni cooperative, sarà solo il proprietario della sala a beneficiare dei progressi, come quest, level up e ricompense, mentre gli ospiti potranno accontentarsi solamente delle briciole. Inoltre, tale componente risulta essere momentaneamente fin troppo limitata, poiché non sarà neppure possibile affrontare i dungeon sparsi nella mappa. Il ruolo di tale modalità dunque è quello di permettere agli avventurieri di aiutare altri giocatori nel completamento delle missioni o eliminazione di eventuali boss, dando un supporto attivo con il proprio personaggio.
Quanto alla componente gacha, già menzionata più volte, ritroviamo le consuete meccaniche di summon per ottenere nuovi personaggi, il cui pull può essere effettuato scambiando la valuta richiesta. Nulla di così diverso dunque dalle classiche mobile app che inondano gli store digitali di IOS e Android, se non per l’ampia possibilità di ottenere la valuta necessaria scambiando diversi tipi di gemme – ottenibili in-game o tramite microtransazioni – nel negozio, limitando dunque anche l’utilizzo della valuta reale. A tutto ciò inoltre, si aggiunge un corposo battle pass, la cui progressione può essere portata avanti completando vari obiettivi, scambiando le primogems o semplicemente acquistando i livelli o il battle pass stesso. Anche qui troviamo lo stesso modus operandi già visto in produzioni come Fortnite o Call of Duty: Modern Warfare, il quale però allo stato attuale, non fornisce – fortunatamente – delle ricompense capaci di creare squilibri nell’ecosistema di gioco. Ciascun giocatore può attingere dalle varie attività disponibili in-game per acquisire primogems: dalla gilda degli avventurieri, con le commissioni giornaliere o level up del rango avventuriero, al completamento dei vari achievments, compiti e missioni, passando per il consueto login o semplicemente leggendo i vari tutorial che ci verranno proposti man mano che giocheremo. Insomma, l’ottima quantità di attività disponibili permette al giocatore di ottenere diverse ricompense sin dalle prime battute di gioco, limitando quella sete di microtransazioni che caratterizzano i tipici free to play, dando la possibilità al giocatore di sfruttare il più possibile la valuta in-game per effettuare acquisti.
Anime e videogioco, un connubio stupefacente per Genshin Impact!
Giunge ora il momenti di parlare di un altro punto di forza di Genshin Impact. Il comparto grafico, opta per una stilizzazione dei modelli tipici dell’animazione giapponese, donando un look fantasy ai personaggi davvero stupefacente. Infatti, il character design del titolo è a dir poco affascinante, avvalorato dalla varietà che contraddistingue ciascun comprimario. Lo stile animato posa davanti agli occhi del giocatore una combinazione di colori esuberante, con una palette vivace capace di avvalorare lo splendore di cui si vestono i vari personaggi coinvolti nella storia, caratterizzando inoltre quel mastodontico open world ancora tutto da scoprire. Di fatti, l’impiego del motore Unity affidato nelle mani di miHoYo, ha fatto nascere un mondo di gioco radioso, ricco di dettagli e colori, capace di regalare panorami mozzafiato che è possibile immortalare in una modalità foto piuttosto rudimentale, con poche possibilità di personalizzazione per lo scatto fotografico. Ma nessun problema, il level design che si sviluppa in una mirabolante verticalità, concede al giocatore di godersi i panorami mozzafiato dalle vette delle montagne disseminate in tutta Teyvat, premiandolo con un momento di puro silenzio, ove regnerà soltanto il fruscio del vento. Il mondo di gioco inoltre, viene ulteriormente avvalorato dal meteo dinamico – il quale delineerà anche il passaggio delle nuvole con conseguenti ombre dinamiche – , e il ciclo giorno/notte è capace di arricchire tale bellezza con tramonti strepitosi e aurore boreali che illuminano il cielo notturno. Di fronte ad una bellezza artistica così estasiante, non possiamo passare sopra ad evidenti problemi tecnici che caratterizzano la nuova produzione di miHoYo, come lo stuttering e il pop up delle texture, ma a minare le prestazioni sono i trenta fotogrammi per secondo, che in diverse situazioni diventano instabili.
Questi problemi, passano quasi in secondo piano di fronte all’incredibile profondità di campo, capace di visualizzare elementi su schermo per migliaia di metri di distanza, seppur i modelli poligonali catturati dalla nostra visuale perderanno leggermente nella qualità – e quantità – dei dettagli. Incredibile come la colonna sonora si adatti alle situazioni, trasformandosi in dolce suono di pianoforte e flauto nei momenti che accompagnano l’esplorazione, dandoci quel distacco soft dagli intensi combattimenti. E il comparto sonoro, in aggiunta, ci immerge nel mondo di Genshin Impact con effetti incredibili, i quali risuonano nelle vallate sprigionando una sinfonia di suoni quasi divina. L’infrastruttura di rete invece è performante a tal punto da non darci alcun problema di lag, soprattutto giocando con una connessione ADSL. Va segnalato inoltre un leggero ritardo del lip sync col doppiaggio inglese, nulla di così grave a conti fatti, ma impossibile non notarlo negli splendidi filmati animati che arriveranno nei momenti clou della trama. Infine, il titolo opta per una localizzazione inglese dei testi e dei menù, includendo varie lingue orientali e occidentali anche se ahimé, l’italiano è il grande assente.
Alla domanda se siamo dinanzi ad un clone di The Legend of Zelda: Breath of the Wild vi rispondiamo con un secco ma sonoro “no”. Questo perché, nonostante il kolossal di Nintendo sia stato una fonte d’ispirazione per lo sviluppo di Genshin Impact, possiamo dirvi con assoluta certezza che l’opera di miHoYo vive di un’identità propria, sprigionando un potenziale capace di far impallidire i colossi dell’industria. Questo perché, i consueti open world di cui siamo ormai saturi, non sono capaci di offrire un’esperienza simile o al pari a quella di Genshin Impact. Mi spiego meglio: nonostante si tratti di un titolo a sviluppo continuo, già in procinto di accogliere una nuova mappa esplorabile nel suo mastodontico open world, i contenuti, segreti, puzzle ambientali ed interazioni col mondo di gioco, rendono la fase esplorativa qualcosa di unico, intramontabile, grazie soprattutto all’estrema verticalità su cui questo aspetto si sviluppa. Il potenziale di questo action-rpg gacha game è quello di poter ridefinire l’open world, con un’esperienza completamente distaccata dai classici canoni a cui siamo abituati. Non si serve dei collezionabili per spingere il giocatore ad esplorare una determinata area, bensì lo ricompensa per aver raggiunto quel dato luogo con tesori e drop vari, rendendolo parte integrante della progressione.
Si tratta dunque di un progetto piuttosto ambizioso, il quale continuerà a vivere un’espansione nell’arco dei prossimi mesi e chissà, anche anni, presentandosi al momento con una base solida ma non priva di problemi. Dopotutto, trattandosi soprattutto di un free-to-play, il risultato che al momento vi è approdato sul mercato è a dir poco soddisfacente. In aggiunta, la trama continuerà a sua volta ad ampliarsi, introducendo sempre più personaggi in una coralità narrativa piuttosto promettente, senza contare delle possibili novità a livello di meccaniche che vi sono all’orizzonte. Infine, il comparto artistico risulta a dir poco sublime ai nostri occhi, seppur venga infangato dai problemi tecnici che affliggono il titolo, ma restiamo fiduciosi e attendiamo impazientemente i primi update che verranno somministrati a breve da miHoYo. Non possiamo che essere impazienti di vedere come questo prodotto si evolverà nel tempo, curiosi di esplorare ogni angolo di un open world che ha ancora tantissimo da mostrare.