Vi ricordate quando eravate piccoli e facendo zapping vi capitava di soffermarvi sul programma Monster Jam? Con quei bestioni a quattro ruote che si dilettavano in acrobazie di vario genere, tra rampe e demolizioni di auto? Tutti almeno una volta siamo rimasti incantati da quel genere di spettacolo statunitense, che nel tempo ha ricevuto una serie di declinazioni videoludiche su licenza del relativo programma, in cui era possibile prendere parte alle competizioni ufficiali salendo a bordo dei possenti monster truck, i famosi macchinoni motorizzati capaci di divorare qualsiasi asfalto grazie alle 4 gigantesche ruote motrici dal diametro di circa 1,60 metri, tra cui figuravano anche mezzi divenuti famosi per le loro imprese all’interno del motorsport di riferimento, come il leggendario Grave Digger. Oggi tuttavia, ci discosteremo dal marchio Monster Jam per parlarvi di un nuovo prodotto sviluppato da Teyon e distribuito da Nacon, con il nome di Monster Truck Championship, che non guarda in faccia a nessuno spettacolo in mondovisione ma crea da zero un’esperienza simulativa degli stessi mezzi che ancora oggi hanno un posto nel cuore di tanti appassionati dei motori. Noi ci siamo messi al posto di guida, senza paura di sporcarci di fango, e questa è la nostra recensione del titolo dedicato ai monster truck e tutte le sfaccettature di questo particolare mondo. Ci avrà convinto?
Monster Truck Championship: ai mordi asfalto non si comanda
Quello dei Monster Truck è un mondo completamente votato allo spettacolo visivo, e durante una trasposizione ludica non può certamente mancare una solida componente estetica che faccia risaltare quanto più possibile il motorsport in questione. Ciò premesso, Monster Truck Championship, dal suo primo avvio, ci inoltra in un mondo fatto di competizioni e gestione, sia dell’economia che ruota attorno allo sport stesso, che quella relativa alla manutenzione dei veicoli. Grazie ad un breve tutorial entreremo nel merito dei controlli relativi agli imponenti mezzi, tra quelli di base e quelli più avanzati che riguardano i vari trick possibili.
Dopo aver appreso le basi, sotto suggerimento del gioco stesso, ci addentriamo nella modalità carriera, che rappresenta a tutti gli effetti il fulcro dell’esperienza. Da piloti dilettanti, dovremo farci strada nel mondo del motorsport dei monster truck attraverso una serie di eventi sparsi per tutti gli Stati Uniti d’America, divisi in 3 leghe di prestigio crescenti. Da nuovi arrivati nel settore, inizieremo la nostra scalata, imparando a familiarizzare con gli eventi messi a disposizione, ovvero le classiche gare su circuito, competizioni freestyle, distruzione, duelli e attacchi al tempo.
Nelle gare, avremo il compito di correre su circuiti sterrati contro 7 avversari, cercando di arrivare primi, sfruttando i controlli a nostra disposizione e la potenza bruta del mezzo. In tal senso, sarà possibile intervenire sull’asse posteriore del veicolo con la levetta destra del pad per affrontare al meglio le curve più strette, risultando i veicoli molto sensibili agli spostamenti e richiedendo dunque accorgimenti continui sulla traiettoria e sul gas. Non è difficile infatti, perdere il controllo durante brusche sterzate o dopo dei salti. In freestyle dovremo prodigarci in acrobazie in un’arena allestita appositamente, dove ogni salto e trick dato dalle rampe ci garantirà un punteggio che vedremo accumularsi dopo ogni impresa. Ottenere il maggior punteggio ci porterà alla vittoria, tuttavia se dopo una serie di acrobazie cadremo accidentalmente dal lato sbagliato della carrozzeria, la catena di punteggio si spezzerà, risultando in un nulla di fatto. Occorrerà dunque calibrare bene ogni salto e trick al fine di atterrare sempre sulle quattro ruote.
Un discorso molto simile vale per la modalità distruzione, in cui nella medesima arena saremo impegnati ad accumulare punti, generati stavolta dalla distruzione di oggetti, tra cui caravan, cabine e macchine accatastate. Nei duelli abbiamo avuto modo di misurarci a tu per tu con un altro avversario in un mini torneo ad eliminazione, in cui dovremo fare una buona partenza da fermi per completare un piccolo circuito prima del nostro avversario. In attacco al tempo si tratterà di totalizzare il miglior tempo su circuito in solitaria, giro dopo giro, nel tentativo di battere i tempi avversari.
Ogni episodio della carriera conterrà più eventi di quelli sopracitati, e il prodotto di ogni competizione andrà sommarsi al risultato finale, che decreterà se abbiamo dominato l’intera competizione o no, passando a quella successiva nella lega. Ogni evento portato a termine garantirà una somma di denaro in base al piazzamento finale, che potremo spendere in nuovi componenti per il nostro bolide tra una vasta scelta di opzioni, tra carrozzerie più o meno stravaganti, verniciature, ed elementi meccanici per migliorare le prestazioni del mezzo. I soldi potranno essere investiti anche per il lato gestionale dell’esperienza, assumendo membri per un team dai diversi impieghi che al netto dei costi di assunzione e delle percentuali dello stipendio, ci garantirà un apporto significativo sulle prestazioni in gara sotto vari aspetti.
Potremo altresì firmare un contratto con degli sponsor con una certa durata, che in caso di incontro degli obiettivi fissati sullo stesso, otterremo bonus in denaro e nuove parti sbloccabili per personalizzare il nostro divora asfalto. Bilanciare le finanze, tra stipendi, migliorie al veicolo e quote d’scrizione agli eventi è parte attiva della modalità carriera, dove ad ogni modo risulta difficile finire senza fondi, laddove il sistema è pensato all’insegna della progressione pura.
La componente gestionale aggiunge sicuramente degli elementi interessanti al gameplay, non risultando complessa in alcun modo e smorzando i ritmi, forse troppo ripetitivi degli eventi in serie proposti. Potenziare il bolide e progredendo attraverso le competizioni, assemblando una buona squadra di ingegneri e coordinatori, sarà l’obiettivo finale della nostra ascesa alla lega maggiore, per diventare il miglior pilota di monster truck. L’offerta è estesa anche alle gare singole, slegate dalla carriera, e al comparto multiplayer online, in cui un totale di 8 giocatori potranno competere tra loro attraverso un sistema di lobby nelle varie discipline.
Sebbene l’esperienza sia quasi completamente personalizzabile, grazie a una miriade di impostazioni disponibili, la routine potrebbe annoiare in fretta, e non bastano le 25 arene con oltre 50 componenti per personalizzare il mezzo ad alleviare una simulazione che funziona sul piano ludico, ma non troppo su quello tecnico e grafico.
Mostri di potenza, ma non al passo con i tempi
Monster Truck Championship non si presenta esattamente al passo con i tempi, mostrando il fianco a un dettaglio delle texture esiguo, riconducibile a una o due generazioni fa, con una sporcizia generale su schermo che a volte affligge la scena pesantemente. La situazione certamente non migliora su Ps4 Standard, in cui il frame-rate durante alcune fasi di gioco, specialmente quelle relative alle gare su circuito con altri avversari, fatica a mantenere i 30 al secondo. La situazione migliora nelle modalità singole, come freestyle o distruzione, in cui abbiamo un’area compatta e un singolo veicolo che l’hardware deve gestire su schermo, andando a migliorare la fluidità generale non di poco. Nonostante ciò, ci ha fatto piacere constatare la buona fisica implementata nel titolo, grazie a collisioni verosimili per la maggiore e danni al veicolo implementati coerentemente, che possono essere regolati tra le opzioni fino ad ottenere un realismo interessante.
Le carrozzerie tenderanno a sporcarsi di fango durante le gare e potremo vedere gli effetti estetici dello stesso sulle lamiere e ruote, il che tende a rafforzare la concretezza del contesto, unito anche ai danni del mezzo, rappresentati dall’interfaccia in basso a sinistra dello schermo in ogni aspetto importante, tra stato delle ruote e meccanica. L’adattamento in italiano del titolo ha portato con sé qualche errore di traduzione grossolano e un doppiaggio approssimativo quanto semplice nell’espressione, capace di guidarci fin dalle prime battute nei vari menù e di offrire una telecronaca adattabile alle nostre azioni in gioco. Sul fronte sonoro, i vari effetti scaturiti dalle azioni motorizzate vengono riprodotti con sufficienza, senza particolari lodi sul fronte qualitativo, mentre la colonna sonora d’accompagnamento si è invece dimostrata all’altezza grazie ad un buon vigore musicale durante alcune competizioni.
La simulazione di Monster Truck imbastita da Teyon porta su schermo un titolo semplice, a tratti arcade, in cui il senso di profondità viene solo scalfito da alcune impostazioni relative ai controlli e una componente gestionale troppo semplificata per rappresentare un vero simulatore di genere. Tuttavia, gli appassionati che non pretendono un’esperienza completa sotto ogni aspetto, troveranno qualche ora di svago in un alone di ripetitività marcata, tra una personalizzazione che nulla ha da invidiare ai giochi basati sul tuning meccanico più blasonati, passando sopra a qualche imprecisione tecnica e un comparto grafico sottotono. Alla guida dei bestioni mordi asfalto si ha una sensazione di potenza ben riprodotta, e i controlli richiedono una certa abilità di gestione se si vuole dominare ogni aspetto di questo fantastico motorsport, insieme alla miriade di accorgimenti meccanici che è possibile apportare in ogni momento. Monster Truck Championship rappresenta un tributo abbastanza pigro che avrebbe necessitato di più contenuti, specialmente approfonditi, per lasciare davvero il segno in un panorama che di per sé si presenta alquanto elitario. Tuttavia, un supporto costante può migliorare il titolo che ha una base di partenza sufficiente, ampliando l’offerta ludica e rendendo il prodotto un potenziale punto di riferimento per ogni appassionato del genere.