The Survivalist Recensione: Ave Scimmia!

The Survivalist

Vi svegliate in un’isola deserta. Non ci sono viveri, scorte o qualsiasi oggetto che vi possa aiutare a capire dove siate finiti. Potete solo fare una cosa: sopravvivere. Con varie incertezze causate da questo periodo di stallo e le limitazioni che ha portato con sé, Team17 Digital Ltd ha deciso di regalare un’esperienza di puro relax e ingegno a tutti i videogiocatori. Quindi, se anche voi non siete riusciti a svagarvi quest’estate e a godervi il mare, un piccolo pensierino sul nuovo titolo di questa casa di sviluppo potrebbe venire. The Survivalist si presenta come un indie perfetto per rilassarsi un po’, sia da soli in casa che in compagnia di qualche amico. Tutto all’insegna di una sopravvivenza pixellosa, pucciosa e cartoonesca che riuscirà anche a strapparvi qualche tenera risata. Quindi, se siete interessati a questo piccolo videogioco in uscita il 9 ottobre su PlayStation 4, Xbox One, PC e Nintendo Switch, vi consigliamo la nostra recensione per farvi un’idea un po’ più costruita sulle sue meccaniche e su quello che vi aspetterà una volta arrivati nell’isola. Siete pronti? Allora prendete quella bottiglia a riva e iniziate a barattare le cose più bizzarre con le scimmie che abitano questo luogo, ne avrete bisogno!

The Survivalist

The Survivalist: dove l’ho già visto?

Avete presente Minecraft? Okay, siete già più avvantaggiati per capire come funzionano le meccaniche e la storia di The Survivalist. Partiamo dal presupposto che non esiste una vera e propria trama: è un gioco survival. La premessa la conoscete già, proprio come accade anche in altri titoli come un The Forest di turno, anche se lì abbiamo anche dei temi un po’ più maturi, come l’horror e la nudità. Qui, non c’è nulla di troppo esagerato. È il tipico titolo carino, facilmente intuibile nei comandi e soprattutto rilassante. Questi sono i suoi punti a favore. Dove non c’è una vera e propria narrazione i videogiochi necessitano di un comparto più elaborato che magari porti anche delle innovazioni a ciò che già si conosce. E The Survivalist ha qualche chicca davvero interessante. Per prima cosa, avendo una storia molto basilare alle spalle, vi basta sapere che voi siete dei sopravvissuti che devono tornare a casa e fuggire dall’arcipelago di isole in cui vi siete cacciati. Tutto qui? In quanto a trama sì, ma ora passiamo al gameplay.

The Survivalist

The Survivalist: come funziona?

Non ho citato Minecraft totalmente a caso prima. The Survivalist prende molto spunto dal titolo di Mojang Studio traendone dei vantaggi e, ovviamente, degli svantaggi in quanto a meccaniche fin troppo ripetitive e ormai rodate. Prima di iniziare una partita, potremo scegliere la lingua, tra cui anche l’italiano con una traduzione apprezzabile, e se giocare in single player oppure ospitare degli amici. Successivamente potremo scegliere il nostro bel personaggio che non avrà un genere specifico: in base ai capelli e alla barba sembrerà più maschile o femminile. Possiamo persino decidere la stazza e il colore degli abiti. Una volta finito di sbizzarrirci tra i pixel 2D che compongono il nostro alter ego, dovremo affrontare la dura realtà: non abbiamo né cibo, né acqua e sta quasi per tramontare il sole. In pratica, dobbiamo sbrigarci. Seguendo un tutorial che possiamo anche saltare per essere più temerari, capiremo le meccaniche di base che compongono The Survivalist. Partendo dalle cose più semplici come costruire un oggetto appuntito per tagliare il fogliame, o una mazza di legno per proteggervi, passerete alcuni giorni di gioco a capire effettivamente come funziona tutto l’ecosistema. Ci sono conigli da poter cacciare, bacche da cogliere, acqua potabile, pesci da pescare e persino cervi o cinghiali che garantiranno belle scorte di carne oltre ad essere difficili da buttare giù. Insomma, ne avrete di cose da fare prima di pensare di lasciare l’isola.

The Survivalist

Esplorazione e crafiting

Pensavate che fosse solo un’isola da esplorare? Sarebbe stato troppo facile. Una delle parti più interessanti di The Survivalist è proprio la dimensione della mappa. Calcolate solamente che, da un pezzo in poi, avrete bisogno di un mezzo più resistente della semplice zattera. Il gioco, quindi, spinge e ricompensa parecchio sulla parte del crafting. Perché, oltre a dover sopravvivere, dovrete pur costruire un riparo, un letto e magari anche accendere del fuoco. Altrimenti, quella carne che avete cacciato prima non la potrete mangiare da cruda. Quindi, una volta preso possesso delle vostre capacità, di ciò che potete creare facilmente, di ciò che necessita attrezzi più elaborati, fino ad arrivare a vere e proprie costruzioni mobili, potrete finalmente sentirvi un po’ meno dei sopravvissuti senza futuro. E, magari, iniziare a guardare verso l’orizzonte. Ma non abbiate troppa fretta, in ogni isola ci sono vari oggetti che potrete recuperare andando a cercare nelle caverne, negli antri e nei labirinti.

Oltre alla vostra isola e a interi chilometri di acqua, ci sono anche delle piccole sezioni a cui potrete accedere. Stiamo parlando delle caverne, dove potrete recuperare più pietra e sassi; degli antri e dei labirinti, dove ingaggerete degli scontri con scheletri e orchi per rubare il loro bottino. Dopo aver ripulito questi luoghi, molti simili ai dungeon e alle miniere di Minecraft, potrete aumentare il vostro inventario e trovare armi e nuovi compagni di viaggio. Infatti, durante questa avventura, persino se doveste giocare in singleplayer, non sarete mai veramente da soli. Ci saranno sempre delle scimmie! Oltre ad essere maledettamente carine e dolci nello stile di disegno adottato dalla software house, queste tenere creature sono delle vere e proprie macchine da guerra. E, come dicevo prima, sono l’innovazione più interessante di The Survivalist.

La parte più interessante di The Survivalist: le scimmie!

Parliamo quindi delle scimmie. Chi non le ama? Beh, per tutti coloro che hanno risposto di no, vi ricederete giocando a The Survivalist. Perché qui sono fondamentali. Le scimmie le potete trovare in tutte le isole in grande quantità. Sono ben distribuite e vengono persino tenute in gabbia dai mostri che dovrete affrontare prima o poi. Quindi non avete scuse. E dovrete barattare qualcosa con loro per renderle vostre amiche. Non è semplice come l’osso per il lupo di Minecraft, qui le scimmie sono pretenziose e vogliono un pasto ben condito e difficile da comporre. Ma ne varrà la pena, credetemi. Perché, una volta conquistata la loro fiducia sarà giunto il momento di sfruttarle. Come si tratterebbe il peggiore degli schiavi, potrete insegnare delle azioni alle scimmie, chiedendo loro di imitare i vostri movimenti. Una volta capito il compito basterà dare loro l’oggetto utile per eseguirlo e loro andranno da sole. Alcuni penseranno “ma non è sfruttamento di animali”? Non se sono loro a chiederti di dargli altro lavoro quando hanno finito con le mansioni. Quindi tranquilli, nessuno verrà a controllarvi in casa per vedere quante scimmie stanno cucinando, scavando e combattendo per voi.

The Survivalist: un mondo tutto in 2D!

Passando, invece, a parlare del lato artistico. The Survivalist è un titolo che si basa prettamente sul tema survival rivisitato in chiave più cartoonesca e meno cruda. Non c’è sangue, non c’è violenza gratuita neppure quando si caccia o si combatte. Quindi, in pratica, è adatto a qualsiasi età che saprà garantire parecchie ore di gioco soprattutto ai più piccoli e agli appassionati. Lo stile 2D che la casa di sviluppo ha voluto adottare ci riporta al passato, a sprite semplici da disegnare e animare che permettevano una minore libertà nelle forme, ma offrivano una serie di colori e abbinamenti impossibili da raggiungere per il 3D. Quindi, la scelta di renderlo in questo modo è sicuramente un elemento da tenere in considerazione che, da una parte garantisce uno spettacolo visivo e retro non indifferente e difficile da dimenticare, e dall’altro aiuta parecchio la creazione di modelli da parte dei designer. Parlando del comparto sonoro non possiamo affermare che ci sia piaciuto poi così tanto. Il vero problema risiede nel fatto che, volendo dare un tono più realistico a The Survivalist, gli sviluppatori hanno deciso di lasciare solo suoni ambientali durante le partite. Alcune musichette molto rilassanti sono, invece. presenti nel menù. A detta nostra, se si fossero inserite anche mentre si sta giocando, avrebbero reso l’esperienza ancora più immersiva e meno piatta per quanto riguarda il lato auditivo.

In conclusione, The Survivalist è un bel titolo indie che non spicca di certo per originalità. Come abbiamo già affermato, il problema principale è che sia l’interfaccia di gioco, che i comandi e persino il crafting e i dungeon ricordano troppo Minecraft e altri simili. Ma, nonostante questo, i veri appassionati del genere survival sapranno apprezzarlo per alcuni particolari, come il design dei nemici, le loro battute, o addirittura persino la meccanica inerente alle scimmie. Per il resto, è un gioco che andrebbe provato e continuato in compagnia, altrimenti perde quel divertimento e quella sorpresa che lo facevano spiccare durante le sue prime ore.

Nata con in casa una PS1 ed una stanza con pareti ricche di personaggi disegnati dal padre, si innamora ben presto dei videogiochi e dei manga. Dal primo titolo giocato, Paperino: Operazione Papero, fino ad arrivare a Death Stranding, vive ogni avventura come se fosse la propria, amando e studiando ogni personaggio che le si pari davanti. Le due opere che le sono più rimaste più nel cuore sono: Bioshock Infinite e The Last of Us. Appassionata di grafica, fumetti e storytelling, nel tempo libero scrive, disegna, gioca e soprattutto immagina. Incurabile sognatrice dal 1999.