FIFA International Soccer: le origini del mito

L’exploit registrato da Fifa 21 conferma ancora una volta gerarchie di mercato nette che vedono il franchise della Electronic Arts ben saldo in cima alla catena alimentare del settore.

A spulciare gli annali, รจ possibile costatare che detto schema si ripeta ormai da oltre una decade, tanto che moltissimi appassionati del calcio virtuale possono affermare di essere nati e cresciuti sotto l’egemonia di questo brand senza aver mai conosciuto scenari differenti.

Per quanto ad oggi sembri difficile crederlo, anche questo colosso ha tuttavia avuto un’infanzia

Battesimo del fuoco

Quando, nel lontano 1993, il primo Fifa International Soccer debuttรฒ su Sega Mega Drive, il mercato abbondava infatti di competitor accreditati, tra i quali spiccava quel Sensible Soccer che aveva appena strappato al Kick Off 2 di Dino Dini la corona di miglior esponente del genere.

Sebbene non vantasse la medesima profonditร  strutturale dei due succitati classici, Fifa International Soccer riuscรฌ ad attirare subito l’attenzione del pubblico in virtรน di un comparto grafico di elevato impatto scenico, che trovava nella coraggiosa prospettiva isometrica di supporto un elemento di novitร  assoluto.

Questa soluzione avrebbe conferito all’azione una spazialitร  mai vista prima, iniettando nuova linfa dinamica ad un genere rimasto, forse per troppo tempo, vincolato alla pratica bidimensionalitร  della visuale a volo d’uccello.

Alla complessitร  di manovra imposta da Kick Off e alle articolate geometrie alla base del gameplay di Sensible Soccer, veniva in tal senso anteposto un approccio immediato, vibrante, che incontrรฒ subito il favore di tutti gli appassionati in cerca di un’esperienza piรน spettacolare che simulativa.

Anche l’occhio vuole la sua parte!

I benefici scaturiti dall’adozione di questo concept non si limitarono chiaramente alla sola sfera del gameplay, ma andarono ad influire anche sul comparto tecnico.

Dopo tanti anni vissuti a fissare sprite minuscoli, le cui fattezze ricordavano solo vagamente delle figure umane, gli utenti poterono ad esempio assumere il controllo di giocatori dal look piรน definito, le cui animazioni apparivano molto piรน credibili. Lo stesso coefficiente di dettaglio dei campi da gioco, col pubblico assiepato sugli spalti e la presenza di arbitro e guardalinee sul terreno, avrebbe contribuito a rafforzare l’immagine di un titolo dall’atmosfera unica, destinato secondo molti a stabilire nuovi parametri di realismo per i Football-Game.

A fronte dei progressi maturati sotto il profilo estetico, va chiaramente rimarcato che il coefficiente di realismo proposto da Fifa International Soccer non andasse comunque molto oltre la sfera estetica, prova ne siano una fisica del pallone ben poco rigorosa e la marcata tendenza a suggellare con un gol conclusioni da distanze spesso siderali.

Al netto di queste leggerezze e di un’imprinting arcade che l’avrebbe reso inviso per sempre a una larga fetta di giocatori, il gioco finรฌ in ogni caso per segnare la classica linea di demarcazione tra un’epoca e l’altra, battezzando un processo evolutivo destinato a stravolgere per sempre gli equilibri di genere.

Nato e cresciuto sulle pagine di Game Republic dove ha diretto per generazioni la sezione Time Warp, Gianpaolo Iglio ama il retrogaming e lo considera una seconda vita. O una seconda amante. Ha scritto un libro sulle avventure Sierra e insegna Game Journalism e Storia del Videogame alla VIGAMUS Academy con Metalmark.