Age of Empires III Definitive Edition Recensione: un grande ritorno

Age of Empires III Definitive Edition

I primi “hardcore gamer” su PC si riconoscono subito: sono coloro che hanno dato il via al successo di determinati generi che hanno trovato in ambiente Windows (e in minor misura su macOS e Linux) la loro fortuna. Parliamo ovviamente degli strategici in tempo reale, che insieme ai simulatori di volo e gestionali hanno fatto la fortuna di diverse software house e publisher degli anni ‘90. Oggi, a circa trent’anni di distanza, gli RTS continuano ad avere una fortissima base di affezionati e l’annuncio del revamp della serie di Age of Empires non ha colto di sorpresa praticamente nessuno ed oggi è proprio Age of Empires III Definitive Edition l’oggetto delle nostre attenzioni: Xbox Game Studios infatti lancerà a breve la nuova edizione dello strategico in tempo reale che debuttò oramai nel lontano 2005. E non abbiamo paura di affermarlo, già dall’inizio di questa recensione: ci troviamo davanti ad un lavoro quasi esemplare di come simili operazioni dovrebbero essere strutturate.

Age of Empires IIIRiproporsi sì, ma con stile

Partiamo dai fatti: 15 anni nel mondo dell’intrattenimento sono praticamente un’era geologica. Tantissimi prodotti oggi non potrebbero essere ancora godibili, specialmente nel mondo dei videogiochi: le regole di game design cambiano e quello che va bene oggi magari non sarà visto di buon occhio in una manciata di anni. Fortunatamente gli strategici in tempo reale esulano parzialmente da questa regola ma non per questo Age of Empires III Definitive Edition ha rinunciato a vestirsi di tutto punto, considerando anche l’oramai invito a nozze con la prossima generazione in arrivo anche su PC. Anche questa volta Microsoft non ha esitato ed ha deciso di provarci, lanciando sul mercato su un prodotto che non solo si è rifatto il vestito tecnicamente, ma affianca un paio di novità che lo rendono decisamente più appetibile, anche a chi ha già giocato l’originale al momento dell’uscita.

I cambiamenti più importanti, oltre a quelli dedicati ad una riproposizione storica più accurata grazie alla presenza di alcuni nativi americani che hanno saputo guidare  i team di sviluppo nella giusta direzione riguardando prevalentemente le nuove modalità di gioco: Modalità Battaglia Storica, che permette ai giocatori di replicare alcune delle battaglie più importanti e due nuove fazioni, ovvero quella Inca e quella Svedese. Aggiunte che si accompagnano perfettamente al multiplayer cross-platform, che permette di riunire sotto un’unica bandiera i giocatori Xbox One e PC Windows 10. Il tutto è ovviamente accompagnato dalle classiche rifiniture tecniche: una nuova UI, migliorata sensibilmente rispetto al passato e un aggiornamento grafico decisamente importante, che permette di spingere al massimo la qualità grafica, a patto ovviamente di avere un hardware abbastanza prestante per reggere tutte le migliorie sotto l’aspetto tecnico, tra cui la risoluzione in 4K.

Un bellissimo strategico

Migliorie tecniche a parte, di cui parleremo approfonditamente poco più in basso, Age of Empires III Definitive Edition resta soprattutto un bellissimo strategico. Il gameplay del gioco è decisamente profondo e salvo per i primi minuti di gioco, dove l’interfaccia può sembrare davvero ostica per un neofita, il core del gioco è semplicemente divertente. Ogni attività che si svolge all’interno di una partita risulta essere estremamente divertente: dalla semplice ricerca per capire come ottenere più risorse e poter così costruire apertamente una vera e propria civiltà degna di questo nome fino ai combattimenti, ogni singolo click riesce a far sentire il giocatore pieno di soddisfazione. Così come la pianificazione: avere un piano preciso è decisamente essenziale, soprattutto in ambito militare. Scegliere quali unità far attaccare per prima, quali invece schierare dietro le linee da combattimento. Il tutto, ovviamente, considerando la crescita della colonia, essenziale per poter proseguire e fare il salto tra le varie ere della storia.

A livello di gameplay si riconferma come uno strategico davvero profondo. Il farming è ovviamente alla base: incaricare i coloni di dover trovare risorse come legname e cibo, ad esempio, oppure sfruttare le cave minerarie per accumulare più denaro. Necessarie le costruzioni, essenziali, ognuna con una sua peculiarità: la caserma per addestrare i nuovi combattenti, la chiesa, il mercato, il porto per gestire il commercio navale e così via. Ad aiutare il giocatore nelle risorse sono comunque presenti le varie spedizioni dalla Città Madre, che varieranno in base ai mazzi di carte scelti: si può decidere di avere più cibo e meno denaro, oppure più militari e meno risorse. Personalizzazione al massimo, dunque, decidendo che tipo di strategie vogliamo intraprendere.

Un’offerta decisamente ricca

Il gameplay di Age of Empires III Definitive Edition si allinea ad un’offerta decisamente convincente. A partire dai tutorial: sono infatti disponibili video lezioni per padroneggiare al meglio le basi di gioco, così come intere partite guidate dove man mano il narratore lascia sempre più spazio al giocatore. In questa maniera anche i neofiti che vogliono avvicinarsi riescono ad avere una linea guida ben precisa e in grado di aiutare praticamente tutti coloro che hanno sempre avuto paura di gettarsi a capofitto in questo genere molto particolare.

Spostandosi dal gameplay ci troviamo davanti alle modalità di gioco, che offrono vari gradi di divertimento. Age of Empires III Definitive Edition propone la classica campagna single player, divisa per tre diversi scenari e una modalità “multigiocatore” chiamata Schermaglie, dove sarà possibile affrontare diverse partite in modalità Deathmatch o Supremazia. Presente anche il multiplayer cross platform, che come detto a inizio recensione rappresenta una delle ultime novità inedite introdotte in questa versione, insieme alla rievocazione delle battaglie storiche. Presente anche un editor di scenari e di terreni, decisamente ostico da padroneggiare ma che farà la felicità di tutti gli aspiranti modder visto che si tratta di un editor decisamente completo e utilizzato dagli stessi developer del titolo.

Una meraviglia per gli occhi…

Proporre un semplice remaster non sarebbe bastato. World’s Edge ha quindi rifinito tutta la parte grafica dello strategico. Il risultato? Un comparto di immagini tecnicamente solidissime. Pur essendo un RTS, Age of Empires III Definitive Edition è risultato uno splendore per gli occhi, con ambientazioni decisamente realistiche e un art direction ben precisa, in grado di catturare. Abbiamo giocato la build per la stampa impostando tutto ad Ultra, in una risoluzione in 1440p: non siamo mai scesi sotto i 50 frame al secondo nei momenti più calmi della partita ma abbiamo notato purtroppo qualche rallentamento, dovuto anche dalla macchina su cui abbiamo effettuato la recensione. Si tratta comunque di un gioco ottimizzato al meglio, considerando che abbiamo raggiunto questi risultati su una build datata 2014.

Sono presenti anche piccoli dettagli: in un fiume è possibile distinguere perfettamente i pesci che saltano, gli animali hanno movenze realistiche e anche l’inquadratura ravvicinata non mostra troppe aree dense di pixel. Qualche piccolo problema sulle animazioni durante le cut-scene, ma per il resto non abbiamo rilevato altre piccolezze. Anche a livello di pulizia generale siamo su ottimi livelli: non abbiamo riscontrato nessun tipo di bug né di rallentamento e in generale il titolo ci ha dato l’impressione di essere già pronto da un po’.

…e per le orecchie

Age of Empires III Definitive Edition è completamente in italiano. Non solo per le scritte presenti nei menu di gioco, non solo per i dialoghi a tendina e per tutte le opzioni ma anche per il doppiaggio. Certo, nella build che abbiamo avuto modo di provare ci siamo purtroppo trovati alcuni spezzoni di doppiaggio ancora non tradotti ma confidiamo che il 15 ottobre, giorno di uscita della versione PC, sarà tutto completamente risolto.

Age of Empires III Definitive Edition è semplicemente un must have. Che siate dei neofiti oppure dei giocatori affezionati alla serie è assolutamente impossibile lasciarvelo sfuggire. Tante le novità in questa edizione definitiva, che diventa una vera e propria lettera d’amore al genere: Microsoft è riuscita nell’impresa di proporre un’esperienza di gioco assolutamente godibile ancora oggi e la presenza di questa esperienza nel Game Pass rende il tutto ancora più straordinario.

VOTO: 8.00

Alessandro muove i primi passi nei videogiochi grazie a Crash Bandicoot 2 e The Curse of Monkey Island. Il suo genere preferito restano le avventure grafiche e narrative ma ama anche gli sportivi come ad esempio FIFA (dove comunque non sarà mai bravo quanto vorrebbe). Nel tempo libero impreca per i risultati dell'Inter, legge e suona la chitarra