Marvel’s Spider-Man Miles Morales Recensione: L’Uomo Ragno tesse la sua tela su PlayStation 5

Marvel's Spider-Man Miles Morales

Chi è Spider-Man? I lettori che avranno seguito assiduamente le avventure de l’Uomo Ragno dagli albori – magari attraverso le storie realizzate illo tempore da Stan Lee e Steve Ditko – sapranno morte e miracoli di Peter Parker, eppure spesso non si riesce a distinguere l’essere umano dal supereroe, come se fossero due identità indistinguibili… e a buon rendere, visto che Spider-Man null’altro è se non quel notorio “atto di fede” descritto da “un” Peter Parker in Spider-Man: Un Nuovo Universo. E quindi, cosa aspettarsi da questo cammino turbolento che ha messo a repentaglio la vita di Ben, May e molti altri affetti legati all’arrampicamuri nel corso degli anni? Come diventare, in fondo, L’Uomo Ragno? In essenza, è questa la domanda alla quale vuole trovare una risposta Marvel’s Spider-Man Miles Morales, un titolo che ci mette nei panni di un adolescente che ancora deve inquadrare il proprio ruolo nel mondo – soprattutto ora che sta incominciando ad abbracciare la vita da supereroe – mentre dall’altro lato della barricata deve convivere con il fatto che ci sarà sempre un altro Uomo Ragno al quale doversi confrontare. Un viaggio, questo, che rappresenta alla perfezione anche il passaggio di testimone tra la scorsa generazione di console e quella next-gen di PlayStation 5, che arriverà in Italia a partire dal prossimo 19 novembre. Con tante aspettative per la nuova vita di Miles Morales, ci siamo spostati tra le strade variopinte di Harlem.

Marvel's Spider-Man Miles Morales Recensione

Marvel’s Spider-Man Miles Morales: una nuova vita a Harlem

Marvel’s Spider-Man Miles Morales riprende la storia degli arrampicamuri in medias res, entrando in gioco con un secondo Uomo Ragno che ha ormai avuto modo di fare un po’ di pratica con i suoi nuovi poteri sovrumani. Nonostante sia sempre aiutato e seguito in tutto dal fedele Peter Parker, Miles è intimorito. Non solo dalle sue abilità, ma soprattutto dalla sua rinnovate responsabilità. Riuscirà a seguire la famiglia in un quartiere di Harlem senza perdere di vista l’intera New York? Questo contrasto, sempre più forte per il povero Miles, colpisce fin da subito e ci ricorda fortunatamente che la vera essenza delle storie di Spider-Man è di raccontare avventure su esseri umani che hanno sicuramente delle ambizioni accecanti, ma anche delle fragilità e delle debolezze. L’umanità di Miles, anche in questo caso, è fondamentale.

Nonostante non riesca a centrare perfettamente il bersaglio come ci riuscì il capitolo originale su PlayStation 4, Marvel’s Spider-Man Miles Morales ci cattura immediatamente in una sequenza di eventi mai banale o scontata, che deve fare anche i conti con le origini già arcinote di alcuni comprimari e antagonisti. Senza rivelarvi nulla, vi possiamo già dire che questa storia rientra tra le più belle avventure mai scritte su Miles Morales. E se ciò non dovesse bastare, ad arricchire il viaggio del nostro eroe ci pensa l’ambientazione di New York, ora rivista per dare ai giocatori dello scorso capitolo una sensazione di novità anche durante l’esplorazione della città. Ogni distretto, ora innevato e pesantemente rivisto, è infatti illuminato dalle luci vivaci e colorate del Natale, una data sempre più vicina quando il nostro Miles si troverà a dover fare i conti con una triste realtà: Peter Parker andrà in vacanza e non ci sarà ad accompagnarlo nelle sue nuove (dis)avventure da Uomo Ragno.

L’assenza di Peter, nonostante tutto, non si fa sentire. Questo perché – e qui bisogna fare un enorme plauso a Insomniac Games – il giovane arrampicamuri deciderà di piazzare decine di postazioni con alcuni droni virtuali da poter fronteggiare liberamente, in modo tale da insegnare a Miles la via del ragno… sempre in remoto! Tutto sembrerebbe cominciare per il piede giusto, se non che è proprio in questo periodo di calma apparente che Spider-Man deve intervenire su un nuovo, terribile disastro globale.

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Be greater… Be yourself!

Chiariamo fin da subito un punto fondamentale: Miles Morales non è assolutamente l’ombra smorta di Peter Parker, e il titolo di questo secondo capitolo della saga lo dimostra sin dalla sua introduzione. Nonostante sia arrivato ad appropriarsi di una tridimensionalità solo di recente con film e fumetti dedicati, Insomniac Games è riuscita a utilizzare ogni singolo dettaglio di Miles per dare vita a un protagonista completamente dissimile dal ragno originale. Parliamo di uno Spider-Man che si arrampica tra i grattacieli e svetta tra le strade di New York con dei movimenti sgraziati, sì, ma al contempo eleganti. Pupillo di Peter Parker e figlio di una tragedia che l’ha cambiato per sempre dal capitolo originale per PlayStation 4, Miles deve finalmente scontrarsi con un mondo che chiede in continuazione l’aiuto di un salvatore supereroistico, imbattibile. Ma come sappiamo tutti, se c’è una figura che inizialmente deve fare i conti con i propri timori e insicurezze, quella è Spider-Man. E quindi eccoci allo sbaraglio con Miles, che suo malgrado si troverà a dover seguire una situazione a dir poco ingestibile mentre Peter lascerà il proprio quartiere nelle mani di un nuovo ragno per godersi una breve vacanza insieme a Mary Jane Watson. Ma come si comporterà questo famigerato Spider-Man 2?

Come dicevamo, gli spostamenti di Miles tra i grattacieli di New York non sono stati rappresentati con gli stessi movimenti distinti di Peter Parker, ma hanno invece subito un cambiamento sostanziale; innanzitutto nella qualità delle animazioni, che sono state migliorate a tal punto da sembrarci… perfette. C’è poco da dire: Insomniac Games ha perfezionato con una cura maniacale ogni singolo frame e ogni microsecondo di qualsiasi animazione, dalle cadute al lancio delle ragnatele, passando per le acrobazie e i salti nel vuoto. Oltre a essere aumentate e a risultare quindi meno ripetitive, le nuove animazioni rispondono subito al dilemma che affligge tutti i creativi che vogliono far distinguere un eroe mascherato rispetto ad altri supereroi. E in questo Miles è un ragno evoluto.

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Marvel’s Spider-Man Miles Morales: ll ragno evoluto

E non solo in un senso metaforico. Chi conosce lo Spider-Man di Miles, infatti, saprà che il ragno geneticamente modificato che ha morso il ragazzo di Harlem non è lo stesso di Peter Parker, stravolgendo anche le abilità che ci troveremo a utilizzare. In tal senso, l’esperienza di gioco con Marvel’s Spider-Man Miles Morales è stata stravolta con una combinazione di abilità esclusive per Miles, dando vita a nuove – spesso sorprendenti – strategie da utilizzare contro i criminali di New York. Da una parte avremo l’occultamento, che ci consentirà di diventare invisibili per una manciata di secondi – scatenando il terrore tra i nostri nemici e dandoci la possibilità di metterci al riparo da eventuali attacchi per programmare un assalto più furtivo – mentre dall’altra entrerà in gioco il cosiddetto schianto Venom che, a dispetto del nome, altro non sarà che un cazzotto ignorante, elettrificato e potenziato all’ennesima potenza!

Ovviamente entrambe le abilità ci daranno modo di sbloccare sempre più mosse situazionali durante l’intera campagna di gioco, diventando utili per stordire, disarmare oppure eliminare con più facilità un nemico duro a morire. Come stavamo dicendo, le possibilità offerte al giocatore sono aumentate esponenzialmente rispetto al capitolo originale di Marvel’s Spider-Man, ma ciò non significherà che affrontare orde di terroristi sarà una passeggiata. Anzi, i nemici noteranno ben presto le abilità di Miles, arrivando man mano a neutralizzarle con alcuni gadget sperimentali. Non tutti i nemici ovviamente disporranno degli armamenti anti-ragno, ma ogni scagnozzo diverrà naturalmente più forte e resistente, tant’è che non mancheranno i momenti in cui bisognerà ingegnarsi – anche a difficoltà Amazing (ossia Normale) – per evitare una sconfitta istantanea!

Tutto ciò ovviamente rientra nell’esperienza generale di gioco che avevamo imparato ad amare in Marvel’s Spider-Man, con un gameplay che prende spunto dai sempre più abusati sistemi à la serie di Batman: Arkham. Sfruttando le schivate, gli slanci dal muro, i colpi di grazia (formidabili contro i Colossi) e tutti gli espedienti tipici di questo sistema – definendolo ulteriormente con le abilità esclusive di Miles – il nuovo capitolo della serie riuscirà a regalare dei momenti incredibilmente frenetici (che non cadranno mai nel caos), con avversari che salteranno da un palazzo all’altro pur di raggiungere il povero Miles, e delle situazioni in cui lo stealth andrà sfruttato al meglio tramite l’occultamento del nuovo arrampicamuri. In qualsiasi caso la scelta sarà vostra!

L’unica nota dolente che ci sentiamo di evidenziare è relativa a una mancanza di effettiva varietà nel gameplay, con alcune situazioni che finiranno per risultare inevitabilmente banali. Un problema che non fuoriusciva invece nel capitolo originale di Marvel’s Spider-Man, in cui la presenza di sidekick come Mary Jane Watson (e lo stesso Miles Morales) riusciva a donare un minimo di vivacità alle varie sezioni di gioco. Includendoli con un certo occhio di riguardo, Marvel’s Spider-Man Miles Morales avrebbe avuto quel pizzico di varietà necessario per diventare un titolo pressoché perfetto sull’esperienza diretta, DualSense alla mano.

Marvel's Spider-Man Miles Morales Recensione

Una questione di tecnica: la next-gen è qui!

Ed è proprio parlando del controller di PlayStation 5 che abbiamo notato subito delle differenze tecniche sbalorditive rispetto alla scorsa generazione di console. Partendo dai trigger adattivi di DualSense, che simulano la sensazione delle ragnatele di Spider-Man mentre vengono sparate dal polso di Miles, passando per il feedback aptico sulla vibrazione del controller, che simula ogni pugno, calcio, colpo di ragnatela ed esplosione Venom scaricata da Miles. Tutte queste caratteristiche del DualSense, che potrebbero sembrare superflue e ininfluenti sull’intera esperienza di gioco – donano invece un vigore impercettibile a ogni nostra azione… ed è solo l’inizio.

Questo perché Marvel’s Spider-Man Miles Morales, almeno su PlayStation 5, si mostra con un mosaico tecnico che possiamo semplicemente definire spettacolare. Già nella versione “Prestazioni” del gioco, che fissa il titolo sui 60fps, l’estetica di New York si scatena in un insieme di colori e dettagli finora mai visti su console. Fidatevi: filmati, trailer e immagini varie non renderanno mai giustizia a una visione a dir poco incredibile su PlayStation 5, soprattutto quando vi troverete a osservare le animazioni del nuovo Spider-Man, le interazioni con la città, oltre a tutti i particolari, ai murales di Harlem e a una ricerca generale nel dettaglio fuori di testa.

Ma la sorpresa più grande è arrivata durante l’esplorazione nei vari edifici di New York, inclusi i famigerati magazzini degli scagnozzi in Marvel’s Spider-Man, che bloccavano il gioco in una fase di caricamento interminabile. Su PlayStation 5, semplicemente, Miles esce al volo dal magazzino, facendosi accompagnare dalle ragnatele verso le strade di New York. Non servono 30, 20 o 5 secondi; in un istante vi troverete fuori e dentro gli edifici della città, creando finalmente quell’esperienza interattiva cosiddetta seamless, senza interruzioni di sorta, che da anni ormai tutti cercavano di inseguire. Adesso, finalmente, è realtà. Ed è una realtà che vi lascerà sempre sbalorditi, senza eccezioni di sorta.

Marvel’s Spider-Man Miles Morales non poteva essere un biglietto da visita migliore per vivere una nuova entusiasmante avventura dell’arrampicamuri e per conoscere da vicino tutte le funzionalità tecniche di PlayStation 5, come le modalità “Fedeltà” e “Prestazioni” del gioco, che fissano rispettivamente il titolo a 30fps e a 60fps con alcune migliorie grafiche. La presentazione estetica di New York – ora innevata – è semplicemente magnifica, arricchita dalle luci natalizie e da tanti piccoli dettagli che riescono a fare davvero la differenza. Restano un paio di note dolenti che non innalzano l’esperienza nell’olimpo dei videogiochi, ma una cosa è certa: Spider-Man, trattato sempre con un rispetto senza (quasi) eguali, è ormai la creatura prediletta di Insomniac Games. E noi non vediamo l’ora di scoprire come si evolverà la serie in futuro!

Dopo un rito di iniziazione tenuto dalle alte cariche di GamesVillage, Valerio è stato accettato come redattore. È il più giovane del gruppo e, nonostante le apparenze, nasconde un grande talento. Ma lo nasconde molto bene! Non vi consigliamo di partire con lui: leggende narrano che chi l'abbia seguito si sia perso nei meandri della misteriosa Pomezia.